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Autore: apochan kenshiro    14/04/2012    1 recensioni
Una mattinata, delle persone, un patto: costringere con la forza i due sweeper più testoni del Giappone a dichiararsi! Riuscirà la banda di personaggi più pericolosi e scalmanati dell'universo di Hojo Tsukasa a far ragionare i loro altrettanti scalmanati amici? Non vi resta che scoprirlo ...
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Così non si può più...

Era una tiepida mattinata di primavera ed il sole filtrava attraverso gli ampi vetri del locale. A quell'ora solitamente c'era un discreto via vai, ma era ancora marzo, e molti giapponesi si stavano gustando le loro vacanze fuori città. Il risultato era un Cat's Eye alquanto deserto, con poche anime al bancone ed suoi solerti proprietari dietro di esso.

Un uomo alquanto robusto ed eccezionalmente alto, vestito con un abbinamento singolare, composto da tuta mimetica e grembiule, puliva solertemente una serie di caraffe, maneggiandole con un'attenzione che non gli si sarebbe attribuita; accanto a lui una donna, dai lunghi capelli castano scuri ed un fisico prosperoso ed atletico, serviva i suoi tre unici clienti della mattinata, mentre percorreva a grandi passi lo spazio retrostante il bancone. Dall'altra parte, quella che doveva essere la cameriera, una ragazza snella e dai lunghi capelli neri, stava rassettando i tavolini del locale, probabilmente più per abitudine che per necessità.

Al bancone i clienti, due donne brune ed un uomo biondo dai tratti palesemente stranieri, sorseggiavano con noncuranza i loro caffè, momento ogni tanto interrotto da qualche loro strana scaramuccia, in cui l'atletico biondo attentava alle grazie della convitante alla sua sinistra, mentre quella alla sua destra gli rifilava pizzicotti e qualche tirata d'orecchi.

In generale era una giornata come tante al locale di Miki ed Umibozu, forse un po' deserto, ma tutto sommato normale, non fosse stato per la mancanza di qualcuno e delle espressioni pensose che i compresenti avevano assunto.

-Allora, scimmione, perché ci hai fatto venire tutti qui? Cosa c'è di così importante?-

Mick, sfoggiando un sorrisetto da impunito, si era appena sporto sul bancone.

Il grugnito e la secca risposta di Falcon non si fecero attendere.

-Uhm, modera i termini biondino e vedi di calmare i bollenti spiriti … Sono io che vi ho contattato, ma è Miki che vi vuole dire qualcosa.-

-Ma allora non c'era bisogno di tutta questa messinscena: bastava che tu mi avessi chiamato, darling, sarei venuta volentieri a salvarti da questo roz...-

Nel mentre diceva ciò, Mick fece per prendere la mano della bella ex – mercenaria, ma si ritrovò a dover fare i conti con la fredda e liscia superficie del bancone.

-Ma che modi... -

Rimbeccò biascicando, mentre il gigante in mimetica fumava di rabbia.

-Tieni giù le mani playboy americano da strapazzo. Miki, deciditi a spiegare tutto, o disintegrerò questo damerino!-

La donna, chiamata in causa, scosse lievemente la testa, ridacchiando, mentre il biondo si beccava l'ennesimo doloroso pizzicotto dalla sua Kazue.

-Ma perché, Honey?-

Fece quello con espressione corrucciata.

-Perché sì! Sei peggio di un bambino in una pasticceria, non stai fermo un secondo!!-

-Ti prego, perdonami, non lo farò più, giuro!-

Kazue gli voltò le spalle, leggermente sdegnosa, mentre Mick a mani giunte la supplicava.

Saeko, alla loro sinistra, con fare disinvolto, accavallò la gamba e si unì alla risata sommessa della padrona di casa.

-Che tipi... mi ricordano qualcuno... -

Nel frattempo Kasumi aveva appena finito di passare uno strofinaccio sui tavolini, ormai tirati a lucidi, ed aveva raggiunto il gruppo, sedendosi accanto alla provocante ispettrice di polizia.

