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Autore: avalonne    13/04/2012    3 recensioni
Ebbene sì: avete letto bene. Non è la solita rivolta contro le Mary Sue ma è una rivolta delle Mary Sue. Queste povere creature innaturalmente belle sono costrette ad essere perfette e a innamorarsi dei personaggi principali della saga. Ma se non fossero davvero così? Se anche loro avessero un cervello, ma un cervello vero non solamente descritto a parole, e una propria volontà? Perciò ecco a voi delle Mary Sue per ogni generazione pronte a prendere la loro strada.
Conoscerete quella che non si fa problemi se è di una strana specie, quella che è stufa di essere una poco di buono, quella che si chiede perchè si deve innamorare di un idiota e tante altre!
E alla fine ci sarà un piccolo spaccato di quelle che sono diventate Mary Sue contro la loro volontà: Lily Evans, Hermione, Ginny, Victoire, Dominique, Rose e Lily Luna. Anche i loro stereotipi verrano distrutti in poche righe!
Genere: Comico, Commedia, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Innanzitutto scusate scusate scusate!!!! C’è ancora qualcuno che legge, vero?
Mi dispiace moltissimo per il ritardo con cui posto questo capitolo ma sono stati giorni un po’ intensi e poi questa stramaledetta festa di Lumacorno non voleva farsi scrivere!
Bando agli indugi per ora e vi lascio al capitolo finale dei Malandrini, in compagnia, come sempre, di Ariel e Cassandra e con la partecipazione straordinaria delle altre Mary Sue!

 

 
L’epoca dei Malandrini – La festa di Lumacorno
 
Dicembre 1977
 
Un invito non gradito
 
Remus si guardò intorno sospettoso, il suo nuovo sesto senso aveva iniziato a pizzicare: un nuovo pericolo si profilava all’orizzonte. Scrutò con attenzione il corridoio circostante: i suoi amici si erano allontanati e solo un’altra figura si stagliava nella penombra, una figura dai lunghi capelli verde-acqua. All’improvviso le sue narici sottili captarono l’odore del pericolo: un misto di lozione dopobarba e pozioni andate a male. Una mano calò sulle sue spalle.
 
Ariel era inquieta. Qualcosa le diceva che si stava per profilare all’orizzonte una grande scocciatura a cui sarebbe stato difficile sottrarsi. Perché non aveva seguito Ann in dormitorio? Nel corridoio con lei c’era solo Lupin, il Lupo Mannaro Grifondoro e anche lui non sembrava tranquillo. All’improvviso una sagoma imponente sbucò da una porta e sembrò aggredire il ragazzo.
 
- Buonasera miei cari! Qual buon vento vi porta qua? – Domandò gioviale il professor Lumacorno, ignaro dell’infarto che aveva rischiato di provocare a Remus.
- Buonasera professore! – Replicò questi quando fu di nuovo in grado di parlare. Ariel non rispose: la puzza di scocciatura si era fatta più forte che mai.
- Sono proprio felice di avervi trovato! Ho una proposta che non potete rifiutare! Dovete assolutamente venire alla mia festa di Natale del Lumaclub. Sono sicuro che sareste una coppia magnifica! Signorina DeLaMere, sarei davvero onorato di averti tra noi e in quanto a te, giovanotto, ti farebbe bene passare del tempo lontano da certe cattive compagnie! –
Remus quasi si strozzò con la saliva. La sua serata era già programmata, come ogni volta che si svolgeva una delle feste del Lumaclub: lui, Sirius e Peter avrebbero consolato James, in lutto dopo l’ennesimo rifiuto di Lily. Come poteva spiegare il motivo della sua rinuncia al professore? E la ragazza? Sicuramente il suo sogno non era quello di andare alla festa con lui, ma rifiutare poteva essere scortese!
Dal canto suo Ariel si riteneva offesa. Lumacorno aveva deciso di accoppiarli così solo perché sapeva che entrambi non erano del tutto umani! Non aveva nulla contro Lupin, per carità era un’ottima persona, ma non per questo doveva sposarselo. Lo guardò con attenzione: anche il ragazzo sembrava a disagio, sicuramente anche il suo sogno non era andare alla festa con lei.
- Professore, non per essere scortese, ma non credo sia una buona idea. – Iniziò Remus titubante.
- No, infatti. Ecco io avrei già un invito per quella sera, per la festa. – Ecco, l’aveva detto. Ora non restava che sperare che Samuel non cambiasse idea all’improvviso!
Lupin annuì soddisfatto dall’intervento della ragazza: - Ecco vede, non era una buona idea. Ora se lei ci potesse scusare … -
Prima che Lumacorno avesse il tempo di rispondere i due ragazzi erano spariti dal corridoio in direzioni opposte.
 
