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Autore: smarties89    16/04/2012    2 recensioni
Tre ragazze ricche e con la puzza sotto il naso...cinque ragazzi folli alle soglie del successo. Una ragazza con un cognome famoso e importante...un ragazzo ancora sconosciuto e con tante speranze per il futuro. Due persone completamente diverse...ma del resto gli opposti si attraggono...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Duff cominciava a sentirsi nervoso: aveva paura che il ristorante non le piacesse e che lui facesse la figura del perfetto idiota. I vestiti che aveva indossato poi non lo aiutavano. Aveva i pantaloni di pelle, una camicia nera sbottonata fino a metà petto e una giacca elegante bianca. Si sentiva uno sfigato. In più erano già le 8e10 e di lei nessuna traccia. “Minimo era tutta una presa per il culo e lei non si presenterà!”

Camminava avanti e indietro, finchè non vide un taxi avvicinarsi; dopo un attimo Emily ne uscì. Era incredibilmente bella.

La ragazza notò lo sguardo imbambolato del bassista e sorrise lusingata.

 

Ciao” gli disse.

 

Cia...ciao Emily. Sei...sei bellissima.”

 

Grazie Duff. Anche tu. Sei molto elegante.”

 

Oh...gr...grazie! Vieni, la mi...mia a...auto è lì.”

Ma che cazzo fai, balbetti?” pensò il bassista.
Salirono sulla macchina di Duff e viaggiarono per una ventina di minuti; l'unico rumore che si sentiva era lo stereo, e in quel preciso istante 'God save the Queen'.

 

Il loro album, il lucchetto al collo...Ti piacciono i Sex Pistols eh? ”

 

Non pensavo che una signorina per bene come te li conoscesse.”

 

Beh sai...diciamo che ho una famiglia dedita alla musica.”

 

Ah sì? Fammi indovinare, mamma cantante e papà musicista.”

 

Emily, a sentire pronunciata sua mamma, si incupì un attimo; ma poi decise di essere sincera con Duff.

 

Più o meno. Mia mamma cantava...ma è morta di cancro quando io avevo dieci anni.”

 

Cazzo...Emily...scusami davvero...non volevo ess...”

 

No tranquillo” lo interruppe “E' stato tanto tempo fa. Anche io cantavo ma da quando è morta lei ho deciso che non lo farò mai più.”

 

Duff rimase in silenzio, si limitò ad annuire.

 

Papà invece non suona...diciamo che è legato alla musica in modo più...economico ecco.” Dubitava che, se gli avesse detto chi fosse davvero suo padre, Duff sarebbe rimasto così tranquillo.

 

Capito. E tu hai deciso di seguire le orme di tuo padre, visto che fai il master in management musicale!”

 

Esatto. Ma basta parlare di me! Di te che mi dici?”

 

Beh, vengo da Seattle, da una famiglia molto numerosa. Ho imparato a suonare fin da piccolo, pianoforte, chitarra, batteria e poi basso, la mia grande passione.”

 

Wow, sai suonare un sacco di strumenti!”

 

Un buon musicista deve saper suonare un po' di tutto, no?” fece l'occhiolino a Emily che rispose con un sorriso.

 

E degli altri che mi dici?”

 

Da chi vuoi che cominci?”

 

Mhmmm...Axl!”

 

Axl...che dire...ha una voce straordinaria. E' davvero incredibile. E anche nello scrivere le canzoni è bravissimo, lui e Izzy insieme poi tirano fuori dei testi spettacolari.”

 

Izzy come è? Posso stare tranquilla per Caroline?”

 

Izzy è una brava persona, un amico che sa sempre darti un consiglio. Parla poco, ma quando lo fa dice sempre le cose più adatte. Ci chiediamo spesso come cazzo faccia a dire sempre le parole giuste al momento giusto. E' un saggio, non c'è che dire.”

 

Emily rise. “E Slash?”

 

Slash...è Slash. E' un grande amico e un grande musicista, che cazzo ha in quelle mani non lo so! E infine Steven...è un bambinone, ma la sua allegria è contagiosa!”

 

Insomma, siete un bel gruppo!”

 

Puoi ben dirlo baby! Eccoci arrivati!”

 

Duff parcheggiò e rimase fermo alcuni istanti: sembrava sul punto di dire qualcosa, ed Emily se ne accorse.

 

Che succede?” gli domandò.

 

Vedi Emily...io...io non so se ti possa piacere il posto dove ti ho portato. Non sono esattamente un frequentatore di ristoranti, fino a due mesi fa non avevo nemmeno i soldi per mangiare tutti i giorni. Mi hanno consigliato questo posto, però sicuramente tu sei abituata a ben altro.”

 

Emily si era guardata un po' in giro e si era accorta che non erano di certo in una delle zone più chic di Los Angeles. Ma si ritrovò a pensare, stupendo anche se stessa, che non gliene poteva importare di meno. Così, fece l'unica cosa che poteva fare in quel momento: si avvicinò a Duff e lo baciò. All'inizio fu un bacio dolce e lento, ma diventò presto qualcosa di più profondo e passionale. Fu Duff a staccarsi per primo.

 

E' meglio che andiamo se no finisce che a cena non ti ci porto!”

 

Emily si mise a ridere e scese dall'auto.

Nel ristorante, il cameriere li fece accomodare a un tavolino piuttosto appartato; ma in generale il locale era molto tranquillo. Duff doveva ammettere che il rosso, anche questa volta, ci aveva visto giusto.

Mangiarono molto, continuando a chiacchierare e scherzare.

Emily si sentiva bene: era completamente a suo agio con quel ragazzo, che la apprezzava per la persona che era. Ciò in particolare la stupiva, visto che non era sempre stata esattamente la ragazza più simpatica e amichevole del mondo; ma stare con lui la cambiava. Diventava serena e scherzosa.

Dopo la cena, Duff le propose di fare una passeggiata; cominciarono così a percorrere quel lungo viale fatto di locali tranquilli e negozi a quell'ora chiusi. Il ragazzo a un certo punto le prese la mano e lei gliela strinse prontamente sorridendogli; si sedettero su una panchina, all'interno di un piccolo parco.

 

Sembra che noi siamo degli amanti dei parchi, eh?” Duff ero un po' nervoso e, quando ciò accadeva, si ritrovava a dire banalità per cui si insultava da solo.

 

Emily ridacchiò e, inaspettatamente, si spostò per sedersi sulle sue ginocchia. Cominciarono a baciarsi, con passione, con desiderio, entrambi ansiosi di risentire il calore dei loro corpi.

Dopo poco, Duff la fece alzare e, sempre tenendola per mano, la condusse alla macchina; viaggiarono in silenzio fino a casa dei musicisti. Il ragazzo sapeva che non ci sarebbe stato nessuno, erano tutti in giro per locali.

Appena chiuse la porta, si riattaccò alle labbra di Emily e le mise subito le mani sui glutei prendendola in braccio; lei allacciò le gambe alla vita di lui continuando a baciarlo.

A fatica salirono le scale e arrivarono nella stanza di Duff.

In un attimo si tolsero i vestiti, così ingombranti e inutili in quel momento; Duff cominciò a baciare ed accarezzare Emily ovunque, facendola sospirare di piacere. Non ci volle molto perchè lui entrasse dentro lei; fecero l'amore molte volte quella notte, entrambi consapevoli di essere, per la prima volta, davvero una cosa sola.


 Capitolo romantico *.* Bene, grazie di cuore a tutte quante :) Un bacione!

  
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