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Autore: AyrinL    17/04/2012    6 recensioni
Cosa succederebbe se tra l'amore di due ragazzi,tenuto ancora nascosto e al sicuro dal resto del mondo,ci fosse un male troppo forte da sconfiggere? E se l'amore fosse più forte di tutto,anche della morte?
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[dal 2°capitolo]...si ritrovarono subito nudi,abbracciati,intenti a far brillare quell’amore,quasi a farlo bruciare più del sole,più delle stelle. Erano solo loro due quella notte ,spettatrice solamente la Luna,i quali raggi illuminavano i loro corpi;la Luna che oramai portava il segreto di tante notti passate a fare l’amore nel modo più dolce possibile,sussurrandosi ti amo, stringendosi le mani, guardandosi negli occhi,nascondendosi dal mondo. Celando sulle loro labbra tutta quella passione che la paura impediva loro di urlare al mondo intero,forse perché nessuno avrebbe potuto capire,forse perché le gente avrebbe solo parlato ,a vanvera,giudicandoli. Darren si chiedeva spesso perché molti non potessero o volessero capire: l’amore non ha sesso,l’amore è amore,incondizionatamente. Forse nessuno amava nel modo in cui lui amava Chris,nessuno poteva capire.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DIECI ANNI DOPO



 



Il profumo di fiori d’arancio impregnava l’aria. Non era un semplice giorno estivo quello. Lo si intuiva perfettamente dagli ospiti che sostavano sul sagrato della chiesa, dai colori sgargianti dei vestiti e dei fiori che pullulavano in ogni angolo nascosto dell’edificio, dalle mille candele che rendevano l’aria romantica. Lo si intuiva dallo sguardo nervoso di Tim, che stringeva come un ossesso la mano di sua figlia. Quando scese dalla Berlina nera che avevano affittato apposta per l’occasione, si guardò intorno spaesato. Guardò l’immensa chiesa di fronte a sé e capì in quel momento che stavano per cambiare molte cose.

- Papà, mi aiuti?
Una voce femminile provenne dall’auto. Tim accorse subito ad aprire il sportello dal alto opposto.
- Eccomi tesoro.

Una ventiquattrenne Hannah Colfer uscì dalla sua auto elegante e bellissima nel suo abito da sposa. Bianco, come la purezza del suo animo. Semplice, come il suo cuore genuino e umile. In mano il suo bouquet di rose bianche e rosa. Quando uscì fuori, si appoggiò al braccio di suo padre, guardando a terra nervosamente.

- Ci siamo, Hannah. Nervosa?
- Si vede?
- Beh, ci stiamo torturando il braccio a vicenda, amore.
- Io… sto per svenire, giuro.
- Non è difficile… vedrai che una volta arrivato all’altare sarà tutto più semplice.


I due arrivarono sull’ingresso della chiesa. E mentre si accingevano ad entrare, la marcia nuziale cominciò a diffondersi per tutta la chiesa, gli ospiti si alzarono in piedi, tutti puntando gli occhi sulla sposa.
Tim guardò un’ultima volta Hannah, la quale gli sorrise, guardandolo in quel modo che diceva una sola cosa: “grazie”.
“Grazie perché ci sei sempre stato, grazie perché mi hai sempre sostenuto.”
“Grazie, perché sarò sempre la tua bambina.”
I due avanzavano lenti nella navata centrale, mentre la quasi-sposa incontrò gli occhi del suo fidanzato. Si chiamava Mark. Lui le sorrideva, respirando a fondo. Il cuore di entrambi poteva scoppiare da un momento all’altro. In quel momento, tutto il resto del mondo svanisce, perché ci sei solo tu e l’amore della tua vita: il momento in cui legate le vostre vite per sempre, sarà come se ti approprierai definitivamente dell’anima della persona amata, sarà come se i tuoi occhi diventeranno i suoi occhi, il tuo cuore il suo cuore, il tuo respiro il suo respiro. Una cosa sola.
Queste cose Mark e Hannah le sapevano bene, il matrimonio era solo un’ulteriore conferma a tutto ciò che già sentivano da tempo.

E poi c’era Darren, il loro testimone, che gli ripeteva sempre quelle parole.

- Darren, sono nervoso, ommioddio eccola.
- Ssh, stai tranquillo…

Darren, accanto a lui, sorrideva nel guardarli così felici e innamorati. Aveva trentacinque anni, eppure si commuoveva ancora come un ragazzino. Un sorriso malinconico nacque sulle sue labbra.
Un sorriso spezzato da una leggera incrinatura al pensiero del suo matrimonio. Quel pensiero arrivò inevitabilmente, come una freccia dritta nel cuore. Frecce che lo colpivano spesso anche a distanza di anni dalla morte di Chris, ma che lo avrebbero fatto male forse per tutta la vita. Dieci anni erano passati, eppure ricordava quel giorno come se fosse ancora ieri.

Hannah arrivò all’altare, Mark le alzò il velo e le lasciò un bacio sulla guancia.
Terminata la marcia nuziale, gli ospiti si accomodarono, compreso Darren. Seguì la cerimonia perso nei suoi pensieri, gli occhi di Hannah erano terribilmente uguali a quelli di Chris. Avevano la stessa luce, la stessa intensità.

