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Autore: zia_addy    20/04/2012    2 recensioni
Non lo legga chiunque ami gli elfi, questa è la rivincita degli umani.
Dal primo capitolo:
«Un esercito – disse la donna – sono venuti dei soldati... Cercavano te.»
La cercavano?
«Sanno di noi? – chiese esterrefatto Liam – com'è possibile?»
Hairi, improvvisamente realizzò. Non sapevano di loro, sapevano di lei. «No – disse – sanno solo di me.»
«Solo di te? – fece Jona – perché?»
Hairi fece un respiro profondo e disse «Perché sono una schiava.»
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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I

 
Corse a perdifiato giù per la collina, spiccò un salto, si appese a un ramo e da lì continuò la sua fuga sugli alberi. Le gare ad arrampicarsi sugli alberi di certo tornavano utili in questi frangenti, ma soprattutto le sequoie giganti della foresta.
Anticipò i suoi inseguitori, si voltò indietro, si dondolò da un ramo per prendere lo slancio e sferrò loro due calci dritti in faccia, atterrandoli. Non poteva permettersi che scoprissero la posizione del rifugio.
Atterrò e riprese a correre.
Per quanto potessero essere veloci gli Elfi, non avevano la minima idea di come muoversi nel cuore di quell'intricata foresta, che si diceva essere maledetta ma in realtà era solo popolata da piccoli spiriti arborei.
Arrivò al Tempio della Sequoia; il Gran Sacerdote, un uomo sulla quarantina, alto, dai capelli e occhi neri, era sulla porta, con l'aria di chi sta aspettando qualcuno.
«Sei in ritardo – disse – si può sapere cosa hai fatto fino ad ora?»
«Oh andiamo, lo sappiamo entrambi che non te ne importa niente. Quindi è inutile che fai finta di farmi il terzo grado.»
«A me di certo non importa, ma a lei – e indicò qualcuno alle sue spalle – sì.»
«Hairi!» Un brivido freddo le corse lungo la schiena. Si voltò e si ritrovò di fronte la Gran Maestra del Tempio. Quest'anziana donna era una delle persone più pericolose di questa terra, nonostante l'aspetto potesse indurre a pensare diversamente. Era  infatti bassa, di corporatura minuta, con lunghi capelli completamente bianchi, ma aveva degli occhi di un azzurro intenso capaci di sguardi penetranti come una coltellata.
«Non devi allontanarti dal Tempio da sola! E non devi assolutamente gironzolare ai confini della foresta! Cosa pensi succederebbe se ti prendessero gli Elfi? Hai vent'anni, non dovresti aver bisogno di farti ripetere le cose ancora e ancora», scosse la testa con aria rassegnata. «comincio a credere che tu sia davvero senza speranze.»
«Ad ogni modo – continuò – l'hanno trovato.»
Fu come se il tempo si fosse fermato.
«L'hanno trovato?» chiese incredula. La Gran Maestra annuì.
Hairi chiuse gli occhi per un secondo, poi disse «Quando partiamo?»
 

***

 
Jona entrò nella sala e diede uno sguardo ai presenti, c'erano quasi tutti, mancava solo Hairi dalla Foresta di Mytra, ma sarebbe arrivata a momenti.
Tutti i presenti sembravano tesi e lui non faceva eccezione. Aveva paura, ma provava anche una certa impazienza. Questo incontro sarebbe stato decisivo, avrebbe cambiato la storia.
Si udì un certo tramestio all'esterno, poi, una giovane donna, alta, sulla ventina e dai capelli rossi incredibilmente lunghi, entrò nella sala. Si spostò per vederla bene in viso, i loro occhi si incontrarono per un istante. Profondi occhi dorati. Non c'era dubbio, era lei.
L'incontro poteva finalmente avere inizio.
 

