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Autore: mymummysaysiamcute    10/04/2012    2 recensioni
Immaginate conoscere la sorella di uno dei vostri idoli. E se lei provasse a farvi conoscere ma sempre c'è qualcosa che vi blocca?? E se quel qualcosa fosse proprio lei stessa? Perche lei non vuole soffrire, perche sa che tutto finisce, perche forse ancora non si toglie dalla testa il suo defunto fratello maggiore e quello stronzo del padre che li ha abbandonati... O forse semplicemente vuole e aspetta che qualcuno la prenda e la porti in un posto dove sa che potranno essere salvi... Per sempre.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LED US TO A PLACE WHERE WE WILL BE SAFE Sapete quella sensazione di vuoto? Quella quando capisci che hai tutto ma allo stesso tempo niente. È così come mi sento da quando i miei genitori divorziarono e mio padre ci abbandonò. Da allora sono passati cinque anni e sono cambiate molte cose.  Da inizio estate ci siamo trasferiti da Roma a Bradford. Lì è nato Zayn Malik, uno dei One Direction. Sì, sono una Directioner, SO WHAT? In un principio dovevamo andare a Londra per i miei studi. Dovevo seguire il programma spagnolo e quindi sarei entrata alla scuola bilingue 'Canada Blanch', scuola anglo-spagnola. Poi mia madre ha scoperto che potevo seguire gli studi omologati dal Ministero Dell'educazione spagnolo per internet e potrei aver preso il diploma.  Quindi ora frequento la 'Tong High School', la vecchia scuola di Malik. Sono entrata tre mesi fa a settembre, e questa scuola non è esattamente stata un'esperienza splendida. Troppa divisione. Avete presente nei film americani quei stupidi gruppetti scelti in base alle proprie ambizioni? Bene, praticamente vado all'High School Musical della situazione. A me fa ridere, veramente. Anche se mi ha dato un po di fastidio. Mi hanno chiesto di sedermi con quelli di teatro, perche sto nel loro club. Io ovviamente ho rifiutato. Dovete sapere che sono non solo completamente fuori dall'ordinario, ma sono anche una 'ribbelle' e per ciò non seguo regole. Se tutti si siedono in gruppo io preferisco sedermi da sola a fare lo stesso, se loro fanno di tutto per essere presentabili a me non importa non pettinarmi o non mettermi chili di fondotinta (e c'è chi lo fa, credetemi), se tutti seguono la scuola per il loro bene io preferisco manifestare per il maltratto agli animali o alle donne e bambini. Sono così, che ci volete fare? Mio fratello è morto salvando un ragazzino da un incendio in un negozio a Roma. Mi manca tanto. Lui mi ha insegnato che le regole vengono fatte per essere infrante, ad essere trasgressiva, a non essere debole, a non fidarsi mai, ad amarmi. Se mi manca? Tantissimo. È la mia luna. Lui c'è, anche se io non posso vederlo. Adesso sono in un bar stupendo chiamato 'Seventh Sky'. Mi ricorda molto un verso di 'I just call to say I love you' di Steve Wonder.  Ecco un'altra cosa. Amo la musica. Sono cresciuta ascoltando Rock di tutti i tipi, Flamenco e poco pop. A volte mi ritrovavo in camera mio fratello pronto con la chitarra in mano suonando una canzone dei Guns N' Roses o dei Red Hot Chili Peppers. A volte si univa anche mia madre ad una performance di una canzone di Battisti. Comuque il bar l'ho conosciuto qualche settimana fa. Prendi qualcosa e ti fermi quanto ti pare a leggere o ad ascoltare musica. La cosa più figa è la macchina di musica a gettoni, posizionata ad un angolo della stanza. Io la chiamo 'Rock And Roll Machine' perche mi ricorda sempre a quella di un video musicale di Joan Jett (donna favolosamente unica a mio conto). Pago il mio cappuccino e mi dirigo verso il solito divano. Ma mi blocco quando noto una ragazza ben vestita sfogliando una rivista. Mi trattenni dal urlarle contro che quello era il mio divano e mi posizionai in un'altro. Passai il resto dell'ora squadrandola. Lei lo notò perche sbuffò e se ne andò.  Io allegra mi cambiai di posto e mi accomodai nel MIO divano. Lasciai il libro 'PD: ti amo' a metà al ricevere un messaggio di mia madre chiedendomi di ritornare a casa a stare con mio fratello piccolo perche lei doveva uscire a fare la spesa. Misi il libro dentro la borsa e uscì. La gente mi guardava e prima mi spaventava, ora provo a concepire l'idea che sono bella. Ho i capelli lunghi fino a sotto io sedere, ricci come quelli di Styles, ma per la lunghezza ora sono mossi, ho due occhi verdi scuro, che truccati o non truccati facevano morire di paura o di iperventilazione, dipende. In più sono alta e con curve (quando abitavo a Roma ero un'attrice, modella ed indossatrice). Sentì un piccolo urlo dietro di me. Non ci feci molto caso. Poi in lontananza vidi in una panchina Styles, Tommo e Niall.  