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Autore: Lisy91    10/11/2006    7 recensioni
Eccomi qua con una nuova storia! è la prima che scrivo di questo genere. Ad Harry piace una persona, ma ha paura di dichiararsi, così qualcuno che non si sarebbe mai immaginato decide di aiutarlo. Le coppie principali saranno due, ma ne formerò delle altre man mano che prosegue. Spero vi piaccia, fatemi sapere!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yuri | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Pansy Parkinson
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sabato sera ci fu una gran confusione per i vari dormitori. Hermione Granger era emozionata all’idea di andare alla festa con Ron, se ne stava in piedi davanti allo specchio a guardare se fosse tutto a posto.
- Granger, smettila di tirare giù quella gonna! Non è troppo corta! – si lagnò Lavanda Brown che se ne stava imbronciata sul suo letto.
Hermione arrossì e tolse le mani dall’indumento. – Tu non ti cambi? – chiese poi a Lavanda.
La biondina sbuffò e si voltò dall’altra parte sfogliando una rivista di moda. – Non ci vado. Tutti i ragazzi che mi hanno invitata non mi piacevano, poi ho mal di testa. –
In quel momento Romilda si avvicinò ad Hermione e sussurrò al suo orecchio – la verità è che non l’ha invitata nessuno. – Evidentemente Romilda aveva parlato a voce un po’ troppo alta, perché Lavanda scoppiò a piangere nascondendo la faccia nel cuscino.
Hermione fece finta di niente e si recò nella Sala Comune.
- Ciao ‘Mione! – la salutò Harry appena sceso dal dormitorio maschile.
- Ciao Harry, Ron che fine ha fatto? – Harry sghignazzò, - è in preda al panico, non riesce a sistemarsi i capelli. Comunque credo che tra poco arriverà. –
- ok. –
- Stai molto bene vestita così, - disse Harry, - Ron è davvero fortunato. -
Hermione sorrise imbarazzata. – Grazie. Piuttosto come va con Pansy? –
Harry si sentì a disagio, dopotutto loro non stavano insieme per davvero. – Tutto ok. Credo che ora mi stia aspettando, ci vediamo dopo! –
Infatti, appena fuori dall’ingresso della Sala Comune di Grifondoro, se ne stava Pansy appoggiata al muro.
Indossava una larga felpa nera col cappuccio, da cui sbucava una gonnellina nera e rossa, e calzava degli anfibi al ginocchio.
- Potter, come sei elegante! – esclamò sarcastica, notando che il ragazzo indossava un paio di jeans strappati, scarpe da ginnastica e una normalissima maglietta.
- Non ho trovato niente di meglio. –
- Non mi fai i complimenti? – continuò la ragazza girando su se stessa.
Harry inarcò un sopracciglio, - Sei molto carina, una vera dark lady. – osservò.
Pansy sorrise, poi si avvicinò e abbracciò forte il ragazzo.
- Sei sicura di stare bene? – chiese Harry.
- Sì. Solo che queste cose mi mettono malinconia. Dammi un bacio Potter. –
Harry era sempre più stranito, ma accontentò la ragazza. Fu un breve dolce bacio.
- Non ti preoccupare, non provo niente per te, - lo rassicurò quando si sperarono, - solo che sono tristissima questa sera. Poi questo potrebbe essere l’ultimo bacio che ci diamo. -
