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Autore: meiousetsuna    14/04/2012    8 recensioni
Bentrovate, amiche Sailor!
Questa è l'ultima storia della serie New Wave Heroines, e si svolge durante la parte finale della favolosa terza serie.
Si tratta di una mini-long di 4 capitoli, niente paura!
La minaccia del Silenzio incombe sul mondo, ma le Outher Senshi devono affrontare, oltre i potenti nemici, anche le loro paure, incertezze... cosa sarà di loro, alla fine di questa guerra? E per cambiare... Haruka è protagonista! Un grazie di cuore a tutte le dolci personcine che hanno seguito le prime due storie, siete state preziose!
Buon divertimento a tutti coloro che vorranno fermarsi a leggere, baci, la Vostra Meiou Setsuna
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Hotaru/Ottavia, Setsuna/Sidia, Usagi/Bunny | Coppie: Haruka/Michiru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'New wave Heroines'
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Capitolo 2

Mise a fuoco la vista, per quanto difficile in quel pulviscolo infuocato e si rese immediatamente conto di quale fosse l’incredibile realtà: non era affatto morta e così le altre ma mentre Michiru era accanto a lei con un’espressione di dolorante meraviglia, Setsuna fluttuava di fronte a loro in quello che non era più definibile come il luogo e il momento precedente l’esplosione; le normali dimensioni dello spazio-tempo apparivano visibilmente alterate, possibile che Sailor Pluto avesse contravvenuto al divieto impostole da epoche remote? Sì, il tempo era fermo e ugualmente le conseguenze della deflagrazione; intorno a lei si materializzavano incredibili fenomeni, come le fiamme sospese nell’aria, a pochi centimetri dal suo viso.


“Ma cosa… - Michiru era interdetta, aveva impiegato più tempo a rendersi conto dell’accaduto - Setsuna, cosa hai fatto? Non potevi…”
“Se voi doveste riuscire ad incontrare il Messia…”
Il viso della ragazza era disteso ed irradiava una serenità che era lontana dal provare, nessuno corre felicemente incontro alla propria fine, ma nell’istante decisivo aveva scelto di portare a termine l’esistenza per la quale era tornata sulla Terra, tentando di farlo nel miglior modo possibile, dando un’opportunità in più alle sue amiche. Senza avere modo di reagire all’accaduto, le due guerriere si ritrovarono catapultate fuori dall’elicottero, atterrando piuttosto duramente, e solo un secondo dopo, con un tremendo boato, pezzi di metallo, fumo e vampate incandescenti formavano, in alto sulle loro teste, un fiore di fuoco.


“Sailor Pluto!”
Se lo avessero saputo un minuto prima, non l’avrebbero creduto; un insieme di ansia e desiderio di vendetta pervase l’animo di entrambe, scontrandosi con la dura necessità di guardare avanti e lasciare i rimpianti a dopo, quando quell’incubo si fosse risolto in un modo o nell’altro; almeno in questo la loro sintonia non si era affatto alterata, facendole tacitamente decidere di non aggiungere una sola sillaba e conservare tutta l’energia per andare avanti, istintivamente, verso la fonte di tutto quel male.


Le compagne procedevano di pari passo, avanzando al suono ritmato della loro corsa, velocissima e regolare, che segnava una cadenza sincopata simile ai battiti accellerati dei loro cuori, invasi dalla sofferenza. ‘Sei cambiata Haruka, ormai da vari mesi, e credo di conoscere il  motivo… ti prego, cerca di vedere chiaro in te, non farmi vivere in questo stato di incertezza – Michiru cercava di non pensare a quella cosa, l’idea la faceva impazzire, ed ora doveva concentrarsi sull’obbiettivo – non sopporto di perdere la minima parte del tuo amore, piuttosto sarei felice di cadere in questa battaglia, sempre che fosse di una qualche utilità”.
Improvvisamente una sagoma conosciuta si presentò di fronte a loro; il professor Tomoe, reso ormai completamente folle dalla contaminazione del Daimon e dalla persuasione occulta della malefica Mistress 9, stava raccogliendo tutte le forze per sferrare l’attacco decisivo.
”Stupide ragazzine, dove credete di andare? Ormai l’avvento sta per compiersi!”


“Ti fermeremo, costi quello che costi! ”
“Non lasceremo mai che il buio scenda sul nostro pianeta! Ma… guarda!”
Dal corpo di Tomoe, rimasto svuotato come una crisalide, fece la sua apparizione un essere gigantesco e alieno che si posizionò subito in un atteggiamento  di aggressione.
“World Shaking!”
Senza attendere che il  loro nemico prendesse in mano la situazione Haruka aveva evocato la forza del suo pianeta guardiano, scatenando la sua immane capacità distruttiva in direzione dell’avversario, ma senza ottenere un risultato decisivo, anzi… centinaia di automi antropomorfi, che restavano sospesi in uno stato di apatia, richiamati dal loro creatore, si rianimarono improvvisamente, lanciandosi con furia cieca contro le Sailor.