Rissa, rissa, rissa!
 
I pettegoli di Hogwarts, che si erano moltiplicati dall’entrata in scena delle Mary Sue in quella che, fino a pochi mesi prima, era una scuola normale in cui ognuno si faceva i fatti propri, erano estremamente delusi. Non solo Cassandra Middleton non sarebbe andata alla festa di Lumacorno con Sirius Black, ma aveva anche invitato un insulso biondino sotto consiglio dello stesso Black! Cose da pazzi. Di cosa si poteva parlare se le celebrità facevano di tutto per comportarsi normalmente? Persino Potter e la Evans sembravano essersi dati una calmata; dichiarazioni e rifiuti non erano più all’ordine del giorno.
La succitata Cassandra stava camminando normalmente in Sala Grande, diretta al suo tavolo, quando qualcosa accadde. E non si trattava del solito primino che sveniva alla vista delle sue gambe, o per i postumi di un incantesimo mal riuscito. Un ragazzo alto e moro, con lo stemma dei Corvonero appuntato sul petto, le si parò davanti.
- Tu sei Cassandra Middleton, vero? – Chiese il bel tenebroso.
- Sì, perché? – Rispose la ragazza senza scomporsi. Era una Grifondoro in fin dei conti e perciò, per definizione, non ascoltava mai la voce della ragione.
- Hai intenzione di andare alla festa del Lumaclub con Andrew Felton? – Chiese ancora, più minaccioso, lo sconosciuto.
- Sì, perché? – Cassandra iniziava a essere stufa di quello scambio di battute.
- Io non credo proprio che potrò permetterlo! – Replicò lui sfoderando un ghigno poco rassicurante.
Un mormorio concitato si alzò da tutti i tavoli: finalmente qualcosa rompeva la monotonia, se erano fortunati il bel tenebroso sconosciuto (non tanto sconosciuto in realtà, i suoi compagni di Casa sapevano benissimo chi era, così come altri studenti, ma non era il caso di sottilizzare) avrebbe rapito la Middleton dalle mani dell’insulso biondino per costringerla ad andare alla festa con lui e Black sarebbe stato costretto a salvarla!
Cassandra, che era perfettamente in grado di salvarsi da sola, stava iniziando a scocciarsi: - Senti, intanto tu chi sei, per Merlino? –
- Mi chiamo Anthony Dixon1 e … -
- Ah! – Esclamò soddisfatta la ragazza. – Ho capito. –
Lo sconosciuto, ora dotato di nome, rimase un attimo perplesso di fronte al cambio di atteggiamento di lei.
- No, guarda non credo che tu abbia capito … -
- No, no. Ho capito benissimo. – Rispose Cassandra di fronte alla Sala Grande che, invece, non capiva un bel nulla.
- Non puoi aver capito perché tu non sai. –
- Ho capito perché so. – E calcò l’accento sull’ultima parola.
- Ah. – Rispose Anthony, improvvisamente consapevole.
In quel momento di stasi, il suo principe azzurro, Felton, non Black, decise di intervenire.
- Cosa sta succedendo qui? –
- Niente! – Risposero in coro Cassandra e Anthony.
- Ci si becca in giro Dixon. – Lo salutò la ragazza.
- A presto Middleton. – Replicò il Corvonero, lasciando l’intera Sala Grande a bocca asciutta.
 
I preparativi per la grande serata
 
La serata della festa del Lumaclub era dunque giunta, un po’ in anticipo rispetto al Natale per permettere a coloro che avessero voluto, di tornare a casa per le vacanze.
Mancavano due ore al grande evento e tutti sanno che quella è l’ora peggiore per qualunque Mary Sue che si rispetti, perché è l’ora dei preparativi.
 