- Tu dici? –
- Sì… Draco non può più nascondersi ormai. Speriamo che sia la volta buona, poi non avrai più bisogno di me. –
Harry si sentì un po’ triste. – Però rimarremo amici, no? –
- Harry, Harry. – cantilenò la ragazza abbracciandolo di nuovo, - Parkinson amica di Potter? Quando mai. Ho la mia reputazione da gran bastarda da mantenere. Tu poi sarai troppo impegnato con Malfoy. Questo sarà il nostro piccolo e innocuo segreto. -
Harry sospirò, poi sorrise. – perché siamo ancora qui? C’è una festa che ci attende. –
Pansy lo prese a braccetto e lo trascinò via.
Ginny era ancora al dormitorio. Indossava un top verde scuro e una gonna di tulle dello stesso colore, ai piedi aveva delle ballerine verde smeraldo con un fiocchetto sulla punta. Si guardo allo specchio. Teneva i capelli rossi sciolti, che le ricadevano delicatamente sulle spalle. Non si era truccata, eccetto un filo di lucidalabbra trasparente. Guardò l’orologio sul comodino, era in ritardo. Respirò profondamente e uscì.
Draco l’avrebbe aspettata poco prima della Sala Grande, la festa infatti si sarebbe tenuta nei sotterranei.
Blaise Zabini si diresse a passo spedito verso l’ingresso della Sala Comune di Corvonero. Era piuttosto nervoso. Nel frattempo Luna era seduta sul suo letto tenendo un fogli in mano. Era il piano che aveva escogitato con Ginny. Non sapeva perché, ma si sentiva a disagio. Lo ripiegò velocemente e lo nascose nel cassetto.
- Ciao Luna. – disse timidamente Blaise vedendola arrivare.
La ragazza sorrise.
- Sei carina così. – disse imbarazzato lui.
Luna si guardò. Aveva un vestito azzurro chiaro, la collana di tappi e in testa un nastro celeste. – Non mi prendi in giro? –
- No, mi piaci. Davvero. -
Luna sorrise di nuovo e prese a braccetto il ragazzo. Pansy e Harry arrivarono nella stanza della festa fra i primi. La stanza era stata trasfigurata per l’occasione.
Lumacorno li salutò allegramente, ma l’atmosfera era piuttosto fredda. Il ragazzo ricordò a disagio quando partecipò a suo malgrado alla festa di Nick Quasi Senza Testa e gli altri fantasmi, quando era al secondo anno.
C’erano delle poltroncine rosse affiancate alle pareti, dei tavolini con sopra del cibo e delle macabre decorazioni al soffitto. In un angolo un vecchio giradischi riproduceva una triste melodia. Pansy corrugò la fronte.
- Proprio una bella festa. – commentò. Harry cercò di mostrarsi allegro all’insegnante. Ma quel luogo lo stava deprimendo.
- Finalmente si arrivata Weasley. – disse Malfoy vedendo arrivare la rossa.
- Ciao. – lo salutò fredda lei.
- Andiamo? –
La ragazza annuì. – Come mai mi ha voluto invitare alla festa? –
- Te l’ho detto. Perché ti trovo carina. -
- Andiamo Draco, se fosse stato veramente così mi avresti fatto almeno un complimento, e ora mi avresti presa a braccetto. – replicò Ginny.
Il biondo arrossì. – Cavolo Weasley, i cavoli tuoi mai?? E va bene, ti ho invitata solo per poter partecipare. –
- Bene. -
Draco inarcò un sopracciglio. – Non sei arrabbiata? – chiese notando l’espressione tranquilla della ragazza.