Volevo urlare, ma non potevo. Non sono mai riuscita ad urlare per queste cose. Tanto dovevo passare per di là.  Stetti tranquilla, mi misi e cuffie e feci finta di niente. Poi vidi Nando's e il resto sparì. Corsi un po per tutta la strada come se fosse l'ultimo minuto della mia vita. Vidi come Styles si levava gli occhiali da sole a goccia scuri e sorrideva in mia direzione. Tommo lo notò e gli seguì lo sguardo, commentò qualcosa sorridente. Stavo a un metro dalla panchina... 50 centimetri. 20... 10 centimetri... La schivai e rallentai per entrare nel mio paradiso. Sentì Niall e Tommo ridere mentre allungavo la mano per aprire la porta. Mi bloccò una mano ferrea. Posai lo sguardo dalla mano alla faccia della persona che mi aveva appena bloccata, io al quanto scocciata. -Signorina, non può entrare-disse il King Kong di turno. -Come scusi?-gli risposi formando due fessure con i miei occhi. -Ho detto che non può entrare-disse Big Foot, impassibile. -E sentiamo, perche no?-gli risposi beffarda io, tirando fortemente dal braccio perche lui lasciasse la presa. -Non per il momento- mi rispose semplicemente lui. -Te lo sei comprato? O te lo sei sposato e sei un tipo geloso?-gli chiesi ironicamente. -I ragazzi sono dentro. -Quanto ne sono felice per i propretari e i loro benefici. Ora posso entrare?-chiesi spazientita. -No. Non può entrare mentre i ragazzi sono dentro. -Senti Arnold Schwarzenegger dei poveri- dissi io perdendo l'ultima punta di pazienza che avevo-. Nando's è un luogo comune. Neanche i figli di Angelina Jolie si devono permettere di proibire l'entrata. Ho fame, fra 10 minuti massimo devo stare a casa e se non mi fai entrare subito dentro quel maledetto...- mi fermai vedendo che la porta si apriva e Liam e Zayn uscivano- ECCO!-urlai, e tutti mi guardarono, anche i miei cinque idoli- Loro stanno fuori, io vado dentro!  Ed entrai. Meglio non averlo mai fatto. Quella dietro al bancone sembrava in stato comatoso.  -Scusi- mi avvicinai al bancone- mi potrebbe dare una cassa di pollo fritto da pezzi da 50?? Da portare via. Grazie. Misi la mano nella borsa per prendere 7 pounds. La ragazza me li servì e io mi sarei accertata che ci fossero tutti e 50, eliminandone uno ad uno. Usci con questa busta di cartone abbastanza grande e 3 pezzi di pollo in bocca.  Sentì delle ragazze ridere. Alzai la testa e mi resi conto che tutti e cinque i ragazzi mi guardavano. -È buono...- dissi con la bocca piena e tutti scoppiarono a ridere. Sorrisi e mi incamminai verso casa. Speravo che uno dei cinque mi fermasse ma non lo fecero. Arrivai a casa, mi tolsi le cuffie e posai la cassa mezzo piena di pollo fritto sopra il tavolino all'entrata. -Mamma- la chiamai entrando in cucina e riusciendo non trovandola dentro -Amore, sei già arrivata?-sentì la voce di mia madre attraverso la porta del salone, verso la quale andai. -No, ti ho mandato un ologramma per dirti che sto voltando l'angolo-dissi io sarcastica. -Okay, okay-ridacchiò lei-. Io vado a far la spesa con Tricia- mi disse, dopo avermi stampato un bacio sulla guancia. Vidi come prendeva la giacca e la borsa e dava un bacio a mio fratello Davide, che guardava i cartoni. -wait wait wait! Who's Tricia?-amavo il mio accento ingese tutto strano. -Tricia è una signora che ho incontrato al lavoro. A dirla tutta è il mio capo! -Mamma, attenta con il diventare amica con il capo, poi succede qualcosa e percuote anche al lavoro...-le dissi seguendola verso la porta d'ingresso. -Tranquilla... Sembra una donna regolare. Mi salutò ed usci. Andai in salone. -Davide, I'm changing myself upstairs... Okay?? -Okay, okay- mi disse lui senza staccare gli occhi dallo schermo. -And don't get that closer. Your eyes will get hurted!- gli avvertì salendo le scale. Mi levai il vestito di desigual, regalatomi dopo la sfilata, gli stivali da motorista e mi feci una coda. Tanto quel giorno non dovevo uscire. Mi misi il mio pigiama composto da una connottiera di mio fratello e un paio di pantaloni... Di mio fratello. Faceva abbastanza freddo quindi mi misi le pantofole enormi di Minney Mouse e presi il primo CD che mi capitò. Solo scendendo le scale mi accorsi che era quello di Gevin DeGraw. Entrai in cucina e accesi lo stereo, levai il disco dei Guns N Roses e misi quello che avevo tra le mani. Misi la track number 5 e sorrisi come un ebete ricordando aver ballato questa con mio fratello a casa da soli. La lasciai e mi misi a mangiare il mio caro pollo. Questo è il primo capitolo... Uhm... Non sono brava con queste cose... Cosa si dice in questi casi?? Leggete? Commetate? Recensite?? Vabbè... FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE!!
  
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