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Autore: Freyr    18/04/2012    1 recensioni
Gli uomini iniziarono a fischiare,ad urlare,si alzarono persino dalle sedie sebbene il Giglio non fosse ancora arrivato.Poi d'un tratto una luce tenue illuminò il palco,la musica iniziò e lei fece il suo ingresso.Scostò piano la tenda color porpora e mostrò una gamba.Lasciò che il tessuto vellutato le accarezzasse tutta la gamba,poi si mostrò alla luce.La sala si ammutolì,tutti quelli in piedi si sedettero barcollando sulle ginocchia.Lei sorrise impercettibilmente e finalmente iniziò lo show.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il Giglio Rosso
Il Giglio Rosso


L'insegna rossa del Wild Cat di Chicago si accese all'una in punto. Una scritta vecchia e sgangherata di cui solo alcune lettere rimanevano accese e le rimanenti si spegnevano e accendevano ad  intermittenza,dava l'idea di trovarsi di fronte ad uno dei locali piu squallidi della città.Il locale dal fuori sembrava una vera e propria bettola  di un grigio squallido dal cui muro sembrava che l'intonaco volesse scappare da un momento all'altro.
Uomini di ogni età che prima sembravano fare tranquillamente una passeggiata o essere immersi nei loro affari, ora si accingevano furtivamente ad entrare da quella porta rossa. Uomini vestiti di tutto punto, presumibilmente di un certo calibro, altri coperti da giacche lunghe e consumate.Uomini che si guardano attorno coprendosi il volto da sguardi indiscreti,uomini che tranquillamente varcavano la porta rossa pensando che in realtà entrare in un locale di spogliarelliste non fosse poi chissà quale peccato.Quel posto raccoglieva ogni età,ogni genere, ogni uomo che aveva il desiderio di sfuggire dalla quotidianità e ritirarsi per pochi minuti in un piccolo paradiso privato.Lo spettacolo stava per iniziare, i ritardatari si affrettarono impazienti.Una macchina nera lucida si apposto' sull'altro lato della strada senza il minimo rumore,ne uscì una figura racchiusa in un cappotto nero. Si guardò intorno con un  espressione un po disgustata e chiedendosi se fosse nel posto giusto,sospirò,si infilò qualcosa nell'interno della giacca nera e si avviò.Entrato anche lui, le porte del WIld Cat vennero sigillate.
Contro ogni aspettativa l'interno del locale non rispecchiava lo squallore dell'esterno.Una luce soffusa accarezzava l'intero ambiente,un profumo di vaniglia dominava l'intera sala.Divanetti e tavolini erano disposti in modo ordinato e occupavano gran parte del locale nel cui fondo si intravedeva un piccolo palco con un palo luccicante da cui poco piu avanti si estendeva una passerella lunga circa tre metri, che portava al centro della stanza.
Qualcuno ordinò da bere e si andò a sedere,qualcun'altro prese subito posto in prima fila,qualcuno cercò una zona d'ombra per non farsi riconoscere.Poi le luci si spensero e venne illuminato il palco e una voce maschile annunciò l'ingresso della prima ballerina.Ne susseguirono molte di bellezze diverse, una contorsionista asiatica,una venere nera che si presentò completamente nuda,una ragazza con lunghi capelli rossi fece addirittura l'esibizione in una vasca da bagno ricoperta solo dalla schiuma.Il testosterone in quella stanza era palpabile,le giacche e i cappotti erano stati tolti,ognuno cercava di spogliarsi come meglio poteva,la tensione e l'eccitazione salivano di secondo in secondo.Una figura seduta davanti al tavolo da bar,sembrava guardare il tutto senza il minimo interesse.
"Ehi amico, ti posso dare qualcosa?" chiese il barman.
Lo sconosciuto si girò e venne illuminato dalla luce nel neon proveniente dalle tre lampadine sul soffitto dell'angolo bar.
"Un whiskey, e magari anche un cappio se ce l'hai. Odio guardare sti animali che si dimenano per un paio di tette" Il suo sguardo si posò su un uomo in prima fila dall'aria abbastanza sudicia che urlava oscenità alla bionda sul palco.La bava alla bocca riluceva mentre sbraitava
.Distolse lo sguardo disgustato e guardò l'orologio."Ma quando arriva?"