- No, dopotutto ho accettato per lo stesso motivo. Speravo di poter vedere una persona. – spiegò tranquillamente, noncurante delle domande che avrebbe potuto farle Draco.
- Si tratta di Potter? Mi dispiace per te, ma Pansy se lo tiene proprio stretto. – commentò acido.
Ginny ridacchiò. – Non è lui che cerco, ma credo sia la persona per cui tu sia qui sta sera. –
- Cosa? – esclamò sconvolto lui, ma arrossendo vistosamente.
- Scommetto quello che vuoi che è così. – proseguì lei, piazzandosi di fronte a lui per fare in modo che la guardasse in faccia.
Draco era con le spalle al muro.
Ginny, accortasi della situazione di disagio del ragazzo continuò a parlare, nel tentativo di farlo confessare.
- Da quando sta con Pansy, sei sempre nervoso… Con la testa tra le nuvole, assumi un tipico comportamento geloso. E si vede che non è per la Parkinson, prima non la guardavi nemmeno. -
Draco aveva gli occhi fuori dalle orbita. Non capiva dove voleva arrivare la ragazza.
Ginny sorrise e proseguì, - Con questo voglio dire che dato che Harry non stava con nessuno, stavi tranquillo. Non ti preoccupavi di niente. Forse perché non ti eri nemmeno accorto di quello che provavi. È così, anche se lo hai sempre deriso e pungolato, ti ci sei affezionato… e col tempo hai capito che non era solo affetto… Ma ora… -
- Ok, ora basta. – la interruppe Draco al limite della sopportazione.
Ginny ammutolì, questa volta sembrava arrabbiato per davvero.
- Non ho bisogno della tua psicanalisi, mi avete già rotto le scatole abbastanza. Sembra che tutti stiate complottando contro di me. E va bene, vuoi la verità Weasley? -
La rossa era un tantino imbarazzata, anche se aveva provato un certo brivido a provocare il Serpeverde, ora non sapeva che fare. – ehm, bè… sì. – balbettò.
- Io non ho capito un accidente di niente! Ma so solo che in tutto questo casino c’è Potter. E so che la persona che voglio ora è lui. – Poi si fermò e divenne tutto rosso. Sembrava pentito di aver detto tutto ciò.
Ginny rimase un attimo immobile, poi si accostò al ragazzo. – Andiamo Draco, ora entreremo in quel posto e vedremo di far capire a Potter che la Parkinson non è la ragazza adatta a lui. –
Draco annuì nervoso e si fece trascinare dalla ragazza. Se i suoi genitori lo avessero visto in quel momento, gli sarebbe venuto un infarto immediato.
Camminarono in silenzio per alcuni istanti, accompagnati dal brusio e dalla camminata delle altre coppie.
- tu invece? – domandò il biondo.
- cosa io? –
- per chi sei venuta?-
Ginny sorrise nervosa. – Se non lo dici a nessuno e se prometti di non fare nessun commento. –
- Non posso prometterti la seconda condizione, ma puoi fidarti. –
- Pansy. – ammise tutto d’un fiato.
Draco perse un battito, ma continuò a camminare. – Oh. –
- Tutto bene Malfoy? -
- Certo, quindi suppongo che mi aiuterai a togliere la ragazza dalle scatole. –
- Ovvio. – disse ridendo, poi finalmente arrivarono.
Ginny non sapeva perché si stesse confidando con un ragazzo che aveva sempre disprezzato, ma il suo istinto le diceva di fidarsi, così si lasciò andare.

