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Autore: PiccoloCuoreSenzaAmore    18/04/2012    4 recensioni
-Non te ne andrai mai via da me, vero?- gli domandai.
Lei scrutò la testa
-Sei la cosa più bella che io abbia mai potuto incontrare. Non ti lascierò per nessun motivo al mondo, Amore-
In quell'istante i miei occhi pieni di lacrime, splendettero di luce propria. Per la prima volta mi aveva chiamato amore. L'avevo sentito dire anche da altre ragazze, ma non da lei. Non avevo mai sentito pronunciare quelle parole con un tono così maledettamente dolce. Così maledettamente Suo!
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Non chiamarmi pazzo! Sono semplicemente innamorato!'
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 Ci sono io qui con te!
                                                             -Clara
Vidi mia cugina affrettarsi a lasciare la stanza.
Non capivo cosa stesse succedendo; guardai Zayn, che era rimasto sconvolto come me a quella scena. Louis, stringeva i pugni contenendo la rabbia che aveva dentro. Nessuno di noi fiatò. Nessuno aveva intenzione di spiccicare parola. Così decisi di parlare e capire cosa stava succedendo.
-Lou.. Che sta succedendo?- domandai.
Lui rimase in silenzio. Era sempre stato aperto e questo suo atteggiamento non riuscivo a capirlo.
Il pomeriggio passò così e , arrivata ora di cena, chiamai Cecil.
-Cecil, scendi! E' pronto.- urlai dalla cucina.
Passarono 10 minuti e di lei ancora non c'era traccia.
-Cecil!- urlai di nuovo. Niente.
I ragazzi, tranne Harry che era in cucina con me e Ludo, erano in salotto.
Io e Ludo stavamo finendo di prepara la tavola quindi chiesi a Harry di andare a chiamare Cecil. Dopo un pò, accettò e salì al piano di sopra.
                                                                                                 