***

 
Hairi, una volta entrata nella sala, diede un'occhiata in giro. Si trovavano sui Monti Nalgar e la sala in cui si teneva l'incontro non era altro che una grotta nel cuore di uno dei monti della catena. La stanza era pressoché circolare e nel mezzo c'era un tavolo rotondo occupato da dodici persone, ma sei di esse in particolare attirarono la sua attenzione. Avevano gli occhi dorati, esattamente come i suoi.
Le altre sei persone erano probabilmente i Gran Maestri dei templi da cui venivano gli altri sei, anche la Gran Maestra del suo tempio l'avrebbe dovuta accompagnare, ma non era voluta venire adducendo come scusa che “una persona della sua età non poteva affrontare simili viaggi”.
Quando prese posto, si alzò uno dei Gran Maestri e disse «A questo punto dovremmo esserci tutti, direi che possiamo cominciare l'incontro», poi, con l'aria pensierosa, aggiunse «Mi stupisco sempre di quanto siate normali, non assomigliate per niente a come siete descritti nelle favole. A parte gli occhi. Se non fosse per quello, non capirei mai che siete Draghi.»
«Ad ogni modo – continuò – prima di affrontare la questione per la quale ci troviamo qui, propongo un giro di presentazioni, dato che dovrete viaggiare e, con ogni probabilità, combattere insieme.»
«Siccome sei il padrone di casa, dovresti cominciare tu, non ti pare?», disse voltandosi alla sua destra, dove era seduto un uomo molto bello sui trent'anni, con i capelli biondo scuro, lunghi fino alle spalle. Lui lo guardò di sbieco e si alzò dicendo «Per la verità, sei tu il Gran Maestro di questo tempio, quindi, sei tu li padrone di casa. Comunque, – disse volgendo lo sguardo verso di loro – io sono Ivan, e sono felice di darvi il benvenuto su queste montagne.»
Dopo di lui si alzò un giovane poco più grande di lei, con i capelli biondissimi, quasi bianchi, e la pelle di un bianco  spettrale. «Mi chiamo Liam – disse presentandosi – e vengo dal Capo Dei Ghiacci.»
Accanto a Liam era seduta una donna all'incirca della sua età, con lunghi capelli ricci castani, «Mi chiamo Harribel, vengo da Capo Silvestre.»
Dopo di lei c'erano un uomo ed una donna dalla pelle scura, venivano sicuramente dal Deserto di Pharos, entrambi intorno ai venticinque anni, lui era calvo mentre lei aveva una complessa acconciatura di trecce. Si alzarono insieme ma parlò soltanto l'uomo, « Noi siamo i gemelli Ganesh e Raja, veniamo dall'Oasi di Mahar nel Deserto di Pharos.»
Poi si alzò un ragazzo più giovane di lei, con i capelli neri un po' mossi e, cosa molto strana, uno dei suoi occhi non era dorato, ma nero, «Mi chiamo Jona – disse – vengo dal Golfo dei Pirati.»
Infine toccò a lei, « Io sono Hairi, vengo dalla Foresta di Mytra.»
A questo punto, finite le presentazioni, riprese la parola il Gran Maestro.
«Non perdiamo altro tempo – disse – e andiamo subito al sodo. Come ben saprete alla fine della guerra contro gli Elfi fu predetto che i Sette sarebbero scesi, facendo così rinascere i Draghi che avrebbero liberato gli Umani. Ebbene, nessuno credette a questa profezia, avevano tutti perso la fiducia negli Dei e smesso di pregarli; anche adesso quelli che pregano sono quasi esclusivamente i sacerdoti. Questo ha permesso che il rito per far nascere un Drago andasse perduto, e ci è voluto un po' per raggrupparvi, ma alla fine ci siamo riusciti: voi siete i Draghi di cui si parla nella profezia.
«Durante la guerra combatterono unicamente divinità minori, nate dalle preghiere degli uomini e la cui forza dipendeva da esse. Questa volta, combatteranno le Sette Divinità Primordiali, coloro se ci hanno creato. Se veniamo sconfitti anche questa volta, sarà finita per sempre.»