Poco dopo, la stanza si riempì, ma l’atmosfera non era cambiata molto. Lumacorno continuava a salutare gli arrivati allegro, ma i ragazzi se ne stavano tutti fermi a sussurrare tra loro. Ci mancava solo che iniziasse a nevicare. L’insegnante sembrava non averci fatto caso.
Quando non arrivò più nessuno, si mise al centro e disse:
- Benvenuti, questa festa, ad essere sincero l’ho organizzata per un particolare motivo. Illustrarvi un trattato riguardo i nuovi studi che si stanno facendo riguardo alle nuove pozioni curative. -

Ogni sussurro cessò. Gli studenti ammutolirono fino all’ultimo. Tutti guardarono sconvolti il professore, alcune ragazze trattennero le lacrime. L’atmosfera di panico proseguì per un minuto intero. Poi Lumacorno scoppiò a ridere.

- Ahahahahah! Ci siete cascati ragazzi. Ma certo che no! Avanti, siete qui per divertirvi! -
Romilda stritolò la mano di Dean Thomas, - e doveva essere uno scherzo? Guardami, sto ridendo? – strillò isterica, mortificando il povero ragazzo, che squittì un “no” poco convinto.
Dopodiché Lumacorno estrasse la bacchetta. Per un istante fu tutto buio, e si sentirono alcuni gridolini eccitati. Poi quando tornò la luce, la stanza era stata di nuovo trasfigurata. La musica era diventata molto più ballabile, e tutto era molto più adatto per una festa.
Pansy Parkinson sembrava scandalizzata.
- Che si fa? – chiese Harry.
- Guardiamo chi c’è, poi quando adocchiamo Draco e consorte ci pensiamo. –
- Draco e consorte? L’hai fatto venire con Daphne vero? –
Pansy si bloccò, - ehm… a dire il vero… - Ma non fece in tempo a finire, che apparve Ginny che trascinava per mano un tesissimo Draco Malfoy.
Harry era sconvolto. – Ginny? Tu lo sapevi? –
La ragazza si morse il labbro. – Sì. Ma non preoccuparti. Ginny non ci farà niente. –
- E come fai ad esserne sicura? – domandò isterico.
- Ehm… semplice! È lesbica. Sta con Luna, non lo sapevi? – disse nervosa, e consapevole di star mentendo ma senza rimorso.
Harry era ancora più pallido di prima, ma niente li avrebbe preparati a quello che successe dopo. Blaise Zabini a braccetto con una radiosa Luna Lovegood.
- Lesbica. E con Luna. – ripeté Harry.
Pansy rise nervosamente. – Balliamo Potter? –
- Guardali, sono lì. – disse Ginny iniziando a ballare con Malfoy.
- Mi sento un idiota. –
- A chi lo dici. – commentò la rossa tenendo lo sguardo sulla mora Serpeverde.
- Dovrei trovare un modo per allontanare Pansy e lasciarti solo con Potter. –
- A fare cosa? –
- Dichiararti, stupido. –
Draco deglutì e non rispose.
A pochi metri, Pansy vicina all’orecchio di Potter, gli indicava le postazioni di Draco e Ginny.
- Dovrei trovare un modo per togliere la Weasley dalle scatole. –
- Già, ma l’atmosfera non sembra favorevole. – disse Harry.

Poco dopo, entrò una coppia che attirò l’attenzione di Pansy, Theodore e Daphne, fece per salutare l’amica, quando questa le alzò il dito medio facendole la linguaccia, per poi scomparire con Nott tra la folla. Pansy rise e senza farlo apposta pestò un piede a Potter.
Dalla l’altra parte della stanza, ballavano impacciati Blaise e Luna.
- Non sembri a tuo agio. – commentò Zabini timidamente.
- No, figurati, è che non sono abituata… -
- A cosa? – chiese lui ingenuamente.
- A queste cose, le feste… ballare, gli appuntamenti. È la prima volta che mi ritrovo da sola con un ragazzo. –
- Oh. Vedrò di essere un degno cavaliere! –
Luna sorrise, poi Blaise accorciò un po’ la distanza, in modo che la ragazza potesse appoggiarsi a lui. Mentre ballavano, lo sguardo della biondina andò agli altri studenti.
Incrociò lo sguardo di Ginny, che le fece l’occhiolino. Poi vide Ron ed Hermione molto imbarazzati, restò a guardarli per un po’, finchè Ron, infuriato, non si accorse che Ginny era insieme a Malfoy, ma fu trattenuto da Hermione, che sapendo già tutto voleva impedire di dover piangere un cadavere. Del suo ragazzo ovviamente.
Distolse lo sguardo sorridendo, poi i suoi occhi si posarono su Neville e Hannah.
Provò un tuffo al cuore. Si irrigidì improvvisamente.
- Tutto ok? – chiese Blaise.
- Sì, solo un brivido di freddo! – rispose per poi tornare a ballare.
Il sorriso le si era spento. Vederlo insieme le aveva fatto male. E sapeva perché, le piaceva ancora Neville. Si sentì infinitamente stupida.
Per quella scommessa, che stava “vincendo” senza fare nessuno sforzo, perché non aveva fatto nulla per avvicinare Zabini effettivamente, si sentiva male.
Le piaceva Neville. Il ragazzo più anonimo e goffo di Grifondoro e forse di tutta la scuola, che non poteva nemmeno competere con Zabini.
Cercò di concentrare tutti i suoi pensieri sul ragazzo al quale era stretta, ma sentiva una forte tensione alla gola.
Quando la canzone stava per finire, le luci si abbassarono, Luna e Blaise iniziarono a ballare guardandosi in faccia, anche se la ragazza reggeva faticosamente il suo sguardo. Le sembrava quasi una tortura doversi trovare lì.

