Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: CiccioBaslardo    19/04/2012    1 recensioni
Un picolo esperimento.
Ho mischiato dei personaggi di un GDR ad un'ambientazione di cui sono innamorato.
Vediamo che scappa fuori^^
Spero vi piaccia...
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, Cross-over, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Kovu si svegliò all'alba quella mattina. Aveva una strana sensazione. Il vento soffiava più forte del solito.
Uscì dalla grotta silenziosamente per non svegliare le altre leonesse e si diresse all'uscita della grotta per sgranchirsi le zampe.
Simba era già sveglio, stava seduto sulla punta della rupe. Accanto a lui c'era Rafiki. Stavano parlando, ma era ancora intontito dal sonno, non riusciva a sentirli.
Si avvicinò al re ed al vecchio saggio -Buon giorno Simba, buon giorno Rafiki. Va tutto bene?-
I due sentendolo arrivare si girarono verso Kovu.
-Buon giorno giovane principe- disse Rafiki sorridendogli.
Simba fece solo un cenno del capo. Probabilmente stavano parlando di un argomento importante a giudicare dall'espressione del re.
-Simba, tutto a posto?- chiese Kovu un po' preoccupato. Il re non rispose.
-Oh, giovane principe- sospirò la scimmia -forse è tempo che anche tu sappia-
Il leone guardò il primate con espressione interrogativa. Cosa doveva sapere?
-…vedi Kovu, su questa terra ci sono cose difficili da spiegare… ed ancora più difficili da capire- proseguì il saggio Rafiki.
-Dietro ad ogni evento, c'è una storia molto complessa. Quando Taka si procurò quella cicatrice, quando tua madre si innamorò di lui. Tutti questi eventi sono in un qualche modo collegati tra di loro. Tutti mossi da una forza potentissima. Come un vento che non si può percepire ma che guida i tuoi passi… senza che tu te ne renda conto-
Il giovane leone era ancora più confuso di prima. Si poteva capire dalla sua espressione.
-Anche io all'inizio non capivo- intervenne Simba -solo dopo compresi... quando lo vidi con i miei stessi occhi-
-Cosa è che hai visto, Simba?- domandò Kovu.
Rafiki mise una mano sulla spalla del re, come per fargli capire che da quel punto in poi avrebbe proseguito lui. Anche perché Simba non avrebbe saputo come spiegarlo.
Il primate fece segno a Kovu di seguirlo ed il leone, spinto dalla curiosità non si rifiutò né si fece richiamare.

-Kovu…- cominciò Rafiki
-Questo è un regno splendido. Pieno di speranza e meraviglie. Tutto ciò che vedi è nato grazie ad una forza soprannaturale che ha sempre abitato qui.
Noi non possiamo vederla, ma lei è qui con noi. Fa sì che i grandi re del passato veglino su di noi; fa cadere la pioggia e attira le mandrie alla pozza dell'acqua-
Kovu ancora non comprendeva del perché il vecchio saggio gli stesse raccontando quella favola, ma sapeva che Rafiki non parlava mai a vanvera. C'era sicuramente qualcosa che voleva che sapesse. Qualcosa di importante.
Il saggio continuò: -come gli gnu, le zebre e tutti gli animali che cacciate voi leoni, anche questa strana forza ha un cacciatore. E' uno strano animale che dorme sotto terra e che con delle mani invisibili muove molti di noi a suo piacimento.
E' stato lui a fare quella cicatrice a Scar…-
"Scar" finalmente qualcosa che conosceva anche lui. Ma che centrava con tutto questo?
Rafiki continuò: -… lui non è sempre stato così. Era un bravo cucciolo ed i suoi genitori gli volevano bene. Lui e Mufasa erano buoni fratelli, ma un giorno tornò ferito alla rupe. Non volle spiegare a nessuno cos'era successo. Cominciò ad allontanarsi ed essere strano. Non vedeva più nessuno, non parlava più con i suoi genitori e si stabilì in una caverna poco distante dalla rupe, lontano da tutti. Fù allora che cominciò a trascorrere tutto il suo tempo con le iene e parlargli di voler diventare re quando Mufasa sarebbe morto-

