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Autore: muriel    10/04/2012    0 recensioni
Chi è la ragazza che giunge a Grimuald Palce? Cosa è venuta a fare? Che rapporti ha con l Ordine della Fenice? Ma soprattutto cosa l'ha fortemente legata a Bill Weasley? Perchè di punto in biaco non l'ha voluto (o forse potuto) più rivedere?? Se v'intriga leggere pure e recensite. PS: Attenzione spoilerini quinto libro di HP.
Genere: Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Si svegliò di soprassalto. Il cuore in gola. Sentiva la testa pulsare. Era nel suo letto a Falls’ House, ma non aveva idea di come ci era finito. Aperti gli occhi le immaginino di quanto a cui aveva assistito la sera prima iniziarono a scorrere vorticosamente nella sua mente. Si sentiva paralizzato.  Sapeva che tale sensazione sarebbe svanita nel momento in cui fosse riuscito a parlare con lei. Doveva vincere il timore. Ripensando a quando aveva assistito la notte precedente fu invaso dalla sensazione di avere violato qualcosa di intimo privato, nonché doloroso. Era necessario chiarire, se non altro per chiederle perdono della sua impudenza.
Avrebbe dovuto pesare le parole da usare, temeva che avrebbe potuto fare affermazione di cui in seguito avrebbe potuto pentirsi. Decise quindi si scendere nella sala comune.
Al piano inferiore gli si ripropose una sena che lo lasciò di stucco. Seduti al tavolo di mogano trovò Muriel e Axel. Entrambi con l’aspetto cereo e malconcio. La ragazza, notò Bill aveva una fasciatura a livello del fianco destro. I due, accortisi del suo arrivo alzarono lo sguardo. Muriel gli rivolse uno sguardo indagatore colmo di interrogativi, quasi una richiesta di aiuto. Quanto ad Axel non vi erano dubbi, il suo volto esprimeva disprezzo e disapprovazione. Egli fu il primo a parlare “ Tu devi essere un folle. Avere istinti suicidi. Nessuno sano di mente avrebbe mai osato avvicinarsi a due mannari trasformati”. Rise. La sua era una risata colma di scherno e disprezzo. “Sei sciocco, ma probabilmente è un difetto di voi spezza incantesimi, voler mettere ad ogni costo il naso in questioni che non vi riguardano …”. Non lasciò neppure il tempo a Bill di proferire parola, si alzò si scatto dalla sedia e si avviò verso le scale diretta al piano superiore. Si voltò un’ultima volta, rivolgendosi questa volta a Muriel “ C’è un motivo per cui noi mannari chiudiamo i rapporti con chi ci ha conosciuto nella nostra vecchia vita: le loro reazioni sono due, la prima un misto di scherno disprezzo e paura, la seconda di superbia e stoltezza al contempo”. Rivolse uno sguardo carico di astio a Bill e disse “Lui crede di sapere tutto, di potersi impicciare di noi come gli pare e piace. Giuro che se me lo ritrovo nei paraggi alla prossima luna piena lo farò pentire amaramente”.“Axel” gridò Muriel in tono di rimprovero. Lui non la ascoltò minimamente e se ne andò. “ Mi dispiace Bill, è tutta colpa mia. Avrei dovuto parlarti anni fa, dopo che sono stata morsa. Ma ero sola, disperata, non sapevo cosa fare. Trovare Ian e il branco è stata la mia salvezza. La regola implicava di tagliare i rapporti con tutti quelli che avevamo amato.”Lo guardò e sorrise dolcemente poi continuò “L’ho fatto per te. Capsci?” Era una domanda a cui Bill sapeva di non poter non dare una risposta affermativa. Certo che capiva. Capiva ma non poteva sopportare tutto.  Era come se qualcuno avesse deciso di lanciargli un secchio di acqua gelida in testa. Si sentiva come paralizzato. La colpa stava iniziando a divorargli il fegato dall’interno. “Perché non l’aveva cercata prima? Perché era rimasto indifferente quando i loro rapporti avevano iniziato ad allentarsi?” La risposta era li chiara e nitida nella sua mente. L’amava. L’amava di un amore forte e irrealizzabile al tempo stesso. Erano cugini. Tra loro vi era un innegabile legame di sangue, oltre il quale era impossibile andare. Inoltre Bill non era certo che anche la cugina ricambiasse. Lei stava con Axel. Ma il mannaro era il presente. Si domandava invece se lei lo avesse amato in passato.  Inoltre c’era Fleur. La sua dolce Fleur. L’amava di un amore reale e tangibile. Con lei poteva esprimere tutto il sentimento che sino a poco prima aveva represso. Nonostante questo turbine di pensieri l’unica cosa che riuscì a dire a Muriel fu “Io ti amo …”.
Muriel per un momento parve non aver udito le sue parole. Chiuse gli occhi, li riaprì pocanzi. Lo fissò intensamente “Non fare lo sciocco. Sai benissimo che tutto questo è più grande di noi. Siamo solo delle piccole luci che devono trovare il posto nel buio della notte…”. Sospirò. “Anche io ti amavo a mio modo. Ma sapevo che n on il destino non ci avrebbe voluti assieme. Ha avuto in serbo per me e per te delle strade ben diverse. Ora io amo Axel. Lo so può sembrare arrogante, indisponente e attaccabrighe. Ma ha un buon cuore. E’ lui che assieme a Ian mi ha insegnato tutto quello che so sulla vita da mannaro. Gli devo molto”.
“Gli devi molto?”chiese sorpreso Bill. “Cosa significa? Tu non devi sentirti obbligata con nessuno!”. Il volto di Muriel si fece estremamente serio “Tu non puoi capire. Quello che provo non è un obbligo. E’ un sentimento sincero e intrinseco. Tu non puoi permetterti di fare a me delle osservazioni dopo anni che siam stati lontani. Arrivata a Grimmual Palace ieri mi sono forse permessa di ridire qualcosa sulla tua Fleur. Te lo dico spassionatamente. Non mi piace affatto. Così come a te probabilmente non piace Axel. Ma le cose stanno così!”.
Furente si mise insistentemente a fissare il fuoco scoppiettare nel camino. Bill era attonito. Avrebbe voluto ribattere ma era privo di forze. Non sapeva cosa dire, fare.  Fu nuovamente Muriel a parlare“Io credo nel destino”. Ella si alzò e lasciò Bill solo.
  
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