Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Recorded Butterflies    10/04/2012    13 recensioni
Buongiorno! Come avrete già intuito dal titolo, Sebastian e Claude sono scomparsi.
Ciel e Alois indagano, ma questo li porterà ad attraversare PRIMA un bosco (schivando alberi che attentano alla vita del conte Phantomhive) e poi un altro mondo.
Si ritroveranno così ai giorni nostri, in compagnia di una streghetta che tanto strega non è.
Riusciranno i nostri eroi (?) a ritrovare i loro maggiordomi?
Riuscirà Ciel a non tentare il suicidio dopo un'intera giornata passata con Alois?
Ma soprattutto
perchè diamine una ragazzina di tredici anni sa maneggiare così bene un Mocho Vileda?
La risposta a tutte queste domande la troverete (forse...) in questa nuova fic comica firmata Nyaa!
(Attenzione: Autrice sadica e conseguente maltrattamento dei poveri personaggi...)
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alois Trancy, Ciel Phantomhive, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nyaa: Buongiorno o buona sera che a dir si voglia :D
Drocell: My cat, avete dimenticato “buon pomeriggio”.
Nyaa: *si liscia le orecchie da gatto* Affie! =W=
Ash: *rosika in un angolino*
Nyaa: … mah, angelo dall’umore volubile è__è Vi lascio all’ultimo capitolo. Non so quanto siate tristi voi (poco immagino *forever alone* ç__ç) ma a me mancherà questa fic ç__ç
Ci vediamo in fondo, e mi raccomando leggete perché vi devo chiedere una cosa ù__ù


In pochi minuti il gruppo era arrivato al parco.
Non era messo male, eccetto lo scivolo che minacciava di cadere da un momento all’altro, ed era pieno di piante: vi erano cespugli di rose rosse e rosa, quattro panchine sparse sul prato e una viottola di ghiaia.
Tre altalene dondolavano invitanti, in quel momento occupati da bambini sui quattro anni.
Mako sospirò pesantemente.
- Le panchine sono tutte occupate…- mugugnò a mezza voce.
- No! Li ce n’è una libera!- e, presi per mano Ciel e la strega, Alois corse in direzione dell’unica panchina libera del parco.
- Come hai fatto a vederla?- domandò impressionata la bionda.
- Sono semplicemente un diavolo di conte~- rispose con un sorrisetto malizioso lui.
Ciel cominciava ad irritarsi.
- La volete finire di copiare tutti la frase del MIO maggiordomo?!- si portò le mani alle tempie, nella speranza di placare il nervoso che gli stava venendo quel giorno.
- Wè! Calmati Mano Lesta!- lo sfotté Mako.
- Mano Lesta?- ora Shieru era confuso.
- Sì…sai… Federica la Mano Amica… insomma, ti sarai pur giocato in qualche modo quell’occhio, no?-
Phantomhive assunse diverse tonalità:
Prima sbiancò.
Poi capì la battuta ed arrossì oltre misura.
In seguito smise di respirare e divenne di un colorito tendente al blu.
Infine si stabilizzò sul colore “rossocomeicapellidiGrelleMadameRedmessiassieme”.

Ahem… in pratica rosso scarlatto.
Il tutto avvenne in pochi secondi, sotto lo sguardo stupito di Alois e Mako, mentre quest’ultima canticchiava “Somewhere over the rainbow”, probabilmente ispirata dalle tonalità che aveva preso la faccia di Ciel.
- G-guarda che io ho una fidanzata!!!- urlò lui.
- Sì, ho presente. E’ molto… rosa.- disse la strega, incapace di trovare un termine migliore che si adattasse alla personalità della bionda.
- E’ dolce e kawaii come un bon bon, a differenza di un qualche nano apatico e asociale di mia conoscenza… e non sto parlando di Near di Death Note!!- fece ancora lei, occhieggiando male il piccolo conte.
Alois, che nel frattempo aveva le lacrime agli occhi dalle risate mal trattenute, mise una mano sulla spalla di Ciel.
- Dai… pffff… sappiamo tutti che… ahaha… tu ci vedi…- si piegò a metà, ridacchiando un poco.
Tentativo per consolare Shieru Fantomaive: … MISERAMENTE FALLITO.
Mako si stava iniziando a chiedere se da quell’occhio lui ci vedesse rosa/violetto, ma evitò di porre la questione.
- Seguendo questa insulsa logica- cominciò il blu - Alois non dovrebbe avere il senso del gusto, visto che ha il marchio sulla lingua.-

Silenzio.

