Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: Jodie Roses    12/04/2012    2 recensioni
Jodie, una ragazza dai capelli rosso sangue, una ragazza come tante altre, niente di speciale (o almeno così pensa lei) in una città come Los Angeles negli anni del grande rock'n'roll.
Axl, il cantante della band più in voga del momento, che tutte amano e tutte desiderano (o almeno così pensa lui) a cui nessuno può resistere.
E se un giorno incontrasse quella ragazza che non si concederà così facilmente a lui? Si arrenderebbe altrettanto facilmente? E comincerà a credere al detto "gli opposti si attraggono"?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ok, un altro capitolo, spero non faccia schifo :'D Buona lettura :D



Da alcune settimane ormai le ragazze avevano cominciato a frequentare i Guns. Non frequentare in quel senso..ne erano solo diventate amiche. Dopo aver abbandonato quell'aria arrogante e quell'atteggiamento da grandi rock star riuscivano a risultare persino simpatici, nonostante fossero un po' fuori (ma infondo questo era un bene...divertimento assicurato!) e nonostante continuassero a provarci ogni volta che ne avevano l'occasione. In più non dovevano avere molto chiaro come ci si comportasse con una ragazza che non era nè una tua fan nè la tua fidanzata nè una groupie, solo una tua amica, e già qualche volta avevano fatto delle battute non molto simpatiche, un po' fuori luogo, ecco...ma ormai erano abituate anche a quello, e rispondevano a tono. In effetti nessuno di loro aveva mai avuto un amica dell'altro sesso, non negli ultimi tempi, non nel vero senso della parola almeno. Potrebbe sembrare la cosa più normale del mondo, no? Cinque ragazzi e due ragazze tutti più o meno della stessa età che si conoscono e diventano amici, che bello! In realtà però i rapporti del gruppo con le ragazze si limitavano al massimo a una notte, evidentemente non erano in grado di sopportare sempre la stessa più del tempo necessario di portarsela a letto. Nessuno, o meglio nessuna, era riuscita a durare così tanto, senza neanche essersi fatta sfiorare.
Axl e Jodie, intanto, dopo aver fatto pace non avevano più litigato nè niente del genere, si comportavano più o meno come gli altri, evento decisamente degno di nota. Izzy però continuava a pensare che a Axl piacesse lei, e il fatto che a differenza degli altri non ci avesse più provato secondo lui significava che non voleva che si incazzasse di nuovo, per non rischiare di perderla o qualcosa del genere. Quando si ritrovava a fare sti ragionamenti su Axl pensava di essersi completamente bevuto il cervello...Axl? No, cioè...Axl? Il suo migliore amico Axl, quello stronzo, bastardo, puttaniere (o forse puttana?) che si comportava così con una ragazza? Dopo aver finito di farsi queste seghe mentali Izzy scuoteva la testa e si diceva che tanto, bene o male, prima o poi si sarebbero sicuramente messi insieme o qualcosa del genere. A sentir lui era solo questione di tempo. Slash, Steven e Duff, nel frattempo, continuavano a essere convinti che il rosso continuava a esserle amico solo perchè per lui fosse ormai diventata una questione personale...il fatto che dopo quasi un mese ancora non era riuscito a farsela dare doveva dargli sui nervi.


Los Angeles, 15 Aprile 1987
Ore 10.01


Nicky si fiondò in camera della sua amica e cominciò a bussare. Evidentemente però quella stava ancora dormendo, così spalancò la porta e aprì le finestre, illuminando la stanza ancora al buio. Poi si buttò sul letto accanto a lei
«Jodie, svegliati!» le strillò nelle orecchie. Lei rispose qualcosa, con la faccia immersa nel cuscino, e si voltò dandole le spalle.
«Non pensi mica di dormire tutto il giorno del tuo ventesimo compleanno, vero?!» esclamò sfilandole il cuscino da sotto la testa.
«Sei una grandissima bastarda» gemette lei, coprendosi con un lenzuolo. Nicky le scoccò un'occhiata severa, poi si alzò e le tolse le coperte di dosso.
«Adesso tu ti alzi, ti vesti e vieni a fare colazione, ok? Ho passato tutta la mattina a prepararti una cazzo di torta, sai?»
Jodie scoppiò a ridere come una pazza «Cosa mi hai preparato?!»
«Torta, hai presente? Non hai mai soffiato sulle candeline? Tanti auguri?» chiese con un'aria ironica. Lei sospirò «Ok, va bene....è venuta bene almeno?»
«Certo. Dubiti delle mie doti di cuoca?» chiese con un ghigno. Jodie rabbrividì.

