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Autore: Matt2291    08/04/2012    9 recensioni
Un grave incidente coinvolgerà Naruto.
Per un pò di tempo, un letto di ospedale sarà la sua casa.
Tutti i suoi amici si preoccuparanno per lui, mostrando lati che a volte
vengono fuori solo nel momento del bisogno :)
Ma soprattutto, è stato davvero un incidente?
Leggete! ^^
Genere: Drammatico, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ino Yamanaka, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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***

 

Era da poco sorto il sole e Konoha aveva placidamente ripreso la sua tranquilla vita di paese turistico e storico. Anche l’Hokage era a lavoro, precisamente aveva fatto convocare alcuni ninja che ora erano di fronte a lei, impassibili.

Tsunade li osservò tutti uno per uno, poi parlò.

- Conoscete la missione, trovate Izuma Momochi e portatelo qui. In caso di difficoltà, siete autorizzati ad usare le maniere forti. -  Tutti annuirono decisi.

Ad un tratto nell’ufficio fece irruzione Naruto, gridando: - Fermi tutti! Tsunade Baa-chan mi faccia andare con loro! –

I presenti, soprattutto Sakura, compresero il suo stato d’animo in quei momenti ma non erano affatto convinti che il ragazzo avrebbe ricevuto un facile lascia passare a quella missione.

Tsunade assunse uno sguardo truce che avrebbe potuto infiammare un blocco di ghiaccio ma Naruto non si scompose più di tanto e attese comunque una risposta.

- Sai già che le tue condizioni non sono del tutto ristabilite, saresti solo di intralcio alla missione. -  Quella era una specie di invito a non insistere oltre e lo compresero tutti, tranne Naruto.

- Non se ne parla! Questa storia mi riguarda in prima persona ed io devo prenderne parte!

- Per farti ammazzare questa volta?! -  Tuonò l’Hokage sbattendo violentemente un pugno sul tavolo che fece sobbalzare i presenti. Sakura si interpose un momento tra loro.

- Si calmi per favore Shisho, e anche tu Naruto. Vieni un momento con me. -  E detto questo lo trascinò fuori dall’ufficio, chiudendosi la porta alle spalle.

- Sakura io non cambio idea, deve farmi partecipare e se non lo farà andrò lo stesso anche senza il suo permesso!

- Cos’è, hai perso la tua intelligenza? Sai bene che così facendo rischi di finire agli arresti.

- Quella cosa dell’intelligenza si è ridotta, adesso sono parecchio sotto a Shikamaru. Ad ogni modo preferisco rischiare la prigione piuttosto che rimanere qui e non fare nulla.

- Ma non hai sentito L’Hokage? Vuole che lo portiamo qui, quindi in un modo o nell’altro te lo ritroverai faccia a faccia, anzi quel giorno sarai anche più in forma di adesso e, in caso di necessità, potrai batterti adeguatamente!

Naruto aprì bocca pronto a ribattere, ma assimilate quelle parole dovette riconoscere, seppur con fatica, di avere torto. Abbassò lo sguardo infastidito.

Sakura lo guardò con un mezzo sorriso, sapeva che quella situazione non gli piaceva affatto ma dovevano accontentarsi tutti.

- E se doveste ingaggiare uno scontro? Io potrei esservi d’aiuto -  cercò un’ultima scappatoia per avere ragione, ma anche quella fu presto smentita.

- Siamo già una squadra di tre elementi, e poi ti ricordo che questo tipo è un marionettista e, modestia a parte, credo di avere più esperienza di te contro quel tipo di avversario. Ho sconfitto Sasori no? -  disse presuntuosa, facendo un occhiolino. Naruto s’imbronciò ancora di più. Poi sospirò rassegnato.

- Hai vinto…

- Dai stai tranquillo, andrà bene. Ora, se fossi in te, chiederei scusa all’Hokage per il comportamento -  lo ammonì, ricordando come si era comportato poco fa.

- Sì d’accordo, più tardi però.

Sakura lo prese per un orecchio e lo trascinò in ufficio, dove gli sguardi confusi e dei loro compagni non tardarono ad apparire.

- Adesso! -  urlò Sakura, quasi strappando l’orecchio al compagno di squadra che per il dolore, ripeteva più volte di lasciarlo andare; lo mollò davanti la scrivania mentre con la manica si asciugava i lacrimoni.

Tsunade lo osservò con una velata vena di compassione, però non la do a vedere.

- Tsunade Baa-chan, mi dispiace per prima… -  disse spostando lo sguardo altrove per l’imbarazzo, oltretutto era stato convinto a farlo in pubblico e quello non gli piaceva poi molto.