- Dove siete stati? – Chiese un sospettoso Remus ai suoi due migliori amici, Potter e Black, che tornavano in Sala Comune con un sorriso malandrino in volto.
- Siete andati a spiare le ragazze che si vestivano? – Domandò Peter.
I due ragazzi si guardarono: - Ramoso, sei un idiota! Perché non ci abbiamo pensato prima? – Abbaiò Sirius.
- Se non ci abbiamo pensato in due perché l’idiota sono solo io? – Rispose coerentemente James.
- Ma insomma dove siete stati? E cosa avete combinato? – Il ragazzo più serio del gruppo si stava iniziando a preoccupare.
- Oh abbiamo solo fatto un favore alla Evans e alla Middleton. – Rispose con nonchalance James.
- Abbiamo rinchiuso Mimosa Brown nel ripostiglio delle scope! – Chiarì Sirius.
- Voi avete fatto cosa??? –
- Ehi ci hanno promesso di farci copiare tutti i compiti di Pozioni per un mese! E poi sai che Ramoso non rifiuterebbe mai un favore alla sua donna! – E così dicendo Black strizzò un occhio agli amici e si spaparanzò di fronte al camino.
 
In effetti l’aria nel dormitorio femminile di Grifondoro si era fatta decisamente più leggera senza la presenza intossicante della Brown sempre pronta a dispensare consigli non richiesti.
Lily Evans poté finalmente indossare il suo abito color avorio, dalla vita stretta e le maniche ampie, senza che Mimosa potesse obbligarla ad accorciarlo a una lunghezza indecente. Dal canto suo Cassandra aveva rivoltato inutilmente il suo baule alla ricerca di abito poco appariscente, ma senza risultati apprezzabili. Si era così decisa a indossare un abito rosso fuoco, che la stola prestatole da Lily smorzava leggermente. Peccato che non ci fossero gite a Hogsmeade programmate per i giorni prima delle grandi occasioni. L’ultima cosa che la Middleton desiderava era essere nuovamente additata come la donna scarlatta. Per quella sera l’unica cosa di quel colore abbinata al suo nome doveva essere l’abito!
- Stai molto bene. – Le disse Lily.
- Grazie. –
- Grazie a te per avermi trovato il cavaliere giusto! –
Cassandra rispose con una strizzatina d’occhio (un’altra cosa paurosamente in comune con Black) e sospinse dolcemente l’amica verso le scale.
- Avanti allora! Che la tortura abbia inizio! –
 
Nella sala comune James era sempre più nervoso. Non poteva farci nulla ma la sola idea che Lily andasse al ballo con un ragazzo che non era lui gli faceva ribollire il sangue nelle vene. L’euforia per il tiro mancino giocato a Mimosa Brown si era rapidamente spenta, sostituita da un velo di amarezza che gli altri Malandrini cercavano inutilmente di dissipare. Questa cornice di dolore strappalacrime, che sta annoiando i lettori quasi più della preparazione delle Mary Sue, venne interrotta dalla discesa di Lily. Una vera e propria apparizione celeste: con l’abito bianco che faceva risaltare ancor di più i suoi capelli tiziani, i suoi occhi verdi, le sue forme perfette … insomma con l’abito ci aveva azzeccato. Mentre James rimaneva immobile a guardarla, rafforzando in lei la convinzione che troppi bolidi in testa gli avessero procurato un trauma cranico permanente, i suoi amici erano rimasti a corto di salivazione per l’apparizione di Cassandra. Sirius deglutì a vuoto: non era sicuramente la donna della sua vita, ma era pur sempre una gran figa! Lily salutò timidamente i ragazzi con la mano, Cassandra si limitò a un cenno della testa e insieme uscirono dal ritratto della Signora Grassa. Sirius si sporse con la testa per finire di contemplare il panorama che gli veniva fornito dal lato B di Cassandra, ma improvvisamente scoppiò a ridere e diede una robusta pacca sulle spalle di James: - Amico mio, hai finito di preoccuparti! –
Potter lo guardò perplesso.
- Non hai chiesto alla Evans chi è il suo accompagnatore, vero? –
Cenno di diniego.
- Andrà alla festa con Anthony Dixon! Non credo che la molesterà più di tanto, al massimo rischierà di essere lasciata in un angolo a far da tappezzeria con la Middleton! –
E con una risata liberatoria i quattro Malandrini si accinsero a passare una serata in tranquillità.
 
