Quarto capitolo: this is my lucky day
"Until you came by, kismet and I were strangers
but now that you're here, it's suddenly clear we
have met; this is my lucky day, love's in the cards I
would say, thanks to kismet, kismet, kismet."
elvis presley - kismet;
Lunedì pomeriggio;
Zayn guardò un'ultima volta quei grandi occhi verdi per poi voltarsi e dirigersi all'uscita del parco quando
si sorprese a sorridere al pensiero di quella ragazza, senza nemmeno capire il perché.
Era da un po' che non sorrideva in quel modo. Forse da troppo tempo.
Gli ultimi due mesi erano stati difficili per lui, e di conseguenza anche per gli altri quattro amici.
Era caduto in una specie di crisi e non aveva più voluto uscire di casa, e lui non era mai stato un ragazzo del genere.
E in quel momento non avrebbe voluto pensare a quella Allison. Non avrebbe dovuto. Non era nemmeno quel tipo di ragazzo.
Però, ripetendosi di non pensare a quella ragazza dai capelli rossi, ci stava pensando lo stesso. E' come ripetersi continuamente
di non pensare ad una volpe: quella volpe, alla fine, è sempre al centro dei tuoi pensieri.
Arrivò al cancello del parco e si girò. Tra gli alberi del bosco intravide Allison che stava tornando dalle amiche con Nicole che
correva dappertutto facendola impazzire. Era vero, con i bambini non ci sapeva proprio fare.
Continuò a guardarla. Era lei quella volpe. Una volpe rossa, con grandi occhi verdi.
Sorrise di nuovo, si girò e tornò sui propri passi con le mani in tasca.
but now that you're here, it's suddenly clear we
have met; this is my lucky day, love's in the cards I
would say, thanks to kismet, kismet, kismet."
elvis presley - kismet;
Lunedì pomeriggio;
Zayn guardò un'ultima volta quei grandi occhi verdi per poi voltarsi e dirigersi all'uscita del parco quando
si sorprese a sorridere al pensiero di quella ragazza, senza nemmeno capire il perché.
Era da un po' che non sorrideva in quel modo. Forse da troppo tempo.
Gli ultimi due mesi erano stati difficili per lui, e di conseguenza anche per gli altri quattro amici.
Era caduto in una specie di crisi e non aveva più voluto uscire di casa, e lui non era mai stato un ragazzo del genere.
E in quel momento non avrebbe voluto pensare a quella Allison. Non avrebbe dovuto. Non era nemmeno quel tipo di ragazzo.
Però, ripetendosi di non pensare a quella ragazza dai capelli rossi, ci stava pensando lo stesso. E' come ripetersi continuamente
di non pensare ad una volpe: quella volpe, alla fine, è sempre al centro dei tuoi pensieri.
Arrivò al cancello del parco e si girò. Tra gli alberi del bosco intravide Allison che stava tornando dalle amiche con Nicole che
correva dappertutto facendola impazzire. Era vero, con i bambini non ci sapeva proprio fare.
Continuò a guardarla. Era lei quella volpe. Una volpe rossa, con grandi occhi verdi.
Sorrise di nuovo, si girò e tornò sui propri passi con le mani in tasca.
***
Lunedì sera;
- Ci raggiungi per cena, Allie? - chiesero Sammi e Deborah.
- Sì, ci vediamo tra poco! - Allison salutò le ragazze, incamminandosi con Nicole verso casa degli zii. - Non hai fatto la brava oggi, lo sai vero?
Quante volte ti ho detto di non correre via così? - disse alla bambina, che per tutta risposta si mise a canticchiare.
- E' anche vero che mi hai fatto incontrare Zayn, però. - disse la ragazza, sorridendo. - Fermati, vieni qui, fatti allacciare la scarpa.
Allison si chinò per sistemarla quando vide un'ombra fermarsi davanti a lei, così alzò lo sguardo per capire chi fosse.
- Questa è la mia giornata fortunata allora!
La ragazza si sollevò. - A quanto pare. - sorrise, mordendosi le labbra. Lo faceva sempre quando era nervosa o imbarazzata.
Zayn accarezzò i capelli della bambina, sorridendole. - La riporti a casa?
- Sì, finalmente. - sorrise lei, guardando la bambina.
Lui sorrise a sua volta. - Ti accompagno, allora.
- Non torni a casa? - chiese lei, prendendo per mano Nicole e ricominciando a camminare.
Lui fece spallucce. - No, mi piace passeggiare. Soprattutto quando sono in buona compagnia.
"In buona compagnia?" si chiese, stupito. "Ma come mi è venuta questa?"
Lei però gli sorrise, illuminata dal sole che stava tramontando. Era ancora più bella, in quella luce.
Nicole era nel mezzo mentre camminavano e insieme sembravano una famiglia uscita per una passeggiata. Allison si morse di nuovo
il labbro, imbarazzata per il silenzio che era sceso tra di loro, interrotto solo dalle canzoni totalmente prive di senso della bimba.
- Non sta mai ferma, eh? - disse il ragazzo osservando Nicole, che si era staccata da loro per andare a vedere un fiore.
- No, mai. Deve sempre fare qualcosa altrimenti non è contenta. - scoppiarono a ridere vedendola starnutire dopo averlo annusato.
- E' bella, però. - disse lui, sempre guardandola. - Sembra abbia preso da sua cugina.
Disse quella frase senza prima discuterne col cervello e si accorse di averla detta solo quando sentì le parole uscire dalla sua
stupida bocca.
Allison intanto era arrossita e si stava mordendo il labbro inferiore. - Siamo arrivati. - annunciò, ringraziando Dio.
La ragazza bussò prendendo in braccio sua cugina, quando la porta si aprì.
