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Autore: MrBadCath    14/04/2012    2 recensioni
«Quindi? Dove è?»
«Sono andati a comprare il pane»
«A comprare il pane?»
*-*-*-*-*-*-*-*-*
«Sai qual'è il paradosso?»
«No»
«Che le prime due volte che ti ho vista eri quasi nuda e adesso stiamo facendo l'amore col cappotto.»
*-*-*-*-*-*-*-*-*
Storia di 4 amanti e tutto quello che ne consegue (quindi un gran casino).
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brian May, Freddie Mercury, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Inutile precisare il contesto: Mary stava lavorando e la coppia clandestina si era appena incontrata in una tavola calda. Un’altra coppia stava ovviamente seduta a debita distanza da quella, cercando di passare del tutto inosservata. Cassie aveva portato una papalina a Brian, di modo che cercasse di raccoglierci tutti i suoi capelli, ma il tentativo era in parte fallito, così si erano seduti dietro un pianta. Il ragazzo dava le spalle al tavolo dei due così da non risultare estremamente riconoscibile, mentre l’altra copriva il viso con il menù.
«Joseph? Joseph!!!!» strillò la voce dall’altra parte del tavolo di mezzo metro di profondità.
«Ti sto ascoltando, Cassie...» bofonchiò lui.
«Non chiamarmi ‘Cassie’, dobbiamo dissimulare, per piacere, non farci scoprire un’altra volta!»
«D’accordo, Louisa, scusa se ci faccio scoprire ogni santa volta.»
«Sì però cavolo, che nome è Louisa? Hai una fantasia terribile.»
«A me piace...»
«D’accordo come vuoi tu...»
Intanto arrivarono i loro caffè.
«Ehi, Brian. C’è qualcosa che non va? Non mi sembri molto presente oggi» constatò lei infine, accorgendosi sospettosamente di qualcosa che non andava non nella coppia che stavano pedinando, ma nel suo amico.
«Devo dirti una cosa importante.» ammise lui. Si stava grattando la testa, ma lei non capì se fosse per la papalina o per il nervosismo.
«Anch’io: la situazione sta degenerando, sappilo. Il tuo cantante ha di nuovo passato la mano su quella di Cleo. Sappiamo entrambi che cosa significa...» lo interruppe.
«No, la mia è più importante.» Brian riprese la parola.
«Che c’è?»
«Ho un problema.»
«Esponimelo!»
«Ho una ragazza.» dichiarò tutto d’un fiato il chitarrista.
«Ti tradisce?» domandò preoccupata.
«N-no, non credo, almeno.» balbettò lui, preso in contropiede «Ecco, il punto è che Chrissie vuole conoscerti.»
«Me? Che onore! E, se posso sapere, perché vuole conoscere me?»
Al tavolo ci fu un momento di silenzio imbarazzante.
«A dire la verità me lo domando anch’io...»
«Non voglio metterti nei casini! Io non sapevo... non mi avevi detto questa cosa... mi dispiace.» si rammaricò Cassie.
«No, non credo sia quello. Mi sono fatto due idee: la prima è che pensa che tu sia pazza, e la seconda che io sia impazzito. Il problema è che se ti incontra, capirà che entrambe le cose sono autenticamente vere.» borbottò il ragazzo, dondolando nervosamente la grande tazza di caffè.
«Ma se non mi incontra penserà che sono la tua amica immaginaria e quindi che vai in giro a pedinare Freddie da solo, oppure che sono la tua amante. Solo in questo momento mi viene da pensare che tu non voglia nessuna delle due.» dedusse brillantemente lei.
«Quindi vuoi incontrare Chrissie?» domandò perplesso lui.
«Certo che sì!» Cassie fece una piccola pausa «Un attimo però, io da sola con voi due non ci sto: è imbarazzante!»
«Porta qualcuno allora!» suggerì Brian.
«Posso portare Cleo? Tanto credo che più o meno lei sia a conoscenza del nostro piano. E poi magari così le vengono i sensi di colpa!» sorrise soddisfatta la ragazza, immaginandosi la scena.
«Direi di no! Devi portare un maschio, possibilmente sessualmente attraente, così da essere sicuri che lei pensi che tu hai già altro da fare nel tuo tempo libero.»
«Il problema è che io non ho amici maschi sessualmente attraenti...»
«Grazie, eh. Ok, vedrò di procurarti qualcuno io.»

