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Autore: frisulimite    07/11/2006    4 recensioni
"-Axel, uccidi Vexen. - dice Marluxia, al che Axel chiede: - Ma perchè? - - Siamo in tredici, e il numero tredici porta sfiga. Il mio piano rischia di fallire. - risponde Marluxia. - Ok, lo ammazzo. -" cosa succederebbe se un misterioso individuo cominciasse ad ammazzare i membri dell'Organizzazione prima di Sora? E se l'Organizzazione chiamasse Hercule Chairot, il più grande detective del mondo, per risolvere il mistero? Il detective dai baffi più belli del mondo in una nuova, assurda avventura.
Genere: Demenziale, Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Organizzazione XIII
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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cap2

Ringrazio Dark Magician, Sephirsena e malu kuku per aver recensito. Spero che vi piaccia anche il primo capitolo.

Capitolo 1. Hercule Chairot, il più grande detective del mondo.

Chairot atterrò a Crepuscopoli (suona meglio Twilight Town, ma fa niente). Scese dalla sua gummiship accompagnato dal suo fedele amico Mastings. Ad attenderlo c’era un Etereo-Autista, fermo davanti a una magnifica limousine. – Buonasera, monsieur… - esordì Chairot. – Qual è il suo nome? – l’altro rispose: - ……………- - He, he, he…lei non è un tipo molto loquace, eh? – disse Chairot, al che l’Etereo rispose: - ……………- e aprì la portiera della limousine. – Grazie, monsieur…come ha detto di chiamarsi? - - ………… - rispose quello. – Ho capito, non dovevo chiederlo, giusto? – e così dicendo Chairot entrò nella limousine, lasciando il povero Mastings fuori. – Ma, mi scusi signor Chairot, vuole farmi entrare? – domandò Mastings. – Ma certo che no, caro Mastings! – esclamò Chairot. – L’Organizzazione XIII ci ha mandato la limousine, ma io ho detto loro che non c’era bisogno di sprecare benzina, perché c’era una brava persona che avrebbe spinto la macchina molto volentieri. – Mastings esclamò: - Lei ha detto a quelli dell’Organizzazione che io avrei spinto la macchina, senza prima dirmi niente?! – Chairot rispose: - Esatto. Vedi che non sei così stupido? Monsieur…credo di essermi dimenticato il vostro nome. – l’Etereo disse: - …………… - Chairot disse: - Ok, ho capito tutto. Andiamo al Ring di sabbia. Mastings, corri a spingere! – Mastings andò dietro l’auto e cominciò a spingere la limousine, mentre Chairot urlava: - Verso l’infinito e oltre! – e procedendo a passo di lumaca, la limousine si muoveva.

Dopo circa 5 ore, arrivarono al Ring di sabbia, dove ad aspettarli c’era Saix, il quale, per ingannare il tempo, si era messo a fare il girotondo con dei Berserker, sotto gli occhi stupefatti di Seifer e compagni.

- Buongiorno! – salutò allegramente Chairot. – Più che altro buon crepuscolo. – disse Saix, il quale, vedendo Chairot, aveva smesso di fare il girotondo e aveva ripreso la sua tipica espressione truce/annoiata. – Lei è monsieur Saix, eh? – domandò Chairot, dando un’amichevole pacca sulla spalla di Saix, il quale rispose, senza perdere la calma: - Sì, sono Saix, membro numero 7 dell’Organ… - - Sì, sì, ho capito! La società che lei rappresenta ha qualche problemino, vero? – Saix sospirò e rispose, più annoiato che mai: - Sì. abbiamo deciso di chiamarla perché lei è un bravo detective. La porto sul luogo del delitto. – Chairot disse, vedendo che Saix stava andando contro un muro: - Ehm…la limousine è da questa parte. – Saix replicò: - Noi membri dell’Organizzazione XIII usufruiamo dei treni della celebre società "Darkness viaggi". Venga, per questa volta non pagherà il biglietto. – Chairot borbottò: - Quando la gente mi parla di cose che non capisco mi arrabbio come una bestia. – Saix balzò davanti a Chairot, la lingua di fuori e un rivolo di bava che colava da un lato. – Sei arrabbiato? Allora prendi questi Heartless e pestali! Falli a pezzi! Ti assicuro che è rilassante! – un migliaio di Heartless apparve, al che Chairot obiettò: - Ma io non ho il Keyblade! Non li devo mica ammazzare io. – Saix fece sparire gli Heartless e disse: - Giusto. Andiamo, che mi annoio a stare qua. – Saix aprì un varco nel muro e vi entrò, trascinandosi dietro Chairot.

