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Autore: _Almach_    15/04/2012    4 recensioni
Si sta avvicinando il giorno del mesiversario di Jude e Caleb, però tra litigate e insulti i due non sembrano più propensi a continuare. Ma uno spiacevole avvenimento farà, forse cambiare idea a uno di loro.
Genere: Avventura, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caleb/Akio, Jude/Yuuto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era passato un altro pesante giorno nel distretto di Inazuma, la notte ormai stava cominciando ad arrivare ma c’era chi ancora non dormiva, come nel caso di Jude e Caleb che da dieci minuti stanno litigando al telefono, ogni volta sempre per gli stessi motivi.
“Sei un’idiota ma quando imparerai a crescere Caleb!”
“Quando la smetterai di insultarmi e provocarmi.”
“Io? Sei tu che mi insulti in continuazione, stupido punk che non sei altro.”
“Rimpiango il giorno che mi sono messo insieme a te.”
A queste parole Jude si zittì, ma subito riprese a parlare.
“Ti odio Caleb Stonewall” Detto questo chiuse la chiamata. Caleb quindi dopo aver buttato il cellulare su comodino si alzò da letto e andò vicino al calendario, e notò che c’era un numero cerchiato nel corrente mese. Quel giorno infatti lui e Jude avrebbero fatto un mese. Ma Caleb si chiese ancora per quale ragione si era messo con lui, certo ci era andato a letto un paio di volte, e alla fine avevano deciso di tentare una relazione, che aveva funzionato i primi tempi, ma poi? Litigavano spesso, non avevano niente in comune, insomma non si comportavano per niente come due fidanzati. Caleb quindi pensò se fosse il caso di continuare una relazione così tremendamente assurda. Andò quindi a dormire, solo quando Morfeo lo accoglieva tra le sue braccia il giovane sapeva prendere importanti decisioni e poi si sa il sogno aiuta a pensare, e quindi si addormentò subito con questa convinzione. Il giorno dopo il giovane si svegliò soddisfatto e dopo essersi fatto la doccia e saltato, come sempre, la colazione uscì di casa per dirigersi verso il campo di allenamento. Lui di solito arrivava sempre per primo, ma questa volta vide qualcosa o qualcuno che lo lasciò alquanto basito. Jude e David si stavano abbracciando e non era un normale abbraccio e questo mandò su tutte le furie il numero otto. Corse infatti verso di loro e dopo aver allontanato David diede un forte schiaffo a Jude, ma così forte da farlo quasi cadere.
“Idiota si può sapere cosa diamine ti è preso?!”
“Non ci siamo ancora lasciati e tu ti butti già tra le braccia del pinguinomade?! Mi fai schifo!”
Detto questo se ne andò e Jude rimase scosso dalle sue parole, ovviamente aveva frainteso tutto ma come poteva dirglielo ormai. David quindi si avvicinò all’amico.
“Jude stai bene?”
“Si David sto bene non è la guancia a farmi male” ma il cuore pensò.
“Sei sicuro? Ma dove stai andando?” “A casa non mi sento bene!” David non poteva fermarlo in quanto se ne era già andato. Jude camminò quindi molto lentamente lungo la strada che lo avrebbe portato a casa, chiedendosi in che cosa aveva sbagliato con lui, che forse non avrebbe dovuto insultarlo sempre, ma ormai non gli importava più, ormai avevano chiuso e forse era meglio così. Una lenta pioggia stava già cominciando a cadere da un cielo che lentamente stava diventando sempre più scuro e minaccioso. Il modo giusto di terminare una giornata già iniziata da schifo. Jude dopo un po’ arrivò a casa, e sapendo di essere completamente solo si tolse mantella e occhialini e si sciolse anche i capelli, nessuno l’aveva mai visto così, l’unica persona però è stata Caleb in uno di quei pochi momenti intimi e questo portò Jude a rattristarsi di più.
“Se avessi saputo che sarebbe finita in questo modo non avrei perso la mia verginità con uno stronzo come lui.” Si sdraiò quindi sul letto, ma un forte rumore, appartenente a un tuono, lo fece sobbalzare. Jude aveva una grande paura dei forti rumori, e i tuoni e i fulmini non facevano eccezione alcuna. Perse quindi per un attimo la sua lucidità e iniziò a tremare nascondendosi sotto il tavolo. Caleb intanto stava ascoltando la sua buona musica metal per festeggiare il fatto che finalmente si era liberato di quella palla al piede, anche se infondo si sentiva strano, e quindi non si rese per niente conto della pioggia e dei tuoni che essa ha prodotto. Ad un certo punto entrò in camere sua madre e Caleb spense subito lo stereo per salutarla.
“Caleb meno male che sei tornato presto, fuori c’è un temporale pazzesco e ci sono anche un sacco di tuoni, se avevi intenzione di allenarti beh dovrai aspettare.”
Detto questo se ne andò. Caleb però realizzò dopo cinque minuti la cosa: tuoni uguale rumore forte, e la prima persona a cui pensò fu Jude.






Angolo Autrice: Prima di tutto ci tengo a ringraziare Yami-chan per avermi dato l'ispirazione per scrivere questa fic senza di lei infatti, penso che non sarebbe mai stata scritta. Grazie Yami-chan ti voglio bene <3. Poi ho passato quasi una settimana a pensare come scriverla e penso che il risultato sia uscito meglio delle mie aspettative, ma poi sta a voi giudicare e se avete critiche fatele che cercherò di migliorare. Ho deciso di dividere questa fic in due capitoli perchè per come ho terminato questo pezzo mi sembrava più giusto fare così. Detto questo Buona lettura <3
   
 
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