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Autore: Jodie Roses    15/04/2012    1 recensioni
Jodie, una ragazza dai capelli rosso sangue, una ragazza come tante altre, niente di speciale (o almeno così pensa lei) in una città come Los Angeles negli anni del grande rock'n'roll.
Axl, il cantante della band più in voga del momento, che tutte amano e tutte desiderano (o almeno così pensa lui) a cui nessuno può resistere.
E se un giorno incontrasse quella ragazza che non si concederà così facilmente a lui? Si arrenderebbe altrettanto facilmente? E comincerà a credere al detto "gli opposti si attraggono"?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Grazie a tutti quelli che leggono e recensiscono (; Buona lettura :D!!


Dopo che il sole fu tramontato, lasciandoli al buio, decisero finalmente di tornare indietro, scrivendo la parola "fine" su quella bellissima giornata (o almeno così credevano). Incredibilmente al ritorno, nonostante l'oscurità, non si perdettero neanche una volta, così alle otto erano di nuovo a Los Angeles. Axl scaricò Jodie davanti casa
«Ricordati che tu mi devi una caramella!»
«Ahahha non ti preoccupare, l'avrai! A domani»
«Ci conto, eh. A domani, cicci»
«Cicci? Mi stai prendendo per il culo?!»
«Ehmmm, in effetti hai ragione. Amore?»
«Già meglio!» esclamò ridendo. Poi gli diede un bacio della buonanotte e scese dalla macchina, risalì le scale e quando bussò alla porta le aprì Nicky, tutta contenta di rivederla, e ovviamente curiosissima di sapere cosa era successo e quello che avevano fatto.

Axl una volta arrivato a casa, entrò nel palazzo e salì le scale fischiettando. Quando entrò nell'appartamento si ritrovò davanti una scena singolare: Duff e Steven erano sdraiati sul divano a guardare la tv, Izzy era steso per terra con la chitarra sul petto, strimpellando, e Slash stava camminando avanti e indietro, con aria decisamente nervosa.
«Axl! Dove diavolo ti eri cacciato?!» strillò il chitarrista riccio appena lo vide.
«Prova un po' a indovinare» gli rispose il cantante con aria ironica, prendendosi una birra dal frigo.
«Ma sai che oggi avevamo le prove, vero?! Potevi anche fare una fottuta chiamata e avvisarci che non venivi, se proprio eri tanto impegnato!!»
«Te l'avevo detto che oggi non sarebbe venuto, è inutile strillare adesso» fece Izzy dal soggiorno
Axl si mise a ridere «Eddai, Slash, adesso ti metti a fare l'offeso? Cazzo abbiamo saltato le prove per una volta, non è un dramma, e poi siamo già troppo bravi, provare non servirebbe a niente- concluse il rosso, buttandosi sul divano accanto agli altri due.
Ma Slash non demordeva «Merda, sei già fidanzato da meno di 24 ore e già cominci a ignorarci e a startene con la testa fra le nuvole, io un cantante così non lo voglio!»
«Ignorarci? Testa fra le nuvole? Ma ti senti quando parli? Ho voluto passare una cazzo di giornata con la mia ragazza, posso o prima devo chiederti il permesso?» chiese Axl, inarcando le sopracciglia
«Non è per le prove in sè, idiota, voglio farti capire che se sei così adesso non oso pensare a come potrai diventare fra qualche settimana! Comincerai a dimenticarti di noi, i tuoi amici, del gruppo, solo per lei, per una ragazza, e così manderai tutto a puttane solo per una così!»
Axl si alzò lentamente «Ma ti sei completamente bevuto il cervello? Voi siete i miei migliori amici, siete il mio gruppo, siete la mia vita, come potrei dimenticarvi? Mi credi davvero così stronzo, Slash?»
«Credo solo che l'amore non ti faccia bene, Axl, che tu non sia esattamente il tipo perfetto per avere una relazione, una relazione seria, e sinceramente credo che le ragazze portino solo casini»
«Casini? Casini? Cazzo, lei insieme con voi è una delle cose migliori che mi siano capitate...»
«Tu non capisci cosa voglio dire»
«Spiegamelo, allora»
Slash si sedette e si prese la testa fra le mani, sospirando «Ti dico solo che tu devi stare lontano dal quella ragazza. Porterà solo guai, credimi!»
«Solo perchè tu non sei ancora riuscito a trovare una ragazza che ti riesca a sopportare per più di una notte, non vuol dire che lo stesso valga per me, Hudson!» gridò Axl, alzandosi e puntandolgi contro la bottiglia di birra. Il riccio scoppiò a ridere. Era una risata straordinariamente priva d'allegria
«Seee, adesso sei diventato il bravo bambino che ha la fidanzata seria, ma fammi il piacere. Posso scommettere tutto quello che vuoi che quella è solo una puttana, nè più nè meno delle altre...»
A sentire queste parole però il rosso non ci vide più e salto addosso al chitarrista tirandogli un pugno, dando così vita a una delle peggiori scazzottate nella storia del gruppo, scazzottata che nemmeno l'intervento di Steven e Duff riuscì a fermare del tutto.

