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Autore: xmrsmuffin    11/04/2012    8 recensioni
E' una storia scritta da sei mani(?)
Una storia su cinque ragazzi che noi conosciamo come i One Direction,ma che in questa storia sono cinque semplici ragazzi che come ogni persone, sanno amare,sanno soffrire,sanno ridere,sanno provare emozioni.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Alex's POV




"Londra non aveva mai un clima fisso e quindi dovevi aspettarti di tutto; poteva esserci il sole che spaccava le pietre e cinque minuti dopo poteva iniziare a piovere come se non lo facesse da anni. E io questo lo sapevo benissimo.
Quella mattina il sole illuminava tenuemente l’Hyde Park e io come al solito ero stesa sul prato ad ascoltare musica chiudendomi nel mio mondo. E speravo che nessuno di quei ragazzi potesse colpirmi con il pallone da calcio.
Questo era uno dei rischi che correvi stando stesa in mezzo ad un parco, soprattutto affollato come questo, di domenica; bambini che giocano a ricorrersi, famiglie che fanno picnick, gente che porta a spasso i cani e, appunto, ragazzi che di mattina invece di dormire si mettono a giocare al calcio per peggiorarti la giornata.
In quel momento speravo solamente che non avessero dei piedi storti come quelli della settimana scorsa; ero tornata a casa con un bernoccolo enorme in fronte, ma questa era un’altra storia che proprio non mi va di raccontare.
Il vento leggero mi accarezzava il viso leggermente e mi trovavo come, tipo, in paradiso. Sentivo che niente poteva rompere quella tranquillità. Nelle orecchie sentivo la voce della mia cantante preferita; in quel momento mi sentivo leggera. Mi sentivo bene.
Qualche volta udivo delle risate, soprattutto di bambini e mi veniva da sorride.
Sospirai, e poiché avevo gli occhi chiusi, li riaprii. Mi alzai e mi guardai intorno; un gruppo di bambini si stava rincorrendo. I loro sorrisi felici erano stupendi. Era da fotografare e quindi presi la mia macchina fotografica dalla  borsa e subito l’obbiettivo si concentrò su di loro. Non so quante foto scattai; forse tre o quattro, o forse una decina o una ventina.
Amavo la fotografia. Era un po’ la mia ragione di vita, con il pianoforte. Qualunque cosa io vedessi, per me era da fotografare.

“Ehi.”
Saltai dalla sorpresa. Mi voltai e vidi uno di quei ragazzi che stava giocando a calcio.
Che cavolo voleva da me, questo tizio?
“Ti piace fare foto?” e mi sorrise indicando la mia macchina fotografica.

Capitan ovvio è con me, pensai scettica.

“Sì.” gli risposi per la prima volta e vidi il suo sorriso allargarsi.
Dopo tutto doveva essere un tipo simpatico anche se continuava a sorridere.
Sorrideva solo. Non parlava. E mi urtava non poco.
“Cosa vuoi?” gli chiesi, dritta al punto e senza giri di parole.
“Voglio solo parlare, calma. Sono caduto e quei pezzenti dei miei amici hanno pensato che dovessi risposarmi – li indicò – e ti ho visto, e ho pensato perché non fare la conoscenza di una bella signorina?”
Rimasi un momento sconvolta; mi aveva dato della bella signorina, continuava a sorridere e aveva degli occhi in cui ti potevi perdere. E no, perché pensavo ai suoi occhi?!
“Come ti chiami?” mi domandò, visto che io non parlavo.
Ero troppo impegnata a pensare che forse era un malato di mente.
“Alex.”
“Solo Alex?”
“Per te sì.”
“Molto dolce.” e cosa fece? Sorrise, ovviamente.
“E tu?” chiesi un po’ curiosa, lo ammettevo.
“Niall.”
“Solo Niall?”
“Per te sì.”
Mi stava imitando; bene.
“Si chiama copiare battute, Niall.”  ribattei acidamente.
Lui rise. Aveva una risata contagiosa che mi fece sorridere, ma lo nascosi.
“Niall dove cavolo ti sei cacciato?” mi voltai verso la voce e notai un ragazzo che continuava a girarsi alla ricerca di qualcosa, o meglio di qualcuno. E quel qualcuno si trovava davanti a me.
“Il tuo amico ti sta chiamando..” gli feci notare e lui annuì.
“L’ho notato. Devo andare. – si alzò, poi posò il suo sguardo azzurro cielo su di me – E’ stato un piacere conoscerti, Alex.” E sorrise, poi corse incontro al suo amico.
Sentii distrattamente esclamare dal ragazzo: “Sei vivo!”
Sorrisi, mi alzai e mi diressi verso l’uscita del parco, diretta a casa.

Arrivederci Niall."


 

*ANGOLO AUTRICE:
Eccoci qui con il terzo capitolo di Miriam.
Grazie mille per le recensioni precedenti e speriamo che ce ne siano altrettante anche a questo.
Un bacione.
xmrsmuffin*

   
 
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