Pansy intanto si accasciò su un divanetto sbadigliando, vicino a lei Harry.
- Che palle! – esclamò la ragazza.
- Già, a questo punto posso anche andarmene. – sentenziò il moretto.
- Ma non puoi! Non manca poi molto alla fine, sono quasi le 11.30… Dobbiamo resistere, poi sì va nella stanza delle Necessità. – spiegò Pansy tranquilla.
Harry sembrò nuovamente sconvolto. – Stanza delle necessità? –
La ragazza fece una smorfia, - Dio, come sei sfigato potter. Vuoi dire che nessuno, nemmeno la Granger e Weasel ti hanno detto niente? –
- No. -
Pansy sospirò esasperata. – Per cosa credi che tutti si siano imbellettati? Per questa noiosissima festa organizzata da Lumacorno? Certo che no. Questo è solo un pretesto per poter scappare tutti al settimo piano e fare una vera festa. –
Harry si sentiva offeso. Ma non disse nulla, e continuò ad ascoltare la ragazza.
- Guarda, - continuò lei, - Thomas e Finnigan, stanno sgraffignando le burrobirre, anche se ci sarà già una scorta di alcolici che farà vomitare l’anima a tutti. Ricordo ancora l’anno scorso… -
- Perché? Ne avete organizzate anche l’anno scorso? –
- Sì, c’era perfino Weasley col la Brown. Forse non sei stato avvertito perché eri troppo impegnato a salvare il mondo. –
Potter piagnucolò qualcosa di sconnesso.
- Non fare il bambino. Se tutto procede per il meglio, ti assicuro che sta sera sarà la volta buona. -
- Speriamo. –
- Non ti preoccupare. Durante questi festini clandestini succede di tutto. A febbraio dell’anno scorso, ho trascorso due ore intere a pomiciare con Daphne.
Ubriaca fradicia. Poi ho vomitato sul vestito nuovo di Padma Patil. –
Harry non rispose, troppo occupato a mostrarsi poco sorpreso e sconvolto.

Luna non si sentiva più i piedi, fortunatamente anche quella canzone era finita. Poi però Blaise si avvicinò timidamente, con l’intenzione di baciarla.
Luna sentì il cuore accelerare. Blaise quando le sfiorò quasi le labbra, sentì la ragazza allontanarsi.
Si ricompose imbarazzato. – Scusa io… - balbettò.
Lei sorrise nervose. – Ehm. Devo andare in bagno. –

Si voltò e corse fuori, si fermò solo quando non potè più udire nessun rumore della festa, poi si sedette a terra, ogni secondo che passava, una lacrima le scendeva calda per il viso, e un’altra ancora, e ancora. Poi nascose il viso sulle ginocchia e continuò a piangere.

Quando fu il momento di andare, Lumacorno non capiva perché tutti fossero così eccitati, ma fece finta di niente, perché non voleva venire a conoscenza dei piani di diabolici adolescenti.

Ron e Hermione si recarono fuori dai sotterranei per mano.
- Sei sicuro di voler andare al festino? – chiese la ragazza.
- Non lo so, solo se vuoi tu. –
Hermione fece spallucce. – Non lo so, sai… Non sono un tipo da questo genere di feste. –
- Va bene, allora andiamo al dormitorio. - Hermione sorrise, - tanto torneranno tutti non prima delle 3.30, quindi nel dormitorio maschile non ci sarà nessuno. –
Ron arrossì violentemente.
Hermione scoppiò a ridere. – Non pensare male! Stiamo insieme solo da quasi una settimana. Però mi fai entrare? –
Ron sembrò tranquillizzarsi – C-certo. –

Mezz’ora dopo Pansy riuscì a trascinare un nervosissimo Harry al settimo piano.
- Siamo in ritardo! – si lamentò lei, mentre compariva la porta.
Quando entrarono, il moretto non riuscì a capire un accidente di quello che stava succedendo. C’era un casino infernale, la musica era a tutto volume, le luci cambiavano in continuazione e vedeva solo gente muoversi come scimmie o bere.
- Bello. – commentò. Ma appena si voltò Pansy era già sparita. Era nel Panico.
Camminò un po’, cercando di non farsi investire da nessuno. Si guardò intorno, c’era gente che ballava, ragazzi che pomiciavano su i divani, Dean Thomas di già ubriaco che ci provava con Seamus, mentre la sua ragazza si indignava shockata.
Ma di Draco neanche l’ombra. Forse non era venuto.
Forse era tutto inutile, ed era ormai certo che non ci sarebbe più stato nulla da fare.
Tornò indietro, e vide Pansy senza più la felpa, ma con un corpetto nero e stretto che le stava molto bene, già attaccata ad una bottiglia di qualcosa di certamente alcolico.
Sì avvicinò e urlo per contrastare il rumore. – Pansy! Io vado! –
- NO! – ruggì lei, tu resti qui. Malfoy è in giro. Fra un po’ porto via la Weasley. -
- Ma Draco non lo vedo! –
Pansy additò verso la parete. Draco e Ginny stavano parlando. La ragazza aveva in mano un whisky Incendiario.