-Allora, Miki, di cos'è che ci volevi parlare?-

Istantaneamente l'attenzione si calamitò tutta sulla chiamata in questione e tutte le scaramucce in atto furono lasciate perdere.

-Kasumi ha ragione. La chiamata tempestiva di Falcon mi ha sottratto ad incarichi delicati in Centrale. Cosa c'è di così urgente?-

Saeko dette una ravvivata ai suoi capelli. L'ennesimo pizzicotto raggiunse il dorso della mano di Mick e l'ennesimo pensiero perverso fu stroncato sul nascere. Un ghigno divertito comparve sotto i baffi del padrone di casa... se non poteva fare male lui...

In pochi secondi tutti si riconcentrarono sulla situazione: cosa c'era di tanto urgente da scomodarli in blocco?

-Giusto Miki, perché ci hai fatto chiamare tutti qui? Io ho molti pazienti a cui prestare attenzione.-

Kazue si era inserita nel discorso. Non aveva proprio carpito l'urgenza di tale chiamata.

Mick le cinse la vita. L'infermiera per poco non sobbalzò. Ma gli sembrava il momento?

-Non proprio tutti, Honey, non è vero dolce Miki?-

La barista sospirò... era ora: stava cominciando a dubitare della fama di cui godeva l'ex – sweeper.

-Esatto. Ed è proprio di questo che volevo parlarvi. Non si può più andare avanti così!-

-In che senso Miki?-

Lo sguardo di Kasumi era stupito, quasi incredulo. Cosa c'era di così terribile?

-In che senso? Quei due devono farla finita di giocare a rimpiattino.-

Gli occhi dei presenti si animarono di uno strano baluginio. Ora cominciavano tutti a capire meglio.

-Io e Falcon stiamo rischiando il fallimento per i loro continui battibecchi: i martelli di Kaori non sono clementi con la tappezzeria se Ryo scappa in tutti gli angoli del locale... per farvi capire, vi dico che solo ieri abbiamo finito di ripagare il nuovo vetro, un vetro antiproiettile!-

Kasumi e Kazue impallidirono: erano dovuti addirittura arrivare a comprare un vetro antiproiettile perché il locale sopravvivesse alla furia dei due sweeper? Mick e Saeko non si scomposero, ma delle invisibili goccioline di sudore cominciarono ad imperlare la loro fronte.

L'americano lanciò un'occhiata a Falcon e vide che la risata aveva lasciato il suo volto olivastro. Al suo posto poteva vedere un'espressione seria, accigliata, resa ancora più d'effetto dagli onnipresenti occhiali da sole. Se pure il bestione si incupiva, allora la faccenda si stava facendo seria …

-Beh, come darti torto Miki … -

Anche Saeko aveva assunto un'aria alquanto pensierosa.

-Quando ci sono quei di mezzo, il delirio è assicurato … Per non parlare delle volte che assegno dei casi a Ryo: la gelosia morbosa di Kaori la porta seguirlo ovunque. Lei si caccia nei guai, Ryo combina qualche casino ed io rischio continuamente la pelle per loro con quella testa calda di mio padre... l'ultima volta c'è mancato un pelo che il mio stesso sangue mi mandasse dietro le sbarre!-

Nel locale si udì deglutire sonoramente.

Kazue, ancora avvolta dalle braccia del compagno assunse un'aria pensierosa, poi si voltò quasi di scatto, con sfoggiando un'espressione estremamente contrita.

-Anche da Doc abbiamo le nostre gatte da pelare! Ogni volta che quei due si presentano insieme, la casa del Professore rischia di sbriciolarsi sotto la furia di Kaori. Domenica scorsa ci ha quasi rimesso la pelle un paziente!!-

-Honey, vogliamo parlare della confusione che fanno a casa?-

L'attenzione si calamitò su Mick.

