Volevo ringraziare sara, la mia unica -- ahimè -- lettrice.
Volevo rispondere alla tua domanda dicendo che le perversioni sessuali di Justin saranno un elemento centrale per aiutare l'investigare a scoprire il colpevole.
Comunque grazie per la tua votazione riguardo all'investigatore.
E questo mi ha fatto venire una grande idea.
Thanks... xD!

Ernie McMillian si stupì non poco quando la mattina dopo, alle 7, non trovò nessuno sul letto di Justin. Pensò che era sceso un po' prima per fare colazione.
Si mise la divisa dei Tassorosso e scese nella sala di ritrovo.
Tale fu lo stupore nel vedere tutti i suoi compagni di casa con i volti trsiti.
Susan e Hannah piangevano.
"Cos'è successo?" chiese Ernie con una voce preoccupata.
Susan alzò gli occhi verso di lui.
"Oh, Ern!" esclamò. Lo abbracciò.
Un sospetto lo colse impreparato. E se questo fosse collegato a Justin?
"Susan, cos'è successo?"
La risposta arrivò puntuale. La professoressa Sprite entrò nella loro Sala di Ritrovo e disse, con voce rotta dai singhiozzi:
"Ernie McMillian, faresti bene a seguirmi!"
Teso, Ernie credette che ciò avesse a che fare con le scope rubate del Quidditch, ma quando entrò in infermeria cominciò a preoccuparsi seriamente.
Intorno a un letto c'era un campanello di gente che Ernie riconobbe come la professoressa McGranitt, il professor Silente, il professor Vitious e il professor Piton.
"Ah, McMillian!" disse la direttrice dei Grifondoro con voce strozzata.
Aprì un varco e la luce inondò un viso dai capelli rossi.
Il ragazzo lo riconobbe, era il suo Justin.
Si portò le mani alla bocca in un urlo senza voce.
"E'... e'...?" chiese a vuoto.
"Sì!" disse Silente con voce grave.
Le lacrime sgorgarono dal suo volto. Prima una, unica e silenziosa. Poi a fiotti, sempre di più. Si mise in ginocchio accanto al letto. Toccò la mano del suo ragazzo.
Da lui partivano solo dei singhiozzi soffocati.
"Forse è meglio lasciarlo da solo!" disse il Preside con un fil di voce, e accompagnò gli altri insegnanti all'uscita.

La McGranitt si trovò di fronte ad una statua.
"Sorbetto al limone!" disse scandendo le parole.
In un attimo si trovò nell'ufficio di Silente
"Mi aveva chiamato, professore?"
"Sì, Minerva! Credo che sia giunto il momento di chiamarlo!"
"Chiamare lui?"
"Sì, mia cara. L'assassinio di Justin Finch Fletchey non può rimanere impunito. Oggi stesso ho visto McMillian, Abbott e Bones che circolavano armati di bacchetta. Sembrava se la stessero prendendo con Malfoy. Bisogna fare qualcosa prima che il loro desiderio di vendetta provochi un'altra vittima. Spero mi capirà se le chiedo di chiamarlo a nome della scuola"
"Sì, certo. Sono pienamente d'accordo con lei!" e si congedò.

Harry Potter era famoso per il suo intelletto, che gli aveva favorito una serie infinita di soprannomi: Il Bambino Sopravvissuto, lo Sfregiato, l'erede di serpeverde, eccetera eccetera.
Ma quello che gli si addiceva di più era quello di Investigatore.
Era stato lui a scoprire, con il solido aiuto dell'amica Hermione Granger, che cosa fosse la Pietra Filosofale.
Sempre lui aveva trovato l'entrata segreta della Camera dei Segreti.
Chi si può scordare poi, quando ha capito che il topo Crosta dell'amico Ron Weasley era un Animagus, proprio come Rita Skeeter.
Per questo la sua fama di investigatore era conosciuta anche tra i professori e la cosa per cui lo impegnavano in missioni di questo genere era un'altra: non chiedeva mai soldi!
Così non si stupì più di tanto quando la McGranitt lo trasportò dal preside che gli disse:
"Abbiamo una nuova missione per te! Devi scovare l'assassino di Finch Fletchey Justin!"
Harry fece un cenno affermativo e commentò, non senza una punta di vanità:
"Consideri il caso già archiviato professor Silente!" e si avviò.
Harry cominciò a ragionare aiutato da Ron.
"Allora, se è morto nel Bagno dei Prefetti vorrà dire che l'assassino dev'essere per forza uno del quinto, del sesto o del settimo anno" tentò il rosso.
"Mio caro e ingenuo amico, io ho scoperto la parola d'ordine grazie a Cedric l'anno scorso, ed ero ancora in quarto! Per quanto mi riguarda, inizierò le ricerche dall'ambiente di Tassorosso. Devo stare attento, mi devo muovere bene!"
"C'è qualcuno che possa interrogare per te?"
"Sì, interroga i nuovi entrati e quelli del secondo e del terzo, anche se non credo possano sapere qualcosa. Persino noi non sappiamo ancora molto sui nascondigli e i misteri di Hogwarts!"
"Ok!"
Una volta sceso nella sala Grande, una figura femminile gli si avvicinò. La Corvonero Cho Chang, nonchè ragazza del Potter, salutò l'investigatore con un frettoloso bacio sulla guancia.
"Dove mi porti oggi?" chiese con sguardo innocente.
"Andiamo a Hogsmeade!" disse lui sicurò di sorprenderla.
E fu così. Gli occhi della ragazza balenarono e sul suo volto si dipinse un largo sorriso.
Bevendo una Birrobirra e amoreggiando per tutto il pomeriggio, Harry pensò poco al delitto, fino a che Cho, con il tono di voce più naturale che potesse trovare, disse:
"Harry, hanno incaricato te di scoprire l'assassino di Justin?"
Harry sorrise. Da quando Cedric era tornato in vita grazie ad una potente pozione di Piton e la Sprite messi assieme, la corvina era diventata di nuovo felice. Ora il suo eroe era Harry, dato che era stato lui a portare il corpo del Tassorosso via dalle grinfie di Voldemort un anno prima.
"Sì" rispose in un sussurro.
"E... che ne pensi?"
"Personalmente, sono disposto a credere che l'assassino sia tra i Serpeverde, ma la prudenza mi consiglia di aspettare qualche indizio.
Cho annuì. Il suo tono di voce si abbassò ancora di più:
"Avrei qualche informazione che potrebbe esserti utile!"




Cosa sa Cho Chang? E fino a dove può arrivare la sua lingua biforcuta? E Ernie? Troverà vendetta o no?
Scopritelo nel prossimo, spumeggiante capitolo di

OMICIDIO A HOGWARTS

(Tranquilli mi pagano per dire ca**ate... voi recensite in tanti)