Cleo era sdraiata sul divano a sfogliare una rivista di musica, quando sopraggiunse Cassie, che si stava preparando per uscire.
«Come mai esci?» domandò, sarcastica.
«Che c’è? Non posso uscire?» bofonchiò l’altra.
«Sì, solo che mi sembrava strano sai. Ultimamente stai uscendo solo per pedinare me. E oggi io e Freddie non ci vediamo, sai benissimo che Mary ha il giorno libero.»
«Non essere così acida, guarda che io ho un’attivissima vita sociale. Il mio piano di sabotare la tua relazione di solo sesso con Freddie non c’entra con tutte le mie uscite.» rispose altezzosa la biondina.
«E sentiamo, oggi con chi esci? Non sarà mica Brian! Lo sai che è fidanzato, vero?» Cassie un po’ se ne risentì: lo sapeva benissimo, ma il fatto che probabilmente lei l’avesse saputo prima le dava un certo fastidio. Il secondo punto era che ancora non sapeva chi le avrebbe mandato Brian per l’incontro con Chrissie. Proprio da quella via suonò il campanello: il suo accompagnatore era arrivato.
«Certo che lo so.» rispose la biondina, acida «Beh, adesso vedrai...» prese tempo. Non ci volle molto e la sorpresa le fece ridere entrambe.
«Ma tu non sei Roger? Il batterista di Freddie?» domandò Cleo non appena il biondino fece capolino sulla porta. Lui si limitò ad annuire. «E voglio dire... non sei fidanzato? Un ragazzo bello come te deve pur essere fidanzato!»
Roger arrossì, non comprendendo poi la ragione di tanto accanimento.
«No, veramente, ecco, mi sono lasciato da poco e...»
«Ma non è che la tipa è ancora in giro vero? Perché ti avviso: Cassie non vuole fare l’amante di nessuno! E picchia duro eh!»
Il batterista tentò di immaginare un confronto tra Dorothy e Cassie, fallendo, per fortuna.
«No, non credo che ci sia questo tipo di pericolo.» commentò lui. «Beh, vogliamo andare? Gli altri ci stanno aspettando...» disse, rivoltò all’altra bionda nella stanza.
«Gli altri chi?» domandò Cleo curiosa.
Cassie le fece l’occhiolino e uscì dalla porta:
«Tranquilla, l’hai già detto: Freddie non c’è.»

Non avendo niente da fare, Cleo si era mangiata mezzo contenuto dell’intera casa: biscotti, cioccolata, pane, prosciutto, i sughi di Cassie spalmati sul pane.
Gironzolava per casa con i capelli rossi scompigliati e il pigiama:
-Se Freddie mi vedesse così, sarebbe l’ultima volta- ridacchiò fra sé e sé, convinta di quel che diceva.
Se avere il compito di fidanzata è difficile, far l’amante lo è ancor di più; semplicemente perché non c'è l'amore di mezzo, bisogna essere disinvolti e perfetti, fisicamente.
Quando entrò in bagno per fare pipì, non poté fare a meno di guardare la sua figura riflessa nello specchio a parete enorme, decise che aveva bisogno di una doccia.
Stava per mettere il balsamo sui capelli, ma sentì il campanello chiamarla verso la porta:
«Oh maledizione!» esclamò aprendo le ante di vetro opaco che l'avevano divisa fino a quel momento dall’aria fredda.
Le venne la pelle d’oca mentre si copriva con un asciugamano e si infilava le ciabatte infradito di plastica, poi corse alla porta urlando:
«Arrivo!!»
Aprì la porta e aggiunse:
«Ops. E tu cosa ci fai qui?»
   
 
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