Anche nei dormitori di Tassorosso, nel frattempo, c’era un gran fermento.
- Sei sicura che sia necessario vestirsi in pompa magna per una festa data nello studio di un professore? – Stava chiedendo Ariel alla sua amica Ann.
- E che ne so io? Non sono mai stata invitata! Però che gusto ci sarebbe ad andare in divisa? –
- Ma io non ho un abito da cerimonia! Nessuno mi aveva prognosticato un ballo! –
- Potremmo cercare di trasfigurare un tuo vecchio vestito … - Propose Ann dubbiosa.
Detto fatto, stesero sul letto un abito azzurro a fiori lungo quasi fino alle caviglie.
- Ti prego, dimmi che non vai in giro con questa roba! – Mormorò Ann sconvolta.
- Forse non sarà di moda tra i maghi, ma nella Londra babbana se ne vedono molti di abiti così! Basta abbinarci degli occhialoni da sole e … -
- Da quando ti intendi di moda babbana tu? –
- Credi che abbia sempre vissuto in un acquario? –
Dopo l’ultima affermazione Ann decise di non chiedere più nulla e si applicò alla Trasfigurazione dell’abito. Come prima cosa lo resero tinta unita, un bell’azzurro scuro da abbinare ai fenomenali capelli di Ariel, successivamente venne allungato fino a coprire i piedi e leggermente ristretto in vita; le maniche vennero semplicemente tagliate via e le cuciture risistemate con un Reparo.
- Continua a non essere il massimo dell’eleganza, ma meglio di prima è! – Commentò Ann leggermente abbacchiata.
- Lo migliorerò con qualche accessorio e un’acconciatura sobria. In fin dei conti non devo neppure uscire dal castello e Samuel mi ha già visto con una coda di pesce, peggio di così … -
 
Samuel Cole, dal canto suo, veleggiava tra l’essere estasiato e l’essere terrorizzato. Dopo l’avventura nel lago, quando Ariel lo aveva prima salvato e poi tentato di affogare per un suo commento di troppo, aveva iniziato a passare sempre più tempo insieme alla bella creatura marina, o lacustre che dir si voglia. Dopo molti tentennamenti, e la minaccia di un Imperio da parte di Danny, il suo migliore amico, si era finalmente deciso a invitarla all’annuale festa del Lumaclub. Per dir la verità si era autoinvitato perché un insulso Tassorosso non avrebbe mai avuto l’onore di varcare le porte dell’ufficio del vecchio Horace, a meno che esso non appartenga a una qualche specie rara e non ancora classificata! Era rimasto assai stupido dell’immediata risposta positiva della ragazza e in quel momento, attendeva ansioso, nella sala comune. E se Ariel avesse cambiato idea e fosse andata alla festa con Lupin? Aveva sentito dire che il professore di Pozioni aveva tentato di accoppiarli. Fortunatamente per i lettori che temono l’avvento di un James il Depresso 2 la Vendetta, Ariel scese le scale e dedicò a Samuel un sorriso radioso, di quelli che incantano i poveri malcapitati, ereditato da una qualche parente Veela, che ogni Mary Sue che si rispetti ha nella sua genealogia. Dopo che Daniel lo fece riprendere dal trance con un potente scappellotto sulla nuca, il giovane Cole offrì il braccio alla sua Dama Azzurra e insieme varcarono la soglia della sala comune.
 