Un quarto d'ora dopo erano sedute in cucina a assaggiare il frutto di una mattinata di lavoro. Non era neanche male, dall'aspetto sembrava peggiò, pensò la festeggiata.
«Duuuunque...che vuoi fare oggi?» le domandò Nicky tra un sorso e l'altro di caffè.
«In che senso?»
«Dì, ma di solito che fai tu quando compi gli anni? No perchè io non passo il mio compleanno chiusa in casa. E tu neanche! Quindi oggi si esce, ok?» disse con un tono che non ammetteva repliche. Quando si metteva in testa una cosa il più delle volte era capace di stressarti finchè non dicevi di sì. Meglio cedere subito, quindi.
«Non ho altre alternative, vero?»
«No» rispose Nicky con un sorriso smagliante «Che ne dici di un po' di giri per negozi?»
«Magari rapinando una banca prima, che ne dici?»
«Non ti preoccupare! Pago io, mi sembra ovvio!»
 «...No. Figurati!»
Ma Nicky era Nicky «Mi sembrava di averti detto che non avevi alternative, no? Tu, oggi, esci, anche a costo di portarti in spalla, ok?»
Jodie sospirò «Ok..»
«E comunque devi farti bella per stasera!»
«Stasera?»
«Non vorrai mica passare qui la sera del tuo compleanno, vero? Ho pensato a tutto io, vedrai!»
"Quando dice così era meglio cominciare a preoccuparsi" pensò "per una volta posso anche provare a fidarmi, dai". Dopo questa riflessione si alzò e cominciò a prepararsi e per la gioia di Nicky finalmente uscirono. Fuori c'era il sole e faceva abbastanza caldo, era una tipica giornata primaverile, e le strade erano piene di gente, impegnata nel loro solito tran tran mattutino. Girarono praticamente mezza Los Angeles, rigorosamente a piedi, e Nicky la costrinse a entrare praticamente in ogni negozio nel quale si imbatterono, e a farle provare tutti i vestiti che potevano andarle bene. Come promesso pagò ogni singola cosa. Solo le spese di quel pomeriggio sarebbero riuscite riempire il suo bisogno di vestiti da lì a 30 anni come minimo. Jodie non le domandò dove avesse potuto trovare tutti quei soldi, sapeva che non sarebbe servito a niente, ma si chiese lo stesso se avesse veramente rapinato una banca. Finalmente alle sei rientrarono, cariche di buste e pacchetti. La rossa era stanca morta, e avrebbe voluto solo buttarsi sul divano. Evidentemente però la sua amica aveva deciso di andare fino in fondo e così la spedì in doccia. Appena fu entrata in bagno Nicky estrasse il cellulare e compose un numero, stando attenta a non farsi sentire. 
 «Pronto?»
«Ciao, sono io! Senti noi siamo appena tornate, adesso ci vestiamo, fra un'ora circa dovremmo uscire, ok?»
«Perfetto! A che ora hai prenotato?»
«Alle nove, ti va bene?»
«Sìsì, benissimo»
«Ti ricordi dov'è il posto, vero? Cerca di essere lì un po' prima, se riesci»
«Ok, vi aspetto fuori»
«Bene..ah e senti...cerca di vestirti in modo decente, ok?»
«Contaci!» rispose mettendosi a ridere, prima di sbatterle il telefono in faccia. Nicky lo richiuse con un gesto irritato e lo buttò sul letto, poi andò in cucina e cominciò a svuotare le buste. Portò tutti i vestiti in camera, li buttò sul letto, con la sua solita delicatezza, e si diresse in bagno «Jodie, hai finito?»
«Sì, eccomi» si sentì un rumore di serratura poi la porta si aprì e lei uscì, avvolta in un asciugamano.
«Duuunque avevo pensato a questo, ti piace?» chiese mostrandole un vestitino nero. Proprio vestitino-ino-ino, considerato che, dalla vita in giù misurava si e no 15 centimetri.
«Ma non è un po' troppo corto?»
«Non è mai troppo corto, ricordatelo!»
Jodie la guardò incredula «Stai diventando sempre più simile ai Guns, vecchia mia!» disse dandole una pacca sulle spalle
«Eheheh, sai che culo? Comunque bando alle ciance, vestiti!»
«Ma che fretta hai?!»
«....Vedrai!» disse con una faccia che non lasciava presagire niente di buono
