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Autore: Snowy Winter Tales    11/04/2012    2 recensioni
Dopo l'enorme successo riscosso dalle versioni in Inglese, Francese e Tedesco, questa piccola perla sbarca anche in Italia.
Estate 1996.
Il diario della quindicenne Ginny Weasley, carico di situazioni imbarazzanti, sarcasmo e tanto, tanto che ha a che fare con Harry Potter.
Non è nemmeno lontanamente innamorata di lui.
Onestamente.
Questa storia ha vinto il premio per la Miglior Caratterizzazione ai Potterholics Anonymous Forums' Reader's Choice Awards.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Dean/Ginny, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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16.
D
ell’essere senza stomaco e di polli

31 agosto

Camera – cosa – lo sai

8:41

Ho mal di stomaco.

8:42

Male.

8:43

Sto morendo di mal di stomaco.

È abbastanza innaturale.

8:44

Si può morire di mal di stomaco?

8:45

Ovviamente no.

8:46

ALLORA PERCHÉ STO MORENDO DI MAL DI STOMACO?

8:47

Non riuscirò mai ad andare a scuola.

8:48

Morirò di mal di stomaco e allora Harry non potrà salvarmi, a meno che non doni il suo stomaco a me, o qualcosa del genere, e non può, perché a quel punto lui sarebbe senza stomaco e morirebbe di dolore perché sarebbe senza stomaco e –

8:49

Sto divagando.

Per lamentarmi della mia morte prematura.

8:50

STO ANCORA MORENDO DI MAL DI STOMACO.

8:51

Miseriaccia.

9:05

Bene.

Fantastico.

Brillante.

Splendido.

9:06

Sei maledettamente duro, sai?

9:07

Potresti almeno cercare di ammorbidirti un po’ quando cerco di calciarti?

9:08

Oh, no, ovviamente, Signor Supremo e Bellissimo Diario!

9:10

Senza alcun preavviso, mamma è entrata in camera mia.

9:11

È tremendo il quantitativo di privacy che ho in questa casa. Potrei tranquillamente scardinare la porta e sostituirla con un cartello che dice “Tortura Ginny mentre sta morendo, da questa parte!”.

9:12

“Qui c’è la tua biancheria, Ginny.”

“Oh. Grazie.”

9:15

Domani torno ad Hogwarts.

Lo avevo dimenticato.

9:16

È meglio che cominci a fare le valigie, allora.

9:40

Grrr.

9:41

Io odio gli uomini.

9:42

Sono solo una massa di testoni che credono di essere così geniali e così belli (nel caso di Harry, concordo. No. Aspetta. Odio. Harry.), quando, in realtà, non lo sono.

Non ci sono neanche lontanamente vicini.

9:43

È tutta colpa loro.

9:45

Bastardi.

9:48

Va bene.

Te lo dirò.

9:50

Sono corsa al piano di sotto e sono entrata in salotto, dove Harry e Ron stavano facendo una partitella a scacchi. Mi sono fermata di fianco ad Harry, guardandolo in tralice.

Ron ha alzato lo sguardo verso di me e ha detto, con tono piuttosto serio, “Er, Harry?”

“Sì?” ha risposto Harry, mentre controllava il suo pedone.

“Credo che Ginny voglia parlare con te.”

Si è girato sul posto, con un ghigno sul volto, che è velocemente scomparso non appena ha visto l’espressione sul mio viso.

“Qual è il problema, Gin?”

9:51

Che persona bastardamente bastarda.

Pensa di essersi guadagnato il diritto di chiamarmi Gin ora, eh?

9:52

“È. Tutta. Colpa. Tua.” Ho sogghignato, colpendolo nel petto ad ogni parola.

Ha sollevato un sopracciglio.

“Che cosa è colpa mia?” ha chiesto, confuso.

“Oh, adesso improvvisamente non hai la più vaga idea di che cosa io stia parlando?”

Ha sbattuto gli occhi.

“Er, no?”