La festa al Lumaclub
 
La serata nel Lumaclub proseguiva noiosa, come tutti gli avvenimenti organizzati dai professori, siano essi maghi o babbani.
Lily, all’ennesima crisi di gelosia del suo cavaliere verso Andrew Felton e qualsiasi essere maschile gli ronzasse intorno, stava per buttare nel cesso di Mirtilla Malcontenta anni di autocontrollo e perfezione per fiondarsi in sala comune Grifondoro e ubriacarsi con i Malandrini (“Stiamo parlando di Potter e Black, devono avere per forza del Whisky Incendiario di contrabbando o sapranno come procurarselo” ripeteva a se stessa). All’ennesimo sguardo truce di Anthony, si voltò intorno alla ricerca di un’ancora di salvezza. La bella e bionda Diane, lungi dal pensare a Potter o a chiunque altro, aveva incatenato i suoi occhi meravigliosamente azzurri a quelli di Richard Davies e sembrava che neppure una Guerra Magica potesse distrarli. Poco più indietro una ragazza dalla chioma multicolore faceva mulinare in giro la sua splendida coda rischiando di rovesciare la caraffa del punch.
Cercò, invano, lo sguardo della sua compagna di stanza, ma Cassandra sembrava scomparsa nel nulla. Lily sospirò depressa e con sorpresa si ritrovò a pensare che le mancavano davvero le risate dei Malandrini; forse non era troppo tardi per tornare in sala comune.
 
Qualche ospite più in là, Cassandra stava finalmente per coronare il suo sogno. A scanso di equivoci è sempre bene ripetere che questo non riguardava in alcun modo Sirius Black, e tanto meno lui e la cioccolata rubata a Remus Lupin, come sostenevano malelingue molto maliziose. Cassandra Danae Persefone Middleton stava finalmente per incontrare il responsabile del M.I.T., l’uomo per il quale aveva addirittura accettato di partecipare a quella barbosissima festa. Insieme a Andrew strinse la mano dell’alto mago dai capelli argentati. Non stava neppure ascoltando Lumacorno, che si sperticava in inutili lodi sull’eccentrica coppia, totalmente assorbita dallo scorcio di futuro che aveva appena intravisto. Niente affascinati maghi dagli occhi grigi, nessuna festa importante di fidanzamento, ma un bellissimo ufficio in America dove condurre interessanti studi di Trasfigurazione Avanzata accanto ad un nuovo simpatico amico, finalmente libero da un fidanzato oppressivo. Insomma la ruota stava per girare anche per Cassandra e il suo futuro si srotolava roseo di fronte a lei, lontano dalla Guerra e dai lutti che avrebbero presto scosso il mondo magico inglese.
 
Ariel, invece, era perplessa: tutta quell’aspettativa per una riunione di studenti nello studio di un professore? Davvero non capiva cosa rendesse speciale quella festa. Vero era che di balli o feste non se ne organizzavano solitamente a Hogwarts, ma se i risultati dovevano essere quelli era più che felice della cosa. Le ragazze erano tutte incredibilmente in tiro e avevano stampata in viso quella particolare espressione che sembra gridare al mondo intero: perché ho sprecato due ore della mia vita a truccarmi se devo ritrovarmi a parlare con il mio compagno di banco?
Intercettò lo sguardo di una ragazza con i capelli rossi che sembrava sull’orlo del suicidio e decise che era ora di dare una svolta alla serata. Si voltò verso Samuel che sorseggiava una Burrobirra leggermente imbarazzato.
- Ti andrebbe di prendere un po’ d’aria? – Gli chiese gentilmente. – Questa festa non mi sembra … ecco … molto riuscita. –
Il ragazzo abbandonò la Burrobirra su un tavolino e la scortò galantemente fuori dall’ufficio. Appena giunti in corridoio Cole tirò un sospiro profondo e con una faccia da funerale si apprestò a iniziare quello che aveva tutta l’aria di essere un discorso serio.
- Ariel … mi dispiace molto che tu ti sia annoiata. Forse se tu fossi venuta con Lupin ti saresti divertita di più. – Sputò fuori tutto d’un fiato.
- Lupin? – Domandò Ariel perplessa.
- Sì. – Samuel era arrossito fino alle orecchie. – Ho saputo che hai ricevuto un suo invito per questa sera e … -
La ragazza lo interruppe prima che potesse dire altre idiozie.
- Senti, non è stato Lupin a invitarmi, ma era Lumacorno che ci aveva proposto di venire alla festa insieme. Lupin non aveva nemmeno intenzione di venire! E poi mi sembra che io sia qui con te, o sbaglio? Non mi sembra di essermi fiondata tra le braccia del Licantropo quando l’abbiamo incontrato sulle rive del Lago Nero, ma sei tu che ho salvato! Infine, se devo essere sincera, tu sei molto più carino di Lupin e anche più simpatico. – Ariel ringraziò il suo sangue freddo, era pur sempre figlia di creature marine, che le impediva di arrossire mentre pronunciava l’ultima frase. Era vero, Samuel era un bel ragazzo, alto, con dolci occhi azzurri e soffici capelli castani, mentre Lupin non era esattamente un adone, con quell’aria così emaciata e le cicatrici che attraversavano il suo corpo troppo magro. – Lupin dovrà trovarsi un’altra Tassorosso dal nome improbabile e dai capelli multicolore2! – Concluse sorridendo.
- Davvero? – Samuel, invece, era decisamente arrossito. – Allora che ne diresti di fare un giretto io e te? Sulle rive del Lago, magari questa volta senza Lupi Mannari in giro. –
Ci fu un breve attimo di silenzio mentre i visi dei due ragazzi si avvicinavano per il loro primo bacio. Un secondo prima che le loro labbra si sfiorassero un fastidioso miagolio li interruppe sul più bello. Meditando di prendere a calci Miss Purr da quel momento sino alla fine dell’anno scolastico, Samuel cercò di riprendere un po’ di contegno: - Forse sarebbe meglio rientrare in sala comune, gli altri dovrebbero essere a letto e quindi nessuno ci disturberà! –
- Se no esiste sempre il corridoio proibito dl terzo piano … -
- Sarebbe divertente, sebbene … - Samuel si mordicchiò un labbro timoroso.
- Hai paura di trovarci un cane gigante a tre teste3? –
- Non ti è mai capitato di incontrare la McGranitt nei corridoi di notte, vero? Affronterei molto più volentieri il cane gigante a tre teste! –
Ridendo si avviarono verso i dormitori di Tassorosso, mano nella mano, e poco prima di attraversare la porta si scambiarono il famoso e atteso primo bacio, con buona pace di Remus che finalmente non venne più tormentato da strani istinti e da scale dotate di propria volontà.
 