- Siamo qui solo da mezz’ora e tu stai bevendo un po’ troppo. – commentò Malfoy.
- Lo so, - rispose lei ancora lucida, - ma ne ho bisogno. –
- Per cosa? –
- Tra poco porto via la Parkinson, e vedo di concludere qualcosa. –
- Buona fortuna! –
- Grazie! -
- Ma non ne hai bisogno. Sono io che ha bisogno di fortuna qui. –
Ginny gli fece una pacca sulla spalla, e subito si stupì di quel gesto. Poi finì tutta in un sorso la bevanda. Quando finì per un attimo vide tutto sfocato, poi si stabilizzò tutto.
Si allontanò da Draco, in lontananza vide Pansy, e sentì un vuoto allo stomaco.
Poco dopo Pansy sussurrò qualcosa all’orecchio di Harry e si voltò. Appena vide Ginny la salutò con un cenno e si avvicinò.

- Weasley ci vieni a fare un giro con me? – chiese. Ginny, che stava per chiederle la stessa cosa rispose di sì e si diressero all’uscita.
- Speriamo di non farci beccare. – disse appena fuori.
- No… A quest’ora c’è solo pix tra i piedi. Poi puoi sempre dire di soffrire di sonnambulismo. –

Le due camminarono in silenzio per il castello per alcuni minuti, senza accorgersene, stavano scendendo tutti i piani.
- Allora, Ginny, mi stai rivalutando. -
- credo proprio di sì. – rispose subito, cosa che stupì la Serpeverde, che immaginava un’altra pausa imbarazzante, ma pensò che doveva trattarsi dell’alcol.
Poco dopo, come se entrambe pensassero alla stessa cosa, uscirono dal castello.
Faceva un freddo cane fuori, ma alle due sembrava non importare.
- è strano, - sentenziò Pansy, - il cielo questa sera è troppo luminoso. -
Ginny ridacchiò. – No, sei tu che vedi tutto luccicante perché sei mezza andata… -
Pansy finse di indignarsi, - Weasley, bada a come parli, che qui l’unica brilla sei tu! –
Poi si fece seria, e si fermò a guardare la ragazza. Dai suoi capelli fino alle scarpe che portava. Ginny sentì uno strano brivido, con gli occhi della Serpeverde puntanti addosso.
- Stai molto bene vestita così, - disse, poi tornò a guardarla in faccia, - non ti sei truccata. -
Ginny sorrise, - no. Sono solo io, e la mia faccia. – rispose, anche se pensò che forse quella frase non aveva molto senso.
- ed è bella così com’è. – continuò Pansy.
Ginny si mise una ciocca dietro i capelli. – Anche tu stai molto bene così. Una… una vera dark lady. –
- Risparmia il fiato rossa, me l’hanno già detto. -
Restarono un po’ in silenzio.
Poi Pansy si voltò sentendo la Grifondoro fremere per il freddo.
- Si muore di freddo! – disse la rossa con voce roca.
- Per forza, siamo quasi a dicembre! – rispose Pansy, che cominciava a sentire troppo freddo pure lei. – potrei trasfigurare quel cespuglio in un enorme coperta di lana. – G
inny corrugò la fronte. – Ma lì non c’è nessun cespuglio. –
- Oh. -

La rossa tirò su col naso, poi si mise davanti a Pansy, piegò la testa di lato chiuse gli occhi.
La Serpeverde si mise a guardarla. Seguì la scia dei capelli rossi che le ricadevano sulle spalle nude e infreddolite, guardò la bocca rosea. E rimase immobile.

