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Autore: Plenia    09/04/2012    2 recensioni
Piacere di conoscerti caro diario. Vorrei ammansire il ragno nella mia testa.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro Diario,

è parecchio che non scrivo. Per giorni ho visitato le tue pagine come una casa dalle stanze vuote e bianche, senza avere il coraggio di dipingerle. Mi vergognavo. Mi vergognavo di parlarti di lei e di dirti quanto sono stupida e illusa. Credo in qualcosa che probabilmente non esiste, se non nella mia testa. Eppure non riesco a non farlo.

Lei ha gli occhi della palude, verdi e umidi.

Sai com'è essere innamorati? Per anni me lo sono chiesto anch'io, tutti i giorni. Tu che conosci solo la ruvidità dei miei pensieri, puoi sapere cosa significhi sentirsi il cuore battere fino a scoppiare e scivolare copioso dagli occhi? Tu che conosci solo il calore delle mie mani, puoi conoscere il freddo che mi attanaglia il fianco quando lei non c'è? Puoi sapere com'è sentirsi svuotati di tutto? Tu non proveresti nulla di simile nemmeno se ti strappassero tutte le pagine. Sai cosa significa chiudersi in stanza e sussurrare il suo nome tra le lacrime, affondando forte le unghie nella carne? Sai cosa significa desiderare qualcosa tanto da sentirsi morire, da non riuscire a respirare, da lascirsi scivolare come una foglia morta sul pavimento del bagno della scuola? No, non lo sai.

Scusa, forse sto calcando troppo la penna. Provi dolore? Io questo dolore vorrei provarlo tutti i giorni, tutti gli istanti della mia vita, ad ogni maledetto battito. Invece a malapena, io e lei ci sfioriamo. Un contatto veloce che brucia e s' imprime sulla pelle. Lei è l'unica ragazza che io abbia mai amato.

Non provo disagio pechè siamo due ragazze. Non m'interessa. Ma mi faccio profondamente schifo e sai perchè? Perchè lei non sa nulla. Mi vergogno di desiderla, di pensare che le sue labbra siano sempre state mie. Lei non sa cosa provo quando sono con lei. Mi sento travolgere. Mi sento affogare in quell'incantevole palude. Mi sento tremare dal dolore e fremere dal desiderio. Mi sento spezzare, spaccare, sbriciolare, squarciare quando mi è vicina.
Sono stanca di pensare a qualcosa che mai accadrà. Non posso continuare a camminare in questo limbo di serpenti. Eppure come faccio a non sussultare ogni volta che i suoi occhi sfrontati sono fissi su di me? Come faccio io invece a non guardarla che di sottecchi? Cosa posso dire che non sia già stato detto? Non i sono parole, non ci sono riposte. Ci sono solo tanti, tanti pensieri e desideri che muoiono sulla carta, che lascio affogare nel blu dell'inchiostro e nel senso di colpa.
  Posso cancellare le parole, ma non questo dolore che frantuma l'aria, brucia i sospiri e che mi spinge contro il confine. E rimango così sospesa sul bordo dell'oceano, al limite del fuoco.

Sono all'estremità del fosso,            
                                                         
sull'orlo del nero oblio,
                                                                                                  sulla soglia della tragica fine,
                                                                                                                                                  alle frontiere del nulla.  

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Note dell'autriceh <3
Questa pagina non è stata conclusa di proposito. Il mio diario non può davvero capire. L'ho lasciato così, immobile sul tavolo, con la penna in mezzo. Spero che vi sia piaciuta e che non vi siate annoiati, se avete voglia lasciate una critica o una pezzo della vostra storia :) Un bacio a tutti e soprattutto a Fujiko, spero di non averla delusa! xD Grazie :D

  
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