Dopo essersi infilata il vestito (o meglio, essersi infilata nel vestito) Nicky le porse anche un paio di calze. «....A rete? No seria? Calze a rete?»
«Certo!»
Jodie finì di vestirsi e si guardò allo specchio, atterrita. Sembrava una battona di prim'ordine.
«Vestita così, di sicuro al ristorante andrà a finire che penseranno di dovere chiedere a me il conto»
«Guarda che stai pur bene!»
«Dici?»
«Non lo dico solo io, credimi! Comunque su, prendi la borsa e andiamo! Abbiamo il tavolo prenotato per le nove»
Il posto dove avrebbero dovuto cenare era in centro, in una delle strade più importanti di Los Angeles, ed era pieno zeppo di vecchi snob in smoking o cravatta. Jodie si sentiva sempre più in imbarazzo, anche perchè quel tipo di posti non le erano mai piaciuti. E sinceramente si aspettava di venir portata in uno di quei soliti locali che ormai frequentavano sempre, magari a vedere un concerto rock insieme ai ragazzi. Di certo non aveva previsto di essere portata in un ristorante del genere, a cenare a lume di candela.
«Ehmm, io vado un attimo in bagno» disse Nicky alzandosi
«Oh, sì vengo anch'io» rispose facendo per alzarsi a sua volta
«No no non serve, faccio in un attimo!» esclamò la ragazza
Jodie voleva ribattere qualcosa ma la sua amica era già sparita. Si risedette sulla sedia appoggiandosi allo schienale, con gli occhi al cielo. Dopo dieci minuti non era ancora tornata. Ovviamente.
«Scusa, quel posto è libero?» chiese una voce da dietro
«No» rispose chiudendo gli occhi e sospirando con aria sofferente.
«Sicura?» le sussurrò sempre la stessa voce nell'orecchio. Jodie allora si voltò per vedere chi era e, eventualmente, mandarlo via.
«Axl?!» strillò, facendo un salto di mezzo metro
«In carne ed ossa» rispose lui con un ghigno, prendendo posto.
«Che ci fai qui?»
«Sono venuto a festeggiarti, mi sembra ovvio»
«Oh» fece lei stupita «comunque quel posto è di Nicky»
«Mah, probabilmente Nicky a quest'ora sarà in giro con gli altri, mi aveva detto che dopo andava da loro, se non ricordo male»
«In che senso dopo...no aspetta...vuoi dire che eravate d'accordo?!»
«Sei un po' lenta, eh?»
Jodie lo fulminò con lo sguardo
«Ha parlato lui. Comunque...perchè hai organizzato tutto questo casino? Non potevi semplicemente chiedermi di uscire?»
«Maddai, e tu l'avresti accettato?»
«Forse» rispose lei ridendo
«Beh comunque tutta la serata ha uno scopo preciso» continuò lui.
«Sarebbe?»
«Conquistarti» rispose, sfoderando una perfetta faccia da schiaffi
La ragazza lo guardò. Le stava venendo quasi da vomitare. Aveva sempre odiato queste smancerie, le davano letteralmente il voltastomaco, non le poteva sopportare. Voleva solo passare una bella serata tra amici, senza pensieri di quel tipo
«Oddio Axl ti prego, non ricominciare...» 
«Ah, guarda se ti do tanto fastidio me ne vado subito!» disse lui alzandoti di scatto. Che cazzo, per una volta che voleva fare il romantico, lei si arrabbiava?! Ma dove stava sbagliando?
«No...non intendevo...senti, scusa. Sei stato carinissimo a preparare tutto questo, ma stasera non voglio avere pensieri...possiamo fare finta che sia una cena normale?» implorò, facendo gli occhioni.
«Ok...»  borbottò lui con uno sbuffo «comunque queste sono per te»  disse porgendole un mazzo di rose. Jodie le guardò, arrossendo fino a diventare dello stesso colore dei suoi capelli
«Oh..sono bellissime..grazie..!» disse prendendole
«Figurati»  rispose «ah e, tra parentsi, bel vestito» fece sorridendo. Jodie diventò, se possibile, ancora più rossa.
«Immagino sia un'idea tua anche questa, no?»
«Beh, non proprio, avevo detto a Nicky di farti prendere qualcosa di carino. Ottima scelta!»
  «Sorvoliamo....»
«Io preferirei di no, comunque. Ordiniamo?!»


