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Autore: marmelade    09/04/2012    14 recensioni
Scrollai le spalle, cercando di leggere per l’ennesima volta l’ennesima pagina, ma venni di nuovo interrotta.
"Scommetto che era tutto programmato".
[...]
Due occhi verdi mi stavano fissando e, se pur coperti da una cascata di riccioli castani, riuscivo a scorgere una luce allegra in essi. Inoltre, un sorriso bianchissimo, faceva da protagonista su quel volto dai lineamenti dolci, incorniciato da due adorabili fossette.

"Non avrei mai immaginato di innamorarmi di qualcuno che, inizialmente, avevo odiato.
Eppure quel qualcuno, era l’unico capace di farmi sentire felice semplicemente guardandomi negli occhi."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                            My gift is my song and this one's for you. 
                                                                                                                                                                                                                                                  {Your Song- Elton John}

 
                                                                                                                                                                                                           
 



La mattina dopo, mi svegliai con il cuore che batteva a mille.
Le emozioni che avevo provato quella notte, non le avevo mai provate con nessuno.
Amavo Harry, lo amavo più di ogni altra cosa al mondo.
E, finalmente, lo avevo capito.
Mi rigirai nel letto, coprendomi ancora meglio con le lenzuola, cercando con una mano il suo corpo caldo accanto al mio, facendo un piccolo sorrisino.
Ma quel piccolo sorrisino, svanì improvvisamente quando non trovai Harry accanto a me.
Lo cercai ancora un po’ con la mano, poi decisi di aprire gli occhi per vedere dove fosse.
Harry non c’era.
Rimasi leggermente delusa, dato che volevo recuperare tutto il tempo che avevamo perso, e iniziare da un bacio mattutino, non mi sembrava una cattiva idea.
Corrucciai le labbra e strinsi gli occhi, facendo una strana smorfia, contrariata per la sua assenza.
Mi misi seduta fra le lenzuola, guardando a destra e sinistra, non sapendo bene cosa fare.
Mi passai una mano tra i capelli e sbadigliai, stiracchiandomi, cosa che fece cadere le lenzuola dal mio corpo, mostrando la mia nudità.
Me le rimisi subito contro il petto, per paura di essere vista, nonostante fossi più che sicura di essere sola in casa, dato che vi regnava un assoluto silenzio.
Volevo che Harry fosse lì con me in quel momento, ma non sapevo nemmeno dove si fosse cacciato.
Mi buttai nuovamente a peso morto sul materasso, fissando il soffitto con gli occhi spalancati, ma qualcosa a contatto con la mia nuca, mi fece sobbalzare e rimettere nella posizione precedente.
Voltai lo sguardo verso quello che avevo sfiorato, che si trovava da quella piccola parte dove aveva dormito Harry quella notte.
Era un pacchetto giallino chiaro, con un nome ripetuto più volte sopra, così dedussi che quello doveva provenire da una pasticceria.
Aprii il pacchetto e scoprì di aver indovinato: c’era un cornetto, abbastanza caldo, alla Nutella, proprio come piaceva a me.
Sorrisi e lo presi in mano, iniziando a gustarmelo per bene, leccandomi le dita sporche di cioccolata, proprio come una bambina.
Era la seconda volta che Harry mi lasciava un cornetto, e quasi mi venne da ridere al ricordo della prima volta.
La lotta per chi dovesse avere due cornetti, la prima volta che mi persi nei suoi occhi, la prima volta che provai quella strana sensazione al solo contatto con i suoi occhi, e che provavo ancora.
Solo quando ne ebbi mangiato metà, mi accorsi di un bigliettino sul fondo del pacchetto, proprio come la prima volta.
Lo presi tra le mani ancora sporche di cioccolata, e iniziai a leggerlo.
 
“Se stai leggendo questo bigliettino, allora vuol dire che ti stai ingozzando (come tuo solito) con il cornetto che ti ho lasciato. Adesso, quando avrai finito di massacrare quella povera brioche, guarda alla tua destra e leggi il foglio che si trovava sotto il pacchettino. Non l’avrai sicuramente visto, data l’avidità con la quale stavi mangiando quel povero cornetto! Io ti osservo! H.”
 