Mako e Alois non proferirono parola.
Ciel aveva ragione.
Wow!
La strega tossicchiò, imbarazzata - effettivamente… ti devo dar ragione per questa volta, Phantomhive.- concesse lei.



I tre si sistemarono meglio sulla panchina, quando Alois prese la parola.
Che novità!
- Ma tu non hai una bacchetta?- chiese a Mako.
- Per quale oscuro motivo dovrei avere una bacchetta?- gli rigirò la domanda.
- Beh, perché le fate nelle favole hanno la bacchetta! Come la fata madrina (o turchina, non l’ho mai capito n.d.A) di Cenerentola!.-
- Primus: Come fai a conoscere Cenerentola?- la strega era scandalizzata.
- Me l’ha letta Claude.- rispose noncurante lui, con un’alzata di spalle.
- … Ok… Secondus: Ti sembro una cicciona vestita d’azzurro che va in giro cantando “Magicabula, bibidibula, bibidibobidibù!” o come si dice?!- domandò irritata profondamente.
- Ahem…-
“Grassa sei grassa, e pure azzurra. Però immagino tu sia stonata” questo Ciel lo pensò, ma decise saggiamente di non dirlo.
Non poteva mica morire prima di compiere la sua vendetta!!

Ciel, di cuore, assomigli di più ogni giorno che passa a Sasuke Uchiha…
E questo NON E’ un bene.
La strega ringhiò - E se io sono la fata, tu chi sei?-
- Il principe, ovvio!- modesto come sempre…
- E allora… chi è Cenerentola?-
Si voltarono entrambi verso Ciel, che per risposta li guardò indignato.
Mako si sistemò alla meglio, ossia appoggiando la testa sulle gambe di Alois e i piedi sopra a Shieru.
Beh, rallegrati, da “escremento” sei passato a “poggiapiedi”.
E’ un salto di qualità!
*coff*
Insomma,
La bionda guardò il quattordicenne dal basso, sorridendo amichevole e anche un po’ furbescamente.
- C-che stai facendo?- era chiaro che il ragazzino fosse perplesso.
- Mi spaparanzo, che domande fai?- sorrise, come se fosse la cosa più normale del mondo.
Alois gli passò una mano fra i capelli e, dopo aver districato i numerosi nodi, riuscì a farle quella specie di carezza.
- Dovresti pettinarti, sai?-
- E perché?- mise il broncio - Sono utili sai? Li uso come portapenne.- borbottò, senza lasciar intendere se scherzasse o fosse seria.
Si guardarono negli occhi.
Azzurro cielo misto a grigio pioggia.
Cioè, più che grigio pioggia sarebbe meglio dire “color palla di polvere semovente della Swiffer”, ma rovina il momento.

Non chiedetemi cosa intendo dire, non lo so nemmeno io.
- Sei carina, sai?- il biondo si fece romantico.
Shieru, che stava a fare da sfondo, fece una faccia da “Ma dove?!”.
- Grazie- sorrise - anche tu!-
I due si avvicinarono.
Si avvicinarono di più.
Stavano quasi per sfiorarsi e…
- Ahem… non voglio rovinare l’atmosfera - cominciò lei - ma hai una caccola nel naso. - disse innocente.
Alois divenne bordeaux, raggiungendo una tonalità tale che da “rosso” è diventato “ultra violetto”.
- Cos-? Dove?!- si agitò, mentre la strega ridacchiò e gli porse un fazzoletto.
- Dai, non te la prendere, ti adoro lo stesso!- e, schioccatogli un bacio sulla guancia, si affrettò a scavalcare la panchina.
- Guardate! Le altalene si sono liberate!!-  corse via in direzione delle altalene.
I due ragazzi la raggiunsero poco dopo.
C’era un unico piccolo problema…
No, non Ciel.
Il problema era che c’erano sì tre altalene, ma una era di quelle per bambini.

