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Autore: hikaru90    12/04/2012    3 recensioni
dall'odio...all'amicizia...all'amore! L'evoluzione del rapporto tra Dan e Blair a suon di fanfiction! "Ricordava benissimo la prima volta che l’aveva incontrata. L’aveva guardato con sguardo sprezzante, come se fosse il peggiore dei criminali, e l’aveva liquidato con poche semplici parole, prima di trascinare una Serena non del tutto lucida dentro un taxi."
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blair Waldorf, Dan Humphrey | Coppie: Blair Waldorf/Dan Humphrey
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni
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Blair:Che ci fai ancora qui? Non dovresti essere partito per vivere il tuo sogno...per giorni e giorni con Serena in una vera auto?
Dan:No, rimarro' qui, quindi a quanto pare vivro' nel mio peggior incubo:rimanere intrappolato in citta', con solo Blair Waldorf con cui parlare.
Blair:C'e' Nate. Ne divido con te la custodia se sto in posizione dominante.
Dan:No, Nate e' dal nonno.
Blair:Eric allora?
Dan:A Gastaad con Elliot. Per favore non continuare con l'elenco. Ti assicuro,ci sono solo io. Tranquilla,non chiamero'.Saro' molto occupato a scrivere,a trasformare la stanza di Vanessa in un ufficio, a vedere "Nanette" al cineforum...
Blair:IO vado a vedere"Nanette" al cineforum.
Dan: Vedi documentari francesi sugli oranghi?
Blair:"Nanette" e' un'ispirazione. La scorsa estate, andavo ai Jardins des Plantes di continuo solo per farle visita. Se dovesse succedere di incontrarci, per favore, non sederti accanto a me.
Dan:Non ci penso neanche. Finiamo di lavare i piatti, cosi' torniamo a casa, ok?




Dan fissò lo schermo del computer con sguardo vacuo, poggiando le mani sulla tastiera.
Il foglio del documento di testo davanti a lui era immacolato,esattamente come un'ora prima, quando l'aveva aperto.

Vuoto.

Dan sospirò, afflitto.
Da un po' di tempo anche lui si sentiva vuoto, come quel documento di testo.
Privo di idee.
Di immaginazione.
Di voglia di scrivere.
Aveva sperato fino all'ultimo che lo cogliesse un'idea improvvisa, come spesso gli accadeva nelle situazioni più disperate, ma niente.
L'ispirazione sembrava essersi dimenticato di lui.
Come poteva scrivere in quelle condizioni?

Rassegnato,chiuse di scatto il computer e indossò la giacca poggiata sul divano, guardando l'orario.
Avrebbe dovuto precipitarsi dai Van der Woodsen per l'ennesimo pranzo in famiglia, ma prima aveva bisogno di una boccata d'aria a Central Park.
“Mio padre capirà” pensò.

Mise le mani in tasca,in cerca delle chiavi,ma la prima cosa che le sue dita afferrarono fu un biglietto.
Dan lo guardò,interrogativo.
Nanette
martedì 21/12/10
ore 4:30


“Oh,già!”ricordò il ragazzo solitario.
Erano passati due giorni da quando aveva visto quel vecchio documentario francese al cineforum.
Era stato piacevole guardarlo. Come sempre.
Anche quando la saccente presenza di Blair Waldorf l'aveva affiancato nell'ultima ora di programmazione.


Dan sorrise,ricordando la serata.

Era stato divertente osservare Blair in veste non ufficiale.
Mai avrebbe potuto immaginare che una come lei avesse potuto frequentare uno sporco e rumoroso cineforum ,o che avesse potuto anche solo toccare del comune cibo plebeo.
Eppure non solo era rimasta lì al suo fianco fino alla fine del film, senza lamentarsi della plebaglia che la circondava, ma aveva anche finito metà dei suoi pop corn in poco più di dieci minuti.

Ripose il biglietto nella tasca sinistra e finalmente trovò le chiavi.

Era sorpreso di avere trovato dei punti in comune con Blair.
Mentre uscivano dal cineforum,aveva scoperto che condividevano non solo la passione per il cinema in bianco e nero, ma anche per l'arte.

Solo l'anno precedente non si sarebbe mai sognato di passare un intero pomeriggio con Blair ,o di trovare addirittura piacevole la sua presenza,ma era così.

Doveva ammettere che la cosa un po' lo spaventava.
In fondo era sempre la ragazza che aveva bandito sua sorella da New York, che aveva fatto passare a Vanessa le cosiddette pene dell'inferno,che lo prendeva di mira da ormai cinque anni, e che aveva rovinato la reputazione di chissà quante persone.
Fraternizzare con il nemico poteva essere pericoloso.

Uscì dal loft e chiuse la porta,chiudendo la serratura.

“Ma alla fine l'ho mai conosciuta davvero?”




Ho notato che questa è l'ennesima ff che termina con una domanda...avrò poca immaginazione?
Anyway,dedico questa one.shot a SunRising. E' dopo aver letto le tue magnifiche drabble e one-shot che ho per così dire “concepito” questa cosa...e anche se il risultato non è un granchè,mi faceva piacere dedicartela!In fondo è solo colpa tua!:)
Grazie ai recensori e ai lettori!^ ^ A presto!
  
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