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Autore: shesfede    14/04/2012    16 recensioni
Bastò un attimo per scombussolare tutto. I miei occhi incrociarono il verde smeraldo dei suoi e per me fu come entrare in trans. Il pavimento era freddo, ma il contatto col corpo caldo di Harry rendeva tutto stranamente piacevole. Le mie narici furono pervase dal suo profumo dolce e allo stesso tempo attraente. Un profumo che non sentivo così vicino da tanto tempo. Respirava lentamente e sentivo il suo fiato posarsi delicatamente sul mio viso. Eravamo entrambi immobili, vittime di una forza di gravità potente al punto tale da paralizzarci.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Get me with those green eyes, baby.'
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CAPITOLO 35


“Styles saresti così gentile da togliere il tuo culo da davanti la mia faccia?!” Quel che ottenni come risposta fu una risata da parte degli altri.
“Sai Julie anche avere il tuo ginocchio conficcato nella schiena non è piacevole” rispose.
“Volete stare zitti voi due?! Mi fate perdere la concentrazione” borbottò Zayn.
Non pensate a male, si trattava di una innocente partita a Twister. Ora che la situazione con Harry era stata chiarita avevamo ripreso le vecchie abitudini. Era un sabato sera come tanti quello. Eravamo tutti insieme a casa nostra a ridere e scherzare come dei bambini.
“Harry: mano destra, blu” dichiarò Louis dopo aver girato il disco. Sentii Harry mandare a fanculo qualcuno e ridacchiai. Il cerchio blu non doveva essere così facile da raggiungere.
“Ok, coraggio Harry. Puoi farcela.”
Zayn sbuffò per l’ennesima volta. “Ti decidi a muovere quella caspita di mano?!” Zayn non era un amante di quel tipo di giochi. Praticamente lo avevamo trascinato sul tappeto bianco con la forza.
Sentii Harry muoversi lentamente, ma non girai la testa per vederlo fare la sua mossa. Sarebbe stato troppo complicato dato l’incastro dei nostri corpi in quel momento.
“Fuck yeah, sono un grande!” esclamò poi. “
Julie tocca a te” disse Ari.
“Ehy, sono io quello che gira” si lamentò Louis mentre Arianna gli prendeva il disco dalle mani. La ragazza fece una linguaccia, iniziando a esporre la sua teoria sul fatto che il disco dovesse essere girato a turni e non sempre dalla stessa persona.
“Mentre voi due litigate, giro io.” Liam prese a sua volta il disco dalle mani di Arianna e fece girare la freccia che decise la mia mossa.
“Piede destro, giallo.” Esaminai attentamente la situazione, cercando di trovare una soluzione a quel dilemma.
“Come faccio? Neanche lo vedo il cerchio giallo!” mi lamentai. Liam fece spallucce, chiamandosi fuori dalla situazione.
“Scommetto dieci sterline che adesso crollano” disse convinto Louis.
“Nah, secondo me reggono” si oppose Charlie.
“Per caso mi stai sfidando rossa?” Louis alzò un sopracciglio, mentre Charlie fece finta di pensare sul da farsi.
“Dieci sterline, ci sto Tomlinson” disse infine, allungando una mano verso mio fratello, che la strinse convinto che avrebbe vinto. Voltandomi leggermente iniziai a sollevare da terra la gamba destra.
“Ahio, mi hai fatto male” si lamentò Harry quando lo colpì in testa.
“Stai zitto femminuccia” risposi ridendo. Dopo aver rischiato più volte di cadere riuscii a raggiungere quel fottutissimo cerchietto giallo.
“Alla faccia tua fratello” esclamai facendo la linguaccia. Charlie con molta nonchalance allungò la mano verso di lui che, controvoglia, mise mano al suo portafoglio per pagare pegno.
“Giro io” urlò Ari buttandosi su di Liam per riprendere il disco.
“Amore non deludermi, piede sinistro verde.” Zayn rise soddisfatto, mentre con molta facilità spostò il suo piede dal rosso al colore verde.
“Ma non vale, era troppo facile” mi lamentai. Nessuno fece caso alla mia protesta e così Charlie fece girare a sua volta la freccia.
“Sei fottuto Styles” disse divertita. “Piede destro verde.”
Nonostante l’impresa fosse impossibile, Harry provò a spostarsi. Un piccolo movimento bastò a far perdere a tutti l’equilibrio. Si trattò di una catena: Harry finì faccia a faccia col pavimento, mentre io mi ritrovai distesa sopra di lui con Zayn accanto, anche lui disteso a terra.
“Ottimo lavoro Styles” borbottò alzandosi e andando a buttarsi sul divano, accanto ad Ari.
“Sei uno sfigato” dissi ridacchiando, tirandomi su e gattonando fino al divano. Mi sedetti a terra, tra le gambe di Louis. Mi allungai verso il bracciolo per prendere il telecomando della tv.
“Questo è mio” disse Harry buttandosi sopra di me e prendendomi l’oggetto dalle mani.
“Sei sempre il solito!” mi lamentai, cercando inutilmente di riprendere il telecomando. Mi lanciai su di lui, che nel frattempo si era alzato per sfuggirmi.
“Tanto non mi prendi” urlò sventolando il telecomando in aria.
“Vedremo Styles.” Mi lanciai al suo inseguimento e iniziammo a girare intorno al divano. Gli altri si gustavano la scena stando comodamente seduti, come se fossero al cinema. Quando fui a un passo da Harry, gli saltai sulla schiena.