Doveva avere sui ventotto anni,capelli neri,occhi scuri. Un'espressione guardinga e severa dominava l'intero volto.Il bar man si ritrovò a pensare che quello non dovesse essere il suo genere di posto.
"Non ti ho mai visto da queste parti, devi essere nuovo".Gli chiese,prendendo un bicchiere e versandogliene un bel po.
"Si infatti." replicò e mandò giù tutto d'un fiato il suo liquore.
"Perchè sei qui allora? Non sembra essere il tuo posto"chiese il barman incuriosito.
Lo straniero fece spallucce.
"Affari,solo affari"replicò.
"Sei fortunato amico, a fare affari qui.Stasera mi hanno detto che c'è il Giglio Rosso.Ne hai sentito parlare? Il capo ha pagato una cifra esorbitante per averla."
Jack ricordò le parole del suo capo " Si fa chiamare Giglio Rosso,devi trovarla e portarla qui."
"Ah davvero? Secondo me invece sarà una delle solite spogliarelliste.."disse disinteressato.
"Lo vedremo amico." rispose il barman sorridendo e voltandosi per prendere l'ordinazione del cliente che si era appena avvicinato.
 "Chissà poi a che cazzo gli servirà una puttanella a Foreman.Magari la vuole solo salvare da questo squallore di vita.." Il flusso dei suoi pensieri venne interrotto dalla voce maschile che si sentiva aleggiare nella stanza.Le luci vennero spente completamente mentre lo speaker annunciava l'ultima ragazza che si sarebbe esibita quella notte.
"Stasera abbiamo un ospite speciale signori. Frenate gli ormoni perchè oggi, sul palco del Wild Cat,abbiamo il Giglio Rosso."
Gli uomini iniziarono a fischiare,ad urlare,si alzarono persino dalle sedie sebbene il Giglio non fosse ancora arrivato.Poi d'un tratto una luce tenue illuminò il palco,la musica iniziò e lei fece il suo ingresso.Scostò piano la tenda color porpora e mostrò una gamba.Lasciò che il tessuto vellutato le accarezzasse tutta la gamba,poi si mostrò alla luce.La sala si ammutolì,tutti quelli in piedi si sedettero barcollando sulle ginocchia.Lei sorrise impercettibilmente.Una dea dai lunghi capelli biondo ramati e dagli occhi verdi accessi e biricchini si stagliava di fronte al loro,ricoperta da un vestito nero e attillato che le arrivava a malapena a coprire le mutandine nere che si intravedevano.I tacchi a spillo semplici con i brillanti slanciavano la sua figura e le gambe lunghe e snelle.Sensuale si diresse verso il palo,lo toccò mentre percorreva con gli occhi tutta la sala.Lo faceva in un modo cosi' peccaminoso che tutti gli uomini presenti si immaginarono al posto del palo.Lo leccò con la punta della lingua, lo accarezzò su e giù con tutta la mano,vi si strusciò lentamente inarcando la schiena all'indietro.Poi dando la schiena al pubblico si mise a gambe divaricate.Si abbassò le spalline, slacciò la cerniera argentata che si trovata di lato e lo fece scivolare per terra.Un reggiseno nero di pizzo e il perizoma era l'unica cosa che la coprivano. Così iniziò il suo spettacolo.Sul palo,sui tavoli,in mezzo ai clienti,senza fare nulla di volgare ma solo dannatamente sensuale,che era ancora peggio.Quella ragazza emanava sesso e peccato, nei suoi occhi verdi truccati da gatta, nella sua bocca rossa scarlatta, nel suo modo di camminare e nei suoi gesti.Si diresse al bar,con uno slancio appoggiò le mani sul bancone e si sollevò in una verticale perfetta.Con un ponte finale si ritrovò li in piedi, iniziò a ballare in mezzo alle bottiglie,alcune le scaraventava per terra con il tacco,altre le prendeva e le beveva,poi si sedette sul bancone,accavallò le gambe  e guardò negli occhi quel ragazzo con gli occhi scuri seduto li vicino.Prese il suo bicchiere, ci versò del rum e lo mandò giu.Gli strizzò l'occhio e con un salto agile si spostò dal bancone e si diresse verso il palco,ancheggiando come solo lei sapeva fare con suo fondoschiena assolutamente perfetto e sodo.Si diresse sul palco e con una spaccata in aria sul palo terminò lo spettacolo.Scomparve velocemente attraverso le tende porpora e spezzò l'incanto che aveva portato con sè.