A Tsunade spuntò un piccolo e sereno sorriso, era difficile che Naruto si scusasse con lei ma forse aveva compreso quanto fosse preoccupata per lui.

- Sei perdonato Naruto. Ad ogni modo non parteciperai a questa missione, va bene? -  Il ragazzo annuì appena, ancora leggermente infastidito per quella scelta.

- Molto bene, e voi, Sakura, Shikamaru e Shino, potete partire subito.

I tre annuirono, dopodiché uscirono dall’ufficio.

- Ciao Naruto, torneremo presto! -  disse Sakura prima di richiudersi la porta alle spalle.

Ed ecco quel che Naruto aveva sentito per diversi giorni nella sua stanza d’ospedale: il silenzio.

Erano rimasti solo lui e Tsunade a riempire quel piccolo spazio vuoto, colmo solo di pile e pile di documenti.

Naruto strinse i pugni; non aveva smesso di osservare il vuoto con viso contratto dalla frustrazione, non lo sopportava.

- Sei preoccupato per loro? Ti assicuro che tutti e tre insieme riuscirebbero a sconfiggerti nelle tue attuali condizioni. Non sei indispensabile sai?

- Non è questo il punto… -  sussurrò.

- Per una questione di principio?

- Diciamo che era una faccenda personale, e avrei preferito essere in prima linea.

- Quante sciocchezze. Lascia stare l’orgoglio, l’importante è prendere il colpevole, per il resto potresti anche controllarti no?

Sapeva di avere dei torti, ma d’altronde se non sono i principi a mandare un uomo avanti, cos’è? Tutta quella storia gira intorno a lui e gli viene vietato di prendervi parte? A chi non darebbe fastidio?

Senza dire niente uscì dall’ufficio.

Rimase qualche secondo poggiato con le spalle alla porta, a dire la verità un po’ preoccupato era, in fondo non conoscevano ogni dettaglio è un minimo margine di rischio c’era sempre. Non perse tempo e, con uno scatto, si diresse all’uscita del villaggio.

 

***

 

- Allora, siamo pronti?

Shino e Sakura annuirono convinti. Quella si prospettava come una missione interessante e per nulla impegnativa propensa a imprevisti, d’altronde se ci sarebbe stato da combattere, avrebbero combattuto. Sono ninja addestrati no?

- Allora via.

- Aspettate!

Tutti si bloccarono per poi voltarsi. Era Naruto che, correndo a perdifiato, l’aveva raggiunti ed ora era davanti a loro piegato sulle ginocchia che riprendeva fiato.

- Cosa c’è? Non dirmi che l’Hokage ti ha dato il permesso di venire perché non ci credo! -  affermò sospettosa Sakura guardando male il ragazzo.

- No per niente, volevo solo parlarvi.

Osservò uno ad uno i suoi amici, quasi come a cercare di capire i loro pensieri o impressioni; l’unica che però capì fu Sakura. Il suo sguardo esprimeva sempre quella nota di perplessità che ormai Naruto aveva imparato a riconoscere, e non solo quella, della sua compagna di squadra poteva capire tutto, o quasi.

- Mi raccomando Sakura, porta qui quel tipo, ci conto -  disse con un mezzo sorriso, disturbato però da un leggero velo di preoccupazione.

Per Sakura fu come rivedere una scena già vista, un dejà vu.

Già, ma questa volta le parti erano invertite. Lei partiva e lui rimaneva al villaggio, che ricordi.

Alzò lentamente un braccio, fino a mostrargli un pollice alzato unito a un ampio sorriso sfottente, proprio come quello di tanti anni fa.

- Tranquillo Naruto, vedrai che lo riporterò qui!

- Questa scena l’ho già vista… -  sussurrò Shikamaru a Shino che, per tutta risposta scrollò le spalle.

Anche Naruto parve ricordare quella scena, la sua espressione si illuminò come quando ci si ricorda qualcosa, poi fece un sorriso, che presto divenne una risata a cui si unì anche Sakura. Già, ridere in quel momento era la cosa migliore del mondo.

Naruto rimase lì ancora un po’, anche quando le figure dei suoi amici scomparvero altre i rami e la boscaglia, finché anche i loro salti divennero troppo flebili da poter essere uditi.

Osservava il cielo e le nuvole, chissà come doveva essere la vita di una nuvola che leggera, vaga per il mondo spinta dal vento senza, anche solo per un momento, preoccuparsi di dove andrà a finire.

Per un momento pensò anche a come potesse essere volare. Da lassù, tutto diverrebbe piccolo e quelli che prima potevano essere ostacoli insormontabili diventano preoccupazioni senza senso. Gli esseri umani si credono grandi ma in verità sono piccoli e se si entra in quest’ottica possiamo valutare i nostri problemi per quello che sono.

