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Autore: You found me    18/04/2012    2 recensioni
Sogni di andare a Londra, di incontrare i tuoi idoli. Ma sai che è impossibile. Solo che prima o poi arrivi ai 18 anni e a Londra ci puoi andare. Tutti gli avvenimenti si intrecciano, per portarti ad annegare in quegli occhi così profondi e veri. E allora lì potrai dire "Don't you know, you spin me out of control." :)
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6. What does speak better than a song?



Louis.

Sono le 4 del mattino e sono a casa.
Io sul serio non ci credo, quando ho rivisto quegli occhi scuri ero incredulo. Ci scavavo ancora dentro, li esploravo, ma non riuscivo a scoprire il mistero che celavano. Il punto è che ero con Eleanor, ed è lei che ho avvinghiata in questo momento, al mio corpo, nel mio letto. La stringo più forte, le ricordo che è mia, la circondo con le mie braccia. Prendo a baciarla, prima con delicatezza, poi con foga e passione. Le mordo le labbra, faccio giocare la mia lingua con la sua. Lei è ciò che è mio, e non devo pensare a nessun altra. Tutto va così, fino a quando non devo parlare con lei. Le sfioro il seno, e lei geme.
-Louis, ho bevuto troppo, sono stanca e non ho voglia di farlo ora- dice Eleanor.
-Okay tesoro, dormiamo un po'!- rispondo.
Sento il cellulare suonare, mi sporgo verso il comodino e lo sblocco.
"So che sei sveglio e che sei impegnato con Eleanor, mio porcellino, ma volevo solo avvisarti che domani sera andiamo a mangiare una pizza tutti insieme, con le ragazze che Katy ci ha presentato ieri sera. Zayn ha parlato così tanto con Hadley che ha scoperto di trovarsi benissimo con lei, e vuole conoscerla meglio. Ciao amore mio, Harry".
Avverto Eleanor e lei è subito d'accordo, quindi mando un messaggio di conferma a Harry e poi mi metto a dormire con le mani calde di Eleanor che stringono il mio petto, e le bacio la fronte per darle la buonanotte.
Ma no, io non mi addormento.
Questo è uno dei tanti attimi in cui mi metto a pensare e riflettere, e guardo bene la ragazza che si trova nel letto di fianco a me. Lei è splendida, davvero, non so chi sarebbe tanto malato da lasciarla. Solo che al pensiero di quei capelli biondi che si muovevano insieme a quella ragazza timida, e gli occhi scuri e dolci, che facevano trasparire in più la sua insicurezza. Non so, io avrei voluto potergli dire che lei è splendida, ma non potevo.
Quando si è girata, le ho detto "ciao", e lei mi ha risposto ricambiando, sorridendo. Aveva lo sguardo brillante, che le luccicava, si vedeva chiaramente.
Basta, ora devo dormire, ora!
E così, guardando la splendida Eleanor e sognandola completamente diversa, come quella tipa insicura, mi sentivo davvero a casa, nel mio cuore.


Alexis.