Rafiki si concesse una pausa e si sedette sopra una roccia poggiata sotto un grande albero.
Faceva caldo, ed avevano camminato molto sotto quel sole.
-Siediti ragazzo- disse il saggio -andrò avanti mentre siamo seduti. Ho bisogno di una pausa-
Il leone fece come gli aveva detto e si sedette affianco alla roccia.
-Voi dire che Scar era stato ferito da quell'essere?- domandò Kovu.
-Si e no giovane principe- rispose Rafiki
-Non so come si fece quella ferita, ma sono sicuro del fatto che non poteva incontrare fisicamente quella bestia. Lei non può interagire direttamente con il nostro mondo. Riesce solo ad usare il suo potere per manovrare alberi, cespugli, insetti e persino altri animali con una volontà molto debole. Attraverso di loro questa creatura entra dentro la vittima e piano piano ne assume il controllo-
Kovu scrollò la testa -mi vuoi dire che Scar è stato manovrato da quella creatura? E perché? Cosa voleva? Non avevi detto che cacciava l'altra cosa? Quella che fa si che questo sia un bel posto?-
Rafiki si girò verso il giovane.
-Kovu, ragazzo mio… lasciami finire di raccontare la storia e forse dopo tutto ti sarà più chiaro-

Il vecchio saggio alzò la testa verso le verdi fogli dell'albero. Cominciavano a rinsecchirsi… non era un buon presagio.
-Quando Scar uccise Mufasa io riuscivo a sentire la tristezza nel suo cuore. Non era più lui. La tristezza lo fece impazzire. Il giorno che morì Mufasa, anche Taka si spense. Ormai Scar aveva il pieno controllo del corpo di Taka-
Gli occhi del saggio si riempirono di tristezza nel raccontare quella tragedia, ma non smise lo stesso di raccontare.
-Rimaneva tutto il giorno nella grotta, ma non è che non combinasse niente tutto il giorno, in realtà stava facendo anche troppo. Attraverso il corpo di Taka, Scar stava pian piano divorando tutta la vita che rendeva le terre del branco lo splendido posto che sono tutt'ora-
Rafiki fece un sospiro e si calmò.
-Non pioveva più, le mandrie si spostavano per la mancanza d'acqua e per la paura che provavano nel restare in queste terre. Tutto stava morendo. Se Simba non avesse ucciso Scar, tutto sarebbe stato perduto: queste splendide terre non sarebbero mai più state quelle di un tempo-
Il vecchio saggio tornò a guardare il giovane leone. Kovu stava fissando il terreno sotto di lui. Era pensieroso.

Ad un tratto parlò: -Quindi Scar e Taka non erano lo stesso leone-
Kovu si girò e fissò Rafiki prima di parlare di nuovo.
-Ma perché mi hai raccontato questa storia?-
La scimmia sorrise.
-Perché ogni nuovo re deve conoscerla. La creatura di cui ti ho parlato non fa parte del cerchio della vita, essa mantiene la sua forma e la sua natura in eterno. Non c'è modo di scacciarla o sconfiggerla. Come la sua preda, essa vivrà per sempre in queste terre e noi dobbiamo fare in modo che non si ripeta mai più quello che è successo in passato. Lei ha molte forme e molti modi di divorare la sua preda, e noi dobbiamo proteggerla… tu dovrai proteggerla quando verrà il tempo-
Kovu si continuava a chiedere perché proprio quella mattina Rafiki avesse voluto parlargli di questo pericolo. Il primate colse al volo i suoi pensieri e fece in fretta a rialzarsi dalla roccia su cui era seduto per porre fine una volta per tutte ad i suoi dubbi.
-Vieni Kovu. Ti mostrerò una cosa...-
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: CiccioBaslardo