 
 
Note:
1 – Per chi non se lo ricordasse Anthony Dixon è il fidanzato segreto di Andrew Felton, il ragazzo Corvonero che andrà alla festa del Lumaclub con Cassandra.
2 – E anche Ariel dimostra di avere Eccellente in Divinazione … Tassorosso, nome improbabile e capelli multicolore = Ninfadora Tonks!
3- Altro esempio di doti divinatorie: il corridoio del terzo piano ospiterà Fuffi il primo anno di Harry.
 
 
Wow! Ci siamo: è finita! Ci sarebbe ancora l’ultimo capitolo, ma quello sarà dedicato solo a LEI, la Mary Sue tra le Mary Sue, la ragazza che tutti amano, la Prefetta Perfetta, insomma Lily Evans!!!
Nonostante il ritardo sono un po’ soddisfatta, soprattutto perché ho rotto il cliché dei cliché: l’abito per la festa! Ecco a voi Ariel, la prima Mary Sue a NON avere un abito da cerimonia! E perché dovrebbe averlo, poi? Va a scuola, mica a un rave party! Perciò si è dovuta accontentare di trasfigurare un vecchio abito (ho cercato di immedesimarmi nella moda fine anni ’70), per la serie la magia servirà pure a qualcosa! Per quanto riguarda Cassandra e la Evans ho supposto che, essendo abitualmente invitate alle feste di Lumacorno (anche se solitamente la Middleton non partecipa) si siano organizzate! Ah Sirius giura e spergiura che è sempre colpa della Malefica Autrice se si è soffermato sul lato B di Cassandra, ma non so se credergli o no!
Quindi ora che è finito: via ai commenti! Siete soddisfatte delle scelte delle nostre eroine? Per Cassandra non avevo dubbi: ormai si è lanciata nella carriera, in quanto al ragazzo di Ariel … Samuel ha perso un po’ di smalto, ma bisogna capirlo, era il suo primo bacio, è normale un po’ di insicurezza! Eh sì, i miei studenti di Hogwarts sono un po’ timidoni, non hanno all’attivo così tante esperienze sessuali da poter scrivere un manuale, spero che li possiate perdonare! J
Ora davvero basta e … a voi la mano per i commenti! ;)

  
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