Sono le 4 del mattino e io sono appena uscita dal bagno in pigiama.
Sto bevendo una cioccolata calda, e vedo Hadley che è al settimo cielo sul suo letto, seduta. Prendo una coperta e me la avvolgo addosso.
-Guarda che se sorridi troppo ti si incastrano le mosche tra i denti!- le dico in tono ironico.
-No, ma perchè tu ci credi, ma quello, e quell'altro, oh cazzo- dice lei spaesata.
-No, non ci credo nemmeno io-
-Ma vedi, è stranissimo quando i tuoi sogni si materializzano. E quanto li abbiamo sognati?-
-E quanti attimi di debolezza abbiamo avuto?-
-Si, ricordo bene tutte le volte che volte che volevo lasciar perdere tutto. Tutte le volte che per farci forza abbiamo avuto bisogno l'una dell'altra.-
-Ma ora vedi? Ci abbiamo creduto, e tu guarda come stiamo. Abbiamo appena incontrato quei cinque ragazzi, che hanno fatto parte dei nostri sogni più profondi. E questo perchè non abbiamo mai smesso un attimo di sperare-.
-Ma senti un po', quella faccia da drogata depressa è a causa del mojito che ti è andato di traverso o di qualcos'altro?-
-Zucchero, ti dovrebbe servire dello zucchero. Ma sei così dolce 24 ore su 24 allora-
-E tu risponderai prima che sorga il sole?-
-Ero scioccata, non ti basta?-
-No amore mio, all'inizio ho notato bene come eri scioccata, ma poi, ho visto come ti guardavi la coppietta felice e contenta-
-Si, sai del mio amore profondo per quel ragazzo, ma Louis è fidanzato, e nonostante i suoi occhi siano la cosa più bella che io abbia mai visto, devo solo dimenticarmi di tutto. Piuttosto tu, e il fatto che non hai che parlato e parlato con Zayn..?-
-Non avrei mai nemmeno sognato di avere tante cose in comune con lui. Quello sembra il ragazzo dei miei sogni. Legge e ama parlare-
-Oh, abbiamo trovato compagnia per la ragazza che non chiude la bocca nemmeno con lo scotch. Ahahaha-
-Gnè gnè-
-Ma tu non hai idea di quanto io sia felice per te, davvero ma davvero infinitamente-.
-Ma allo stesso tempo io non sono felice del fatto che tu non riesca a guardare Louis negli occhi! Sembrava stranito-.
-Q-questo non è assolutamente vero! Io riesco a guardarlo negli occhi. Per me non ha nulla di diverso dagli altri-.
-Si, ovvio, e io mi chiamo Ermenegildo-.
-Ma non importa tesoro, io non riesco a guardarlo quando è con lei. Quella ragazza lo rende suo, come se gli mettesse un'etichetta di proprietà privata-.
-Non pensarci, lei non è te-.
-E io non sono lei, purtroppo-.
-Ti ricordo che il tuo caro vecchio Cobain, diceva "Voler essere qualcun altro è uno sreco della persona che sei"-.
-Esatto, dimenticavo. Altro che filosofi, quell'uomo era un genio, ne aveva sempre per ogni situazione. Comunque ora evito di pensarci. Louis è impegnato, e su questo non ci piove-.
Mi alzo un secondo dal letto e prendo il cellulare. Lo accendo e rimango stupita dal trovarmi un messaggio di Katy.
"Ciao ragazze! domani sera andiamo a mangiare tutti insieme una pizza, domani vi faccio sapere i dettagli. Notte! xx"
Avverto velocemente Hadley e mi sento avvolta da una gioia incondizionata. Mi alzo per spegnere la luce e inciampo in qualcosa.
Hadley scoppia a ridere e io noto la sua borsa, sul pavimento, nel bel mezzo della stanza.
-Razza di testa d'uovo sodo, l'armadio non è in America, o come minimo potevi appoggiarla sulla scrivania! Sei conscia del fatto che il mio equilibrio è pari a quello di un elefante su un filo?!-
-AHAHAHAHAH- è la risposta che ottengo.
-Guarda, dormi che è meglio!-