Poi Ginny riaprì gli occhi e si avvicinò. Mise le mani sui fianchi della ragazza e salì lentamente.
Pansy chiuse gli occhi a sua volta, percorsa da un brivido.
La rossa infine appoggiò le mani sulle sue spalle, poi coprì la distanza che separava le loro labbra.
Aspettò che Pansy dischiudesse la bocca, era sicura che avrebbe risposto al bacio, e così fu.
La moretta appoggiò timidamente le mani sui fianchi di Ginny e continuò a baciarla.
Dopo lunghi istanti la rossa si separò. Continuò a guardare Pansy negli occhi, mentre indietreggiava lentamente. Infine, senza proferire parola si passò una mano sui capelli, si voltò e corse via, lasciando la brunetta sola, al freddo. Immobile.

Pansy non riusciva a muoversi. Le tremavano le gambe, ma non per il freddo. Si sfiorò le labbra con la mano. E rimase a guardare la Grifondoro sparire nel buio.

Nel frattempo Harry non si era ancora deciso ad avvicinarsi a Draco. Così il biondo, dall’altra parte della stanza si decise a fare la prima mossa. Superò la mandria di ubriachi che ballavano.
- Potter! -
- Malfoy! –
Seguì una pausa imbarazzante.
- Ti piacciono gli opossum? – chiese poi Harry, anche se quello che voleva dire era “vuoi da bere?”
- Cosa? – chiese confuso il biondo.
- Lascia perdere. –

Seguì un’altra pausa, nella quale Harry si chiese se Pansy fosse riuscita a trattenere Ginny ancora per molto.
- Bella la festa vero? – chiese Draco cercando di guardare altrove.
- Sì molto! – rispose Harry, prima che uno studente di Corvonero gli vomitasse a cinque centimetri dalle scarpe.
Si spostò, poi sorrise nervoso.

In quel momento tutte le luci si spensero. Fu il buio. Si sentivano solo strilli e frasi sconnesse. Ad un certo punto partì una canzone stranissima e assordante, poi un flash. Harry ci mise un po’ a capire cosa stesse succedendo. Le luci andavano ad intermittenza, quindi se fosse riuscito a rimanere in piedi senza farsi travolgere (in particolare da vomito) sarebbe stato un miracolo.
Draco era sconvolto, non capiva come la gente potesse divertirsi con delle tali oscenità. Poi un flash e vide nettamente la faccia confusa e arrossata di Harry.
Un altro flash. E Harry vide il volto delicato di Draco.
Chiuse gli occhi. Ora o mai più.
In quel momento un gruppo di ragazzi che ballavano spinsero Draco addosso a Harry.
Harry lo rimise in piedi, poi senza aspettare lo baciò.
In quel momento fu sicuro di sentire il pugno del ragazzo pronto a colpirlo, invece rispose al bacio. Fu strano. E terribilmente impacciato. Per nulla una cosa dolce.
Harry si separò sconvolto, poi venne trascinato via a suo malgrado da Seamus Finnigan ubriaco marcio, mentre dall’altra parte, Draco Malfoy si accasciava al muro. Svenuto.

- Mione? Dormi? -
Hermione si raggomitolò tra le braccia di Ron. – Quasi. –
- Mi stavo chiedendo cosa stessero combinando gli altri… -
- Non preoccuparti. – rispose lei assonnata. – Saranno in qualche bagno a vomitare l’anima.
Ron annuì e abbracciò la ragazza, prima di addormentarsi.



ODDIO!!!Finalmenente concluso il capitolo 9!!!
Fatto abbastanza in fretta no?? Forse è venuto un po' troppo lungo, ma ho cercato di fare del mio meglio... Se notate errori o qualche frase spastica, perdonatemi. Ma sono fusissima. Ho un raffreddore tremento e tra poco svengo... Non ho tempo di ringraziare come si deve quind farò in fretta:
Alyss Noi abbiamo già parlato abbastanza del capitolo, spero che questo ti piaccia...è quello che aspetti da una vita no? ;)
AGNIESE97, Jenna, Kristen, valekiller, Nikoletta, caciuccoy, adama&evo, Grazie mille a tutti! Spero che siate soddisfatti del nuovo capitolo! Un bacio! :*
  
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