Avete presente quelle con la sicura arancione? Dove bisogna infilarci le gambe… ecco, quelle.
I tre si guardarono.
Poi Alois e Mako spostarono lo sguardo su Ciel.
- E va bene, vado.- ringhiò lui - Dopotutto posso farlo solo io…-
- Perché sei il più piccolo?- la strega ghignò.
- No, perché sono il più magro.- lanciò un’occhiata alle cosce della bionda e andò a sedersi dentro l’altalena, sotto lo sguardo indignato et assassino di Mako.
Cominciarono ad oscillare lentamente tutti assieme.
Un piacevole venticello mosse i capelli dei ragazzini che, visti così, potevano sembrare tre comunissimi amici.
- Uhm… non troveremo mai Claude e Sebastian.- borbottò irritato il blu.
- Se ci tieni tanto…- la bionda tirò fuori dalla tasca dei jeans un telefonino di quelli a tastiera.
- Cos’è?- chiese curioso Alois, che aveva dimenticato l’incidente di poco prima.
- Un cellulare… in pratica è un telefono portatile.- cercò di spiegargli lei.
- Cosa?! Sei una strega!- gridò allora il quattordicenne.
- Ma va?- ridacchiò - Vorrai mica mandarmi al rogo? Comunque guardate…- andò su applicazioni ed entrò in un programma.
“Benvenuta utente 02848283” disse una voce metallica, proveniente dall’apparecchio.
“ Cosa vuoi fare?”.
Mako selezionò “ricerca soggetti” con la tastiera.
“Chi vuoi cercare?”.
- Uh! Posso dirlo io?- la pregò Alois, che aveva capito il funzionamento.
- Vai.-
- Crodo Faustasu e Sebaschan Mikaerisu!-
“ I soggetti da lei definiti sono inesistenti”
Il biondo mise il broncio – Deve essere rotto.-
La tredicenne pronunciò correttamente i nomi e apparve una schermata.
Mako ghignò.
- Dicevi?- chiese divertita - E meno male che siete inglesi…-
- Ora che ci penso… come mai, se siamo in Italia, ci capiamo?- domandò Ciel, che era da circa una ventina di righe che non parlava.
- Magia.- rispose sbrigativa la strega - Se aveste parlato in inglese sarebbe stato scomodo sia per voi che per me. Comunque i vostri maggiordomi sono in un parco dall’altra parte della città.-
Shieru sgranò gli occhi.
Sì, pure quello non visibile.
- Aspetta… da quanto tempo potevi localizzare la loro esatta posizione?- domandò lui, con i pugni tremanti di rabbia.
- Da tipo…- contò sulle dita - Questa mattina!- sorrise come per scusarsi.
- E allora perché diamine abbiamo girato in tondo per tutto questo tempo??!!- stava iniziando ad arrabbiarsi.
Mako e Alois si scambiarono un’occhiata d’intesa.
- Per divertimento!- risposero in coro.
Il blu cominciò a diventare rosso (Capito il gioco di parole fra colori primari? n.d.A.).
Molto rosso.
Come i capelli di Grell.
Ancora più rosso…
Ok, esagerato, diciamo solo che stava avvampando di rabbia.

In quel momento, lettrici e lettori cari, successe un fatto incredibile:
Più raro dell’aurora boreale.
Più unico della prof che si decide a farsi la ceretta.
Più incredibile del 7.5 strappato in un’interrogazione per il quale non si aveva studiato.
Ciel Phantomhive imprecò.
E tanto anche eh!
Per farvi un’idea, vi basti sapere che a sclero finito i due biondi avevano la bocca spalancata.
Ad un certo punto Mako aveva pure provato a coprire le orecchie al compagno.
Il tredicenne tossicchiò, ritornando di colorito normale.
- Perdonate questi miei attimi di sfogo.- .
Ignoriamo il fatto che i suddetti “attimi” fossero durati otto minuti e ventiquattro secondi…
- O mio Dio!! E tu ci baci la tua fidanzata con quella bocca?!- domandò scandalizzata Mako.
- Mi fai schifo Phantomhive! Davanti ad una signorina poi!- anche Alois era indignato.
- State zitti!!!- urlò Shieru.
Che, vista all’inglese, potrebbe essere un’esclamazione tipo “Shut the fuck up!”.
Certo, leggermente più volgare, ma il significato era quello… diciamo che il ragazzino si è auto-censurato.
E vorrei anche vedere, dopo l’urlata di prima in stile “Vecchietta di Mr Bean”.
Sapete quella che fa volare via piccioni da quanto grida? Ecco.
- Andiamo a prenderli!!!-
- Ma…- provarono a ribattere i due biondi.
- ORA!!!-
Col vecchio Phantomhive non si discute.



