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Autore: Sheireen_lol    13/04/2012    0 recensioni
ci sono avvenimenti e persone di cui Lunastorta e Felpato non hanno mai parlato..
"Ecco il brivido lungo la schiena. Ecco la vita che riprendeva a scorrergli nelle vene. Ecco Sirius Black, per la prima volta, disarmato difronte ad una ragazza."
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Sirius Black
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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CAPITOLO 5

 

 

Sam era seduta al tavolo di Grifondoro e annoiata cercava di ascoltare Remus che le riferiva i turni per i prefetti.

-ma mi stai ascoltando?- eruppe all’improvviso Lunastorta distogliendola dai suoi pensieri.

-ehm, si certo…- rispose lei

Remus le lanciò un’occhiata significativa. –qual è il problema?- le chiese

-non c’è nessun problema!- esclamò Samantha, cercando di non far capire che il suo problema esisteva e aveva anche un nome e un cognome: Sirius Black. Era da quella sera che non le rivolgeva la parola. In più c’era anche il pensiero di Andrew che la tormentava, e ogni volta che si distraeva le tornava in mente quello sguardo intenso..

-comunque,- disse poi per cambiare argomento –come va con il Quidditch?-

Remus sembrò abbastanza soddisfatto del nuovo argomento e le rispose subito –mah.. gli allenamenti stanno andando piuttosto bene, anche se sono ancora un po’ agitato quando entro in campo anche solo per gli allenamenti..-

-sono contenta per te- esclamò Sam –bene! Che ne dici di fare una pausa?-

Remus annuì. Samantha si alzò e decise di uscire dalla scuola per fare una passeggiata in solitario. Mentre camminava si accorse che dietro di lei c’era qualcosa che si muoveva, e in più sentiva uno strano rumore, come se ci fosse qualcuno dietro di lei con un foglio in mano. Si girò di scatto per cogliere di sorpresa un possibile inseguitore. Ma quando si girò, con sua grande sorpresa c’era solo un foglio di carta a forma di farfalla sospeso in aria proprio di fronte a lei. Sam avrebbe potuto giurare che il foglio/farfalla, la stesse osservando, se solo non fosse stato un oggetto privo di occhi e di volontà propria.

Incerta allungò una mano e afferrò la farfalla. Quella docile si lasciò prendere, e con un ultimo fremito smise di muoversi e si abbandonò nel suo palmo.

Samantha, ancora stupita, aprì il foglio, sul quale con una calligrafia allungata ed elegante c’era scritto:

 

Ti aspetto vicino al laghetto. Devo parlarti.

Sirus.

 

In una frazione di secondo si ritrovò il cuore in gola. Sirius le aveva appena dato appuntamento!

Velocemente uscì dal castello, e si recò al luogo stabilito il più in fretta possibile, con il cuore che batteva all’impazzata, poco prima di uscire si guardò in uno specchio vicino al portone, si sistemò i lunghi capelli neri e uscì con le farfalle nello stomaco, e cercando in tutti i modi di non lasciar trasparire la sua profonda emozione.

Cosa avrà mai voluto dirle Sirius? Voleva forse chiederle scusa per come si era comportato con lei in quei giorni? Anche se non era esattamente da Sirius chiedere scusa per qualcosa, anche quando era nel torto. Era sempre stato dannatamente orgoglioso e testardo.

Era forse successo qualcosa? ‘qualcosa di bello spero..’ il suo spiccato senso da Veggente le diceva che era un errore andare al luogo dell’appuntamento, e sentì una sorta di oppressione al petto, come quando le stava per succedere qualcosa di brutto.

Sprezzante delle sue sensazioni negative si avviò verso la riva del lago. Sirius non c’era. C’era invece un ragazzo dai capelli rossi. Il suo viso era rivolto verso il lago, dandole le spalle. Sam pensò subito ad Arthur, ma poi avvicinandosi realizzò che l’amico non era così snello e alto, inoltre aveva i capelli più lunghi.

Non ebbe il tempo di realizzare chi si trovava di fronte che il ragazzo si volse a guardarla.

