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Autore: Somebodytolove    17/04/2012    2 recensioni
Cassandra rimase impalata lì per qualche secondo. Chi era questo adesso? Aveva la terribile tentazione di strappargli di dosso la sua copertina con gli unicorni -cavolo avrebbe dovuto portarsela dietro quando aveva fatto le valigie- e chiedergli chi diavolo fosse e che ci faceva lì. Ovviamente sapeva di non poterlo fare, ma la curiosità era troppa: togliendosi le scarpe per fare meno rumore possibile si avvicinò al letto e accovacciandosi cautamente spostò la coperta dal viso dell‘ ”intruso”, anche se in realtà tra i due sembrava esserlo di più lei. Quello che le si presentò davanti la fece rimanere di sasso: la fioca luce che proveniva dalla porta aperta lasciava intravedere una ragazzo dai lineamenti marcati, con una mascella definita, labbra voluttuose e lunghe ciglia. I capelli erano rasati ai lati e salivano al centro in un alto ciuffo scompigliato dal continuo movimento nel sonno. Cassandra si alzò di scatto appropriandosi della copertina che le era tanto mancata e rimase qualche attimo a contemplare il fisico del ragazzo, robusto e ben definito da sotto la maglietta attillata. Poi aprì gli occhi.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cassandra girò le chiavi nella serratura il più piano possibile. ‘Speriamo non mi sentano’ pensò tesissima. Le luci erano spente, tranne come sempre quella della cucina. Le abitudini di sua madre non cambiavano mai. Andò a rovistare in un cestello sul mobile in corridoio dove erano soliti mettere delle banconote, e con sua grande sorpresa si trovò in mano due banconote da 50. Soddisfatta li ripose nel reggiseno ma stavolta, invece di fuggire e di fondersi nel buio della notte come una ladra, si avviò in punta di piedi verso la sua vecchia camera. Chissà se l’avevano già sostituita con una stanza giochi per la sua sorellina Abbey o uno studio per il nuovo compagno della madre. Ormai mancava da più di mezzo anno da casa, escludendo le sue visite furtive nel mezzo della notte per rubare i soldi e salutare Ab quando dormiva sola nel suo letto, ed era davvero curiosa di sapere che cosa ne avessero fatto. Di certo non si aspettavano che sarebbe tornata, mettendo che lo volessero. Magari si erano già dimenticati di lei. La porta era socchiusa quindi la spinse con leggerezza e si affacciò. Una volta abituatasi al buio notò qualche cambiamento: cercò sul muro rosa i poster dei suoi idoli e i disegni che aveva fatto da piccola, ma quel che vide erano quattro pareti bianche completamente vuote, avrebbe dovuto aspettarselo, e il letto e l’armadio erano stati cambiati di posto. Ma quello che la colse di sorpresa non era di certo la diversa disposizione dei mobili: dal suo letto a misura di bambina spuntavano due piedi, e qualcuno si rigirava agitato tra le sue coperte con gli unicorni russando lievemente. Cassandra rimase impalata lì per qualche secondo. Chi era questo adesso? Aveva la terribile tentazione di strappargli di dosso la sua copertina con gli unicorni -cavolo avrebbe dovuto portarsela dietro quando aveva fatto le valigie- e chiedergli chi diavolo fosse e che ci faceva lì. Ovviamente sapeva di non poterlo fare, ma la curiosità era troppa: togliendosi le scarpe per fare meno rumore possibile si avvicinò al letto e accovacciandosi cautamente spostò la coperta dal viso dell'”intruso”, anche se in realtà tra i due sembrava esserlo di più lei. Quello che le si presentò davanti la fece rimanere di sasso: la fioca luce che proveniva dalla porta aperta lasciava intravedere un ragazzo dai lineamenti marcati, con una mascella definita, labbra voluttuose e lunghe ciglia. I capelli erano rasati ai lati e salivano al centro in un alto ciuffo scompigliato dal continuo movimento nel sonno. Cassandra si alzò di scatto appropriandosi della copertina che le era tanto mancata e rimase qualche attimo a contemplare il fisico del ragazzo, robusto e ben definito da sotto la maglietta attillata. Poi aprì gli occhi. Emise un grugnito assonnato e disse qualcosa di indefinito, ma lei era già fuori la porta spaesata e angosciata di farsi scoprire. Nella fretta di andarsene, si dimenticò di riporre la copia delle chiavi che si trovava sempre sotto una pianta fuori casa. Tutto era andato secondo i piani, fino a quel momento.
Questa è la mia prima fan fiction, quindi siate clementi con me, per favore!! Sono molto in ansia perché questa storia è un casino e non so se il mio stile vi piacerà, ma spero che continuerete a leggere perché questo capitolo non è NIENTE di quello che vi aspetterà! Quindi, vi prego, almeno per provare, non vi fermate al primo o al secondo capitolo. Potreste pentirvi. Oppure no. Grazie dei pochi minuti che mi avete concesso leggendo questo spazio, spero vivamente continuerete e magari che metterete tra seguiti, preferiti o ricordati e che recensirete. A presto! x

P.S. Vi consiglio vivamente di leggere la ff di questa mia amica, è davvero bellissima scrive da dio:

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1151569&i=1
  
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