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Autore: Josie Walking_Disaster Vengeance    16/04/2012    4 recensioni
Ogni volta bevevo fiumi di alcol ma sapevo sempre quando fermarmi. Bevevo finché non mi sentivo più leggero, finché fare quello che volevo fare non avrebbe pesato sulla mia coscienza, almeno finché l'alcol avrebbe fluito nelle mie vene. Poi il giorno dopo era facile: bastava non pensarci. O almeno sembrava così facile finchè lui non ha cominciato a guardarmi con quegli occhi. Quegli occhi che mi accusavano di consumare e devastare il suo cuore e lacerare la sua anima giorno per giorno. Sera per sera. Eppure lui continuava a permettermelo, sapendo che avrebbe sofferto, sapendo che non gli avrei dato niente di più.
[Synacky]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ogni volta bevevo fiumi di alcol ma sapevo sempre quando fermarmi. Bevevo finché non mi sentivo più leggero, finché fare quello che volevo fare non avrebbe pesato sulla mia coscienza, almeno finché l'alcol avrebbe fluito nelle mie vene. Poi il giorno dopo era facile: bastava non pensarci. O almeno sembrava così facile finchè lui non ha cominciato a guardarmi con quegli occhi. Quegli occhi che mi accusavano di consumare e devastare il suo cuore e lacerare la sua anima giorno per giorno. Sera per sera. Eppure lui continuava a permettermelo, sapendo che avrebbe sofferto, sapendo che non gli avrei dato niente di più.

Ogni sera mi ubriacavo e con questa scusa passavo la serata a baciarlo, a prenderlo per mano fino a condurlo nella camera da letto più vicina, dove sapevo che avrebbe ceduto a qualsiasi cosa e si sarebbe lasciato fare tutto quello che volevo. Non opponeva mai resistenza, si limitava a giacere sotto di me e a cercare di limitare gli ansimi il più possibile mentre io affondavo nel suo corpo senza la minima delicatezza o cortezza nel non fargli male.

Poi la mattina dopo fingevo di essermi dimenticato, facevo finta di niente. Lui ne moriva. E io lo sapevo.

Eppure era iniziato tutto solo per gioco, quando eravamo in tour. In fondo che male c'è se due membri della stessa band, se due amici se la spassano qualche notte ogni tanto?

La prima volta eravamo entrambi ubriachi e ricordo che passammo la maggior parte del tempo a ridere per l'assurdità della situazione. Tutto merito dell'alcol ovviamente, se non col cavolo che avremmo riso così tanto. Però era stato bello. Fare sesso con Zacky e sentire la sua risata invadere la stanza. Era stato fin troppo bello ed aveva continuato ad esserlo.

Così ho fatto quello che faccio sempre quando qualcosa sembra farmi felice davvero. Ho iniziato a rovinare tutto.

Passato un po' di tempo lui aveva cominciato a cercare baci e carezze, e a guardarmi in un modo diverso in una di quelle tante notti in cui eravamo insieme, ma io gli negavo tutto. Quando si avvicinava troppo per un bacio lo scansavo, quando mi guardava confuso, amareggiato o quando mi guardava intensamente spostavo lo sguardo, e mi facevo spazio nel suo corpo senza prepararlo, senza chiedere il permesso. E faceva fottutamente male, sia per lui che per me.

Non capisco perché non mi abbia mai fermato. Ha solamente smesso di cercare altro, abbiamo continuato a passare comunque le notti insieme durante i tour e durante il giorno fingevamo indifferenza, anche se non era così facile. Ci parlavamo malapena e quando lo facevamo scambiavamo solo quelle poche parole essenziali e neanche ci guardavamo negli occhi.

E per me è sempre essenziale evitare quegli occhi. Perché, come hanno sempre fatto da qualche mese a questa parte, quei dannati, bellissimi occhi mi uccidono ogni volta che mi guardano. Non sono sguardi di rabbia, di odio nei miei confronti, sono sguardi di qualcuno che ha il cuore a pezzi, che passa le notti insonne, che ha l'animo lacerato. E degli occhi così belli come i suoi non dovrebbero guardare in quel modo.