Spengo la luce e con calma raggiungo il mio letto. Mi sdraio e chiudo gli occhi. Amo la sensazione che hai prima di addormentarti. Non devi preoccuparti di nulla, solo di chiuderti fuori dal mondo e sognare, fino al risveglio. E ogni volta che mi escludo dal mondo, torna quello sguardo, quel sorriso sghembo. Torna Louis, che è l'unica Persona fuori dal mio mondo che fa parte della realtà che desidero.
*
Apro gli occhi con "Don't you remember" di Adele. Ho la voce impastata dal sonno, ma mi metto a cantare. Amo questa canzone, ma mai come "Set fire to the rain". Hadley mi vede sorridere e cantare ed è felice.
-Santo cielo, Alexis, da quanto non ti sento cantare!-mi dice subito.
-Tu mi fai svegliare con questa canzone, scusa ma se permetti-
-Io so che tu canti solo quando sei felice in una maniera esorbitante-.
-Ovviamente lo sono. Hadley, sei loquace eh!-
Scatto in bagno, entro in doccia e canto anche "Set fire to the rain" che è appena partita. Sento Hadley parlare al telefono, ma non capisco bene, tra musica e getto dell'acqua.
Ci siamo svegliate leggermente tardi, è mezzogiorno.
Mi vesto, mi sistemo i capelli e mi trucco. Scendiamo per pranzare e poi torniamo in camera.
-Hadley, non so te, ma io sono stanca morta e vorrei dormire un po' prima di uscire-le dico.
-Dormiamo va, razza di sfaticata-mi risponde.
Ci svegliamo alle sei e iniziamo a prepararci.
Vado in bagno e mi sciacquo il viso con l'acqua fredda. Ora mi sento più normale, sono uscita dall'effetto zombie. Apro l'armadio e vedo un vestito semplice che però attira fortemente la mia attenzione. Si tratta di un vestito nero molto semplice, ma splendido per la sua semplicità. Non l'ho mai messo, e ora è arrivato il momento. Vado in bagno e mi contorno gli occhi di scuro. Non sono esagerata, mi piaccio così. Non credo di essermi mai sentita tanto in pace con me stessa. E Hadley me ne dà la conferma.
Metto un paio di scarpe alte nere, e sono pronta. Infilo un paio di ballerine nella borsa, per sicurezza.
Alle otto e un quarto aspettiamo Katy che ci viene a prendere con la sua macchina.
-Hadley, Alexis, vi siete superate. Siete troppo fantastiche!-ci dice.
-Ma mai quanto te-rispondiamo noi-.
-Abbiamo scelto una pizzeria in periferia, con i ragazzi sarebbe un casino andare i posti molto frequentati-.
-Va benissimo!-risponde Hadley.
Arriviamo davanti alla pizzeria e io ho il cuore che batte troppo forte. Mi martella nel petto come non ha mai fatto, è una sensazione anomala.
Entriamo e c'è subito un'aria accogliente. Il posto è davvero molto carino, c'è un bel palco, l'atmosfera è calda e piacevole.
Ci accompagnano al tavolo e gli altri sono già seduti. Salutiamo tutti, ma io cerco di tenermi sempre e comunque lontana da Louis, perchè non ci riesco, è tutto troppo difficile. Mi siedo tra Hadley ed Harry, e davanti a me c'è Katy.
-Allora ragazze, cosa avete fatto oggi?-ci chiede Harry.
-Bene, ci siamo svegliate a mezzogiorno, e visto che Alexis hai in testa un criceto russo in prognosi riservata, perennemente addormentato, ci siamo messe a dormire praticamente fino alle sei- risponde dolcemente Hadley.
-Tesoro, tu hai sempre la dolcezza di un cane in calore- ribatto io.
Gli altri scoppiano a ridere per la nostra intelligente discussione. Ma noi siamo così, di normalità ce n'è ben poca.
-Vado a fumarmi una sigaretta, Hadley, mi accompagni?-chiede Zayn, dopo mangiato.
-Certo-risponde lei, e io la fulmino con gli occhi perchè mi sta lasciando da sola.
I due si alzano e vanno verso l'uscita.
-Vediamo, come passi le tue giornate in Italia, Alexis?-mi chiede Niall.