-“Deve essermi rimasta un po’ di intelligenza, ma guarda che vado a pensare” -  sorrise alle sue sciocchezze per poi voltarsi e incamminarsi. Non doveva preoccuparsi, sarebbe andato tutto bene.

- Naruto? -  si fermò improvvisamente al richiamo del suo nome per poi voltarsi e vedere chi l’avesse chiamato. Sorrise.

- Buongiorno Hinata, è qualche giorno che non ci vediamo. -  disse gentilmente per poi avvicinarsi alla ragazza che per tutta reazione sembrò rannicchiarsi ancor più in se stessa.

- G-già, mi avevano affidato una missione e sono tornata solo ieri s-sera.

- Capisco, hai fatto colazione? –  Sobbalzò leggermente Hinata a quella domanda, ma comunque rispose.

- V-veramente no.

- Nemmeno io, ti va di farmi compagnia? -  A quella domanda, Hinata sbarrò gli occhi e, lentamente, tirò su la testa fino ad incontrare l’espressione sorridente di Naruto che attendeva una risposta.

Mi sta invitando a fare colazione insieme a lui?! Svelta digli di sì!

- M-ma certo! -  il viso di Naruto si illuminò ancora di più e, senza farsi problemi, prese per un braccio la povera Hinata che a quel contatto credette di ritrovarsi il cuore in gola. Il suo viso si accese come una lampadina rossa da quanto era agitata ma in cuor suo sapeva quanto quel contatto gli facesse piacere. Era un gesto semplice ma che però gli procurava una gioia immensa e non facilmente manifestabile.

Era sempre così, quando Naruto diceva o faceva qualcosa, lei finiva dritta in paradiso, o al contrario finiva all’inferno. Erano anni che non faceva altro che stare a guardare, forse qualcosa anche lei poteva farla, d’altronde era una ninja a tutti gli effetti addestrata a combattere e in caso di necessità, a uccidere senza ripensamenti, non poteva però ritrovarsi sempre così vulnerabile davanti a lui.

Questi veloci pensieri si fecero largo nella sua mente in pochi secondi, giusto il tempo per qualche passo dove la mano di Naruto non si era staccata un momento dal suo braccio; doveva reagire.

Con un movimento lento ma calcolato, si liberò, a malincuore, dalla presa del ragazzo. Quest’ultimo non fece in tempo a formulare una qualche domanda di spiegazioni che Hinata gli mostrò un dolce sorriso che lo bloccò. Acquisita abbastanza fiducia in se stessa, prese lei a braccetto lui, che dopo un istante di incredulità, cominciò a tirarlo al suo fianco mentre quella che era una candida risata riempiva lo spazio tutto per loro.

Sento il mio cuore battere così forte, e questo batticuore… mi piace!

Hinata, seppur rossa e agitata, sentiva di essere improvvisamente più leggera del solito, così questo si provava a non rimanere chiusi in se stessi? Se quella era la sensazione, non voleva più farne a meno.

- Ehi Hinata, dove andiamo? -  Naruto era perplesso, incredulo e, sì, anche un po’ imbarazzato. Una ragazza che si comportava in quel modo con lui era molto rara, però non gli dispiaceva.

- Ti porto in una piccola tavola calda a fare colazione, dai non avevi fame?

Oddio non ho balbettato! Che bella sensazione essere così naturale!

E un’altra risata cristallina si poté udire senza che Naruto riuscisse ad aprire bocca. Poi parlò.

- Certo che devi avere proprio fame, allora andiamo più veloce, ti va? -  E senza aspettare risposta toccò a lui ridere mentre con un gesto fulmineo afferrò la mano di Hinata, tornando a tirarla come agli inizi

Hinata sentì un’altra piacevole fitta al cuore, ma decise di non svenire. Se lo impose. Quello era sicuramente il suo giorno fortunato, e quel giorno lo avrebbe riempito della sua felicità. Strinse quella mano troppo grande per la sua e smise di farsi tirare, perché presero a correre l’uno affianco all’altra, ridendo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autore:

 

Salve! ^^

Dunque, questo cap è diviso in tre parti precise: Pre-missione, saluti e svago =)

Non so voi, ma la parte finale è quella che mi è piaciuta di più ^^

Ringrazio: JunoEFP, TheCristopher94, NaruHina4ever e Ernesto507. Ma dove siete finiti tutti? Forse il cap è stato noioso =/

Comunque questo è più carino dai ^^

Ciao!

 

Matt

  
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