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Autore: StillKidrauhlBelieber    18/04/2012    1 recensioni
-Protagonista: Madison Crusoe (pronuncia: Crusò).
età: 16 anni e mezzo.
compleanno: 22 giugno.
passioni: canto, ballo e giornalismo.
musica: quella dei Jonas, di Justin Bieber, Demi Lovato e quella dei One Direction.
idoli: Justin Bieber, Zayn Malik, Liam Payne.
Colore preferito: Blu e viola.
Canzone peferita in assoluto: I want.
Un desiderio:Conoscere i One Direction.
Sfondo del telfono: Zayn Malik abbracciato a Niall Horan.
Madison viveva ormai da 11 mesi a Miami, studiava per diventare attrice/cantante/stilista.
A breve sarebbe tornata a casa in italia per rivedere la mamma e partecipare ad uno dei concerti che di sicuro gli avrebbe per sempre cambiato la vita.
Altri personaggi:
Amelie - Nome della mamma.
Aaron - Nome del fratello.
Jessie - nome della sua migliore amica.
Elvis - Nome del cagnolino.
(La lista verrà aggiornata non appena verranno inseriti nuovi personaggi.)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Continuavamo a camminare, e lui continuava a tenermi la mano, avevo gli ormoni che mi ripetevano "stai calma Mady, stai calma, respira, è solo una mano".
«Siamo arrivati signorina.» esclamò Zayn aprendomi la porta di un negozio starbucks.
«Sarebbe questo uno dei tuoi posti preferiti?» chiesi sorridendo.
«eh beh, certo, non si vive senza frappuccino..» rispose sorridendo.
Entrai nel negozio, lui dolcemente mi lasciò la mano e mi guardò per qualche secondo.
«Siediti pure ad un tavolo, ordino e torno..» disse avvicinandosi alla cassa.
Accennai un sorriso e andai a sedermi guardandolo.
In quel momento sorridevo come una bambina, il mio idolo era con me, voleva passare la giornata con me, io, una semplice ragazza dal culo enorme quanto la california. :')
«Ti sono mancato eh?» Disse tornando con due bicchieroni di frappuccino.
«Mi è mancato di più questo.. » Dissi bevendo un sorso.
«ah...» disse fingendo un faccino offeso.
«dai scherzavo..» dissi facendo un altro sorso. «Ma... ma... oddio è alla Vaniglia» dissi emettendo un suono MOLTO MA MOLTO simile ad un orgasmo, infatti Zayn mi guardò come per dire "Oddio, donna, riprenditi".
«Si.. Lo so.. E' il tuo preferito vero?» disse sorridendo.
«E tu come lo s... Ah, vero, hai sbirciato il mio telefono..» dissi fissando i suoi occhi «No vabbè però non puoi essere così... così... così tu ecco... Mi metti soggezione non posso arrabbiarmi» continuai sorridendo tipo a 153 denti.
«Oddio è Zayn Malik! Ciao Zayn!» Esclamò una ragazza avvicinandosi al tavolo con due sue amiche.
Zayn si alzò e abbracciò tutte e 3 sfoderando uno dei suoi sorrisi mozzafiato.
Mentre le ragazze facevano le domande a Zayn io continuavo a bere il frappuccino, guardandoli, e pensavo tipo "Ma guardale, pft", si ero gelosa marcia lo ammetto D:
«E lei? E' una tua amica?» chiese una di loro guardandomi da capo a piedi.
«No...» rispose Zayn.. «Non è una mia amica..» disse girandosi verso di me e sorridendo.
Mi alzai, mi avvicinai alla ragazza che aveva chiesto chi fossi, e sorridendo gli strinsi la mano.
«Piacere, Madison.. » dissi pensando "si piacere sono madison, ma smetti di squadrartelo altrimenti ti strappo le ovaie a mani nude :D"
«Pia.. Piacere mio, sono Megan» rispose la ragazza dandomi la mano.
«Ragazze, ci dispiace, ma dobbiamo andare..» Disse Zayn sorridendo leggermente, prendendo i nostri bicchieri e dandomi la mano.
«Piacere di avervi conosciute» continuò guardandomi e facendo cenno con la testa di andare.
Uscimmo dal negozio, e iniziammo a camminare mentre zayn mi porse il mio bicchierone di frappuccino.
«Toglimi una curiosità.. Cosa pensavi quando la ragazza ti ha stretto la mano?» chiese ridendo appena.
«Meglio che non te lo dica.. » dissi ridendo insieme a lui.
«di certo per farla sbiancare avrà dovuto leggerti nel pensiero allora... La tua faccia era tipo "ah si ok piacere, ora te ne vai?"» disse continuando a ridere.
«No dai, alla fine sono fans, anche se fossi stata..» dissi, fermandomi.
«Se fossi stata COSA? GELOSA per caso?» disse fermandosi e guardandomi.
«Un po' dai...» dissi imbarazzata.
«Ceeeeerto, così poco che se non intervenivo io la mano glie la spezzavi...» disse ridendo ancora.
«Senti..» dissi dandogli un piccolo colpo nei fianchi. «IO. NON SONO. GELOSA.» dissi inarcando un sopracciglio.