- Beeeeeeeeeello questo posto! Voglio viaggiare anche io con l’agenzia "Darkenss viaggi". – disse Chairot. – Solo i dipendenti dell’Organizzazione XIII possono viaggiare con i meravigliosi treni dell’Oscurità. Il nostro treno è quello tutto blu da dove sta uscendo quel tizio con le grandi orecchie. – disse Saix, poi Chairot, vedendo il tizio incappucciato con le grandi orecchie, esclamò: - Ma quello è Topolino! Yuhuuuu!!! Sono un suo fan! – Saix disse: - La prego, si calmi, siamo in una stazione. Qui ci sono tutti i miei colleghi, non mi faccia fare brutta figura. – Chairot e Saix si avvicinarono ai binari 9 e 10, quando un ragazzo con gli occhiali, una cicatrice a forma di fulmine sulla fronte e un’aria da deficiente passò vicino a loro correndo verso i binari 9 e 10. L’impatto fu molto violento, ma questo non impedì al tizio di provare e riprovare a correre addosso al muro. – Io ho l’impressione di averlo già visto da qualche parte a quello. Forse un vecchio caso. – Saix lo ignorò e disse, sospirando e sbuffando: - Eccoci qua. Sicuro di non voler pestare un pochino gli Heartless? - - No, credo che ne farò a meno. – rispose Chairot, al che Saix disse: - Come vuole. Adesso le dispiace entrare? – i due entrarono nel treno, il quale partì con circa due ore di ritardo.

Saix stava in un angolo, intento a girarsi i pollici, a sbuffare e a cercare di sentirsi il polso. – Su, su. Perché fa quella faccia? Cosa la rattrista? – domandò Chairot, al che Saix rispose: - Mi hanno preso il cuore. – Chairot esclamò: - Aaaaah! Ho capito! Lei è innamorato! E chi è la fanciulla che le ha rubato il cuore? – Saix si alzò di scatto e urlò: - Come osa!? Io, con una…fanciulla!? Ma scherziamo!? Per chi mi ha preso? – Chairot rispose, leggermente intimorito da quella reazione: - Per Saix? – Saix si buttò sul sedile, annichilito da quella risposta, poi disse: - Comunque io sono senza cuore. – Chairot esclamò: - Ma come fa a dire di essere spietato in questo modo?! La rende felice l’essere malvagio?! – Saix domandò: - Felicità? Che cos’è? Di certo io non la conosco. – Chairot replicò: - Lei è proprio crudele! Fa queste battute orripilanti. Non ha un briciolo di cuore. – Saix urlò, tirando fuori dal nulla la sua arma, un enorme sturalavandini: - HO CAPITO CHE NON HO CUORE!! È la mia ossessione, vuole smetterla di ricordarmelo!!? Sto nanetto francese! – questa volta fu Chairot ad alzarsi, brandendo il suo bastone da passeggio: - Io sono belga! – Saix e Chairot fecero una breve gara a chi fa lo sguardo più feroce, poi tornarono a sedersi. – Dicevo che io sono un Nessuno. – disse Saix. – Sì! – esclamò Chairot. – L’ ho letta quella parte dell’Odissea! Quella in cui Polifemo grida: "AAAH!!! Nessuno mi colpisce a tradimento!" e i suoi fratelli credevano che stesse scherzando. Bel libro. – Saix aveva inarcato un sopracciglio, mentre cercava di comporre il numero di telefono della Neuro senza dare troppo nell’occhio. Saix a un certo punto chiese: - Ma che fine ha fatto il suo amico? – Chairot rispose: - A Mastings piace il lavoro manuale, così ho detto al Simile-Macchinista di prendersi una giornata libera, perché tanto Mastings avrebbe spinto il treno. – Saix decise che era inutile continuare a parlare con Chairot, quindi tornò a girarsi i pollici.