Dopo due ore finalmente uscirono dal locale. A differenza di quanto Jodie aveva pensato, avevano passato una serata davvero normale, e non erano neanche troppo ubriachi. Un po' brilli al massimo. Axl a volte sembrava riuscire a essere davvero dolce, non quello stronzo che tutti pensavano. Compresa lei,ovviamente.
Nonostante le sue proteste volle pagare lui il conto «Tra qualche anno potremmo mangiare così tutti i giorni» si gius tificò.
«Speriamo...comunque mi accompagni a casa?»
«Certo»
Ma dopo un quarto d'ora passato a suonare il campanello, si rese conto che probabilmente la porta non si sarebbe aperta da sola. Così fu costretta a raggiungere di nuovo Axl che la stava aspettando in macchina.
«Che succede?»
«Nicky non è ancora tornata. E ovviamente io non ho le chiavi»
«Oh, che peccato! Ti toccherà venire a casa mia, quindi »
«No dai, figurati, non seve...»
«Sese, poche scuse, non ti ho lasciato in mezzo alla strada quella volta e di certo non ti lascerò adesso»
«Non ho alternative, vero?»
«Nemmeno una » rispose lui sorridendo.

A casa di Axl non c'era nessuno, con grande sollievo di Jodie. Mentre si cambiava, tornò nella camera dove aveva dormito l'ultima volta , e si affacciò alla finestra. Si riusciva a vedere quasi tutta Los Angeles. Il rosso la raggiunse poco dopo e si mise accanto a lei
«E' bellissimo, vero?»
«Sì»
Rimasero un po' in silenzio, osservando il panorama.Lei osservava il panorama. Lui osservava lei. Dopo essersi accorta che lo stava fissando , gli lanciò un'occhiata interrogativa. Axl non rispose, continuando a guardarla. E mentre la stava guardando, le prese una mano per farla avvicinare. Poi le tolse un ciuffo di capelli dal viso, si chinò e le diede un bacio. Smuack. Così, sempre senza dire niente. Quando si staccarono, Jodie lo guardò con tanto d'occhi. Lui continuò a rimanere in silenzio. Allora lei mandò a quel paese la vocina interiore che ripeteva "non faarloo, non faarloo", e si avvicinò al cantante, baciandolo a sua volta. Axl allora le mise le mani sulla vita e la prese in braccio, e lei gli allacciò le gambe attorno ai fianchi, sempre senza smettere di baciarsi. Lui ne approfittò per portarla nel letto dove potè finalmente offrire dopo tanta attesa, un giro di giostra nel circo del signor Rose

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: Jodie Roses