Harry

Non rimasi a discutere più di tanto con Clara, che decisi di salire. Pensavo a

quello che avrei potuto dirgli, ero entrato nel panico.
Arrivai davanti la porta della sua stanza, presi un bel respiro e bussai. Niente. Ribbussai più di una volta, ma ancora niente. Dopo poco, aprii la porta e entrari.
-Cecil, scusa ma è...- rimasi paralizzato.
Eri lì, a terra immobile con del sangue che gli usciva dal cranio e dal viso.
-Cecil!- urlai, nel tentativo di farla svegliare. Ma non ci riuscivo.
La presi in braccio e corsi per le scale.
-Clara cazzo corri!- gridai.
Clara sbucò dalla cucina seguita da Ludovica.
-Che cavolo è successo?- urlò tremante. Gli altri uscirono dal salotto e si misero le mani nei capelli.
-Non lo so. Cazzo muoviamoci, dobbiamo andare in ospedale.- urlai aprendo la porta. Vidi Louis correre e uscire prima di me.
-Prendo la macchina.- esordì tremante.
Lo aspettammo e una volta che arrivò, la sdraiai delicatamente sul sedile. Dal mio viso scese una lacrima. Louis mi guardò.
-Andrà tutto bene Harry.- mi disse, dandomi coraggio. Era quello che volevo sentirmi dire dal mio migliore amico.
Salirono in macchina con noi, anche Clara,Ludovica e Zayn, che continuava a tenere stretta la mano di Cecil. Clara piangeva, Ludovica cercava di calmarla.
Arrivati in ospedale, presi di nuovo Cecil in braccio e corsi dentro.
-Infermiera!- urlai a una donna vestita di bianco. Mi vide e corse a prendere una barrella. Misi Cecil su quest'ultima e continuavo a tenergli la mano.
In quel momento aprii gli occhi.
-Harry- sussurrò facendo un mezzo sorriso.
-Ci sono io qui con te. Non ti lascerò, te lo prometto Cecil!- gli dissi.
Dal mio viso iniziarono a scendere lacrime e sembravano fare a gara a chi arrivasse prima.
-Scusa, Harry- disse lei chiudendo nuovamente gli occhi. No, non doveva riaddormentarsi. Non doveva!
-Ragazzo, mi dispiace non può entrare.- mi disse quella donna vestita di bianco.
-La prego- cercai di convincerla, ma non c'era nulla da fare.
-Si sieda e vedrà che andrà tutto bene. Non abbiamo altro tempo.- mi disse sparendo con Cecil dietro una porta. Le lacrime iniziarono a uscire e sembrava non volessero fermarsi.
Vidi gli altri raggiungermi. Non avevo mai visto Clara e Ludovica in quello stato, ma quello che mi preoccupò più di tutti fu Louis. Aveva gli occhi lucidi ed erano terribilmente rossi. Sapevo che si stava trattenendo le lacrime ma non capivo il perchè. Niall e Liam cercarono di calmare le due e dopo un po sembrava ci fossero riusciti.
Erano passate due ore e ancora nessuna notizia. Eravamo tutti lì, a sperare che uscisse con il suo solito sorriso e mentendo, dicendo "Ragazzi, va tutto bene".
-E' tutta colpa mia!- gridai, dando un pugno a un armadietto lì vicino. Dalla mia mano uscì sangue, ma non vi badai.
-Harry tu non hai fatto niente- mi disse Clara, cercando di tranquillizzarmi. Ma senza risultati.
-Vi ho sentiti, Clara. Quando parlavate, ho assistito a tutto. Alla sua reazione, a come guardava .. Louis!- aggiunsi iniziando a piangere nuovamente. La mia voce era tremolante, mai stata così..
-A quel tono deluso, quando si è rivolta a Louis prima di lasciare la sala. A quel viso pieno di lacrime quando varcò la porta della sua stanza e che vidi pieno di sangue sul pavimento. A queste sue ultime parole "Scusa,Harry" prima di chiudere nuovamente gli occhi-
Zayn si avvicinò a me.
-Harry, non è colpa tua. Tu non hai fatto niente, provi semplicemente qualcosa per lei.- mi disse incoraggiandomi.
Quelle parole non mi rallegrarono molto, al contrario.
-Appunto! Dovevo starmi zitto e continuare a fare finta di niente. Dovevo nascondere i miei sentimenti. Sono solo uno stupido!- ribadii.
-Non si possono nascondere i sentimenti, Harry!- concluse Liam.
Rimasi in silenzio, pensando a quella frase. E' vero, prima o poi lo avrebbe scoperto, ma non riuscivo a non farmene una colpa. Pensai a lungo.
-Louis.- lo chiamai. Si girò, sapeva cosa volevo chiedergli.
Lo guardai negli occhi e ripresi parola.
-Che è successo tra voi?- domandai.
Gli occhi di tutti si spostarono su di lui. Aspettavamo una risposta.
Sospirò.
-Non è il momento.- disse lui. -Ne parliamo a casa.- concluse.
Annuimmo e restammo in silenzio fino a quando la donna vestita di bianco, che prima aveva portato Cecil dentro, uscì da quella stanza.
La guardammo in cerca di notizie. Sospirò e ci fece un sorriso.
-Sta bene, si è ripresa prima del previsto.- disse.
Sul mio viso spuntò un piccolo sorriso.
-Prima però si è svegliata, giusto il tempo per dirmi che dovevo rifervi di non chiamare i genitori. Non vuole farli preoccupare-