Gli occhi verdi di Andrew Weasley lampeggiarono nei suoi.

-Patterson..- esordì il ragazzo con aria beffarda

Samantha non gli diede conto, intenta com’era a guardarsi intorno, ma dove diavolo era Sirius? Andrew lo aveva costretto ad andarsene? Eppure nel bigliettino c’era scritto che l’aspettava..

Si fece strada un dubbio nella sua mente, ma la ragazza cercò di ignorarlo.

-cosa fai Patterson? Cerchi forse Black?- chiese Andrew con un sorrisino odioso stampato in volto. Sam provò la forte tentazione di tiragli un pugno, ma si trattenne.

-dov’è Sirius?- chiese stordita. Non voleva credere che quella fosse la realtà.. Sirius non voleva fare pace con lei.. Sirius non le aveva dato appuntamento -dov’è?- chiese stupidamente di nuovo.

Andrew piano le si avvicinò, accostò le sue labbra all’orecchio di lei:

-lui non verrà- sussurrò malevolo pregustandosi la sua reazione.

 

Sirius pensieroso guardò fuori dalla finestra della biblioteca. Sgranò gli occhi. Non ci poteva credere! C’erano Samantha e quell’odioso Weasley dei Serpeverde davanti al lago. Ed erano così vicini.. non poteva essere! Quella era Samantha! Lei non.. semplicemente non poteva fare una cosa simile. Quello era un dannato Serpeverde! E neanche uno qualunque! Quel dannato Weasley la prendeva in giro da sempre ed ora eccola lì in atteggiamenti intimi con lui!

Si allontanò bruscamente dalla finestra tanto che Codaliscia sobbalzò al suo improvviso movimento. Perché sentiva un improvviso bruciore al petto?

 

Samantha rimase paralizzata. Certo, ormai lo aveva capito, ma adesso che i suoi pensieri avevano preso forma, la scoperta aveva qualcosa di tremendamente concreto che prima rimaneva solo una semplice supposizione.

-ho aspettato per molto tempo questo momento..- disse il ragazzo con gli occhi trepidanti –non sapevo come attirarti da sola prima. Ora a quanto pare ho scoperto il tuo punto debole..- disse con una nota amara nella voce

-ma di cosa stai parlando? Io non ho nessun punto debole..- Come aveva potuto soffermarsi a pensare allo sguardo di quello stronzo credendolo diverso da quello che era?

-ah, no? Eppure eri così speranzosa all’idea di vedere quello stupido di Black. Ho visto la tua espressione. Mi dispiace rivelartelo, ma sei un libro aperto, Patterson-

-TACI!- esclamò Samantha improvvisamente. Aveva accumulato così tanta rabbia e frustrazione negli ultimi giorni, che quella era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso!

-TU NON SAI NIENTE! NIENTE!- urlò furente verso il Serpeverde.

Quest’ultimo la fissava con gli occhi sbarrati, sorpreso quanto spaventato per la reazione esagerata della ragazza.

Samantha prese la bacchetta da sotto la veste e stringendola con forza pronunciò un incantesimo che scaraventò Andrew nell’acqua scura e fredda del lago.

Quando realizzò ciò che aveva fatto guardò le sue mani che reggevano ancora la sottile bacchetta di legno, come se non fossero le sue, la ricacciò sotto il mantello e piangendo lacrime di delusione tornò nella torre di Grifondoro.

 

Sirius era davvero stanco. Un altro pomeriggio in biblioteca era finito,inoltre era da quando si era affacciato che non riusciva a scacciare quella fastidiosa immagine dalla sua mente, e la cosa che più lo infastidiva era che non capiva perché la cosa lo avesse colpito così tanto. Era solo Sam, una ragazza come ne aveva avute tante! O forse era proprio il fatto che non l’avesse mai avuta, e che invece l’avesse qualcun altro prima di lui a dargli fastidio. Ma comunque non aveva senso dato che lui non aveva mai pensato veramente a Samantha come a una possibile ragazza! Che stesse cominciando a vederla come tale? Mah..!

