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Autore: _Mezzosangue_    18/04/2012    5 recensioni
Nessie ha sedici anni,jacob la sta aspettando da troppo tempo ormai. ecco come comincerà la loro storia d'amore. Amicizia,pericoli,sangue,morte. ma l'amore alla fine li unirà per sempre
Genere: Azione, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen, Un po' tutti, Volturi | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo 10
Una terribile verità

[Nessie]
 
C’è solo una parola che potrebbe definire il mio stato d’animo di quel momento:
Terrore.
Anzi, a dire la verità potrebbero essere molte di piu, cominciando da Incredulità e finendo con rabbia ,e un incredibile senso di paura.
Quanto tempo era passato? Dieci minuti?
Solo dieci minuti per riuscire a sconvolgere quella meravigliosa giornata.
Mia madre mi stava raccontando quello che era successo a lei e a papà prima che io crescessi ma, più che un allegra storiella dei tempi passati, sembrava un incubo che nessuno avrebbe dovuto raccontare.
Non avrei mai immaginato che la vita dei miei genitori fosse stata così… movimentata? (per non dire terrificante!)
Perché venivo a saperla solo ora?
Avrebbero dovuto raccontarmi dei Volturi, in fondo, era me che volevano uccidere!
Per un secondo sentii la rabbia ribollire nel sangue.
Quei… LURIDI PAZZI ASSASSINI!
Avrei tanto voluto averli tra le mani per…
UN ATTIMO. Nessie, calmati, ricorda che la violenza non fa per te.
Cercai di rilassarmi e allentare la presa sul bracciolo della poltrona prima di spezzarlo.
-Questo è tutto- concluse mamma – So che avrei dovuto dirtelo prima ma speravo di tenerti alla larga da tutto questo-
- No, non… non preoccuparti mamma-  la voce mi tremava ancora – Hai fatto bene a dirmi tutto. Perciò, credi siano stati i Volturi ad attaccarmi ieri notte?-
-No, non credo. Se fossero stati i Volturi … a quest’ora probabilmente non saremmo qui a parlarne-
- Sono sul serio così potenti?- domandai incredula.
- Più di quanto puoi immaginare. Che io sappia, non c’è essere vivente che li eguagli-
-Neanche…-
-No- rispose prima che potessi concludere la domanda – Neanche un Licantropo-
- Beh ma come hanno fatto a diventare così potenti?- Non riuscivo a credere che non ci fosse nessuno in grado di sconfiggerli. Era impossibile.
- Non lo so, sono la famiglia reale dei vampiri, la famiglia più antica credo.-  disse.
-Cioè, intendi dire che sono stati loro i primi vampiri in assoluto?-
-Beh, sicuramente Aro è molto vecchio, potrebbe benissimo essere uno dei primi vampiri esistenti-
La conversazione stava prendendo una piega sempre meno rassicurante.
-E perché vorrebbero uccidermi? Quando ero piccola mi hanno lasciata andare! –
Non riuscirei neanche a descrivere il dolore che emanava l’espressione di mia madre in quel momento. Sembrava sul punto di scoppiare in lacrime.
-Amore, non lo so. Non sappiano neanche se siano loro, non… siamo tutti preoccupatissimi ma, fin ora non siamo riusciti a scoprire chi ti ha aggredita-
Rassicurante eh?
Beh, dopotutto potevano anche non essere i Volturi. Poteva essere chiunque, qualcuno che passava per caso.
No eh? Troppo improbabile.
Dovevo pur cercare qualcosa di ottimistico!
In ogni modo, non avevo intenzione di chiudermi in una stanza buia per il resto della mia vita per paura di essere attaccata di nuovo da un pazzo che voleva uccidermi senza motivo.
-Quindi qual è il piano?- domandai scacciando il senso di paura, rinnovandomi con una nuova forza. Di certo non sarei rimasta con le mani in mano mentre qualcuno progettava il mio assassinio.
Mia madre parve confusa. Possibile che non avessero un piano?
-Dobbiamo parlarne…- cominciò ma io la bloccai alzandomi in piedi.
Se non avevano ancora un piano, avrei trovato un modo da sola!
Com’è che si dice? La miglior difesa è l’attacco.
E anche se per il momento non avevo nulla da attaccare, avrei fatto in modo che quando, e se, fosse venuto il momento sarei stata pronta.
-Senti- dissi – non ho intenzione di starmene richiusa qui per paura di uscire ed essere attaccata, perciò, sono certa che zio Emmett sarà felice di insegnarmi qualcosa su come difendersi da un vampiro-
Non che fossi del tutto ignorante sull’argomento però, in qualche modo sapevo che se m fossi allenata sarei potuta diventare più forte e avrei saputo proteggermi.
Sentivo che ne ero in grado.
Dopotutto, anche zia Alice diceva sempre che ero speciale, che in futuro avrei fatto cose che nessuno avrebbe immaginato.
Non ci avevo mai dato molto peso, e se avesse avuto ragione? Era lei quella che vedeva il futuro.
Che fossi in grado di diventare più forte o no era irrilevante, perché tanto avrei comunque continuato a difendermi con tutte le forze.
Mamma mi sorrise, e per un po’ perse quell’aria tormentata.
-Sono fiera di te- mi disse abbracciandomi. – Coraggiosa e forte proprio come immaginavo che crescessi-
Mi scappò un sorriso entusiasta. Era la prima volta che mamma diceva di essere fiera di me e la cosa mi piaceva.
Sciolse l’abbraccio e mi rivolse uno sguardo rassicurante. – Noi non ci arrendiamo, giusto?-
-Giusto- confermai.
Un secondo dopo, qualcuno suonò al campanello.
Sapevo chi era ancor prima di andare ad aprire e anche mamma lo sapeva perciò disse :- Vado a vedere se qualcuno ha scoperto qualcosa. Non combinate casini- Mi fece l’occhiolino e si avviò vero la porta sul retro. Perché avevo l’impressione che mamma sapesse tutto della notte scorsa? Assurdo.
Aspettai che fosse uscita per correre verso la porta d’ingresso e tuffarmi tra le braccia di Jake.
 
 
  
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