Zayn rolla l’ultima sigaretta sul terrazzo, l’aria gelida di Londra gli entra nelle ossa.
Gli occhi neri come la pece, i polmoni pieni di fumo. Aspira, più forte che può.
Sente la musica che rimbomba, proveniente dall’appartamento di Louis ed Harry, quello in cui stanno dando una festa.
“Ne vuoi?” arriva Niall alle sue spalle, scuote una bottiglia di birra, il liquido giallastro sbatte contro le pareti verdi, facendo quel rumore che da sempre i brividi a Zayn.
Allunga una mano, strappando la bottiglia dalle mani del biondino. Una sorsata lunga, poi un altro tiro alla sigaretta.
“Non mi va più di stare qui” dice, quando stacca le labbra dal collo del vetro verdastro.
“A mezzanotte è il tuo compleanno, Zayn” Niall si stringe nelle spalle.
Zayn sbuffa, certe volte Niall è più rompipalle di Liam.
Liam. Il cuore di Zayn trema.
“Lo so, Niall. Solo che non mi va più, di stare qui” ripete ancora Zayn, lo sguardo misterioso perso chissà dove, oltre i tetti e tutto quello che si trova difronte.
“Ho voglia di uscire e correre per strada” lo dice senza pensarci.
Niall ride, si riprende la bottiglia e beve.
“Che fate, qui fuori?” è Liam. Zayn non ha dubbi, riconoscerebbe quella voce anche se fosse impercettibile. Scaccia i brividi.
“Io sto per andarmene” ripete Zayn.
“Dove te ne vai? A mezzanotte è il tuo compleanno” non avrebbe potuto evitare di dirlo, Liam.
Zayn si volta, e l’impatto con la sua bellezza è sempre doloroso.
La camicia a quadri gli aderisce perfettamente addosso, i pantaloni stretti, le converse rosse, il viso dolce, gli occhi lucidi per colpa del vento.
Zayn pensa continuamente che Liam sia la sua cura. Quando si sente male, gli basta guardarlo. E Liam, questo non lo sa.
Stringe la mano della sua ragazza, Danielle, le accarezza la chioma riccia e sembra non importargli nulla del resto.
Le scintille negli occhi di Liam, quelle scintille, fanno impazzire Zayn. Lo mandano fuori di testa.
Anche adesso, i suoi occhi scintillano mentre lo guarda, serio.
“Rimani qui” dice Liam, mentre appoggia una mano sulla spalla di Zayn.
E vorrebbe dirgli scappiamo insieme, ora. Mancano solo 5 minuti a mezzanotte, fuggiamo dalla finestra, corriamo per strada e freghiamocene del resto. Ma Zayn tace, perché infondo è quello che gli riesce meglio fare.
Potremmo prendere tutte le nostre cose, si ripete ancora in testa, e lasciarci tutto alle spalle. Lascia a casa l’amore per Danielle e guardami come guardi lei, soltanto per stasera. Compio diciannove anni, regalami uno sguardo di quelli.
Anche se Zayn avrebbe bisogno di Liam non soltanto per stanotte, ma anche per quella dopo, e quella dopo ancora.
Liam è come aria, aria pura che Zayn non riesce a smettere di respirare.
Zayn è di nuovo debole, guarda Liam che si trasforma di nuovo nella cura, nella medicina.
“Me ne voglio andare” ripete Zayn.
Non ha più voglia di sentirsi addosso il peso di un amore non ricambiato, un amore perfettamente impossibile.
Appena compirà diciannove anni, non vuole ritrovarsi difronte l’immagine di Liam e Danielle che si tengono per mano.
Manca soltanto un minuto.
“Me ne vado” è deciso.
Esce dalla porta, lo sguardo di Liam gli buca la schiena.
“Buon compleanno” è l’ultima cosa che sente, prima di chiudere la porta.