Esausto si lasciò cadere nel posto vuoto sul divano accanto a James, che era seduto vicino a Peter, intento ad adorarlo mentre giocava con un boccino.

-ah, finalmente un po’ di pace!- esclamò

James sembrava non ascoltarlo intento com’era a far scappare il boccino e a riprenderlo improvvisamente.

-a te com’è andata?-

-mah.. la Evans mi odia..-

-va beh, niente di nuovo allora!-

-no, credo che stavolta mi odi sul serio.. ed è anche per colpa della tua stupida idea!- biascicò James con aria affranta.

All’improvviso si era così abbattuto che il boccino era riuscito a sfuggirgli, e ora girava libero per il soffitto della sala comune.

-andiamo James, non ti affliggere così per una ragazza!- esclamò Sirius sbuffando -non ne vale la pena!-

James mugugnò afflitto, ma non ebbe il tempo di dire niente, perché una ragazza entrò correndo dalla porta del ritratto. In una frazione di secondo i tre ragazzi realizzarono che si trattava di Samantha, e che le sue spalle erano scosse da forti singhiozzi.

James e Peter si alzarono di scatto per raggiungerla, ma lei si chiuse la porta del dormitorio femminile alle spalle, lasciandoli fuori.

-beh, che stai facendo?- chiese James stupito all’amico rimasto seduto sul divano.

-non lo vedi? Sto seduto sul divano- rispose quello con aria indifferente.

-è appena passata Samantha, una tua amica, in lacrime e tu te ne stai lì?- chiese il ragazzo allibito dal comportamento scostante di Sirius

-beh, non vedo dove sia il problema, dato che io e Samantha Patterson non abbiamo più nulla da dirci- era realmente infastidito, ma non aveva intenzione di darlo a vedere. Aveva deciso di stare con uno dei suoi nemici? Ben le stava qualche lacrima!

-oh, andiamo! Non ce l’avrai ancora per quella stupidaggine!- esclamò James

Sirius non rispose, non se la sentiva ancora di rivelare ciò che aveva visto. In quel momento entrò Remus nella sala con un libro sottobraccio.

Si avvicinò a loro e vedendoli tutti immusoniti chiese: -è successo qualcosa?-

-no, solo che sembra che alla vostra amichetta sia successo qualcosa che non mi riguarda..-

-cosa? Parli di Sam?- chiese il lupo improvvisamente preoccupato

-si, poco fa è entrata piangendo e si è chiusa nel dormitorio- spiegò James

-non capisco.. poco tempo fa eravamo insieme ed era tranquilla..- mormorò Remus tra sé.

-quella è pazza, ve lo dico io..- fece Sirius giocherellando con una piuma.

 

Lily era molto arrabbiata. Quell’idiota di Potter l’aveva combinata grossa stavolta. Decise di tornare al dormitorio. Appena entrata in sala comune vide i quattro amici della combriccola di Potter. Sirius era tranquillamente adagiato sul divano, mentre gli altri tre sembravano vistosamente preoccupati. Lily non si preoccupò di scoprirne il motivo, e tirò dritta, ma Potter le intralciò la strada

-Evans..-

Lily non lo degnò nemmeno di uno sguardo, tanto che a James morirono le parole in gola.

Allora le si avvicinò Lupin –Lily, scusami, ma dovrei chiederti un favore-

Lily si voltò a guardarlo con malagrazia.

-Samantha è sconvolta, ma non sappiamo cos’abbia.. sinceramente sono preoccupato. Tu che sei sua amica, non potresti andare a vedere come sta, per favore?-

Beh, dire che Samantha fosse sua amica le sembrava un po’ eccessivo, in fondo condividevano solo la stessa stanza, ma non avevano tutto questo grande rapporto di amicizia.. –ci proverò- disse comunque a Remus.

-ti ringrazio di cuore-

Salì le scale e entrò nella stanza. Samantha era stesa sul letto, singhiozzante. Lily le si avvicinò incerta, non era mai stata brava in queste cose, non sapeva mai cosa dire o cosa fare.

-Samantha.. è successo qualcosa?-

 

 

  
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