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Autore: sciutomlinson    20/04/2012    8 recensioni
Era davvero poca la distanza tra la sua bocca e la mia. Stava per fare l'ultimo passo, quello decisivo, quando sentimmo suonare il campanello. Si alzò di scatto, come se avesse appena commesso un delitto, e corse ad aprire la porta. Lo seguii, ancora intontito da quella nostra terribile vicinanza, e sentii la voce di Liam fuori dalla porta.
Harry aprì, trovandosi il nostro socio e amico sorridente davanti alla porta. 'Tempismo perfetto, Liam' pensai. E fortunatamente lo pensai e basta.
#è Larry.
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO 1
Drunk.
Era ora di pranzo, non ricordo neanche cosa stessimo guardando in tv,perché non ci facevo attenzione. 
"Che ore sono?" 
"L'una e mezza." risposi.
"Pranzo?" 
"In effetti ho un po' di fame..." 
"Sento il tuo stomaco!" scoppiò in una risata che avrebbe potuto illuminare la stanza, suscitando in me mille emozioni. Sorrisi assieme a lui.
"Okay, pranzo sia! andiamo a cucinare?"
"Lou, lo sai che sei una schiappa!"
"Eh ma ho il mio maestro sexy pronto ad insegnarmi l'arte della cucina." dissi alzando un sopracciglio e scoppiando a ridere.
"Non hai ancora visto il mio lato sexy." Continuò, stando al gioco, Harry.
Velocemente si lanciò su di me, che cominciai a ridere istericamente. 
"Vuoi la guerra, Styles? guarda che se poi non potrai più resistermi non è colpa mia!" gli dissi guardandolo profondamente in quegli occhi color mare. 
E di nuovo quella risata che illuminò tutto il resto intorno a noi. Il mio cuore batteva alla velocità della luce, e quel sorriso, lui, ne era la causa.
"Invece credo che sarà lei a non resistere, signorino Tomlinson." disse tornando serio, e appiccicando le sue labbra sul mio collo. Il contatto mi fece avvampare, ed il rossore sul viso aumentava a vista d'occhio.
"Visto?" aggiunse, staccandosi da me, con sorriso sghembo.
"Scemo, mi hai fatto prendere un colpo, credevo volessi mordermi!" gli sussurrai, cercando di far impallidire un po' il mio volto rosso carminio.
"Sì, certo Tomlinson... andiamo a cucinare!" si alzò, camminando lentamente verso la cucina. Lo seguii velocemente, cercando di riuscire a mettere bene i piedi uno dopo l'altro, dato che ero ancora scombussolato dal fatto appena accaduto.
Arrivati in cucina, Harry aprì il frigo, e notò allegramente che non c'era niente, se non burro di arachidi e pane. 
Optammo per un pranzo pieno di schifezze, le quali burro di arachidi sul pane, con sopra un'altra fetta di pane piena di nutella, caramelle gommose dentro succhi di frutta, e vodka alla pesca a chiudere la cerchia delle cose assolutamente sane.
Pranzammo ridendo e scherzando, come al solito, sembrava che non fosse successo niente quella mattina prima che Liam Rompipalle Payne suonasse a quel maledetto campanello di casa Stylinson.
La bottiglia di vodka evaporò dentro le nostre bocche. Harry, non molto sobrio, decise di aprire la bottiglia di rum; anch'essa finì dopo circa cinque minuti, così come le due bottiglie di malibù aperte subito dopo.
Bevve molto più di me, che sapevo controllarmi con l'alcool, dato spiacevoli incontri con ambulanza ed ospedale di pochi anni prima. Io ero solo un po' brillo.
"Sai perché piangevo ieri, Boo?" esordì Harry ubriaco marcio. Risi come un deficiente, anche io ubriaco marcio e risposi "No, perché?" 
"Perché ti amo." 
Quelle due parole arrivarono dritte al cuore come freccie di spugna medicata che ti risanano tutto. I miei occhi si illuminarono, lui continuò. "Sì, volevo capire cosa davvero provo per te, ed ho capito che ti amo. Ti amo." continuò con le guance rosse ed il sorriso ebete per la sbronza.
Si alzò, mi tirò per il bavero della maglietta, facendomi alzare. Con un colpo solo spinse la sua testa contro la mia, cercando le mie labbra, che non trovò, probabilmente per il fatto che si alzò di scatto con tutto quello che aveva ingerito ancora in circolo. Si girò di scatto, coprendosi una mano con la bocca, e correndo verso il bagno. 
Con quel poco di lucidità rimasta, aspettai che finisse il suo incontro ravvicinato con la tazza del water, lo raccolsi da terra e lo portai in camera da letto, anche se ancora erano le tre e mezza del pomeriggio. Mi sdraiai accanto a lui, per non permettergli di combinare ancora cazzate, e mi promisi di non addormentarmi, per poterlo controllare. Si addormentò tenendo la sua mano nella mia. Pensai e ripensai a quello che mi aveva detto, anche se con il poco senno rimasto  non capivo ancora cosa mi avesse davvero detto. Lo seguii cadendo tra le braccia di Morfeo anche io, rompendo la promessa, anche se sapevo che ad un suo minimo movimento mi sarei svegliato, nonostante avessi litri di alcool in circolo come lui. 
Si svegliò alle dieci di quella sera, accarezzando inconsapevolmente la mia mano, credendo che stessi dormendo. Si girò verso di me, che lo guardavo intenerito. Quanto era bello il suo sguardo da cucciolo assonnato? 
"Boo, che cazzo è successo? che ore sono?"
"Ci siamo ubriacati come due spugne, Har."
"Infatti ho mal di testa... ah ma che cazz?" 
