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Autore: ALEXIANDRAisMe    16/04/2012    0 recensioni
Figlio di Fenrir Greyback, non muore durante la guerra ad Hogwarts ma riesce a scappare e nascondersi dal ministro che fa piazza pulita dei mangiamorte... Alexander ha l'età di Albus e Rose...
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Fenrir Greyback, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy, Serpeverde
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Secondo capitolo
Il mattino seguente mi svegliai stordito e con un forte mal di testa. Guardandomi intorno vidi solo la foresta.
In un momento di amnesia cercai di ricordare come ci fossi arrivato e per cosa avevo perso così il controllo, poi ricordai tutto come in un flashback che vorticava nella mia mente.
Mi alzai e corsi verso casa. Per prima cosa entrai nella camera di mia madre, dove la sera prima l’avevo fatta portare, solo per aver una conferma che fosse tutto vero.
Vedendo che quella era la realtà come un automa dissi alla governante di organizzare lei il funerale. Papà non era ancora tornato e francamente avrebbe fatto meglio a non tornare. Così mi diressi fuori di casa e raggiunsi Villa Girasole e quando suonai il campanello Taya Chang aprì la porta mentre avvertiva la cameriera di non preoccuparsi.
Appena si voltò verso di me spalancò gli occhi.
- Alexander tesoro! Ma cos’hai fatto?- prendendomi il viso tra le mani e accarezzando i graffi sul mio volto.
La Sig.ra Taya Chang era una donna molto bella e buona e sua figlia aveva preso tutto da lei.
-Signora Chang potrei parlare con Mei?- chiesi senza rispondere alla sua domanda.
-Oh.. ma certo! Ma sei sicuro di stare bene?- mi chiese con uno sguardo preoccupato.
- S-si.. si signora. Ma ora vorrei parlare con Mei. -
-Certo, certo.- dicendomi così mi accompagnò verso la camera della figlia e dicendomi che andava a prendere qualcosa dalla cucine per la colazione se ne andò senza lasciarmi il tempo di controbattere.
Bussai e Mei aprì la porta ancora assonnata mentre si strofinava gli occhi.
- Alex! Sai che di mattina dormo fino a tardi!...- disse poi guardandomi disse -Ma che cavolo hai combinato! Sei uno straccio!-
-Probabilmente si..- e così mi fece entrare.
Nel passare davanti allo specchio, osservai il mio aspetto. I capelli biondi così simili a quelli di mia madre erano sporchi di terra come i vestiti stracciati e il viso e le mani piene di graffi. Mentre camminavo mi faceva un po’ male anche il ginocchio dovevo essermelo sbucciato. Effettivamente ero uno straccio.
-Ti va di farmi da accompagnatrice questo pomeriggio?- le chiesi spostando lo sguardo dallo specchio e guardandola con un misto tra tristezza e serietà.
Lei mi chiese -Per cosa?-
-Per il funerale di mia madre... non credo di farcela da solo.- risposi mentre lei mi guardava basita.
Raccontai tutto a Mei e finita la storia mi guardò per un attimo con gli occhi colmi di lacrime per poi abbracciarmi e sussurrare
-Mi dispiace tanto Alex -
-Me la caverò dai, basta piangere.. - dissi semplicemente. -Un ultima cosa..- dissi abbracciandola.
-Qualunque cosa. - rispose subito.
-Stammi vicina.- le chiesi.
-Come sempre.- mi disse.
  
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