Clara e Ludovica si guardarono, poi annuirono.
-Se volete vederla, beh entrate. Rimarrà qui tutta la notte e domani mattina farà un controllo. Poi potrà andare  a casa.Ora dorme. E' come se fosse in coma, ma non lo è. Parlategli, può sentirvi.- disse la donna lasciando poi il piano.
In silenzio, entrammo in quella stanza. Era lì, distesa sul letto. Aveva diversi macchinari intorno, ma non vi badai più di tanto. Mi fidavo delle parole dette dall'infermiera.
Clara si avvicinò al letto, prendendogli la mano. Subito dopo la raggiunse anche Ludo.
-Allora? Ti decidi a svegliarti?- disse Ludovica. -Siamo tutti qui ad aspettarti. Non abbiamo avvisato i tuoi , tranquilla.- continuò.
-Cecil Sophie Posip, alza questo culo fradicio e muoviti a svegliarti.- disse Clara, spaccando il silenzio. -Ah e non pensare che la passerai liscia. Ci hai fatto prendere un bello spavento signorina- aggiunse facendo un lieve sorriso.
Erano le 00:56. Avevamo deciso di rimanere con lei  e di dormire dunque in ospedale.
-Ragazzi, volete un caffè?- ci domandò Clara. Gli altri annuirono ma a me non andava quindi rifiutai. Si recarono alla macchinetta mentre io rimasi in camera, con Cecil. Mi avvicinai a lei e gli presi la mano, inginocchiandomi. La guardai e sospirai.
-Sei sempre bellissima, sai?- sorrisi.
-Cecil, sono con te. Ti avevo promesso che non ti avrei lasciata da sola, che sarei rimasto sempre con te. Ed eccomi qui.. Sai, vederti così mi fa uno strano effetto. Vorrei sdraiarmi, tenerti per mano e vedere i tuoi pensieri. Incontrarti è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata. Quel giorno, lo ricorderò per sempre. Il giorno che mi ha cambiato la vita e che l'ha resa senz'altro migliore. Quando ti vidi entrare in cucina, mi innamorai del tuo sguardo. Quando incrociai i tuoi occhi, mille emozioni facevano a pugni  nel mio stomaco e non riuscivo a fermarle o forse, non volevo. Quindi Cecil, riprenditi perchè io ho davvero bisogno di te- conclusi dandogli un bacio sulla guancia. Gli spostai una ciocca di capelli, mettendola dietro l'orecchio. Mi girai verso la porta e vidi gli altri guardarmi. Non gli diedi tant'importanza e tornai a guardare la ragazza più bella che io avessi mai potuto incontrare. Gli diedi un altro bacio sulla fronte e cedetti il mio posto a Clara che gli strinse la mano. Niall mi diede una pacca sulla spalla e mi sorrise. Leggermente sorrisi anch'io. Uscii fuori in corridorio seguito dai ragazzi e ci sedemmo sulle sedie. Liam introdusse un argomento per rompere il silenzio ma non ascoltai per niente quello che dicevano. Erano le 2:34 quando ci precipittamo in camera, attirati dalle urla di Clara.
Era in lacrime che abbracciava Cecil, che non aveva ripreso del tutto i sensi. A quella scena sorrisi e mi avvicinai, con gli altri, a loro.
-Cecil, oddio, Cecil!- continuò a urlare lei.
Cecil la guardò in cerca di spiegazioni.
-Che.. Che succede?- disse. Si guardò intorno e rimase pietrificata -Dove sono!?- domandò impaurita.
-Non ricordi niente? Sei il ospedale.- le rispose Ludovica.
In un attimo la sua faccia si fece seria e non più impaurita. Si liberò dai macchinari e si alzò in piedi.
-Cecil, ma che fai?! Rimettiti subito nel letto!- la rimproverò Clara.
Non gli diede retta e prese la giacca. La guardammo stupiti, in cerca di spiegazioni, Noi, da lei. Non sembra gli importasse più di tanto e prese il resto delle sue cose.
-Cecil!- la rimproverò anche Ludo.
-Allora.. Ho un taglio enorme sulla testa, non ricordo niente, Clara mi aggredisce non appena apro gli occhi e morale della favola? Sono in O-S-P-E-D-A-L-E! Dico, ma scherzate?- disse tutto d'un fiato.
Louis scoppiò a ridere sotto lo sguardo di tutti.
-Ha solo paura degli ospedali- concluse facendo ridere anche noi.
Ma Cecil rimase seria a guardarci.
-Senti tesoro, ho capito che hai paura, ma fino alle 8, ovvero fra qualche ora, dovrai restare qui. Hai preso un brutto colpo e sei fortunata se non sei andata in coma. Quindi ora ti siedi senza fare storie.-
-Non ci penso nemmeno- rispose dirigendosi verso la porta. Vide un'infermiera e iniziò a parlargli. Finito, tornò da noi.
-Possiamo andare- disse fiera di sè.
-Cecil, hai ricattato l'infermiera?- rispose sarcastica Ludo.
-Quasi- rispose facendo ridere tutti. 




Scusate se lo posto solo ora, ma mi sono fratturata un dito e mi riesce difficile scrivere. Niente di che :3 Come state voi? Spero bene. Piaciuto il capitolo? Spero di si :3 recensite daii :D
Grazie a tutti quelli che seguono.
Un bacio. M <3

  
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