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Autore: Harriet    09/11/2006    2 recensioni
Una raccolta di 7 oneshot su Ed, per analizzare il suo carattere, la sua storia, il suo rapporto con gli altri personaggi e soprattutto con Al. (Le storie sono state scritte per la Writing Communty True Colors)
Genere: Malinconico, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Elric
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tema:#25 He’s a child of the sun

Tracce

- Colonnello Mustang! E’ arrivato un rapporto relativo ad una cittadina nella zona dell’Est.-
L’uomo sollevò la testa dalle carte a cui sta lavorando e incontrò gli occhi del tenente, arrivata per portargli altro lavoro. Tese la mano per ricevere l’ennesima seccatura, poi si immerse nella lettura delle carte. Una lettura veloce, mentre un mezzo sorriso iniziò ad apparire sul suo volto. Sorriso particolarmente significativo.
- Tutto a posto.-
- Tutto a posto? Colonnello, se non se ne fosse accorto, in quella città ci sono dei problemi!-
- E io ho le soluzioni.- Il sorriso si allargò un po’, e la cosa al tenente Hawkeye non piacque granché. Intuì qualcosa e si preparò a replicare, ma il colonnello la precedette, annunciandole quali erano le sue “soluzioni”. – Mi mandi qui l’Alchimista d’Acciaio.-
Ecco, appunto.
- Cosa? Signore, con il dovuto rispetto, io credo che un ragazzino da solo in una situazione come quella non sia...-
- Si fidi, tenente. Quel piccolo arrogante è esattamente quello che ci vuole, in una situazione come quella.-
- Colonnello, la invito a moderare il linguaggio quando parla di un suo collega alchimista di stato!-
- Sto solo dicendo la verità.-
Riza Hawkeye sospirò. Stava solo dicendo la verità, già. Quando il colonnello sorrideva in quel modo, era perché pensava davvero tutte le impertinenze che diceva su Edward Elric.
- Non vedo però come l’intervento di Edward Elric possa risolvere la situazione di cui stiamo parlando, colonnello.-
- Il piccoletto ha delle capacità. Sembra che riesca a fare delle cose inaudite, con i suoi strepiti e le sue uscite improvvise. Sì, tenente, sono proprio convinto della mia scelta.-
Come tutte le altre volte in cui aveva spedito l’Alchimista d’Acciaio, magari con qualche scusa, in mezzo ai guai.
Convinto della sua scelta, che forse non era neppure così criticabile...
Quel ragazzo ha in sé qualcosa di così puro, pensò lei. Deve avere una grande confusione nei suoi pensieri e una storia dolorosa, eppure ha un modo di agire di una semplicità disarmante. E’ diretto, impulsivo. E allo stesso tempo è efficace.
Sorrise, finalmente convinta.
E’ come un raggio di sole che arriva all’improvviso in un groviglio di ombre, e riesce a disperderle in un istante. Spero solo che si conservi sempre così, e che le ombre non lo avvolgano mai.
- Vado a chiamarglielo subito, signore.-

*

- Questo posto è cambiato, eh?-
Il proprietario della locanda sollevò la testa di scatto, stupito dall’osservazione che il cliente, apparentemente uno sconosciuto, aveva appena fatto.
- Come?-
L’altro sorrise, spingendo il bicchiere attraverso il bancone, per farselo riempire di nuovo.
- Dicevo che questo posto è veramente cambiato, da un po’ di tempo.-
- Non credo di averla mai vista qui. Come fa lei a saperlo?-
- Ci sono capitato un paio d’anni fa. Quando qui la miniera era di proprietà di un membro dell’esercito. E la vita non era così ridente come adesso.-
- Ridente? Mi prendi in giro?- si ribellò l’oste. – C’è un sacco di lavoro da fare e poco da ridere!-
- Vuole negare che due anni fa andava peggio?- incalzò l’altro.
- Beh...- L’oste si fermò, incupendosi per un attimo al ricordo. – Beh, sì. Se devo essere onesto...due anni fa era proprio un inferno.-
- Ho sentito che ora la miniera è di proprietà della gente.- riprese il cliente. – Com’è avvenuto che siete riusciti a mettere insieme così tanti soldi da comprarvela?-
Un sorriso comparve sul volto dell’oste, un sorriso che sembrava un po’ innaturale su un viso accigliato come quello.
- In realtà ci è costata quanto il prezzo di una camera e una cena nella mia locanda.-
- Ora è lei che mi prende in giro!-
- Non sto scherzando. La miniera l’abbiamo regolarmente comprata. Il militare che la possedeva la rivendette ad un alchimista di stato e noi l’abbiamo comprata da lui.-
- Continua a sfuggirmi il punto...-
- Un dannato mocciosetto con un sorriso fin troppo sicuro di sé. Però alla fine, senza di lui saremmo ancora...all’inferno.-
- Mi sta dicendo che questo alchimista di stato non era che un ragazzino, e che lui vi ha rivenduto la miniera in cambio di una cena e un pernottamento qui?-
- Sì, per due persone.-
- E si può sapere perché l’ha fatto?-
- Sto ancora domandandomelo io stesso.-
L’altro scoppiò a ridere, troppo incredulo e sconcertato per fidarsi completamente di quella storia. Ma anche troppo desideroso di crederci davvero, di pensare che in quel piccolo pezzo di mondo esisteva una persona capace di fare una cosa simile.

*

Al guarda l’infinito oltre il finestrino del treno. Si concentra sulle cose che vede e sulle prime genuine sensazioni che queste risvegliano in lui, lasciando dietro di sé i troppi pensieri che sempre affollano il suo piccolo animo di ragazzino.
Fuori il cielo è imbronciato e il sole sembra non voglia farsi vedere per qualche sciocca ripicca. Un po’ come Ed in questo momento, che dormicchia tutto imbronciato, semisdraiato nel seggiolino del treno, in una posizione impossibile. Ha chiuso gli occhi borbottando contro i compiti assurdi che l’esercito affida loro, e ora è in uno stato a metà tra la veglia e il sonno, con il visetto tetro e l’espressione irritata.
Al sa che Ed è davvero imbronciato come il cielo e dispettoso come il sole di quella mattina. Ma sa anche che suo fratello è fedele e costante come il tenace sole estivo, e che per lui ci sarà sempre, risplenderà sempre. E anche per la gente che andranno ad incontrare Ed sarà come un po’ di luce. Magari lo riterranno immaturo, impulsivo, sbruffone e antipatico, ma alla fine non potranno non vedere la sua sincerità, la sua forza.
Magari non se ne accorgeranno subito, ma la luce di Ed lascerà le sue tracce, nei luoghi e nei cuori che incontreranno sul loro cammino.
Al è davvero fiero di Ed.


Fine della raccolta. Grazie a tutti, se siete arrivati fin qui! ^__^ I'm at Dark Chest of Wonders Ricordo che queste storie sono state scritte per la Writing Community True Colors. Vi invito a farci un giro e dare un'occhiata all'archivio. Grazie a chi l'ha creata, per avermi permesso di fare quest'esperienza divertente! Grazie alle belle personcine che ci partecipano e grazie a chi ha sostenuto, consigliato e seguito con amore queste mie sette storielle sull'adorabile Ed. Ciao!
   
 
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