In quei dieci anni Darren si era rifatto una vita. Aveva continuato con la sua carriera, con la sua solita routine. Aveva provato a cercare qualcuno che potesse colmare quel vuoto, ma niente e nessuno sembrava poter sostituire Chris. Niente era eguagliabile ai suoi occhi, alla sua voce, al suo tocco lieve, ai suoi abbracci, al suo corpo. Col tempo Darren accettò l’idea di non poter rimarginare quella ferita sul cuore. Si era abituato alla sua assenza, così come fece il resto del mondo. Piano a piano nessuno parlò di quel ragazzo così bravo strappato alla vita troppo presto da una malattia più grande di lui, di quel ragazzo che nascose un amore troppo grande, un amore inspiegabile, quel ragazzo che realizzò il sogno della sua vita nonostante tutto. Il ricordo di Chris invece sarebbe rimasto per sempre indelebile nella sua famiglia. Ogni giorno senza Chris era incompleto, c’erano giorno in cui la sua mancanza si faceva sentire di più, in cui il dolore era troppo forte e faceva male, troppo male. L’unica certezza che Darren aveva, era che Chris era sempre con lui. Lo sentiva accanto a sé, lo sentiva nelle piccole e grandi cose di tutti i giorni. Anche un semplice raggio di sole era la prova inconfutabile che era lì, pronto a sostenerlo, a guidare i suoi passi. Neanche la morte poteva separarli.

- Hannah, vuoi tu prendere il qui presente Mark come tuo legittimo sposo?
- Lo voglio.

Darren guardò la fede al dito, ancora lì, dopo dieci anni. Mentre una lacrima scendeva sul suo viso, non poté fare a meno di sorridere, perché nonostante tutto, il ricordo di Chris era qualcosa che gli riscaldava il cuore. E in quel momento, sentiva i grandi occhi azzurri di Chris dritti nelle sue iridi, sentiva la sua vicinanza, sentiva il suo calore.

**




- Darren? Su Darren, vieni!

Hannha chiamò Darren a rientrare nel ristorante dove si stava tenendo la cerimonia. Tutto era perfetto, era pomeriggio, e il sole stava tramontando: il cielo era ricoperto di sprizzi di arancio e blu.
Darren era fuori a godersi la brezza estiva in compagnia di alcuni amici quando poi seguì la ragazza all’interno.

- Cosa c’è?
- Me l’avevi promesso.
- Cos..oh.
Darren abbassò gli occhi, mentre Hannah pose una mano sulla sua guancia.
- Hey, Chris l’avrebbe voluto… tanto.


Il riccioluto si decise a seguirla. Hannah lo condusse poco più lontano dal tavolo degli sposi, dove vi era un pianoforte bianco pronto per essere suonato. Darren preso posto, mentre Hannah annunciava a tutti la sua performance.
Si sentiva nervoso. Non cantava quella canzone da troppo tempo. Dieci anni, per l’esattezza. Quando Hannah gli aveva chiesto di farlo, fu come riaprire una ferita profonda, ma sentiva di doverlo fare. Non serve a nulla chiudersi nel silenzio. Un modo per superarlo il passato è viverlo, anche per soli cinque minuti, e se questi cinque minuti non faranno male, significa che ce l’hai fatta. Ecco, quella era la sua sfida.
Mentre la sala era in silenzio in attesa, vide Tim, Karyn e Hannah vicini. Sapevano quale canzone avrebbe cantato. Avrebbe regalato a tutti un momento indimenticabile.
E, prima che egli appoggiasse le dite sulla tastiera, un fascio di luce solare lo colse in viso, filtrando attraverso la finestra lì vicino.
Non era un raggio di luce accecante, no. Un sorriso gli spuntò sulle labbra, mentre quella luce continuava ad accarezzargli il viso.
- Ciao Chris.

E cominciò a pigiare i tasti, in quella melodia perfetta.

Sometimes I feel so happy
sometimes I feel so sad
Sometimes I feel so happy
but mostly you just make me mad
Baby, you just make me mad
Linger on your pale blue eyes Linger  on you pale blue eyes


E l’amore era lì, ne erano visibili i segni, era visibile sulle lacrime di quanti piangevano, sulle guance arrossate di Darren a causa del suo cuore che batteva velocemente.

Thought of you as my mountain top
thought of you as my peak
A thought of you as everything I've had, but couldn't keep I've had,
but couldn't keep
Linger on your pale blue eyes
Linger on your pale blue eyes


Perché non importa quanto la vita possa far male, l’importante è conoscerlo, l’amore vero. L’importante è toccarlo con mano ed esplorarlo a fondo, custodirlo. Solo allora potremo dire di aver vissuto la pienezza della vita umana.

If I could make the world as pure and strange
as what I see
I'd put you in a mirror
I'd put in front of me I'd put in front of me



Linger on… your PALE BLUE EYES.







Note dell'autrice:
Non mi resta che dire GRAZIE dal profondo del mio cuore a chi è arrivato fin qui. Col cuore in mano, spunto la casella "completa", sperando questa storia vi sia piaciuta. Grazie ancora :')
   
 
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