“Dannazione! Sono troppi, non li terremo a bada a lungo!”
“Resisti Michiru, non abbiamo scelta, dobbiamo sbarazzarcene!”
Per qualche minuto lottarono alla pari, finché, dopo un poco, dei filamenti estesi dai corpi dei mostri bloccarono le braccia e le gambe delle due compagne, ma prima ancora che avessero il tempo di temere per la loro sorte, una voce nota risuonò nelle loro menti.
“I talismani!”
Qualcosa di miracoloso si compiva davanti ai loro occhi: lo specchio e la spada apparvero dal nulla, formandosi praticamente nelle mani delle legittime proprietarie, rifulgendo di luce abbagliante e capovolgendo decisamente le sorti della battaglia; l’ultimo automa si accasciò al suolo, trafitto alla testa dalla micidiale lama. Ormai la strada per giungere al centro dell’Istituto era sgombra, inoltre non c’era bisogno di conoscere il percorso, bastava l’istinto a guidarle verso l’aura diabolica sempre più vibrante, finché finalmente si trovarono facci a faccia con l’odiata Creatura del Silenzio e con…


’Usagi’. Era inevitabile, non poteva giocare a rimpiattino in una situazione d’emergenza come quella, presto o tardi i nodi sarebbero venuti al pettine; ma era davvero il colmo della sfortuna essere doppiamente trafitta dalle spine del dubbio, perché era troppo difficile capire se la cosa migliore fosse essere li e portare fino in fondo la missione e soprattutto per quale motivo…
Quella ragazzina le ispirava una tenerezza che superava quella che provava per Michiru; c’erano mille valide giustificazioni, la sua ingenuità estrema, la dolcezza che dimostrava verso tutti coloro che richiedevano il suo aiuto, la trasparenza del suo cuore, un cuore che aveva scrutato, senza alcun diritto, fino agli angoli più nascosti, tenendo in mano il suo cristallo, vivo, caldo e luminoso… e qualcosa era cambiato in lei.
Non aveva più guardato le cose dallo stesso punto di vista, ma quei sentimenti erano pericolosi; la pietà e l’affetto pesavano come il piombo durante quella guerra, costringendola ad uno sforzo sempre maggiore per restare lucida e fredda quando doveva esaminare delle persone morenti e decidere della loro sorte, mentre Michiru al contrario, stava passando dal rimorso iniziale ad un distacco controllato; ma fingevano entrambe molto bene, o almeno poteva parlare per se.


Era riuscita a nascondere tutto, a mantenere un’apparenza gelida e razionale, perfino in quel momento. Però una cosa non poteva perdonarsela nei confronti della sua amata, un gesto impulsivo, dovuto ad un disperato tentativo di correttezza, che doveva consentire la salvezza di almeno una delle persone che si dividevano il dominio dei suoi pensieri ed a conti fatti, aveva deciso per Usagi, perché più indifesa, troppo emotiva per essere davvero utile in quel frangente, mentre sentiva di poter contare pienamente su Michiru, consapevole che l’obbiettivo andava raggiunto anche lasciando una strada lastricata di cadaveri alle spalle, inoltre almeno teoricamente la loro forza era notevolmente superiore a quella delle Inner Senshi, loro erano  predestinate, eppure varie volte aveva dubitato quando si era trovata a stretto contatto con l’aura avvolgente di Sailor Moon.


Comunque tornare indietro dopo aver stabilito una linea di comportamento era refrattario alla sua natura, dunque avevano dato appuntamento alla ragazza e prima di andare via, intimandole di restare alla larga dal loro campo d’azione, le aveva strappato il ciondolo che le consentiva la trasformazione, lasciandola inerme e addolorata. In seguito gli avvenimenti non si erano svolti come speravano, segnando un considerevole vantaggio iniziale per i loro nemici; non aveva perso il suo coraggio neanche di fronte alla morte finché non aveva visto la sua Michiru, incurante della promessa che si erano scambiate farsi avanti per sacrificarsi al suo posto e restare immobile a terra, mentre il sangue usciva lentamente dalle innumerevoli piccole ferite procurate dalle spine che la trafiggevano.
In ogni goccia se ne andava un soffio di entrambe le loro vite e in quel momento aveva avvertito la consapevolezza che almeno il suo istinto era rimasto invariato, facendole provare a sua volta le stesse sofferenze, perché un filo invisibile correva tra loro trasmettendo ogni emozione.


Mentre guardava impotente quell’esistenza preziosa dileguarsi inarrestabile come acqua versata sulla sabbia, non poteva pensare ad altro che a quanto era accaduto poche ore prima; coscienti che poteva  trattarsi dell’ultimo giorno, attendevano il momento prefissato per andare in azione, lei  si era seduta accanto alla finestra nel suo angolo preferito, ed aveva lasciato che la mente vagasse, estraniandosi, cullata dalla musica… finché di colpo si era ricordata che lo stereo poggiato sul pavimento della stanza era spento fino a pochi istanti prima.

Si era girata lentamente ed aveva provato un lungo fremito; non riusciva proprio ad abituarsi alla bellezza di Michiru, specialmente quando un velo di tristezza conferiva ai suoi occhi il colore e l’incanto dell’oceano; inoltre era appena uscita dalla piscina, e rivoli stillavano dai suoi capelli, che sembravano anch’essi liquidi, facendo brillare la sua pelle, tutto il suo corpo pareva composto di elementi fluidi. Se mi abbracci adesso sarò travolta come se un’onda mi colpisse all’improvviso e questo non è possibile…

 

Carissime Amaerize, Fragile Guerriera, Julia98, KazeHaru, skullrose... siete qui! che bello! E anche Anto 62, Algida, Celesten, Lelou_Tenou, MATT BIANCO, Shadow_84... scusate se vedrete qualcosa di strano, ho dovuto cambiare il dreamweaver e non so cambiare i caratteri... a presto, vi voglio bene!

  
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