Jack era rimasto li ammutolito.Non sapeva cosa dire,non era di certo un amante di spogliarelliste, ma era certamente un amante di donne, e lui ne aveva avute tante e molto belle.Le aveva superate di gran lunga tutte, ma rimaneva il fatto che facesse la spogliarellista e la gatta morta per divertimento e questo ai suoi occhi la rendeva solo una donna di basso livello.Si riscosse dai suoi pensieri, pagò il conto al bar e passando attraverso i tavolini andò verso i spogliatoi che si trovavano dietro il palco.
Un uomo della sicurezza alto e scuro di carnagione gli si parò davanti a braccia conserte.
"Signore questa zona è vietata".
Jack sbuffò.
"Devo passare, devo vedere una ragazza".
Il nero si mise a ridere.
" Lo so che cosa vorresti vedere, ma qui le ragazze non si vedono e non si toccano. Se ne vada"Disse alzando di un tono la voce.
Jack iniziò a spazientirsi e tirò fuori il distintivo.
"E io ti dico che posso entrare".
Il bodyguard impallidì e si fece di lato balbettando una miriade di scuse. Jack non gli prestò la benchè minima attenzione e si insinuò in quel corridoio bianco che portava ai camerini. Vide decine di ragazze che facevano avanti e indietro, poi in mezzo alla folla scorse in fondo una porta chiusa con scritto davanti " Giglio Rosso".Passò tra le ragazze. Qualcuna lo guardava con sorpresa, altre con paura, altre pensavano a vari modi con cui avrebbero potuto portarsi a letto quel dio greco dagli occhi scuri.Poi si piazzò davanti alla porta e bussò.
Lily si era già struccata e preparata per andare via, quando sentì bussare alla porta.
" Spero che non sia il solito maniaco, voglio andare via.." pensò scocciata.
Lily aprì la porta e si trovò davanti un ragazzo, bello senza ombra di dubbio ma troppo elegante e rigido per un posto come quello. Non ci mise molto a pensare che la sua non fosse una visita di cortesia.
"Ha bisogno di qualcosa?"domandò.
Jack dal canto suo era rimasto semplicemente scioccato.Quella ragazza struccata era ancora più bella, ma sembrava proprio una bambina delle piu innocenti.
"Ma quanti anni hai?Sembri proprio una bambina.."mormorò scandalizzato, ma con un tono abbastanza udibile per Lily.
Lily si inalberò d'un tratto.
"Una bambina?? Senti nonno. Io ho 20 anni!E se è venuto qui per insultare allora se ne può anche andare!"
Lily si girò infastidita andando alla ricerca del borsone nero pronta per andare via. " Ma guarda te, prima fanno i vecchi bavosi per un paio di gambe in mostra, poi hanno anche il coraggio di deriderti!".
Sbuffando raccolse tutte le sue cose,e quando fu pronta scostò lo straniero per dirigersi verso la porta.
"Signorina lei deve venire con me" disse Jack con un tono che non ammetteva repliche.
"Ma io non ci penso proprio" Replicò Lily allo stesso modo mentre cercava di aprire la porta.
"Invece le dico di si"
"E io le dico di NO!"
Jack non ce la faceva più, ancora due minuti e altro che portarla dal capo, l'avrebbe portata diretta al cimitero. Si mise una mano all'interno della giacca e la tirò fuori. La sua compagna d'avventura. Colei che non l'aveva mai tradito.Una beretta 92 Fs, carica.
Gliela puntò dritta in fronte.
"Forse devo ribadirti il concetto. ORA tu vieni con me."Fece scattare il caricatore.
Lily non riusciva a crederci. Era stata l'ultima ballerina, era stanca morta, aveva bisogno di una doccia e questo tizio venuto da chissà dove la minacciava con una pistola.Rimase qualche minuto in silenzio immersa in chissà quali pensieri, con gli occhi sgranati e la mano ancora sulla maniglia della porta.
All'improvviso tolse la mano,lo guardò negli occhi e sorrise come solo lei sapeva fare. Sfida, eccitazione, erano le cose che preferiva.Fece un passo avanti e disse:
"Mi sa che il concetto devo ribadirtelo io, tesoro".
Jack ci mise del tempo a riassemblare i pensieri, ma l'unica cosa che notò subito era che in mano non stringeva più la sua amata beretta.
  
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