Appena arrivati Saix condusse Chairot sul luogo del delitto. – Ecco qua, signor Chairot. La lascio insieme al signor Xaldin e a quelli della scientifica. A non rivederci. – Chairot si avvicinò a Xaldin, il quale cercava di pulirsi i denti con le sue lance, con pessimi risultati. – Mi scusi, lei è monsieur Xaldin? – domandò Chairot. – No, sono sua sorella. – rispose quello, al che Chairot chiese: - Sarebbe così gentile da dirgli di venire qui, quando lo vede? – Xaldin si tagliò la guancia mentre cercava di togliere un pezzetto di carne che si era incastrato tra i denti. – Sono io Xaldin. – Chairot esclamò: - La somiglianza con vostra sorella è incredibile! – Xaldin ignorò il commento del detective belga, e condusse Chairot al centro della stanza. – Questo è il luogo esatto in cui è morto Demyx. – Chairot osservò lo spazzolino gigante e chiese: - Questa è l’arma del delitto, vero? – Xaldin annuì. – L’assassino deve essere molto forte. Lo spazzolino ha l’aria di essere pesante. – Xaldin disse: - Demyx è morto ieri sera alle ore 22: 59: 59. Probabilmente stava provando una nuova canzone. – Chairot domandò: - Monsieur Demyx suonava uno strumento? – Xaldin rispose: - Suonava la chitarra. Aveva formato un gruppo con Zexion, il famoso cantante rock. – Chairot esclamò: - Aaaah! Ho capito. Sa che io ero un loro grande fan? – Xaldin rispose: - No. Adesso che me l’ ha detto sono molto più tranquillo. - - C’è un non so che di sarcastico nella sua risposta. – disse Chairot, al che Xaldin esclamò: - Nooooo! Ma cosa mi dici mai!? – Chairot lasciò perdere la questione e si chinò per esaminare meglio l’arma del delitto, quando nella stanza entrò Axel. – Salve a tutti! Come va? – Xaldin disse: - Beh, è stato assassinato un altro membro dell’Organizzazione. Secondo te come sto, sapendo che potrei essere io la prossima vittima? – Axel ci pensò su, poi rispose: - Non saprei. Non sono molto bravo a capire le emozioni della gente. – Chairot intervenne: - Lei che cosa sa dell’omicidio? – Axel esclamò, decisamente allarmato: - Quale omicidio!? Io non ne so niente, capito!? Io non c’ero quando è morto Vexen, e neanche quando è morto Zexion! Non so proprio niente! Non ero neanche al Castello dell’Oblio quando sono morti. Cioè, io chiaramente non so che sono morti là…ehm, cioè, non so dove sono morti, però di certo non ero al Castello dell’Oblio, quindi… - Chairot lo interruppe e disse: - Mi sembra di capire che lei non ha ucciso Vexen. Però ha ucciso Zexion. - - Non è vero! Io ho solo detto a Riku Replica di ucciderlo…ops! – Chairot sorrise e si lisciò i baffetti, poi domandò: - Vuole dirmi com’è che ha ucciso Zexion e Vexen? Mi sembra chiaro che è il responsabile della morte di tutti e duee che ha cercato di ingannarmi. – Axel sospirò e disse: - Avete ragione. io complottavo nell’ombra insieme a Marluxia e a Larxen. Mi ricordo perfettamente come si sono svolti i fatti, parola per parola. – (FLASHBACK) "È una notte buia e tempestosa, e Axel è seduto davanti a un camino acceso insieme a Marluxia. – Axel, uccidi Vexen.- Dice Marluxia, al che Axel chiede: - Ma perché? - - Siamo in tredici, e il numero tredici porta sfiga. Il mio piano rischia di fallire. – risponde Marluxia. – Ok, lo ammazzo. – dice Axel per chiudere in fretta il discorso." (FINE FLASHBACK) Axel si riprese dalla trance in cui era caduto e disse: - Ho ucciso Vexen perché me lo ha ordinato Marilù…cioè Marluxia. E Zexion l'ho ammazzato perché non sopportavo quel ciuffo. – Chairot cominciò ad accarezzarsi i baffi, quando Xaldin chiese: - Allora, che cosa ha dedotto? – Chairot disse: - Sono giunto a una conclusione. – Xaldin esclamò: - Così presto?! È davvero fenomenale! – Chairot disse: - avete ragione. non era una cosa facile, ma adesso so tutto. Prenderò i bignè al cioccolato e panna. – Xaldin domandò: - M-ma, e il serial killer? – Chairot esclamò: - Ah, quello! È per questo che sono qui, vero? Eh, sì…mmm…vediamo un po’. – Axel, Mastings e Xaldin lo guardarono speranzosi, quando il detective concluse dicendo: - Si ragiona meglio a stomaco pieno. Mastings, dov’è il velocipede biposto pieghevole? – Mastings tirò fuori dal cappello un velocipede ripiegato su sé stesso, poi lo aprì, seguendo attentamente le istruzioni. – Bene! Au revoir! Verso l’infinito e oltre! – esclamò Chairot, mentre Mastings cominciava a pedalare come un matto, diretto verso il centro dell’allegra cittadina "Il mondo che non esiste", lasciando Axel e Xaldin stupefatti.

  
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