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Autore: mikilily    19/04/2012    1 recensioni
La mia prima storia su Blaise e Ginny.
parla del ritorno a scuola dopo la guerra, dove Blaise ha la consapevolezza che ormai per lui non ci sono più speranze. Ginny è definitivamente la donna di Harry Potter.
Fatemi sapere cosa ne pensate... vorrei capire se è il caso continuarla o no per ora parte come una one-shot.
Genere: Erotico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Ginny Weasley
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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13- Mai.

Erano rimasti fermi, in silenzio Hermione, guardava stranita il biondo davanti a se e lui, codardo guardava il pavimento, senza emettere fiato.

Solo il respiro si udiva, accelerato e spaventato, questo sembrava agli occhi di Hermione il principe dei Serpeverde, il mangiamorte redento.

Questo era Draco Malfoy, un ragazzo disperato.

Mai, non avrebbe dovuto saperlo mai.

Si girò in un attimo e le volse le spalle.

-Dimentica quello che hai sentito- disse con voce dura.

Incamminandosi verso le segrete.

-Se non voglio- rispose Hermione prima debolmente.

Draco si fermò.

-Se non voglio- ripeté ora più forte Hermione.

-Devi- replicò il biondo scomparendo nell’oscurità dell’andito.

***

Erano passati diversi mesi da quella notte. Niente era cambiato, anche se tutto era ormai diverso.

Agli occhi di Hogwarts, Hermione Granger era ancora la perfetta grifondoro, l’eroina senza macchia che ha aiutato Harry Potter, il prescelto, nella battaglia contro Voldemort.

Ginevra è sempre la bella e simpatica fidanzata di Harry, l’eroe e presto alla fine della scuola diverrà sua moglie.

Nessuno si è accorto che le due ragazze nei mesi si sono allontanate, isolate, ignorate. Nessuno sa il reale motivo di questo.

Nessuno ha prestato attenzione agli sguardi sdegnati della Granger e quelli colpevoli di Ginny.

Nessuno sa del torbido tradimento. Chi potrebbe mai immaginarlo.

Nessuno lo immagina, infatti, solo due Serpeverde sanno tutto ma anche per loro la vita non è bellissima, anzi.

***

Blaise entrò nella stanza che da anni condividevano nei sotterranei. Nessuna parola, nemmeno un saluto. Erano mesi che s’ignoravano. Mesi che la loro storia era finita a causa di due donne, che non li volevano.

-ho letto i giornali- disse Blaise rompendo il silenzio.

Draco, che fino a quel momento giocava con il boccino, si bloccò, facendo scivolare la pallina dorata a terra.

-Astoria è un’ottima scelta. Discreta, intelligente e certamente bella. avrete dei bellissimi bambini- finì Zabini slacciandosi la camicia.

-Uno solo uno così vuole la tradizione dei Malfoy- rispose Draco riprendendo il boccino tra le mani.

-Draco- aggiunse infine Blaise.

Il biondo si bloccò ancora, ma questa volta il boccino era stretto tra le sue dita lunghe e bianche.

-Potresti... -

-Non credo ai sogni Blaise, non sono più un bambino e lei è solo un sogno-.

Irrealizzabile.

Mai non sarà mai mia, non la stringerò tra le braccia, non mi beerò di un suo sorriso, non la bacerò e tanto meno farò mai l’amore.

Mai Hermione Granger sarò mia.

***

Blaise camminava veloce girandosi ogni secondo per vedere se qualcuno lo seguiva, l’andito a quell’ora della notte era deserto, ma essere scoperti voleva dire punizione.

Entrò nel bagno dei prefetti e se lo chiuse alle spalle, guardandosi intorno.

-se la stai cercando disse Hermione uscendo dal nascondiglio, -rimarrai deluso.

-sono stata io a invitarti qui-

-Cosa vuoi Granger- disse con astio il moro Zabini.

-Ho finalmente scritto a Harry. Ora sa tutto-

Zabini rimase fermo immobile.