Dopo aver corso per due isolati, Alois prese la parola:
- Ma perché stiamo correndo?- aveva il fiatone.
- E che ne so io?! Chiedilo al nano infame laggiù!- ed indicò Ciel poco più avanti di loro.
- Guarda che non siamo in uno di quei film dove se non raggiungi il “portale” entro ventiquattro ore quello si chiude e restate bloccati qui!!- gli urlò lei, ma Shieru si limitò ad ignorarla e a proseguire.
S’un tratto Mako si accasciò a terra.
- Ah! Il fegato! La cistifellea… no, qual era… Ah sì… La milza!!!- gridò di dolore, tenendosi il fianco.
- Andate avanti senza di me. - disse melodrammatica.
- Ok. - e la lasciarono lì.
- Cos-? Maledetti bastardi!!!-



- Neh Ciel, ma come facciamo a trovare il parco senza Mako?- dopo dieci minuti di corsa il blu si bloccò di colpo.
- E dirlo prima?!- chiese irritato.
Vennero raggiunti da una non ben precisata figura che volava su…
No, non ve lo dico, vediamo se indovinate.
Una scopa? Naaa, troppo scontata.
Un’ aspirapolvere? Naa, troppo moderna.
Un…

Suspance.

Un Mocho Vileda.
Esattamente, fendendo l’aria a cavallo del Mocho, Mako gli aveva trovati velocemente.
- Vi ho trovati!!- scese e, con un “PUFF”, fece sparire la scopa.
- Ma come…?- erano perplessi.
- Eh? Beh, le streghe hanno una scopa… ma oramai quasi nessuno utilizza quelle “tradizionali”. Ho visto uno del quarto anno volare su un segway, io sono messa bene.-
…Convinta lei.
- E non possiamo salirci assieme?- chiese Ciel.
- Non ci regge tutti e tre.- mormorò lei, dispiaciuta di non poter essere utile.



Dopo aver corso un altro poco il gruppo si è trovato davanti ad una discesa.
Beh, più che una discesa sembrava uno dei kamikaze di Ondaland da quanto era in pendenza, ma dettagli.
- Ho un’idea!!- la strega sorrise raggiante e corse dall’altro lato della strada, bussando ad una porta.
- NeeChan!!!! Scendi!!!!- urlò lei.
- Chi rompe a quest’ora del mattino?!- gridò una voce in risposta.
- Sono le tre di pomeriggio!!! E ora muovi il sedere e vieni ad aprirmi!!- Mako cominciava ad irritarsi.
Con un “Ah” strozzato una figura scese/rotolò giù dalle scale.
Capelli in disordine, si era probabilmente davvero appena alzata, color biondo fragola e occhi verde prato.
- Che vuoi?- domandò, non molto contenta di essere stata svegliata.
- NeeChan, ci presti la bici?- chiese la bionda mettendo su uno sguardo dolce e tenero.
E mostrando il pugno.
Il pugno non può mancare.
- Va bene, ora non mi disturbare che ho un appuntamento con Lui.- e le sbatté la porta in faccia.
Per intenderci: “Lui” era un rotolo alla fragola.
Mah.
La strega recuperò la bici, e si sedette sul sellino.
- Alois, mettiti dietro, Shieru, vai nel cestino.- comandò lei.
I due si misero in posizione.
Deglutirono.
- P-pronti?- chiese esitante lei, affacciandosi dalla discesa.
- S-sì.-
- Uno… due… tre!!-
- Aaaaaaahhh!!!!- Alois cacciò un urlo.
- Ahem… Alois…-
- Aaaahhh!!!-
- Alois…-
- Aaah!!!!-
- ALOIS!!!- dissero in coro Mako e Ciel.
- Non siamo ancora partiti…-

- Ehm…-
- Uno… due… tre!!-
Sta volta partirono sul serio.
La bici filò veloce sull’asfalto, mentre la strega tentava di evitare di finire in una buca, anche se non era facile con la testa di Ciel fra i piedi.
Ce l’avevano quasi fatta e si vedeva già il parco.
Quando gli si parò davanti…
Una lastra di vetro? Naaa, quello succede solo nei film!

