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Autore: xJawaad_    10/04/2012    1 recensioni
Ennesima fan fiction sugli amori miei :3
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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# chapter 37

*cinque giorni dopo*

Sara spalanca la porta della mia camera urlando euforica: "Prendi la valigia!" Mi ficca in mano il suo blackberry: c'è un messaggio di Harry.
"Bellezza fate i bagagli: domani mattina passa a prendervi un'auto alle 6. preparatevi per quattro giorni a Los Angeles. xxx"
Mi alzo e comincio a saltare urlando come una pazza: domani lo rivedrò! Apro l'armadio e comincio a preparare la valigia.

Il mattino dopo, al suono della macchina che frena davanti alla porta, afferriamo i bagagli e usciamo. Con l'aiuto dell'autista carichiamo tutto nel bagagliaio, e ci avviamo
all'aereoporto sotto la pioggia.
Arrivate a destinazione, l'autista scarica la nostra roba e viene raggiunto da due colleghi, che si prendono il compito di spingere i carrelli dei bagagli.
I tre ci scortano verso una pista piú isolata e piccola delle altre, senza nemmeno fare il check in.
Ci fermiamo davanti ad un piccolo aereo privato sul quale veniamo fatte salire. É bellissimo, pulitissimo ed elegante, e i posti sono comodi e larghi.
Sono disposti in una specie di cerchio, in modo che ci si possa guardare in faccia, e sono 10. In più ci sono altri 8 posti in due blocchi da quattro, su cui sono seduti altri tre uomini
come quelli che ci hanno accompagnate. Tre sedili del cerchio sono giá occupati da Danielle, Laura e Eleanor.
Le salutiamo e ci sediamo affianco a loro.

 

*Los Angeles*

I ragazzi non arriveranno nell'hotel a cinque stelle in cui alloggiamo se non a sera tarda, a causa dei loro impegni di lavoro.
Si sono fatti mettere in cinque enormi camere matrimoniali diverse per questa settimana, e io sto aspettando il loro arrivo nella nostra.
Passi veloci su per le scale e voci concitate. Poi si spalanca la porta e Zayn entra.
Mi fiondo su di lui e lo abbraccio fortissimo e lui mi bacia sulle labbra, tenendomi il viso fra le mani.
"Amore mio mi sei mancata non immagini quanto!" mi dice lui.
"Si che lo immagino. Ma mai quanto tu sei mancato a me."
Mi sorride e mi prende per mano, portandomi al piano terra, dove assieme agli altri 8 ci viene servita la cena. La sala è lussuosissima, così come le stanze e tutto il resto
in quel posto, con frotte di cameriere e camerieri pronti a servici in ogni piccola cosa. Mangiamo a sazietá e andiamo a dormire.

Il mattino dopo la luce che entra dalla finestra mi sveglia dolcemente: nonostante sia pieno autunno, c'é un sole favoloso.
Sdraiata con ancor gli occhi chiusi, allungo il braccio verso Zayn ma non trovo che le morbide lenzuola.
Mi metto a sedere e mi sveglio definitivamente, accorgendomi solo ora della minuta cameriera che bussa affacciata alla porta.
Quando vede che sono sveglia entra e mi dice: "Il signorino Malik è dovuto andare fuori per lavoro. Cosa desidera per colazione?"

Dopo qualche minuto, mi viene portata la colazione a letto. Quando ho finito di mangiare,  vado in bagno, dove trovo una vasca idromassaggio pronta ad attendermi.
Mi immergo nella schiuma e mi rilasso un'oretta, poi passo il resto della mattinata con le ragazze.
La suoneria del mio cellulare mi avvisa che mi è arrivato un messaggio: "Abbiamo appena finito la signing session. Nel pomeriggio abbiamo un paio di interviste in
radio e alla sera viene a prendervi l'autista che vi porta al nostro concerto :) xx"
Lo dico alle altre e scendiamo a fare pranzo.
Passiamo il pomeriggio a fare shopping e torniamo in hotel con 52274228428241 sacchetti.
Dopo esserci messe i vestiti nuovi e esserci preparate, saliamo tutte e cinque sulla bellissima auto nera che ci porta al concerto.
Sono elettrizzata: ero stata solo a un concerto loro, perchè l'Italia è considerata quanto una formica morta sotto uno scarpone. Questo è il mio secondo concerto
come fan, e il mio primo come fidanzata di uno di quei cinque angeli che canteranno fra pochi istanti.