A casa delle ragazze, intanto, Jodie aveva cominciato a raccontare alla sua amica quello che avevano fatto lei e Axl. Stava giusto descrivendo il posto dove l'aveva portata Axl, quando il cellulare di Nicky squillò.
«Pronto? Sìsì, sono io. Che è successo? Cosa?! Che cazzo hanno fatto?! Ma stanno bene, vero? Sì, ok, arriviamo subito» disse riattaccando.
«Che è successo?» chiese Jodie, preoccupata.
«Niente, niente...cioè dipende dai punti di vista. Era Izzy, ha detto che Axl e Slash si sono picchiati e adesso sono tutti all'ospedale» spiegò l'amica
«Che cosa?!»
«Eh, lo so. Dai, vieni, ho detto che li raggiungevamo là»
«Ma non riescono a stare due secondi senza far casini?»
«Eh, evidentemente no»
«Merda, speriamo Axl stia bene.....speriamo stiano tutti e due bene»
Ma quando arrivarono in ospedale, un quarto d'ora dopo, videro che non era proprio così.  Axl aveva un occhio nero e perdeva sangue dal naso e dalla bocca, e Slash un grande livido viola che gli ricopriva tutta la guancia. Pure Duff e Steven erano conciati maluccio, segno che avevano provato a dividere i due. L'unico che sembrava illeso era Izzy, che appena le vide gli corse incontro.
«Oh, eccovi per fortuna!»
«Izzy, ma che è successo? Tu stai bene, vero?»
«Sì, sì, io non mi sono fatto niente, per fortuna»
«Ma perchè hanno litigato?»
«Ehm...forse questo è meglio te lo faccia spiegare direttamente da loro. Vieni, ti accompagno- disse lui lanciando un'occhiata a Nicky, che capì e si dileguò, andando a vedere come stavano Duff e Steven.
Izzy la condusse in una grande stanza piena di letti e barelle e su una di queste era seduto il suo ragazzo, che si stava tamponando le ferite con delle smorfie di dolore. Appena la vide tentò di fare un sorriso, che però gli riuscì peggio del solito
«Oddio, Axl, che ti sei fatto?»
«Eh, incidente di percorso, capita»
Jodie alzò gli occhi al cielo e si sedette accanto a lui. Prese una salvietta e gli ripulì la faccia dal sangue.
«Non ti preoccupare, piccola, ne ho viste di peggio» la rassicurò, tentando di nuovo di sorridere.
«Sempre a fare lo sbruffone, vero?» commentò lei, dandogli una pacchetta sulla testa «Comunque, che cazzo è successo? Perchè avete litigato?»
Axl iniziò a spiegarle, ma fu subito interrotto da Slash, che era appena entrato, evidentemente pensando di non trovare nessuno dentro. Quando li vide, fece una smorfia schifata.
«Oh, scusate, piccioncini. Non volevo disturbarvi» disse con tono canzonatorio.
«Slash, se non vuoi rischiare di prenderne altre, ti conviene uscire subito» fece Axl con calma. Il riccio non se lo fece ripetere due volte, e dopo aver lanciato un'occhiata strafottente alla ragazza, se ne andò, sbattendo la porta.
Jodie li guardò con occhi sgranati. Axl e Slash, Slash e Axl,  il cantante e il chitarrista, amici per la pelle, che se le davano di santa ragione?
Che poteva essere successo di così brutto da spingerli a picchiarsi?
  
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