“Non ti ricordavo così pesante” disse tra il serio e il divertito.
“Ridammi il telecomando” continuavo a ripetere mentre cercavo di arrivare alla sua mano.
“Ragazzi la cena è pronta” urlò Emily dalla cucina.
“Arriviamo” rispose a tono Louis. I cinque si alzarono dal divano per andare a mangiare, mentre noi due continuammo a giocare come due bambini.
“Quando ti deciderai a scendere?”
“Quando tu mi darai il telecomando. È una questione di principio adesso” risposi prontamente. Provai un’ulteriore volta ad afferrarlo, ma uno slancio sbagliato mi fece perdere la stabilità.
Caddi così a terra, trascinando Harry giù con me. Scoppiammo entrambi subito a ridere, senza preoccuparci di essere uno sopra all’altro.
Bastò un attimo per scombussolare tutto.
I miei occhi incrociarono il verde smeraldo dei suoi e per me fu come entrare in trans. Il pavimento era freddo, ma il contatto col corpo caldo di Harry rendeva tutto stranamente piacevole. Le mie narici furono pervase dal suo profumo dolce e allo stesso tempo attraente. Un profumo che non sentivo così vicino da tanto tempo. Respirava lentamente e sentivo il suo fiato posarsi lentamente sul mio viso. Eravamo entrambi immobili, vittime di una forza di gravità potente al punto tale da paralizzarci.
Lui poi si sbloccò, allungando una mano verso il mio viso e spostandomi una ciocca di capelli scappata dalla coda di cavallo che avevo fatto dietro l’orecchio. Il tocco della sua mano si posò dopo sul mio viso, accarezzando la mia guancia con piccoli e leggeri movimenti. Avrei tanto voluto dire qualcosa, ma come sempre Harry mi lasciava incapace di parlare. Come previsto quando schiusi la bocca non uscì alcun suono. Lui fece uno dei suoi soliti ma pur sempre meravigliosi sorrisi sghembi. Amavo quei sorrisi, gli illuminavano il viso.
Un riccio gli cadde sulla fronte e divertita iniziai a giocarci. Avvicinai ancora di qualche millimetro il mio viso al suo, finchè il mio naso si scontrò col suo. Quel momento mi fece ripensare alla nostra storia e istintivamente sorrisi.
“Sei bellissima” sussurrò come se temesse che qualcuno potesse sentirlo, quando in realtà nella stanza eravamo soli.
Provai a rispondere, ma il rumore della porta che si chiude e la voce del mio ragazzo mi fecero rinsanire.
“Ragazzi sono a casa” urlò Niall dall’entrata, appena tornato dal lavoro.
“Siamo in cucina” lo chiamò uno dei ragazzi, Zayn mi parve di capire.
Appoggiai le mani sul petto di Harry e lo spinsi via. Non fu necessario mettere tanta forza, dato che lui non porse alcuna resistenza. Mi tirai su e ripulì in fretta la tuta e la maglia che indossavo dalla polvere. Sistemai la coda e mi affrettai a raggiungere gli altri in cucina.
Pregai fino all’ultimo istante che Harry non mi chiamasse e qualcuno lassù in cielo parve ascoltarmi, dato che la mia supplica fu accolta. Entrai in cucina cercando di sembrare il più naturale possibile.
“Eccoti, iniziavo a chiedermi dove fossi finita.” Niall aprì le braccia e, anche se a disagio, mi avvicinai a lui.
“Mi sei mancata oggi” disse baciandomi i capelli. Allontanai il viso dal suo petto e sorridendo dissi un poco convincente “Anche tu.”
“Allora, che c’è di buono per cena?” disse staccandosi da me e andando a sedersi al suo posto.
“Spezzatino” rispose orgogliosa del proprio lavoro Emily.
“Una volta tanto niente pizza” commentò Liam.
Se fossi rimasta ancora in piedi avrebbero capito che c’era qualcosa di strano, perciò andai a sedermi al mio posto, accanto a Louis.
“Dov’è Harry?” chiese al mio orecchio. Feci spallucce, cosciente del fatto di essere una pessima attrice. Magari ero riuscita a fingere con Niall e gli altri, ma Louis era riuscito a capire che qualcosa era successo.
Harry arrivò in cucina subito dopo. Le mani in tasca, il passo strisciato, la testa abbassata.
“Ehi ciao” lo salutò Niall. La sua opinione nei confronti di Harry non era cambiata molto, ma adesso stava provando ad avere un rapporto civile con lui. Diceva che lo faceva per me, perché voleva vedermi felice.
Harry solo in quel momento alzò il viso, abbozzando un sorriso di saluto al biondo. Stando in silenzio prese il suo posto a tavola e, nonostante fosse seduto di fronte a me, i nostri sguardi per quella sera non si incrociarono più.
 


here i am:

140 seguono la storia, 116 l'hanno tra i preferiti, 29 la ricordano e il totale delle recensioni è di 230.
io sono davvero senza parole, siete tutte così meravigliose! davvero, grazie tante *-*
tornando al capitolo, spero che vi sia piaciuto :3 a me piace particolarmente la parte di harry e julie stile 'tutti giù per terra' (non ha caso è la scena descritta nell'anteprima anche ;D)
a malincuore vi dico che mancano pochi capitoli alla fine, infatti il 40 sarà l'epilogo D:
ma non pensiamoci ora, dai! cwc
un bacio, fede ♥

 

   
 
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