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Autore: Lo_1506    12/04/2012    2 recensioni
Chelsea è una ragazza di 18 anni che vive a Firenze: come la maggior parte delle teenagers, non riesce ad accettare la monotona quotidianità della sua vita. Il suo desiderio di voltare pagina e ricominciare da zero si realizzerà quando andrà a vivere con i nonni a Londra; fra amori, amicizie, litigi, disillusioni e tradimenti capirà che, in fondo, i sogni non sono poi così lontani dalla realtà.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tornai a casa con l'aria soddisfatta. Nonostante fossi già finita in presidenza il mio primo giorno di scuola, ero riuscita a farmi valere. Aprii il portone di casa e fui assalita dalle tre belve.
"Tesoro, ho preparato il thè! Vieni in cucina!" Mi urlò mia nonna dall'altra parte della casa. Non andavo matta per il thè, ma mi sarei dovuta abituare il prima possibile: vivere a Londra e non bere thè era tanto assurdo quanto mangiare un ghiacciolo Lì-per-lì e buttare via il bastoncino alla liquirizia. Detti un bacio a mia nonna, mi lavai le mani e mi sedetti a tavola. Subito iniziai ad immergere la bustina di thè nella tazza piena d'acqua bollente. Mi resi conto che la nonna voleva iniziare un discorso serio; lo capii dal modo in cui girava il cucchiaino nel suo bicchiere.
"Quanto è bella la gioventù.." iniziò "Da piccola amavo viaggiare. Desideravo sempre partire verso mete sconosciute. Anche solo l'idea di lasciare casa mi eccitava a tal punto da non riuscire a stare ferma nemmeno un secondo. E' così che decisi di andare a Firenze.. giusto per vedere quella città spettacolare, così per curiosità." continuò mia nonna fissando la finestra accanto a lei. "E' lì che incontrai l'amore della mia vita, tuo nonno George, anche lui in gita a Firenze con la scuola. Ahh l'amore.. che cosa meravigliosa! Pensa che all'inizio io lo odiavo. Si, era il piu' bello della città e purtroppo ne era consapevole; si atteggiava come se fosse l'ottava meraviglia al mondo e, forse, lo era. Feci tante pazzie per essere notata da lui.. ma è ovvio, a quell'età si fanno tante stupidaggini..l'importante è avere qualcuno con cui parlarne, evitando di nascondere le cose". Ovviamente aveva capito tutto: aveva ricevuto la telefonata da scuola e quello era il suo modo bizzarro per farmi capire che, nonostante tutto, lei era la mia complice. Nel bene o nel male lei ci sarebbe stata, ed io ne ero consapevole.. era la mia migliore amica e come tale non mi sgridava per i miei atti incoscenti.. bensì mi ascoltava, mi consigliava e mi riportava sulla strada giusta senza bisogno di grida o discussioni. Era l'unica persona che riusciva a comprendermi al 100% e se sono migliorata caratterialmente nel corso degli anni è stato soprattutto grazie a lei.
Così mi alzai e le diedi un grosso bacio sulla guancia. Finito il thè salii al piano di sopra, mi feci una doccia, mi asciugai e mi infilai il pigiama. Ero esausta e la testa mi faceva veramente male così decisi di buttarmi sul letto. In nemmeno dieci minuti mi addormentai saltando completamente la cena. Quella notte fu strana, piena di incubi o sogni vari che si alternavano l'un l'altro senza lasciarmi tregua. E la cosa veramente stremante era vedere la faccia di Harry Styles per tutta la notte. Era onnipresente perfino nel mio inconscio, si aggrappava ai miei pensieri e non li lasciava andare..oppure ero io che non volevo che mi lasciasse? Almeno in sogno potevo fare ciò che volevo, senza temere giudizi o "due di picche". Fatto sta che li lasciavo correre, sogni o incubi che essi fossero. Non li interrompevo ma, come se fossi uno spettatore a teatro, mi fermavo ad osservarli da dietro le quinte, nascosta ma vigile.
-Tesoro svegliati-
Aprii gli occhi e feci un sorrisino a mia nonna. La tanto tormentata notte era finita. E devo ammettere che amavo i risvegli dolci di nonna. Alzarsi sentendo la voce di una persona che ti ama e che ti chiama con tanta delicatezza, faceva partire bene la giornata. Erano le 6:50 così feci tutto con calma: mi lavai, mi vestii e mi misi un leggero strato di ombretto nero, appesantito da un rigo di matita che mi delineva gli occhi.
Scesi giù e vidi mia nonna e mio nonno che preparavano la colazione.
-Buongiorno tesoro, come mai così ben vestita e truccata?- Mi disse mio nonno guardandomi da sopra gli occhiali da vista.
-Buongiorno anche a te nonno! Macchè ho fatto un po' così a casaccio!- dissi sorridendo.