Dentro di me sento la forza di una tempesta che mi lascia stordito e confuso, lui invece da qualche tempo sembra stanco, senza forze e spesso noto che i suoi occhi, dopo essere stato per un po' in mia presenza, si inumidiscono appena. E io voglio smettere di fargli del male, lo voglio davvero. Eppure, ogni sera che mi presento da lui per dirgli di fare basta, rimango a fissarlo dall'alto e sento che non posso rinunciare a un'altra notte con lui. La sola idea di starmene nel mio letto da solo senza svegliarmi con lui a fianco mi uccide. Però devo farlo, perché se continuiamo così finirò per distruggerlo davvero e gli voglio troppo bene perché questo accada.

Oggi siamo a Huntington Beach perché domani avremo una data qui vicino, così abbiamo pensato di rimanere per poter dormire almeno per una notte dopo mesi nelle nostre rispettive case.

Ho lasciato casa mia da qualche minuto e mi sto dirigendo da Zacky. So che anche se non siamo nel tour bus o in qualche Hotel sparso per il paese, lui si aspetta che io lo raggiunga. E' malsano, ma lui lo vuole e lo voglio anche io.

Suono il campanello e quando apre la porta, infatti, non è sorpreso di vedermi. Si sposta di lato e mi lascia passare, con un movimento automatico.

-Ciao Brian- mi saluta chiudendosi la porta alle spalle, senza la minima ombra di gioia nella sua voce.

Io non rispondo ma mi limito a fissarlo, anche se lui non alza lo sguardo su di me.

Come al solito un paio di minuti dopo siamo davanti all'uscio di camera sua e io lo faccio entrare, spingendolo immediatamente sul letto e posizionandomi sopra di lui. Lui non dice niente, ormai sono mesi che non spiccica parola e, a parte qualche mormorio, nessun'altro suono lascia le sue labbra.

So che avevo detto che sarei venuto qui per porre fine a questo, ma come al solito fallisco nell'intento.

Lui si aspetta che ora cominci subito a spogliarlo e a prendere possesso del suo corpo, in fondo la procedura è sempre la stessa.

Infatti, quando porto una mano a scostargli i capelli da un lato e a baciargli delicatamente le labbra, lo vedo spalancare stupito gli occhi e la cosa non mi sorprende. Non gli ho mai concesso questo genere di gentilezze e capisco solo in questo momento quanto sono stato stupido.
Le sue labbra sono così morbide e calde che mi domando come ho resistito per mesi a starne lontano. Sento che non vorrei più separarmene, però il bisogno di ossigeno mi obbliga a staccarmi e faccio scorrere la punta del naso sulla sua guancia, inspirando a pieno l'odore della sua pelle.

-Brian?

Era tanto che non lo sentivo parlare durante una delle nostre notti, riempite solitamente solo da ansimi e gemiti mal trattenuti.

-Mmmh?- mi limito a mormorare, appoggiandomi con la testa appena sotto il suo collo. Con gli occhi ancora chiusi, riesco a sentire il battito accellerato del suo cuore sotto il mio orecchio.
Non lo vedo, ma dal tono che ha usato nel pronunciare il mio nome sembra piuttosto confuso.

-Che ti succede?- chiede portando timoroso una mano fra i miei capelli, come se avesse paura che potessi scansarlo o spostarmi. Invece rimango li a godere del suo tocco leggero e quasi spaventato.

-Non mi succede niente. Faccio solo quello che voglio fare. La domanda giusta è che mi è successo negli ultimi mesi per trattarti così male- dico portando una mano ad accarezzargli un braccio. Tengo ancora gli occhi chiusi per poter percepire a pieno ogni singolo centrimetro della sua pelle sulla mia.