9:54

Mio Dio, quanto è ottuso.

9:55

Ron ha ridacchiato e gli ho lanciato un’occhiataccia.

“Non hai un’Hermione da andare a baciare, Ron?”

Ron è arrossito moltissimo e si è fatto di nebbia.

9:56

Bella liberazione.

9:57

“Bene?” ho chiesto.

“Che cosa?” ha domandato Harry, che si era alzato in piedi.

“Non hai intenzione di scusarti?”

“Se non so per quale ragione dovrei scusarmi, non mi scuserò,” ha detto Harry con voce ferma.

9:59

Ho emesso un suono arrabbiato con la gola.

“Bene. Non scusarti. Guarda che me ne importa.” Ho detto, e con questo me ne sono andata come Ron.

10:00

“Gin, aspetta!” ho sentito Harry gridare dietro di me, ma ho continuato semplicemente ad andare avanti, assicurandomi di marcare bene i passi in modo che sapesse che ero davvero arrabbiata con lui e non avevo intenzione di fermarmi.

“Ginny, andiamo,” mi ha pregato Harry, ora ai piedi delle scale. Mi sono girata, ho ringhiato qualcosa contro di lui (non mi ricordo bene che cosa, ma era offensivo) e sono salita sulla seconda scala.

10:01

Ho appena realizzato che ci sono tre scale in casa nostra.

10:02

Perché diamine dovremmo voler avere tre scale?

10:04

Ho chiuso la porta a chiave dietro di me, così da poter preparare i bagagli nella quiete che avvolge camera mia.

10:05

Sì, significa che sto evitando Harry.

10:06

Odio il mio stomaco.

 

1 settembre

Gnhhhg

Un orario improbo della mattina

“Ginny!” ha detto una voce.

“’a c’è?” ho detto con voce assonnata.

“Ginny!” ha detto di nuovo la voce.

Qualcuno sta per essere –

Oh, per le mutandine logore di Merlino.

Spaventata - mattina

C’è qualcosa di blu e fluttuante appeso fuori dalla mia finestra.

Un orario che non conosco del mattino

La suddetta cosa ha bussato alla mia finestra.

Ho puntato la mia bacchetta contro di essa e ho detto, in quello che doveva essere un tono intimidatorio, “Vattene.”

“Ginny, andiamo, sono io!”

Non sono stupida - mattina

“Non conosco nessuna cosa blu fluttuante, mi dispiace.”

“Sono io, Harry!”

CHE COSA! - mattina

“Harry?” ho ripetuto, cadendo dal letto per lo shock. Dopo essere riuscita a mettermi seduta, ho sbirciato oltre il letto per vedere se era vero.

Lo era.

Oh, onestamente - mattina

Mi sono messa in piedi e ho aperto la finestra. Harry per prima cosa ha gettato dentro la sua Firebolt (mi ha quasi centrato un occhio, che cosa orribile), e poi si è intrufolato, bagnando tutto il mio tappeto nel frattempo.

Sei un idiota - mattina

Perché stava piovendo.

E la pioggia ti bagna.

Capito?

No! - mattina

Tornando al discorso principale.

“Tu sei – voglio dire –“ balbetto.

Sono le 2 del mattino. Ho controllato.

Apparentemente, non sono molto brava a dire cose sensate alle due del mattino.

2:07

“Che cosa ci fai qui?” sono riuscita a dire alla fine.

“Mi dispiace.”

“Tu – cosa?” ho chiesto confusa.

“Mi dispiace,” ha ripetuto Harry, con un’aria piuttosto preoccupata. “Non intendevo fare qualsiasi cosa abbia fatto di sbagliato.”

2:15

Come si può essere arrabbiati con un Harry Potter adorabile, affascinante, troppo bello per il suo bene, fradicio?

“È tutto a posto.”

Ha ghignato.

“Meglio che vada, allora.”

2:16

“Andiamo; sei venuto qui solo per dirmi che ti dispiace?” ho chiesto.

