Olivie’s Pov.
Oggi sarebbe stato il mio primo giorno di scuola, anzi il nostro, mio e di Valerie. Eravamo agitate, come d’altronde tutti i primi giorni di scuola perché era tutto nuovo.
La sveglia suonò alle 7. La avrei voluta spaccare. Senza voglia, alzandomi dal letto come un bradipo (?) andai a svegliare mia sorella. Dopo aver accesso la luce e aver ricevuto un bel Vaffanculo da Valerie, andai a fare colazione.
Mi stava aspettando Pane e Nutella accompagnati da una bella spremuta d’arancia. Sembrava la pubblicità della Nutella. Famiglia felice, colazione felice e cose varie. Ma sfortunatamente non era così la mia famiglia. La mia famiglia non c’era. Anzi c’era perché era solo Valerie.
Mentre mangiavo assaporando ogni cosa del pane e nutella, la mia testa navigava in quei tanti pensieri che avevo nella mente. Per esempio come sarebbe stata la scuola, i compagni di classe, i nerd, le cheerleaders, i giocatori di football, i fighi ecc. Ma nella testa c’era solo un grande punto interrogativo.
I miei pensieri furono interrotti dalle voci di mia nonna e di Valerie.
:Si nonna ho capito, me lo avrai ripetuto cento volte, per ogni cosa chiamiamo-disse mia sorella scocciata.
:Allora vi ho detto tutto, vi dico un’ultima cosa: Buona Scuola- disse nonna.
Mentre Valerie faceva ancora colazione, io mi andai a vestire. Entrai in camera e vidi sul letto una scatola. La aprii e vidi una divisa. No la divisa era l’ultima cosa che volevo indossare. Perché dobbiamo essere tutti uguali, omologati??.
Infilai la divisa malvolentieri. Indossai la mini gonna un po’ più su del normale, camicia bianca che lasciava intravedere il reggiseno sottostante e infine misi le ballerine ai miei piedi. Non volevo sembrare una di quelle puttanelle della scuola, ma mi guardai allo specchio e mi resi conto che ero un’po’ troppo provocante.
Presi la borsa e scesi velocemente le scale ad aspettare mia sorella. Appena scese la portai fuori di casa. Era tardi, troppo tardi per i miei gusti.
Appena arrivate davanti a scuola ci ritrovammo davanti questo edificio imponente. Ci prendemmo per mano e dissi: Le due sorelle ce la faranno-. E entrammo.
Camminavamo e sentivamo gli sguardi addosso di tutti i ragazzi, cosa che non amavamo tanto, non ci piaceva essere al centro dell’attenzione. Sembrava essere in un film, dove la nuova arrivata veniva squadrata dalla testa ai piedi all’entrata di scuola. Ci dirigemmo con lo sguardo dritto avanti in segreteria, per prendere gli orari delle lezioni e in numero degli armadietti. Dopo aver preso le chiavi degli armadietti ci dirigemo verso desta ma ad un certo punto ci fermammo e dissi: Ma scusa dove stiamo andando se non sappiamo dove sono gli armadietti?’ Così decidemmo di chiedere ad una ragazza lì vicino. Mi feci avanti io, come sempre.
:Caio, io sono Olive e lei è mia sorella Valerie, siamo nuove e stiamo cercando i nostri armadietti. Che ci potresti aiutare per favore??.
:certo, comunque io sono Celine. Venite vi mostro la strada.
Questa ragazza mi piaceva , era disponibile e simpatica. Mentre attraversavamo il corridoio, ci spiegò tutto di questa scuola e ci mostrò le varie classi. Biologia, Storia, Chimica, Francese e altre materie. Ce ne erano davvero troppe e io gia sapevo che mi sarei persa.
Arrivate agli armadietti posammo le nostre borse e guardammo gli orari. Io avevo: Storia, Fisica, Francese, Biologia e Matematica. Mentre Valerie aveva: Spagnolo, Letteratura, Sociologia, Economia e Chimica.