«Guardatela come se la prende la gelosa!» disse guardandomi.
«Ma non sono gelosa ç.ç» dissi finendo il frappuccino e buttandolo in un cassonetto dei rifiuti in mezzo alla strada.
Zayn finì il suo e lo buttò anche lui.
Era una serata perfetta, iniziò a calare il sole, ma anche con le luci dei lampioni, lui con il suo sorriso poteva illuminare tutta la città.
«Siamo arrivati..» disse zayn sorridendo mentre si fermò davanti ad un albergo. «Così conoscerai anche gli altri 4, ci sono anche le sorelle di Louis e la sorella di Harry..» continuò.
«Oddio, tu vuoi farmi morire..» dissi entrando mentre entrava anche lui.
«Se fino ad ora sei rimasta in piedi penso che sopporterai altri colpi..» disse sorridendo e riprendendomi la mano.
Entrammo e tutti ci fissavano, pensavo "manco fosse entrato il cane a 3 teste di Hagrid".
Arrivammo davanti all'ascensore, zayn pigiò il tasto di apertura delle porte, e quando si aprirono lui mise una mano dietro la mia schiena quasi accompagnandomi all'interno e pigiò il tasto dell'ultimo piano.
"Guardami, eddai guardami!" pensai guardandolo mentre lui prese il telefono dalla tasca.
Lo posò, alzò lo sguardo verso di me, e iniziò a guardarmi negli occhi.
«Cosa c'è?» chiesi fissandogli le labbra, come se avessero una calamita per i miei occhi.
«Niente...» sussurrò poggiandosi alle pareti dell'ascensore e tendendomi una mano.
Mi tirò dolcemente a se, e mi guardò negli occhi.
«Mi hai davvero illuminato la giornata..» disse a bassa voce, continuando a guardarmi negli occhi.
«Ah si?» chiesi quasi sussurrando.
«Mhmh..» disse accennando un si con la testa.
Il suono di una campanella avvisò che eravamo arrivati all'ultimo piano, le porte si aprirono direttamente nell'anticamera della suite, zayn mi prese per mano e aprì una porta che affacciava sul salotto della camera.
«SONO TORNATO!» esclamò chiudendo la porta alle nostre spalle.
«L'hai lasciata viva o dobbiamo pagare i danni a qualcuno?» disse Harry, l'avevo riconosciuto da come rideva.
«Che idiota..» sussurrò zayn guardandomi mentre rideva.
«AH.» disse Harry entrando in salotto. «No ma l'avevo capito che c'eri anche tu eh..» continuò grattandosi la testa.
«Ceeerto Harry, certo» dissi porgendogli la mano.
«Ma vieni qua tanto ormai sei una di noi!» disse Louis entrando in salotto e abbracciandomi insieme ad Harry, quasi mi stritolavano.
«Però... Allora esisti.. E sei davvero così carina!» esclamò Harry.
Zayn prese una rivista sul mobiletto delle chiavi, e la suonò dietro la testa ad Harry con una faccia seccata.
«Perché? ç.ç» Chiese harry passandosi una mano dietro la testa.
«Hai la finezza di un elefante che balla danza classica in tutù in un negozio che vende cristalli..» esclamò Zayn.
andammo in terrazza, dove c'erano tutti, e fra presentazioni e risate si stava facendo tardi.
«Senti ma... E' tardissimo per te, che dici se rimani qui a dormire e domani io e te andiamo a fare shopping rilassante?» Chiese Gemma sorridendo.
«Rilassante?» chiese Louis.
«Eccerto, con gente come i One Direction il giorno dopo è come se una mandria di cavalli avesse fatto un giro sulla tua schiena..» disse la sorella di Louis.
Io accettai, e Gemma mi portò in camera sua per farmi scegliere il pigiama.
«Oddio ma rilassati Mady, è tutto vero, ma rilassati altrimenti mi svieni sul pavimento» disse ridendo Gemma.
«Quando sei nella stessa stanza con i tuoi 5 idoli mi risulta difficile non stare sul punto di svenire» dissi sedendomi.
«E questo è niente.. » disse sorridendo.
«Cioè?» chiesi curiosa.
«Sapessi..» disse sorridendo quasi maligna dandomi una pacca sulla spalla.
Indossai il pigiama, e insieme ritornammo dai ragazzi, e fra giochi da tavolo e risate, si fece tardi, e andammo a dormire.
Io dormivo con Gemma e una delle sorelle di Louis.
Ci mettemmo a spettegolare e loro mi raccontarono una serie di fatti assurdi che sono successi ai ragazzi mentre c'erano anche loro.
Spegnemmo le luci e ci addormentammo.
Era come se stessi sognando, davvero, non riuscivo a credere a dov'ero, con chi, e specialmente grazie al fatto che essendo io una deficiente lasciai il mio telefono in aereoporto.
"Vi prego, ditemi che non sto sognando, ditemi che tutto questo sta davvero accadendo a me." pensai, mentre lentamente lasciavo il mondo della realtà per fare posto ai miei sogni, che finalmente si stavano realizzando piano piano.
 
[Continua?..]
  
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