-Allora.. Passo a volte le ore su twitter per farmi seguire da voi, twitto sempre lo stesso messaggio, ma nessuno lo caga mai. Ma purtroppo questo è il destino di una fan-rispondo con sincerità, sorridendo.
-Aspetta, c'è una ragazza che twitta sempre la stessa frase!-si intromette Liam.
-Ahahah, oddio-rido io.
-Si, credo che sia qualcosa come "non cambiate mai, è grazie a voi che credo nei miei sogni!", mi sembra che si chiami "I love you more."-continua poi.
-Oddio, ora piango! Sono io- rispondo.
-Ma che dolce, sul serio. Prometto che appena metto mano al computer, ti seguo subito. Anzi, faccio ora con il cellulare!-dice Harry, andando su twitter.
-E anche io!- dicono coordinati Danielle e Liam.
-Subito!- si aggiungono Eleanor e Niall.
Louis sta zitto.
Ma io ho le lacrime agli occhi dalla gioia, mi alzo e li abbraccio tutti.
-Io giuro che non so come ringraziarvi, non mi sono mai sentita tanto felice in vita mia. Davvero, grazie a voi ho imparato a credere nei sogni, a credere in qualcosa di splendido. E io sono qui con voi, non mi sembra possibile. Non so come farvi capire che è come se tutti i miei sogni più grandi si fossero materializzati completamente. Grazie, è tutto ciò che riesco a dire- dico.
Harry mi bacia una guancia e mi sorride, insieme agli altri.
-Non ringraziarci, non possiamo che esserne felici-dice Liam.
-Ora sei qui con noi- mi dice Danielle.
Ci raggiungono al tavolo anche Zayn e Hadley.
-Aaallora, cosa ci siamo persi?-chiede Zayn.
Harry gli spiega velocemente la situazione e anche lui mi sorride.
No, credo che la sensazione che provo è esattamente quella di volare sulle nuvole, e non mi sono fatta una canna.
-Bene, buonasera a tutti! Questa è la serata karaoke, e voglio vedere molte persone!- dice il proprietario del locale sul palco.
-Iniziamo con "Viva la vida", abbiamo qualche volontario?- continua.
Si alzano Niall e Harry e si avviano verso il palco. Noi tutti ci alziamo dal tavolo per avvicinarci a loro.
Non vorrei ripeterlo troppo spesso, ma non è possibile. Io non li avevo mai visti, quindi sicuramente non potevo essere stata a un loro concerto, ma adesso trovarmeli a cantare, non credo di riuscirci.
Conosco molto bene la canzone, quindi canto nella mia testa con loro. Hadley mi dice sempre che ho una bella voce, ma davanti agli altri mi paralizzo. Tutti urliamo, e a me scende anche una lacrima. Questo spettacolo è bellissimo, e vorrei davvero che non se ne andasse mai dai miei occhi, mai.
Le loro voci dal vivo sono così perfette, così vere. Canto nel pensiero parola per parola, finalmente li sento veramente.
Quando finisce la canzone tutti ci mettiamo ad urlare e applaudire. Harry nota le mie lacrime agli occhi e mi sorride, facendomi l'occhiolino.
-Bene, ora voglio sentire un ragazzo e una ragazza con Iris, dei Goo goo dolls- chiede il presentatore.
-Vai tu Louis, la conosci benissimo!-lo incita Liam.
-Certo, ora vado-risponde Louis.
-Io non ci vengo-stabilisce Eleanor.
-Dai Alexis, vai tu! So benissimo quanto ami quella canzone!-mi spinge Hadley.
La fulmino con lo sguardo, non ha idea della paura che mi pervade.
Io sul serio vado in panico davanti ad un pubblico, non ci riesco.
-Su dai allora, andiamo-dice Louis.
Camminiamo verso al palco e mi scappa un "Ho paura".
-Il segreto è non pensarci, sembra banale ma è vero-mi incoraggia Louis.
Siamo sul palco, e io già so che sarà un disastro, mi bloccherò e non ce la farò. Questa è la mia sicurezza, molto forte devo dire.
Inizia la base. Conosco quella canzone come le mie tasche, solo Dio sa quante volte l'ho ascoltata.
 