"Che c'è?" risposi guardandolo interrogativo.
"Non ricordo niente! La mia memoria finisce al secondo bicchiere di rum."
Ok, bene. Ci mancava solo questa. Era tutto vero quello che mi aveva detto, oppure erano pensieri a cazzo di un adolescente ubriaco? 
"Nulla?" chiesi con le lacrime agli occhi.
"Beh, ricordo che ho vomitato.."
"E di prima non ricordi niente?"
"Vuoto totale." disse guardandomi con uno sguardo preoccupato.
"Ah.." risposi deluso. Gli occhi erano in fiamme, sentivo le lacrime ardervi dentro, e sapevo che da un momento all'altro sarei scoppiato.
Squillò l'iphone sul comodino, e  risposi velocemente, anche se il 'pronto' era distorto dalla voglia delle mie lacrime di scendere giù.
"Pronto?"
"Louis, è la sesta volta che ti chiamo oggi! Che fine hai fatto?"
"Ehm, avevo il cellulare in camera da letto, e quando l'ho preso non ho controllato le chiamate, scusa Zayn.." mi inventai una scusa su due piedi, cercando di farmi perdonare.
"Ti perdono, ma che non succeda mai più!" 
Risi per finta e continuai "Sì, stai tranquillo... di cosa hai bisogno? " chiesi, cercando di cambiare discorso.
"Mh, veramente Liam mi ha raccontato che stamattina eri un po' nervosetto, è successo qualcosa con Harry?"
"Nono, tranquillo, ero solo appena sveglio!" gli dissi mentendo.
"Sicuro?"
"Certo!"
"Va bene, ti credo..." 
"Scusa Zayn, sono proprio stanco! Vado a dormire.. Buonanotte! "
"Oh, sì, ok Lou! A domani!"
"Ah, a proposito! Har ha la febbre, domani non se la sente di uscire, quindi non venite, evitate il viaggio!" 
A quel punto Harry mi guardò con sguardo alquanto sconvolto ed interrogativo, ma non mi contraddì, e stette ad ascoltarmi, tornando ad appoggiare la sua testa sul mio cuore, che riprese a battere irregolarmente.
"Oh, mi dispiace! Povero ricciolo... salutami il piccolo Hazza, spero che si senta presto meglio."
"Lo farò, buonanotte Zayn"
"Buonanottee!"
Agganciai il telefono, gettandolo poco delicatamente sul comodino.
"Perché?" chiese Harry.
"Cosa?"
"Perché gli hai detto che ho la febbre? io sto bene!" 
"Lo so, ma il mio Har è reduce da una sbronza, e se domani non dorme fino alle dieci come minimo rischia di cadere per terra in mezzo ad una strada, o direttamente dalle scale di casa." Gli dissi sorridendo come uno stupido, perché ero fiero di conoscerlo meglio di quanto mi conoscessi io.
"Mi conosci fin troppo bene, è per questo che ti amo!" 
Mi stampò un bacio sulla fronte, accarezzandomi i capelli,e guardandomi serio. 
Le mie guance ripresero il colore rosso di prima, e respiravo a fatica.
"Dove eravamo rimasti stamattina?" chiese lui, il mio Har.
"In che senso?" replicai io, anche se sapevo perfettamente cosa intendeva.
"Lo so, l'ho capito che sei innamorato di me, Louis! Andiamo, è così evidente!"
"C-cosa?" balbettai spalancando occhi e bocca.
"Mi piaci quando fai così, mi piaci quando sei sorpreso."
Avvicinò il suo viso al mio lentamente, lasciando sfiorare le punte dei nostri nasi.
"Louis, io ... io provo quello che tu... LOUIS, CAZZO, TI AMO."
Mi baciò. Ma questa volta era un bacio vero, un bacio di quelli per cui potevi morire, era il bacio che ho sempre aspettato, detto da lui, quel ragazzo ingenuo che amavo più di me stesso. 
Ci lasciammo trasportare da quel bacio, schiudendo pian piano le labbra e lasciando il lavoro alle nostre lingue, che danzavano all'unisono creando un'alchimia perfetta in quel bacio. 
Fu un bacio infinito, che durò svariati minuti, finché,entrabi senza fiato, ci staccammo l'uno dall'altro, sorridendo per quello che era appena accaduto. Il mio cuore batteva ancora all'impazzata, cercai di sommare qualche parola nel cervello per farmi uscire una frase decente.
"Ti amo, ti amo! Perché non mi hai mai detto tutto prima?" dissi, sorridendo, e con voce estremamente agitata. 
"Volevo essere sicuro che provassi la stessa cosa." rispose sorridendo anche lui ed accarezzandomi il viso, mentre io gli accarezzavo la schiena, che stringevo forte con entrambe le braccia."
"Ti amo, Har."
"Ti amo, Boo." 
Altro sguardo perso nei suoi occhi, e di nuovo un contatto delle mie labbra con le sue. Un nuovo bacio, un nuovo battito perso per quella mancanza momentanea di fiato. Noi, assieme, ancora una volta.
Erano quasi le undici, e anche se lo stomaco fino a pochi minuti fa reclamava del cibo, con quel bacio avrei potuto placare tutta la fame del mondo. Con quelle labbra mi sarei sfamato per tutta la vita. 
Io ed Harry, solo questo contava in quel momento.


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Sssalve, eccomi col primo capitolo della mia  Larry! :D
spero che questo vi piaccia, e vi ringrazio tantissimo per le recensioni! non mi aspettavo di riceverne così tante! *-* Grazie, Grazie, e ancora Grazie! 
Fatemi sapere che ne pensate di questo capitolo! xx 
Sooph.


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