Sorrisi, mentre scuotevo il capo.
Era sempre il solito idiota che doveva prendermi in giro. Se non fosse stato per l’amore che provavamo entrambi l’uno verso l’altro, non era cambiato niente dal nostro primo incontro.
Non avevamo mai smesso di punzecchiarci, e non avremmo smesso.
Odiavo le relazioni basate solo sulle coccole e romanticherie.
Ci volevano anche il litigio, gli scherzi e le prese in giro per mandare avanti una relazione.
Bisognava sapersi moderare, ed ero sicura che io e Harry ce l’avremmo fatta.
Dopo aver finito la mia colazione, posai la carta della pasticceria sul comodino e mi sporsi verso destra, dove aveva dormito Harry.
Prima di prendere il foglio, odorai il cuscino e chiusi gli occhi.
Sembrava che lui fosse ancora lì, poiché il suo profumo era rimasto sulla federa, e mi inebriava le narici, facendomi sentire le farfalle nello stomaco.
Quando presi il foglio tra le mani, notai che dalla parte di Harry, c’erano matite e penne sparse sul materasso e, sul pavimento, c’erano altri fogli strappati o accartocciati come pallottole.
Scrollai le spalle e scossi il capo.
Era sempre il solito disordinato e, quando sarebbe tornato, avrebbe rimesso a posto tutto quel casino.
Notai che il foglio che tenevo tra le mani, era stato piegato in due con cura e sopra, la scrittura di Harry, aveva inciso il mio nome, quasi a farmi capire che dovevo aprirlo solo io.
Aprii il foglio, e subito mi colpii la scrittura di Harry, ma quando iniziai a leggere, gli occhi mi si riempirono ancora una volta di lacrime, facendomi sorridere.
 


“Cara Mary…
No cavolo, perché uso questo cara?! Sembra tanto che io debba inviare una lettera ad un’azienda importante o altro, mentre io devo solo scrivere a te.
Non che tu non sia importante, eh, non fraintendermi!
Proprio adesso che finalmente ci siamo detti entrambi che ci amiamo, non posso reputarti per niente una persona non importante della mia vita.
Anzi, casomai il contrario.
Credo che tu sia sempre stata importante, per me.
Insomma, Mary, ti svelerò questo piccolo segreto: ti ho osservata per tanti, troppi mesi prima di presentarmi. 
E, ogni giorno che passava, era come se ti conoscessi sempre di più.

Le prime volte che ti ho vista al parco ho sempre pensato “Devo conoscerla”.
Mi hai colpito immediatamente, dalla prima volta che ti ho vista entrare trafelata come al solito, con un paio di occhiali spessi dalla montatura nera e sobria (che non hai messo più, forse perché erano finti e li mettevi solo per farti notare), i capelli corti e scompigliati sotto quel cappello blu, la sciarpa enorme che avvolgeva il tuo collo esile, quasi come se ti stesse risucchiando, il naso rosso per il freddo invernale, e le mani ruvide che stringevano un libro.
Ti sei guardata intorno, un po’ spaesata, e ti sei seduta su quella grande gradinata, che sarebbe diventata il tuo posto da quel momento in poi, a gambe incrociate e non hai guardato più nessuno.
Giravi pagina dopo pagina lentamente, quasi come se volessi rigoderti quelle parole lette e rilette  precedentemente, nonostante le conoscessi a memoria, e sorridevi.
Forse l’ho sempre notato solo io quel sorriso che ti spuntava ogni volta che leggevi, e ogni volta mi sentivo come se quello fosse il mio unico segreto da custodire e ammirare, come se fosse l’unica cosa che conoscevo di te.
Sentivo che solo io conoscevo quel lato così dolce di te, anche se non ti conoscevo affatto.
Ogni giorno, tornavo in quel parco solo con la speranza di incontrarti e di vederti, magari di parlarti.
Ogni giorno mi guardavo allo specchio e pensavo “Oggi è la volta buona che le parlo e mi presento!”, ma ogni volta era la stessa storia.
Ti vedevo arrivare, trafelata come al solito, con il naso immerso in quei libri ogni giorno diversi, e allora pensavo che preferivo guardarti da lontano e ammirare il tuo sorriso, che disturbarti.
Ma la verità è che sono sempre stato un codardo patentato.
E’ che non volevo annoiarti con la mia stupidità, con le mie battute idiote, perché ho sempre pensato che non avrei voluto mai vederti annoiata.
Poi però, è arrivato quel giorno d’ inizio Aprile. Lo ricordo come fosse ieri.
Quel giorno, il venticello leggero ti scompigliava i capelli, che continuavano a coprirti gli occhi mentre cercavi di leggere, ma sembrava non ti desse fastidio.
Quando ho visto Robert che parlava con te, mi sono sentito immediatamente geloso, perché quello che volevo fare io, lo stava facendo lui dopo nemmeno pochi giorni che ti aveva notata.
E io, che ero stato tutti quei mesi a bearmi della tua tranquillità, dovevo starmene con le mani in mano?!
Non ci ho pensato due volte e, subito dopo che se n’è andato, ho preso coraggio e mi sono avvicinato a te.
Quanto mi hai odiato le prime volte, eppure io mi divertivo a vederti così irritata dalla mia presenza!
Non pensare che io sia cattivo, adesso! E’ solo che mostravi quel lato di te che non sembravi dimostrare quando leggevi.
Ed ecco perché mi sei piaciuta all’istante.

