CORVONERO - GARRICK OLIVANDER
“Questo è il giorno più bello della mia vita. Ti dirò di più – Will, giusto? – quando sarò grande, continuerò l’attività di famiglia, aprirò un negozio tutto mio e diverrò famoso!” aveva detto un ragazzino buffo, alto e smilzo con dei capelli castani che svolazzavano da tutte le parti e due grandi occhi color cioccolato. L’altro bambino, Will, che aveva dei capelli biondi riccissimi ed era un po’ paffuto aveva chiesto con tono annoiato e divertito allo stesso tempo: “ah si? E quale sarebbe l’attività di famiglia?” “Oh, io fabbricherò bacchette, e saranno le più potenti al mondo!” i suoi occhi avevano cominciato a brillare “E credo che Grifondoro potrebbe essere la Casa che fa per me” aveva concluso deciso.
Quando l’imponente portone che stava di fronte a loro si aprì, la Sala Grande si presentò in tutta la sua magnificenza, e nessun bambino riuscì a trattenere un “oh” meravigliato. Lo stesso Garrick Olivander sembrò stupito: tutte le storie che aveva sentito a proposito di quel luogo non potevano competere con ciò che aveva davanti. Il professore guidò allora gli alunni attraverso il centro dell’enorme sala fino ad arrivare a uno sgabello, con un cappello rattoppato sovrastante, che dopo aver cantato una canzone sull’importanza delle Case era rimasto muto. Olivander sussurrò a un ragazzino a lui sconosciuto: “questa scuola è molto prestigiosa, sarà fantastico passare qui sette anni della mia vita e imparare tante cose!” Poi lo stesso professore che li aveva guidati fino a lì, un uomo vecchio, basso e solcato da profonde rughe, si schiarì la voce e chiamò ad uno a uno ogni studente del primo anno, in ordine casuale. Finalmente arrivò il turno anche del piccolo Olivander, che corse emozionato e inciampò un po' prima di accomodarsi. Non appena il cappello aveva sfiorato i suoi capelli scompigliati, era stato assegnato a “CORVONERO” e lui si era precipitato verso i suoi nuovi compagni.
Tutto quello che seppe nei giorni a venire fu che Corvonero era la Casa adatta a lui. Seppur nel profondo di sé bramava ancora provare l’emozione di sedere fra i Grifondoro, sapeva che lì la sua intelligenza sarebbe stata sprecata. Così s’impegnò a prendere i voti più alti di tutti e completati gli studi realizzò il suo sogno.
Corvonero non era stata la Casa dei suoi sogni, ma di sicuro quella del suo cuore
Spazio autrice:
Eccomi qui. Che Garrick Olivander fosse Corvonero è un’informazione presa do Pottermore. Insomma, non mi piace molto, ma è davvero difficile fare queste cose! Beh, io Olivander da giovane me lo immagino come un ragazzino esuberante dall’aspetto buffo; non so perché! Aspetto con ansia i pareri, e magari dei consigli sul protagonista delle prossime! :)
Come sempre, grazie ♥
RAB