Petali
calpestati
1
- Potranno tagliare tutti i fiori…
Cerca, cerca pure,
tanto non mi
troverai. Fatica sprecata, befana: questa volta vinco io.
Hai imprigionato i
miei fratelli e fatto
a pezzi i miei amici, ma non credere che questo basti a spaventarmi.
C’è ancora
bellezza a Hogwarts e tu non riuscirai a strapparla tutta.
Oh, è
inutile che frughi in quel
cespuglio: non ci sono. E nemmeno in quel mucchio di foglie.
Le felci, dici? Tsk,
mi hai preso per
un dilettante? È ovvio che non sono lì dietro.
Buffo, per una volta
i tuoi sciocchi
tirapiedi si sono resi utili... utili a me,
naturalmente. Quella boccetta si è trovata al posto giusto
nel momento più
opportuno, e la mia fortuna ha fatto il resto.
Beh, rassegnati, la
partita è chiusa. Non
mi avrai, orrida vecchia strega.
«Non
capisco, Poppy… sono sicura
di averne visto un altro sbocciato
proprio qui…»
«Sei
sicura, Pomona? Io vedo solo
foglie... oh, questo è marcio. Ti dispiace se lo
stacco?»
«Oh, no,
fai pure. Che strano, è tutto
nero... cos’avranno combinato stavolta i
Tassorosso?»
...
Naturalmente anche il
piano più
perfetto può andare storto.
2
- …Ma non fermeranno mai la primavera.
Crac.
Oh, cielo. E adesso
che succede?
D’accordo,
calma e sangue freddo. Sarà
un gatto randagio. O un bambino che ha perso il pallone. O un pallone
randagio
che ha perso il gatto.
O magari un
Mangiamorte che ci
ucciderà tutti e darà fuoco alla casa. Magnifico.
Cra-crac.
Chi va là?
Fatti sotto, avanti! So-sono
armato, sai? Ho una bacchetta e non ho paura di usarla!
Ti-ti tengo sotto
tiro, eh! Ancora un
passo e sei spacciato!
…
Oh, cavolo.
Così non vale, però.
Nonono, non ti
avvicinare, orribile
mostro! Riddikulus! Expecto
Patronum! Aguamenti! Alohom…
augh,
che dolore! Ahi-uto!
Socc-ouh-rso!
Chiamate la polizia, l’esercito, la contr-ahi-erea,
le teste di cuoio, l’accalappiacani!
«Lucy!
Metti giù le forbici, ti farai
mal… Per la pancera di Morgana, Lucy, cosa stai facendo a
quei poveri boccioli?»
Lascia perdere le
domande e ferma
questa macellaia, idiota!
«Non vedi,
zio Ron? Sto uccidendo la
primavera!»
«La…
primavera?»
Sì, ma
intanto sta uccidendo me, genio
della lampada! Fai qualcosa,
porca magnolia!
…
Ehm…
scusa, Maggie, mi sono lasciato
trasportare.
«Sì!
Se non la fermo in tempo chiamerà
l’estate, e non voglio che James torni a casa!»
Torna... a casa?
Lui...
torna... a casa?
...
Non stare
lì impalata, ragazzina!
Taglia anche le gemme più alte, veloce!
Ecco
il glorioso ritorno della versione scritta dell’uovo di
Pasqua: quello che ci
trovi dentro è sempre una sorpresa. La frase del mese era Potranno
tagliare
tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera (Neruda),
dunque la gita fuori porta di Pasquetta, posticipata per problemi
meteorologici, è offerta da Martino l’Asfodelo
Clandestino e Carmelo il Povero
Melo.
Martino,
novello membro dell’ES, ha cercato di sottrarsi alla crudele
mano della sua
arcinemica... no, non Alecto o Dolores, sto parlando di Pomona Sprite.
Le serre
di Hogwarts forniscono materiale sia all’infermeria che
all’aula di Pozioni, per
questo la comparsa di Piton e della Chips semina il terrore tra le
povere
piante. I Tassorosso hanno dato una mano col travestimento, rovesciando
una
boccetta d’inchiostro che il nostro Martino ha prontamente
assorbito attraverso
le radici; peccato che il piano perfetto sia andato a farsi benedire
per colpa
della Chips.
Carmelo
ricopre il prestigioso incarico di melo ufficiale nel giardino di casa
Potter;
in qualità di albero più alto, serve anche da
sentinella. Di origini Babbane, è
rimasto affascinato dalla scoperta del mondo magico ed è
convinto di essere un
potenziale albero da bacchette, cosa che lo rende orgoglioso dei suoi
rami
sottili. La notizia del rientro da Hogwarts del maggiore dei Potter
l’ha
giustamente sconvolto; la reazione della piccola Lucy è
qualcosa che può capire
solo chi ha un cugino rompiscatole... o appassionato di tirassegno
contro gli
alberi da frutto.
Una
curiosità: stavolta la storia è nata prima del
personaggio; avuta l’idea, ho
creato un osservatore esterno per la scena. Il ruolo spettava
inizialmente a
Lily, ma poi ho deciso che si adattava a una bambina più
piccola e la
semisconosciuta Lucy era perfetta (per chi non lo sapesse, è
la figlia di Percy).
Gli amici lettori di Gazzolo saranno felici di sapere che
l’ispirazione mi è
venuta in un momento di noia mortale sulle rive del lago
d’Idro (lo sguardo
perso nel vuoto non era sonno arretrato: stavo creando).
Wow,
queste note finali diventano ogni volta più lunghe. Alla
prossima,
sperando che il risultato mi faccia perdonare il ritardo.