Perché sapevi tenere testa a me e alle mie provocazioni, senza mai cedere.
All’inizio ho pensato che esserti amico mi bastasse, parlarti mi bastasse, ma poi ho sentito qualcosa dentro che non riuscivo a spiegarmi.
Ogni volta che raccontavi di Robert, ero geloso e mi chiudevo in me stesso, senza parlare con nessuno.
Però tu te ne accorgevi, e mi venivi vicino, chiedendomi cosa avessi, ignara di tutto.

Quante volte avrei voluto dirti cosa iniziavo a provare per te, ma ogni volta mi bloccavo.
Non volevo rovinare quella felicità che stavi provando, e passare per il cattivo della situazione.
Poi quella sera, ti ho vista venirmi incontro dopo che me n’ero andato via per la rabbia e la disperazione.
Eri così piccola e fragile, più del solito, che avrei voluto darti il mio cappotto per non farti prendere freddo, abbracciarti e donarti tutto l’amore del mondo.

E non ce l’ho fatta più.
Mi sono perso ancora una volta nei tuoi occhi castani, e finalmente ti ho svelato quel grande segreto che mi portavo dentro da tanto, forse fin troppo tempo. Tu eri così spiazzata, non sapevi cosa dirmi, così ho preferito scappare.
Ho provato tante volte a farti cedere, ma tu hai sempre resistito.
E io, come uno stupido, m’innamoravo di te ogni giorno di più.
Quando però, sentii Louis ed Elyse parlare sottovoce di quello che era successo tra te e Robert, avrei voluto spaccare ogni cosa che mi fossi trovato davanti, urlare al mondo la mia rabbia, cacciarla fuori. Ma l’unica cosa che ho fatto, è stata soffrire in silenzio.
Quando poi tu me l’hai confessato, mi sono sentito così perso e solo, che per la disperazione sono andato da Sarah, credendo che potessi sfogarmi.
Ma non è stato così.
Ho pensato a te tutto il tempo, sentendo che stavo commettendo lo sbaglio più enorme della mia vita.
E, quando sei entrata, ho capito che potevo solo morire in quell’istante.

Ti ho detto cose durante quella litigata che non pensavo, e mi sono sentito tremendamente in colpa per tutto quello che ti avevo fatto.
Sono scappato via ancora una volta, lontano da te, ma piangevo ogni notte.
La tua assenza diventava ogni giorno più agonizzante e pesante e non riuscivo a sopportarla.
Mi mancavi, ogni giorno, ogni minuto o secondo che passasse.
Volevo sentire il tuo respiro, il profumo della tua pelle, volevo poter perdermi nei tuoi occhi.
Ma quando ti ho rivista, ho pensato che il mondo forse voleva darmi un’altra opportunità e che, finalmente, mi stesse sorridendo.
Quando stanotte abbiamo fatto l’amore e hai detto di amarmi, sono stato il ragazzo più felice su questa terra.
Ho capito ancor di più che tu sei l’unica che mi rende felice, e che lo farai sempre.

Ero talmente euforico tanto da non crederci, ecco perché stanotte sono rimasto completamente sveglio senza chiudere occhi, per paura che fosse solo un sogno.
Ti ho ammirata mentre ti addormentavi dolcemente sul mio petto, corrucciando le labbra leggermente, con una mano ancora incastrata alla mia.
E proprio mentre ti accarezzavo i capelli, ho avuto l’ispirazione.
Ti ho ammirata ancora un po’ e, finalmente, ho preso carta e penna e ho composto una canzone.
Che dedico solo ed unicamente a te.
Sei stata tu ad ispirarmi, e io ho voluto parlare di te, di noi e di questa notte passata insieme.
Sono solo pochi versi, ma l’ho scritta di getto mentre ti guardavo dormire, e intanto pensavo a quello che avevamo fatto poco prima.
Pensavo all’amore che abbiamo provato l’uno verso l’altro questa notte, e non mi sono fatto sfuggire nulla.
Ho racchiuso tutte le emozioni provate , tutti i nostri momenti, in poche e semplici righe.

Spero che tu ami questa canzone quanto la amo io, quanto ho amato i momenti che abbiamo passato insieme, dall’inizio fino ad adesso, fino a quello che siamo.
E quanto io amo te.
Tuo, Harry.”
 
