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Autore: eliocentrica    16/04/2012    1 recensioni
«Amore? Pronto! Ascolta... ho perso il treno. … No, era l'ultimo. Mi cercherò un posto dove passare la notte...» dissi sconsolata prima di salutarlo e chiudere la chiamata.
Non mi fidavo a vagabondare per una città sconosciuta alla ricerca di un albergo, così tirai fuori dalla tasca il cellulare e cercai nella rubrica il numero dell'amico che ero venuta a trovare quel giorno.
-- Probabilmente erano passate due ore, e io non ero ancora riuscito a prendere sonno.
Continuavo a pensare che lei era lì, a un passo da me, ma mi sembrava lontanissima. E poi pensavo a come avrebbe reagito la mia ragazza...

A volte, perdere un treno cambia tutte le carte in tavola.
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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= The Awakening =

 

 

“Merda! Che sto facendo!?” Ero senza parole a mezzo centimetro da lui.

Mi scostai di scatto e abbassai lo sguardo, desiderando di sprofondare nel baratro che avrebbe dovuto aprirsi sotto di me. Mormorai delle scuse con un filo di voce.

Silenzio.

“Che imbarazzo!” stavo pensando, quando un suo dito mi sollevò il mento in modo che fossi obbligata a guardarlo in faccia. Mi aspettavo un'espressione maliziosa e ironica, seguita da una spinta giù dal letto, e invece trovai un sorriso tenero.

“Perché mi sento così... strana quando sto con lui?” pensai.

«Non sei così mostro come credevo, appena sveglia.» mi disse sempre sorridendo.

Non so perché, ma non sembrava che mi stesse prendendo in giro, ma suonava piuttosto come un apprezzamento. Se era stato un tentativo per spezzare la tensione, era fallito miseramente perché io mi sentivo sempre più a disagio per quello che potevo aver fatto nel sonno.

Feci per girarmi e scendere dal letto, ma la sua mano mi trattenne per un fianco.

Sentivo ogni dito scottare sulla mia pelle, ma la sensazione svanì in un attimo così com'era arrivata. Guardai il mio fianco, la mano non era più lì; quindi spostai il mio sguardo verso il suo viso per scoprire che Alessandro stava fissando allibito la sua mano aperta. I suoi occhi incontrarono i miei e aprì la bocca per dire qualcosa ma non uscì alcun suono, allora si schiarì la voce e riuscì a dire «Scusa, io... forse è il caso che metta in chiaro una cosa...». Pausa.

“Mio Dio che cos'ho fatto!? Chissà cosa pensa!” esclamai nella mia testa, agitata.

«Gemma, tu... mi piaci da tanto tempo» disse senza riuscire a guardarmi negli occhi.

E io sgranai i miei. Ero davvero sorpresa.

Okay, forse in passato avevo avuto quest'impressione, ma poi avevo pensato di essermi sbagliata, visto che comunque lui aveva avuto varie ragazze nel frattempo. Ma adesso questa rivelazione!?

Passato l'attimo di sorpresa, mi resi conto che mi faceva piacere aver sentito quelle parole. In un certo modo mi sentivo felice. Provavo una sensazione di calore.

«So che tu non mi hai mai visto come qualcosa in più di un amico» continuò, «e che sei innamorata di Francesco da tempo. Ed è per questo che non ti ho mai detto nulla. Però adesso... questa situazione...»

Pausa.

Il suo sguardo ora era così intenso che mi aspettavo che mi baciasse da un momento all'altro. Ma non accadde.

«Scusa.» si alzò a sedere per scappare da quel letto come da quella situazione, ma lo bloccai con la mia mano, che aveva subito afferrato il suo braccio.

«Non scherzare, dai.» si girò a dirmi, scuro in volto, «Già così è difficile per me.»

Ma io non mollavo la presa. E allo stesso tempo non mi rendevo conto di ciò che stavo facendo. Mi stavo facendo guidare solo dalle emozioni.

Ci fissammo per un'eternità, ma forse furono solo un paio di secondi.

E poi lui tornò a letto, mettendosi sopra di me, lo sguardo incollato ai miei occhi anche a pochi centimetri di distanza. E sentii tutto il suo desiderio. Sapevo che ero stata io a provocarlo ed ero prontissima ad assumermi le conseguenze.

«Dio, quanto sei bella.» mi sussurrò appena prima di baciarmi. Fu un bacio dolce all'inizio e poi sempre più carico di passione. Le mie mani sulla sua schiena sentivano i muscoli tesi, e solo in quel momento mi resi conto che aveva dormito a torso nudo. Contemporaneamente, le sue mani sui miei fianchi salirono sempre più su, sollevandomi la maglietta, e la nostra pelle entrò in contatto. Ecco, sentivo di nuovo la pelle scottare.

Fu quello il momento in cui mi abbandonai completamente a lui.

 

 

 

N/A: Questo capitolo costituisce il clou della storia. Anche se rileggendolo non sembra un granché… Forse avrebbe avuto più senso pubblicare la storia come one-shot, anche se sarebbe risultata troppo lunga in quel caso…

Beh, comunque ringrazio a chi ha letto questo e i precedenti capitoli! E a celest93 che mi ha lasciato una recensione! ^_^

Al prossimo (e ultimo) capitolo! ;)

  
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