Il concerto è stato favoloso, ovviamente.
Entriamo in camera sbattendoci la porta alle spalle, baciandoci furiosamente, andando a sbattere ovunque ma non ce ne frega niente.
Lo trascino in bagno dove lo spoglio e ci immergiamo nella vasca calda e piena di schiuma.
Facciamo l'amore a lungo e teneramente, prima di asciugarci e andare a dormire.
Mi addormento quasi subito.


Mia sorella mi sorride e tiene per mano il suo ragazzo, nella cucina di casa mia: "Luna, ora usciamo." mi dice allegra come sempre.
"No" la imploro io con voce strozzata, piangendo. Ma lei non mi ascolta, non si accorge delle lacrime e delle preghiere. Cerco allora di abbracciarla, come consapevole di quello
che accadrà di lì a pochi minuti, ma è impalpabile come l'aria, e mi stringo al nulla.
Sparisce come vapore, per riapparire in un'auto con il ragazzo affianco. Poco dopo, fiamme, ferro, non vedo più niente per il fumo e la paura.
Mia sorella è in piedi in mezzo al fuoco e io resto davanti a lei impotente così come lo è lei, a gridare avvertimenti senza voce, a piangere lacrime che non puó vedere,
a guardare il suo corpo sferzato da armi invisibili, che la dilaniano e la feriscono, ma lei sta immobile, con gli occhi fissi nei mei, e sorride.
Tende una mano verso di me, e io faccio per raggiungerla, ma piú mi avvicino piú lei si allontana, inghiottita dal buco nero dietro di lei.
Riesco a vederla soffrire, consumata dalle fiamme e dal dolore, e l'ultima cosa che vedo è la sua bocca, che smette all'improvviso di sorridere, ora sfigurata, cattiva, nera,
con un ghigno pauroso dipinto sulle labbra.
Ho dei flash del suo cadavere nell'auto accartocciata, in un bagno di sangue.
Le sue mani, che ora sono annerite, artigliate, non piú sue, rispuntano dall'oscurità.
Mi afferrano il collo e mi soffocano, me io non lotto per liberarmi, e mi lascio trascinare nel buio.
"Luna, svegliati!"
Mi sveglio gridando. Mi prendo la faccia fra le mani e mi accorgo che ho pianto. Sento le braccia di Zayn circondarmi, ma mi divincolo e scappo in bagno.
Mi sciacquo la faccia nel lavandino, in preda ai singhiozzi, e mi sfrego gli occhi come a cacciare a forza l'immagine di mia sorella morta impressa nella mia retina.

*Zayn*
Quando l'ho svegliata stava gridando, lottando contro qualcuno o qualcosa di invisibile, piangeva, sudata dalla testa ai piedi.
Non so cosa sia successo o cosa stesse sognando, ma capisco che vuole restare sola e la lascio sfogare qualche minuto in bagno.
Mi viene da morire ad ascoltare i suoi singhiozzi e a sapere di non poter fare niente per aiutarla.
Quando non sento piú alcun suono, entro nel bagno e la trovo accoccolata contro il muro, a piangere in silenzio, tremante. Non le faccio domande: la sollevo così com'è e la porto nel letto, coprendola con le lenzuola, e stringendola.

*Luna*
Non voglio riaddormentarmi, ho paura di riavere le stesse visioni di poco fa. "Non posso dormire" sussurro a Zayn dietro di me.
Apprezzo molto il suo non fare domande. Semplicemente si alza, si veste e mi aspetta.
Vado in bagno e in pochi minuti sono pronta.
Usciamo e camminiamo in silenzio per secoli: non ho bisogno di altro che aria fresca e un mano a cui stringermi quando rivedo ció che ho visto in sogno.
Non ho bisogno di altro che quello che ho.

  
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