Un sasso? Naaa, quello succede solo nella vita reale!
Un cassonetto? Naaa, quello succede solo nelle fanfic- Ah! Ma questa E’ una fan fiction!
Il bidone gigante gli sbarrò la strada, costringendo la bionda a frenare per evitarlo.
I tre vennero proiettati in avanti.
Ci mancava solo la luna sullo sondo e Ciel poteva passare per E.T., sistemato com’era in quel cestino.
Volarono per qualche metro.
Per un secondo a Mako venne l’idea di cantare “I belive I can Fly”, ma scomparve subito quando si avvicinarono pericolosamente al terreno.
Finirono dritti dritti nel laghetto del parco, facendo scappare tutte le anatre.
Eh?
Credevate che si schiantassero al suolo?
Oh, andiamo, non sono così sadica…

Non commentate, per piacere.

I tre riemersero dalle acque, tossicchiando e sputando un poco.
- Credo di aver ingoiato del mangime per papere…- tossì Alois.
La bionda fece scrocchiare il collo, massaggiandoselo un poco.
- Beh, quanto meno siamo vivi…- constatò ottimisticamente lei.
- Guardate!!- urlò Ciel, indicando un albero al centro del parco.
Ai suoi piedi stavano riposando Claude e Sebastian, il primo poggiato all’albero con la schiena e il secondo con la testa sulla sua spalla.
- Cosa… stanno facendo?- chiese il blu, una volta che si furono avvicinati.
- Ahem… stanno… dormendo?- più che un’affermazione quella di Mako sembrava una domanda.
- Questo lo vedo! Dico, perché Sebastian ha la testa sulla spalla di Claude?!- stava avendo un esaurimento nervoso.
- Ah boh, stanno praticando yaoi. - disse la strega facendo spallucce.
- Non so cosa sia questo “yaoi”, ma Claude è mio! Mio e solo mio!! IO devo portarmelo a letto, e lui dovrebbe tenere ME così, non quel bastardo di Sebastian!!!- Alois aveva ritirato fuori il suo lato sadico-sboccato.
- Beh, lo yaoi è più o meno ciò che hai appena detto, ma di mezzo c’è anche l’ammore!!- rispose Mako con occhi sognanti.
D’un tratto i due conti cominciarono a sentire un gran sonno.
- A-Alois… lo senti anche tu… questo profumo? Sembra lavanda… mi impedisce di pensare lucidamente…- borbottò Ciel, con gli occhi appannati dal sonno.
- E’ o-opera tua?- si voltarono verso la strega che sorrise beffarda.
- Dormite voi due, e non scassate!-
I ragazzini non se lo fecero ripetere e si appoggiarono anche loro all’albero.
Mako sorrise, soddisfatta.
- E ora riportiamoli a casa…- prese il cellulare e andò sulla voce “incantesimi”.

- Ehm… dov’è? Dov’è l’ incantesimo?!- si chiese lei, digitando furiosamente sul telefonino.
- Lo sapevo, sei un’idiota.- con un sonoro ceffone sulla nuca, dietro alla bionda apparve un’altra ragazzina.
I capelli castano scuro erano lasciati sciolti, corti dietro e lunghi davanti.
Gli occhi color cioccolato occhieggiavano male la tredicenne, ed indossava la divisa rossa del quarto anno della scuola di stregoneria.
- Senpai!! Aiutami ti prego!!- disse la strega, lanciandosi ai piedi della maggiore che la guardò schifata.
- Ma guarda, non riesci neanche ad invertire un incantesimo!! Anzitutto, perché gli hai portati qui?- sembrava irritata.
- Beh… Tobia mi aveva detto che l’esame per passare al quarto anno consisteva nel trasportare delle persone da un’altra dimensione e…- venne bruscamente interrotta dalla più grande.
- Mi hai preso per scema? Tobia non ti rivolge la parola da quando, al primo anno, gli hai incendiato i pantaloni nell’ora di pozioni, e poi sai benissimo che per passare al quarto anno basta avere voti decenti nella teoria, cosa che tu hai.- sussurrò un “più o meno”.
Mako sospirò.
- Ok, ok, lo ammetto: l’ho fatto per divertimento personale, ma la situazione mi è sfuggita di mano…- cominciava a deprimersi.
Con uno sbuffo la castana tirò fuori un telefonino rosso e, digitato un codice, fece sparire il gruppo.
- T’oh! E ringrazia che sono la migliore del corso in “teletrasporto e viaggi dimensionali”.- le dette un colpetto sulla fronte.
- Grazie senpai!!!- la bionda tentò di abbracciare la quattordicenne, che la scansò con un passo.
- Tsk, kōhai demente…- borbottò.
- E allora non mi punisci?- la bionda sperava di farla franca.
- Ma certo che ti punisco! Pulirai tutta la palestra utilizzando la tua scopa!-
- No! Il mio Mocho no!!- strinse possessiva a sé la scopa appena evocata.
- Muoviti!- e la trascinò via per il colletto della maglietta.