-Si sentono distintamente dall'altro lato della strada, se non in tutto l'isolato … non c'è volta in cui non salti in aria il loro appartamento… non si può aver un attimo di intimità con loro nei paraggi ...-

-Però è anche vero che se Kaori usa tutte le sue terribili armi … -

Cominciò quasi abbattuta Kasumi.

-… anche Ryo ci si mette con le sue manie mokkori, vero?-

Saeko concluse quasi con non - chalance il ragionamento dell'ex ladra, ben conscia delle velleità continue e ultimamente dubbie dello “stallone di Shinjuku”. Quelle manie da mandrillo erano proprio la scintilla che scatenava l'ira della socia e che contribuiva alla distruzione di ciò che stava intorno.

-Effettivamente, non se ne può più, soprattutto ora che è palese quali siano i suoi sentimenti. Quindi è ora che lasci campo libero all'unico vero playboyahio! Kazue!-

-Smettila di farneticare o ti inietto un sonnifero la prossima volta!-

Una gocciolina scese veloce sulla testa di ciascuno. Ci mancava che avessero altri due da sistemare!

-Quindi, dopo questo, penso che sia facile capire il mio intento,no?-

Esordì di nuovo Miki, con un sorriso sornione sul volto.

Tutti si guardarono incredibilmente all'unisono … beh, ne andava della loro incolumità e vita futura …

-Li facciamo dichiarare!-

Il grido uscì all'unisono, compatto, senza alcuna esitazione. Un passante casuale sobbalzò, prendendo a correre agitato. Ma perché quel giorno gli era venuta voglia di passare proprio da Shinjuku?! Pensò che era meglio che riprendesse a fare il suo tragitto solito, più lungo, ma sicuro … quello era un posto di matti!

-E di grazia come avresti intenzione di fare, Miki?-

Lo sguardo di Saeko apparve leggermente irritante alla donna, ma il fastidio durò poco. Lei aveva la carta vincente, lo sapeva …

-Li costringeremo. Ho architettato un piano assolutamente infallibile, vero tesoro?-

All'udire tale epiteto, Falcon assunse un colorito magenta, buttando fumo dalle orecchie. Una risatina non tardò a sfuggire all'americano.

-S-sì … prendi la cartina ...-

Miki cominciò a rovistare sotto il bancone, per poi estrarre quella che era una piantina planimetrica. Mick lanciò uno sguardo eloquente all'oggetto in questione.

-Ma … -

-Sì, Mick. Questa è la piantina di casa Saeba. Allora ci siete?-

Le teste dei presenti fecero un leggero movimento in avanti, dando un cenno affermativo. Si strinsero tutti quanti attorno a Miki, pronti a recepire quello che la donna aveva loro da dire.

-Procederemo in questo modo … -

 

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-Etchi!-

Ryo sollevò lo sguardo annoiato dal giornaletto osé che stava sfogliando. Dalla sua posizione sul divano, tutt'altro che composta, non riusciva a vedere completamente la sua socia.

-Mh? Kaori, starai mica prendendo il raffreddore?-

Quella, chiamata in causa, fece capolino da dietro un mobile, mostrando che si stava dando alle faccende di casa.

-No... forse sarà un po' di allergia stagionale, boh ...-

“Ho avuto come la sensazione che qualcuno stesse parlando di me ...”

-Mah, sarà ...-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E salve a tutti quanti ^^ !

Ebbene sì, sono approdata anche qui, nella sezione di City Hunter. Lo adoro da quando sono piccola e dopo aver letto moltissime storie ed aver recentemente preso a esplorare il manga, ho avuto questa idea birichina.

Spero abbiate gradito questo capitolo, un po' rivelatore, un po' no. Mi piacerebbe che poteste lasciare un commento, anche piccolo, un'impressione, positiva o negativa, in modo da capire che direzione ho preso.

Vi saluto e vi ringrazio per il tempo speso a leggere quello che è uscito dalla mia testa bacata. Ci vediamo al prossimo capitolo.

Kisu!

  
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