- Oh, ciao Allie! Siamo arrivati proprio adesso. - esclamò sua zia. - Grazie mille per aver badato a Nicole. E scusa se ho rovinato
i progetti che avevi col tuo ragazzo. - aggiunse, sorridendo a Zayn, che ricambiò senza battere ciglio su quello che aveva detto.
- Ehm, no zia, lui non è.. - si affrettò a precisare Allison, mordendosi di nuovo il labbro senza finire la frase.
La donna le rivolse un'occhiata d'intesa, poi prese in braccio Nicole. - Comunque sia, grazie mille. Ci vediamo domani, buona serata!
La porta si chiuse e i due rimasero da soli.
- Il sole ormai è tramontato, ti accompagno a casa. - annunciò Zayn.
- Non importa, davvero, tanto è qui vicino.
Il ragazzo piantò lo sguardo nei suoi occhi verdi. - E' pericoloso, non voglio che ti succeda qualcosa.
Come avrebbe potuto resistere a quegli occhi? - Okay, andiamo allora.
Si incamminarono, di nuovo in silenzio, e dopo pochi minuti sorpassarono il parco.
Allison cercava qualcosa da dire ma non le veniva in mente niente.
- Tua zia ti rifila spesso Nicole? - chiese Zayn, deciso a rompere il ghiaccio.
La ragazza sospirò. - Purtroppo sì. Devo tenerla anche domani pomeriggio.
Lui le sorrise. - Posso aiutarti, se vuoi.
A quel sorriso Allison rabbrividì. - Se non è un problema allora okay. - ricambiò il sorriso.
- Dove ci vediamo?
- Facciamo al parco alle tre?
- Per me va bene.
Lei gli sorrise di nuovo. - Ecco, sono arrivata.
Si fermarono davanti ad una palazzina fatta in marmo, evidentemente nuova.
- Okay, salutami le altre.
- Va bene. E grazie per avermi accompagnata. - lo ringraziò lei, appoggiandosi al portone del palazzo.
Lui le sorrise. - E' stato un piacere. A domani, Allison.
E per l'ennesima volta i brividi si impadronirono di lei.
***
Martedì mattina;
Zzzz! Il comodino vibrò, svegliando Samantha.
"Ti va di fare un giro oggi?" era un messaggio di Harry. Panico.
Guardò l'ora: erano le due e mezza del pomeriggio. Forse non sarebbe dovuta andare a letto così tardi la notte prima.
Rispose chiedendo a che ora e dove si sarebbero dovuti incontrare, quindi si alzò di fretta e si fiondò in bagno.
Indossò un paio di shorts e una canotta visto che quel giorno faceva caldo.
Zzzz! un altro messaggio.
"Vediamoci davanti al parco alle tre." sorrise ed andò in cucina per prepararsi qualcosa.
- Allison, oggi ti abbandono. Harry mi ha invitata a fare un giro. - comunicò prendendo del pane dal comodino.
- Cosa?! Vuoi lasciarmi sola con Zayn?! - urlò lei, in preda al panico.
Sammi aprì il frigorifero per prendere del prosciutto. - Non viene Deborah?
- La vedi per caso qui con noi? - chiese Allison alterata.
Samantha si guardò in giro. - Dov'è andata?
- E' uscita, Louis l'ha invitata a fare un giro in centro con Niall e Liam.
- Oh..dai, tanto è solo per un'oretta o due!
Allison si morse il labbro, guardandola come un cane bastonato.
- Dai, andrà bene, non preoccuparti. - la rassicurò Samantha. - Harry mi aspetta alle tre davanti al parco, tu quando vai?
Proprio in quel momento il campanello suonò.
- Vado io. - disse Allison. - Chi è?
- Sono Zayn. Lo so, sono in anticipo, però non sapevo che fare e ho pensato di venire prima..
"Cazzo Zayn, spegniti!" si disse il ragazzo, coprendosi la bocca.
- Non importa, sono già pronta. Adesso scendo. - riattaccò il citofono, per poi girarsi verso Samantha con gli occhi spalancati. - Era lui.
L'amica le fece un occhiolino, poi prese la borsa. - Buona fortuna Allie. - sorrise, passandole davanti e uscendo nel corridoio.
Allison prese le sue cose, qualche merendina per Nicole e andò alla porta.
"Tranquilla, devi stare tranquilla. E' solo un ragazzo." si disse, poi prese un respiro, mise la mano sulla maniglia ed uscì.
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Spazio autrice:
Aaaaah, sono eccitata al pensiero del prossimo capitolo:3
Sarà molto wow, o almeno così semba nella mia testa ahahahah
Grazie alle nove persone che hanno recensito gli scorsi capitoli, alle cinque che
hanno messo la storia tra le preferite, alle sette che l'hanno ricordata e alle
quindici che la seguono, ma grazie anche alle lettrici silenziose(?)
Come ho già detto, vi sposerò tutte quante..o almeno quando la legge lo permetterà.
A tre recensioni pubblicherò il quinto capitolo, okay? Grazie ancora:3
Con amore, Becks:)
Aaaaah, sono eccitata al pensiero del prossimo capitolo:3
Sarà molto wow, o almeno così semba nella mia testa ahahahah
Grazie alle nove persone che hanno recensito gli scorsi capitoli, alle cinque che
hanno messo la storia tra le preferite, alle sette che l'hanno ricordata e alle
quindici che la seguono, ma grazie anche alle lettrici silenziose(?)
Come ho già detto, vi sposerò tutte quante..o almeno quando la legge lo permetterà.
A tre recensioni pubblicherò il quinto capitolo, okay? Grazie ancora:3
Con amore, Becks:)