Ciel aprì l’occhio non marchiato guardandosi intorno.
Era nel bosco della sua magione, da dove tutto era partito.
Si alzò e svegliò con una pedata Alois che dormiva vicino a lui.
Mooolto dolce e gentile eh?
- Sebastian!- chiamò.
Il maggiordomo demone si presentò davanti a lui in un lampo.
- Eccomi bocchan, chiedo perdono se l’ho fatta attendere.- indossava anche lui abiti moderni e non portava i guanti.
Il moro notò che il ragazzino gli stava fissando le mani, così si affrettò a mettersi un paio di guanti fatti apparire come per magia.

Giuro che se Sebastian è pure una strega do fuoco seduta stante alla mia collezione del manga.
- La signorina strega diceva che la gente non ci avrebbe badato in quell’epoca.- si scusò lui.
Effettivamente, l’avrebbero scambiato per smalto nero e avrebbero preso il marchio per un tatuaggio.
- Mph! Andiamo a casa, è stata una lunga giornata…- borbottò il blu.
Nel frattempo Alois stava piangendo contro la gamba di Claude, sostenendo che quest’ultimo l’avesse “tradito” con Sebastian.
- Le ho già detto - disse stancamente il demone - che ci siamo addormentati per colpa dell’incantesimo, e Michaelis deve essere scivolato contro la mia spalla.- si trattenne dallo sbuffare.
Ciel picchiettò sul fianco di Sebastian che si era distratto ad ascoltare il discorso degli altri due.
- Andiamo?- chiese impaziente.
- Yes, my lord.- il blu si incamminò, prontamente tallonato da Alois che aveva adottato la scusa “E’ tardi per tornare a casa” per dormire da lui.
Shieru si era ritrovato a dover accettare, sempre per quella storia della buona educazione…
Buona educazione?
BUONA EDICAZIONE?!!
Quel maledetto me l’ha accoltellato il mio Alois, altro che buona educazione!!!
Ahem… *coff* L’autrice chiede perdono, ma ogni tanto deve sfogarsi.
E’ già un miracolo che non abbia trapassato Crodo e Ciel con una lancia.
(Ma anche Seb non mi fa impazzire *COFF*).
Ciel sbuffò.
Che razza di giornata…

 

 

 

 

 

Nyaa: Finish! ^O^  Allora, anzitutto ringrazio chi è arrivato/a sin qui, chi ha letto solo e chi ha recensito.
Grazie mille :3
Ash: ç__ç Mi sento forever alone!!
Nyaa: Ahem… *gli patta la testa* Dai dai <__<””
Ash: *fa le fusa*
Nyaa: O.o Cooomunque.
Ascoltate, l’avviso è questo: Le avventure di Mako non sono finite! Ecco, avevo intenzione di scrivere un seguito (dove forse saranno rivelati anche i retroscena di Seb e Crodo in questa).
Ci vorrà un po’ perché non ho ancora molte idee, ma io ve la butto lì: che dite, ci provo o cestino l’idea? :D

Stavolta infatti i protagonisti saranno, o dovranno essere, anche Sebby e il Crodo (con l’articolo perché merita è_è… Seeee, lo detesto ù_ù) oltre ai due conti e, ovviamente, a Mako-Chan.
Grazie mille per aver letto!!
E io che credevo che non avrebbe letto nessuno… 

Un'ultima cosa importantissima….

Fatemi un favorone… provate a dire ad alta voce:

Ciel granchio.

Suona male, no?

Ecco! Ora provate a dire "Ciel Paguro"!

Non suona da Dio?! *___*

Scusate, momento sclero finito… però….

CIEL PAGURO!!!! <3
*coff*
Ci vediamo alla prossima fic ;D
Ash: *fa ciao ciao con la manina*
Drocell: *smile*
Nyaa: Adios, popolo.

Salutoni!
Nyaa <3

  
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