Forse però aveva ragione, avevo impiegato molto tempo per curare il mio aspetto fisico. Non ci feci molto caso, presi una fetta biscottata e andai a scuola.
Appena entrata nell'ingresso notai che le Bratz stavano appendendo dei cartelloni terribilmente appariscenti, pieni di brillantini o scritte fosforescienti. Rimasi un attimo disgustata e,non curante, mi avviai verso il mio armadietto il quale era pieno di bigliettini con su scritto "Bulla, violenta, italia sucks" e stupidaggini simili. ovviamente cestinai il tutto.
"Buongiorno ribelle! Come stai oggi?" Mi disse allegra Madison. Le sorrisi. "So già come è andata a finire ieri..ma almeno non sei stata sospesa dai.." ridacchiò "Ah, Hai visto?? oggi pomeriggio ci saranno i provini per le gare di canto..pensa che i primi tre andranno in automatico alle selezioni di x Factor!" mi rispose. Io la guardai confusa "ah ecco cos'erano tutti quegli addobbi enormi che stavano appendendo a giro"
"Si ed io, in quanto rappresentante di istituto, sarò uno dei giudici" aggiunse Maddy sempre piu' fastidiosamente allegra. " Ahhh ecco come mai oggi sei così euforica!" risposi "e chi sarebbero gli altri giudici?"
"Miss Flowers, ovvero la professoressa di musica..e Harry Styles, Zayn Malik,Liam Payne, Niall Horan e Louis Tomlinson" il suono del nome "Harry Styles" fu come se mi perforasse il petto. "Perchè non partecipi anche te ai provini?" mi chiese Madison.
"Non se ne parla nemmeno. Non mi interessa e sono stonata!" Aggiunsi. Prendemmo dei libri e ci dirigemmo a lezione di musica. Miss Flowers l'avrei riconosciuta anche ad occhi chiusi. Portava un'enorme gonna lunga un gilet beige. Era una donna di mezz'età, capelli ricci corti e biondi e occhialoni che ingrandivano due piccoli occhi azzurri. Entrò in aula sorridendo
"Non vedo l'ora di sentire i vostri capolavori" affermò allegra. "facciamo sentire alla nuova arrivata come siamo artistici qui a Londra". Io continuavo a non capire a cosa si stesse riferendo. Tempo tre secondi e Maddy si alza e si diresse verso il pianoforte. "Comincio io" affermò.
Iniziò a suonare quell'imponente strumento a coda in un modo spettacolare, arrangiando Skyscraper di Demi Lovato in una maniera a me sconosciuta fino a quel momento. Il risultato? una vera e propria poesia.. le mancava solo una voce. Finì la canzone negli applausi dei compagni e nello sbalordimento generale, si alzò e tornò a posto.
"Maddy..non sapevo tu suonassi così! Complimenti!" le dissi estasiata! Lei abbassò la testa arrossendo e sfoggiando una bellissima risata compiaciuta.
"Ottimo lavoro Madison. Veramente ottimo. Spero che tu aiuterai a comporre le basi per le canzoni delle selezioni di oggi pomeriggio.. " aggiunse la prof "adesso è il turno dei giovincelli.. forza, cantate". detto ciò, i 5 ragazzi piu' belli della scuola (fra cui il mio nemico) si alzarono e si misero vicino alla prof con i microfoni ed Iniziarono a cantare 'Total eclipse of the heart'. Erano veramente bravi.. le loro voci si mischiavano armoniosamente, formando una melodia compatta e splendida la quale mi stava stregando. Harry Styles mi fissava con il solito sguardo di complicità e aggressione. Mi faceva male ma da un lato mi colmava lo stesso vuoto che mi affliggeva. La lezione finì ed io e la mia amica uscimmo di classe.
"Ehm.. Madison?" Si sentì una voce maschile dietro di noi. Era Zayn che, timido, voleva attaccare bottone alla mia amica. Lei rimase pietrificata per un attimo, a fissarlo. "C-complimenti, sei una forza al pianoforte" le disse, accarezzandosi la nuca dall'imbarazzo e si allontanò. Maddy rimase immobile; non ebbe tempo di mettere a fuoco la situazione in quanto si venne interrotti dall'altoparlante. " Ecco gli iscritti alle selezioni per il talent show, i quali dovranno dirigersi immediatamente nell'auditorim.." disse il preside. La lista era lunghissima ma la mia calma apparente fu interrotta dal suono del mio nome "Chelsea Capitani".
Guardai la mia amica la quale era immobile e sbalordita come me. Poi mi voltai verso il gruppetto dello Styles: lui mi fissava con il suo sorrisetto beffardo ed ironico.
Era colpa sua, e questo l'avevo capito. Ciò che ancora non sapevamo era che, quello, voleva dire guerra.
  
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