Vuole incontrarti a Hogsmeade questo fine settimana.

Se ti fa stare tranquillo, ci sarà anch’io, quindi non è bene che porti il tuo compare.

-Draco?-

Chiese stupito Zabini.

-Già- rispose secca Hermione.

-Se sa che ci sei tu non verrà sicuro-

-Immagino, ora che si è fidanzato sarà tutto il giorno con lei-

Blaise rise.

-certo Granger, sta tutto il giorno a pensare ad Astoria. Già- la canzonò il moro.

Hermione riprese subito il filo del discorso.

-Comunque, Harry vuole parlare solo con te. Ginny non ne deve sapere nulla-

-Se vuoi che tenga il segreto, lo terrò Granger-enunciò con tono piatto.

Infondo, Ginevra non passava una notte con lui da qualche tempo memorabile, pensò Blaise.

***

Il tanto atteso fine settimana era arrivato. Blaise si preparò con cura. Indossò i suoi pantaloni neri, sopra mise la camicia bianca e il maglione nero con inserti verdi e lo stemma Serpeverde. Si guardò allo specchio mentre si agganciava il mantello, anch’esso nero.

Accarezzò la sua bacchetta stringendola un poco prima di mettersela in tasca.

-hai un appuntamento- chiese Draco guardandolo seriamente, avvolto ancora dall’asciugamano.

-No esco a fare due passi- rispose Zabini.

Draco inarcò il sopracciglio ma non indagò oltre, il suo amico era già uscito.

Arrivò alla radura che la Granger li aveva indicato, non si stupì di trovarli già li. camminò lentamente, guardando dritto negli occhi Harry Potter che lo stava letteralmente uccidendo con lo sguardo. Al suo fianco il rosso e Hermione che pallida cercava di tranquillizzare l’amico.

-Cosa vuoi Potter- disse Blaise prendendo subito la parola, senza aspettare che fosse lo sfregiato a iniziare.

-Cosa voglio? –ripeté astioso Harry Potter.

-Cosa le hai fatto. Parla Zabini cosa è successo-

Blaise Rise.

-Non la soddisfarvi abbastanza ed è venuta da me. Pensavo che anche tu, con la testa vuota che ti ritrovi ci saresti arrivato- disse senza alcuna paura Blaise. Harry fece due passi con la bacchetta stretta tra le mani.

-Bastardo-

-già, me lo dicono in tanti- affermò ancora Zabini.

-Io ti uccido-

-Oh, si voglio proprio vedere se ci riesci- lo canzonò Blaise.

-Proteggo- Urlò Ginny che arrivò correndo verso i due che ora la guardavano.

-Cosa state facendo- disse – siete impazziti- aggiunse.

-Harry-urlò ancora Ginny facendo due passi verso il fidanzato

-Difendo il tuo onore- Rispose il moro dagli occhi verdi.

-So difendermi da sola- rispose la Weasley.

Hermione sbuffò mentre Ron era sul punto di scoppiare. Assurdo, questo era tutto assurdo.

-questo, questo... dice che-cercò di Dire Harry non riuscendo a raccontare cosa l’aveva turbato. La sua donna tra le braccia di un altro. la sua Ginny.

-è stato un errore Harry, uno stupido errore mi mancavi e pensavo che un altro potesse occupare il tuo posto. Nessuno amore mio, può prendere il tuo posto- disse Ginny piangendo a dirotto.

Harry la guardò a bocca aperta, ma poi fece due passi e l’abbracciò stretta.

Hermione abbassò il capo schifata dalla scena.

Zabini distese le labbra in un sorriso sghembo, si pulì la mantella dalla polvere e se ne andò lasciando il suo cuore a pezzi in quella radura.

Perso, aveva perso ancora una volta.

 L’eroe vince sempre.

Lui era il cattivo e il cattivo sta solo nel suo regno e si lecca le ferite, ma questa sarebbe stata dura da rimarginare.

Mai, mai il cattivo non vince mai.

***

   
 
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