Harry ha annuito.

Sono rimasta a bocca aperta.

“Sotto la pioggia?”

“Er, sì?”

2:18

Aw.

Harry è dolce.

L’ho abbracciato.

Mi ha fissata.

Ho aperto la bocca per spiegargli perché questo fosse un avvenimento degno di un abbraccio, ma Harry ha scrollato le spalle, spalancato la finestra e se ne è andato.

Ho ghignato, chiuso nuovamente la finestra e sono tornata a dormire.

 

1 settembre

Camera

9:50

Mi. Sono. Dimenticata. Di. Fare. I. Bagagli.

9:51

Sono un’idiota.

9:52

Come posso essermene dimenticata?

9:53

Sono finita, ti dico.

9:54

Mi sto trasformando in Ron.

9:55

Mi rimangono ancora cinque minuti per fare i bagagli.

9:56

CINQUE MINUTI?

9:57

Panico!

Depressione!

Isteria!

9:58

Oh, no, dobbiamo partire!

10:00

Hermione fa miracoli.

La amo.

10:02

CRASH.

“Va bene, chi è stato?”

Oh, brillante, Tonks è qui!

10:05

Dopo una colazione molto, molto frettolosa, che includeva latte e qualcosa che mi auguro fosse un pezzo di pane avanzato, ci siamo tutti precipitati nella grande macchina nera parcheggiata in cima all’aia di mamma (lei ha urlato a Mundungus che era un assassino di polli) e siamo partiti.

10:20

Siamo ancora in auto.

10:34

Sono annoiata.

10:36

Ew.

Apparentemente, Hermione e Ron si stanno baciando sul sedile posteriore.

10:37

Non importa quanto romantico possa essere per Hermione, non è un bel vedere se guardi nello specchietto retrovisore e vedi questo.

10:40

Ah, siamo arrivati!

Niente più Ron che pomicia!

10:42

Mundungus, il professor Lupin e Tonks ci hanno preso alcuni bagagli e ci siamo affrettati in direzione del binario, attraversandolo tre alla volta, perché altrimenti saremmo rimasti bloccati qui per un’altra ora.

10:44

Fred e George hanno trovato alcune carrozze vuote in fondo al treno e abbiamo sistemato i nostri bagagli lì. Mamma ha abbracciato Harry, singhiozzando qualcosa in merito al fatto che è cresciuto e che sta andando ad Hogwarts di nuovo (Harry sembrava vagamente mortificato, così come Ron), e poi si è voltata verso di me.

“Oh, Ginny, cara,” ha detto, gettando le braccia attorno a me e abbracciandomi forte. “Mi raccomando di fare la brava quest’anno. Ci renderai tutti fieri di te.”

10:46

La prossima volta, saluterò mamma a casa.

10:50

Mundungus ha detto che voleva che salutassi i miei fratelli da parte sua e Tonks mi ha fatto l’occhiolino da sotto il su grande cappello coperto di fiori.

Qualcuno mi ha toccato la spalla.

Mi sono girata, sorpresa, e ho trovato Harry, che aveva una strana espressione in faccia.

“H –“ ho cominciato a dire, ma non ho mai finito. Harry mi ha avvicinata a lui, ha avvolto le sue braccia intorno a me e ha premuto le sue labbra sulle mie.

10:52

Qualcosa ha fischiato e mi sono staccata, sconvolta.

“Arrivederci, Harry, caro,” ha detto mamma in maniera disinvolta, come se Harry mi baciasse sempre di fronte a tutta la mia famiglia e una manciata di membri dell’Ordine.

Il professor Lupin ci ha sorriso e Ron sembrava sul punto di vomitare (la vendetta è adorabile, davvero) da dove se ne stava con Hermione.

Ho guardato Harry, che mi ha fatto l’occhiolino e mi ha trascinata in uno scompartimento, non appena il treno ha cominciato a muoversi.

11:00

Sai, credo che questo sarà un anno interessante.

 

 

  
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