"And I'd give up forever to touch you
'Cause I know that you feel me somehow
You're the closest to heaven that I'll ever be
And I don't want to go home right now"
 
Inizia a cantare Louis. Ma non sta guardando il globo con le parole. Lui sta guardando i miei occhi, sta cercando di darmi coraggio. E conosco il suo sguardo, è quello che ho io quando penso a lui. Lo capisco perchè mi trasmette le stesse emozioni. Lui è qui, davanti a me, e sta cantando, con me. Dio, giuro che non ci può essere scena più perfetta. Il mio cuore scalpita, sembra che voglia scappare dal mio petto. E non so dove, trovo il coraggio di continuare..
 
"And all I can taste is this moment
And all I can breathe is your life
'Cause sooner or later it's over
I just don't want to miss you tonight"
 
Continuo io. Canto ogni parola con tutto il mio cuore, con tutta la mia anima. Davvero, non so come la mia voce abbia fatto ad uscire, ma sto cantando. E lui è completamente scioccato, non se lo aspettava. Ha gli occhi che brillano, esattamente come i miei. Mi sento vicina a lui, non mi sento più quell'una in un milione di fans. Canto anche io guardandolo negli occhi, conosco troppo bene questa canzone, e trovo tutto il coraggio di cui ho bisogno nel suo sguardo. Ogni singola parola è per lui, dalla prima lettera all'ultima. Perchè le parole sono tutto, sono ciò che permette l'espressione, e se messe nella musica, sono meglio di tutto ciò che si possa immaginare.
 
"And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am"

Continua lui, e sottolinea bene l'ultima frase. Ammicca con gli occhi, come se mi stesse dicendo "tutto ciò è vero".
 
"And you can't fight the tears that ain't coming
Or the moment of truth in your lies
When everything feels like the movies
Yeah you bleed just to know you're alive"
 
Non so dove, trovo ancora la forza di continuare. Mi sembra di parlare con lui, attraverso la musica. Non è altro che un dialogo, che non proviene dalla nostra testa, ma dalle nostre emozioni più profonde. Mi sento viva e completa. Finisco e gli sorrido, lui ricambia, con lo sguardo che si illumina sul serio, come il mio.
 
"And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am"
 
Ripete lui, sorridendo e rispondendomi. Mi manca la terra sotto i piedi, ma prendo il coraggio a due mani.
 
"And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am."
 
Ripeto, e come lui, scandisco bene l'ultima frase. Cerco di fargli capire chè è il mio desiderio.
 
"And I don't want the world to see me
'Cause I don't think that they'd understand
When everything's made to be broken
I just want you to know who I am"


Rpete Louis per l'ennesima volta. Ma non mi stancherei mai di sentire quella parole dalla su bocca. Mi scende una lacrima, ma mi faccio forza, e concludo con la frase più vera, magari banale per molti, che potessi dirgli.
 
"I just want you to know who I am
I just want you to know who I am
I just want you to know who I am."
Ed è l'ultima cosa che dico. Forte e chiaro gli dico che voglio lui per sapere chi sono. Forse non capisce, forse non mi capisce nessuno. Ma almeno io sto dicendo ciò che ho sempre sognato di dirgli. Questa frase me l'ero portata nel cuore, dall'Italia, ovunque sia andata. E ora l'ho detta. Ho portato il mio sogno alla luce.
*
Il proprietario del locale è entusiasta e ci fa i complimenti.
Io scendo dal palco e corro in bagno piangendo. Corro con i tacchi e non so come ci riesca, ma non capisco più niente. Tutto è successo nel tempo di una canzone, come tante altre, che hanno scandito il tempo dei miei sogni, ma ora, purtroppo, so che devo tornare ad appoggiare i piedi sulla terra.



CIAAAAAAO! :3
Aaaallora, spero davvero con tutta me stessa che la storia piaccia, e che qualcuno la stia leggendo. Ribadisco per la centoventiquattresima volta che mi farebbe tanto piacere ricevere delle recensioni, per savere cosa va bene e cosa no. Molto ma molto presto la storia prenderà dei risvolti sorprendenti. :)
I love you so much. <3

Alice.
 




 




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