 
 
Mi asciugai una lacrima che era scesa sul mio viso.
Quel ragazzo era impossibile!
Mi faceva piangere anche per le cose belle!
La lettera era la cosa più bella che avessi mai ricevuto in vita mia.
Harry l’aveva scritta con il cuore, e si vedeva, poiché mi aveva fatta piangere.
Aveva messo dentro tutte quelle emozioni represse, parole mai dette. Mi aveva svelato pian piano, con quelle poche righe, come si era innamorato di me, come gli facevo battere il cuore.
E io stupida che non me n’ero mai accorta di niente.
Fortunatamente, si è sempre detto ‘Meglio tardi che mai’.
E in effetti, era vero.
Se non mi fossi mai accorta dell’amore che provavo verso Harry, se non l’avessi mai perdonato e se l’orgoglio avesse prevalso su di me e sul mio cuore, avrei sofferto per sempre la mancanza della mia vera metà.
Ma, fortunatamente adesso, lui era con me.
E non se ne sarebbe più andato.
Girai il foglio, dove Harry mi aveva scritto la lettera, e iniziai a leggere quei pochi versi che aveva scritto della canzone.
Aveva ragione.
Quella canzone parlava della nostra notte, di noi, dei nostri momenti più belli.
Parlava di come ci sentivamo quando eravamo vicini, e di quanto fossimo felici.
Quella canzone parlava del nostro amore infinito.
E già me n’ero innamorata.
All’improvviso, così, senza nessuna costrizione, naturalmente, solo leggendo quelle prime righe.
Proprio come mi ero innamorata di Harry.
Con le lacrime agli occhi, piene di felicità, portai quello spartito sul cuore, che batteva più forte che mai.
Quella sarebbe stata la nostra canzone.
Per sempre.

    



Writer's Corner! :)
Buuonasera mie belle biimbe!
Avete visto come sto diventando puntuale?!
*esulta*
Prima di tutto:
Auguri di Buona Pasqua (anche se in ritardo u.u) e Pasquetta! :D
Sperco che queste vacanze vi abbiano fatte rilassare, perchè tra un po' ricomicerà il manicomio! :S
(Lo so che adesso starete tutti con i fucili puntati verso di me perchè vi ho ricordato questa cosa, ma io sono una persona realista e veritiera u.u)

Detto ciò, volevo chiedervi..
Secondo voi, quanto vi amo io?
No perchè se non lo sapete, vi chiarisco immediatamente le idee eh, non ci vuole tanto, basta chiedere u.u
TANTO! TROPPO!
Vi dirò di più:
Vi amo quanto si amano Harry&Mary, anche di più! :D
E ho detto tutto!

Cioè, ma mi spiegate io quando le ho viste mai 19 recensioni ad un capitolo?!
Solo nel precedente! *w*
E i miei occhi brillavano e io ero tipo così! 

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Anche peggio, sicuro u.u
Che poooi, adesso ho notato (e devo farvelo notare anche a voi, eh u.u)
Ma in uno di quei cartelloni dietro Hazza (si, lo so che non potete fare a meno di distogliere lo sguardo da lui, nemmeno io ci riesco *o*)
C'è Noemi! 
ASDFGHJK. 
Una cantante italiana dietro Hazza! *w*
Vabè, la smetto u.u

Anyway, passiamo ai ringraziamenti, infiniti ma sempre importanti! 
-A voi, come sempre, che seguite la vicenda "appassionante" di quei due caproni di Mary&Harry, e li amate più di me! :)
Sempre a voi, che vi soffermate a leggere, recensire, inserire tra le preferite e seguite questa FF,
facendo emozionare la writer qui presente! :D 
*siindicaconipollici* 
e rallegrandole la giornata, dopo che ha passato Pasquetta con la famiglia del ragazzo che le piaceva -.-"
*siindicasempreconipollicimaconmenoentusiasmo*
Si, se ve lo state chiedendo, sono proprio una sfigata! -.-"

-A Rebecca, che ha appena finito la sua quarta FanFiction, che mi ha fatto piangere ed emozionare con una bambina, 
e che ama questa storia più di me!
Alla quale dico sempre di dare sempre il meglio, perchè lei può fare tanto! :)
Ti voglio bene <3

-Ad Alessia&Chiara, che hanno pianto leggendo lo scorso capitolo, 
e che continuano sempre a farmi piangere dalle risate :)

-E ad Agnese&Federica, che non si arrendono mai :)

Spero che questo capitolo vi piaccia, e so che è corto, ma se lo continuavo veniva veramente bruttissimo! ç_ç
Vi dico solo che avrà un ruolo abbastanza importante per il continuo della storia! u.u
*Nondicoaltro!*
Se volete, passate nella mia pagina Facebook! :D
http://www.facebook.com/LeiCredeNeiMiracoli


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Questi cinque idioti vi amano! :D

#LotsofLove.

-YoursM.




























  
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