Appena finisco di parlare sento Zacky sussultare appena sotto di me. Certamente non si aspettava un cambiamento così repentino da parte mia. Giuro che certe volte non mi comprendo neanche da solo. Come ho potuto rinunciare a tutto questo per mesi?
E' che sono testatrdo e poi... avevo paura. Neanche io so precisamente di cosa, so solo che ero spaventato. Che poi cosa importa? E' vero che questa cosa mi spaventa, ma per ora staremo solo a vedere come andrà. Avrei troppo a cui rinunciare.

Zack porta le braccia intorno al mio corpo e mi stringe più a sé. E' l'abbraccio di due persone che si sono ritrovate dopo tanto tempo. Perché è questo quello che è successo fra noi. Ho sempre voluto bene a Zacky e il fatto che facciamo sesso da mesi non vuol dire che ci siamo avvicinati, anzi. Ci eravamo persi. O meglio, io avevo fatto in modo che ci allontanassimo, ma ora lo sento vicino a me, vicino davvero. Vicino con il corpo, la mente e il cuore.

Mi stacco leggermente per portarmi all'altezza dei suoi occhi.

-Scusa se ti ho fatto stare male, sono stato un idiota- gli sussurro nell'orecchio.

-Lo sei stato eccome- risponde lui, baciandomi le labbra ripetutamente -sapevo che prima o poi saresti tornato in te, è per questo che ho sopportato per tutto questo tempo.

Non posso crederci. Il mio Zacky mi ha aspettato tutto questo tempo, mentre io ero impegnato a trattarlo da schifo, neanche fosse un giocattolino. Ho sempre amato Zacky come ho potuto fargli questo?

-Mi conosci meglio tu di quanto mi conosca io- gli dico sorridendogli nelle labbra, ma è un sorriso amaro, di chi è consapevole di aver sbagliato, di chi si è svegliato da uno stato di trance emotivo.

-Ti conosco così bene che so anche cosa farai ora.

Non riesco a fare a meno di sorridere nel vedere il mio Zacky finalmente così sicuro e di nuovo in vita, i suoi occhi finalmente brillanti -Ah si? E cosa farò?

Mi guarda per un istante che non sembra avere mai fine -farai l'amore con me.

Il cuore mi si ferma e perde qualche battito, mentre Zacky senza darmi il tempo di dire, di pensare niente, mi porta una mano dietro la testa e mi avvicina a lui, impossessandosi di nuovo delle mie labbra.

Fare l'amore non è come fare sesso e mi sento come se non ne fossi capace. I miei movimenti sono lenti, delicati e soprattutto incerti, sembro un fottuto pivellino, cosa che fa scoppiare a ridere Zacky. Finalmente lo sento ridere di nuovo, come quella prima volta. Solo che sta notte, oggi, oltre alle risate, al sesso, c'è anche l'amore.
















Buongiorno/sera/notte, a vostra scelta :D
Pff, niente, avevo voglia di scrivere ed è venuta fuori questa miiini One Shot (frutto più che altro di un momento di noia, in cui cercavo pretesti per non mettermi sui libri :'), che spero non vi abbia fatto totalmente inorridire, ma sapete, ero ispirata e quando l'ispirazione chiama non si può non rispondere u__u
E' abbastanza breve e concentrata come OS, ma non mi andava di allargare troppo su dettagli non rilevanti e ho preferito concentrarmi più sulle cose essenziali. Poi diciamocelo, le One Shot non sono il mio forte, preferisco le long ^^"
Non ho granché da dire su quello che ho scritto, quindi lascio i commenti a voi :)
PS: per chi segue l'altra long non temete, non l'ho abbandonata, comparirà presto fra questi schermi ;)
Ah, il titolo è preso dalla canzone Stand by me degli Oasis, mi sembrava giusto dirlo u_u
Ringrazio chiunque abbia usato un po' del suo tempo per leggere, e alla prossima! :D



Josie





   
 
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