Fece una pausa e poi riprese, «So quanto sembri impossibile una nostra vittoria, siete solo sette, ma non andrete contro gli Elfi da soli. Sin dalla fine della guerra tutti si sacerdoti sono stati preparati a questa nuova guerra, noi combatteremo con voi.»
Per un po' nessuno parlò, poi Harribel intervenne, «Anche se voi sacerdoti combatteste con noi, saremmo comunque troppo pochi, a mala pena duecento persone, contro un esercito di migliaia di Elfi. inoltre, come hai detto tu stesso, sono in pochi quelli che pregano, quindi il vostro aiuto sarebbe comunque minimo.»
«Stai dicendo che vuoi tirarti indietro?» fece Liam.
«No – ribatté Harribel – sto solo constatando un fatto, messa così è un suicidio. Ma è anche vero che non possiamo esserne certi finché non tentiamo, potrebbe anche darsi che non lo sia. I Sette crearono gli Umani tanto quanto gli Elfi, non me ne importa niente se loro hanno la Magia e si credono Dei, noi abbiamo i Sette e loro sono Dei. Voglio che questa schiavitù finisca tanto quanto voi.»
Si adombrò improvvisamente, come se avesse ricordato qualcosa di molto doloroso. Hairi sapeva che, quasi sicuramente, in quella stanza non c'era una sola persona che non avesse perso qualcuno a causa degli Elfi. Non potevano non tentare, era la loro ultima possibilità.
«Se dovessimo perdere anche questa volta – disse – non ci sarà un'altra possibilità, vero? Distrutti i Sette sarà la fine, sia per noi Umani che per gli Dei.»
Il Gran Maestro annuì e rispose «I Sette sono come i pilastri dell'Altro Mondo, se vengono distrutti quel mondo crolla. Se quel mondo crolla è la fine per gli Dei.»
Calò un pesante silenzio. Tutti si rendevano conto di quanto sembrasse folle quell'impresa, ma soprattutto di quanto fosse importante.
Il loro silenzio venne bruscamente interrotto dall'arrivo di una guardia che, tutta trafelata disse «È arrivato un messaggio dal Tempio della Sequoia, è urgente.» Hairi rimase sorpresa. Un messaggio urgente? Cosa poteva essere mai successo? Era preoccupata.
Si alzò e andò a prendere il messaggio. Lo lesse. C'erano scribacchiate in tutta fretta tre parole: “Siamo stati attaccati”.
Sconvolta si voltò verso gli altri e disse «Devo andare. Gli Elfi...» Non riuscì a terminare la frase. La consapevolezza che qualcosa di orribile era certamente accaduto le troncò le parole. Voleva disperatamente che tutti stessero bene, ma sapeva che non poteva essere così. Si rese conto di un'altra cosa: non avevano tempo. Ma lei doveva andare.
Tutti capirono. Ganesh si alzò e le disse «Non ti preoccupare, ti basterà varcare quella soglia – ed indicò la porta d'ingresso – per arrivare al tempio.»
Lo guardò meravigliata e lui spiegò «Ho il potere di manipolare lo spazio, ma non è il momento di preoccuparsi di questo, giusto?»
Ai piedi di Ganesh comparve un sigillo e ci fu un lampo. Andò ad aprire la porta, al posto del corridoio c'era un vortice nero. «Il portale è pronto – le disse – vai.»
Non riusciva a muoversi. Aveva il terrore di affrontare ciò che l'aspettava al di là di quel portale. «Non...» cominciò a dire, ma fu interrotta da Ivan «Andremo tutti, Hairi avrà bisogno del nostro supporto – disse guardandola dritto negli occhi – e poi – si rivolse agli altri – potrebbero esserci altri Elfi.»
«Allora muoviamoci.» fece Liam.
Hairi strinse i pugni, si fece coraggio e varcò il portale.
Fu accecata da una luce bianchissima e quando riaprì gli occhi si ritrovò nella radura dove si trovava il tempio. Ciò che vide fu peggio di quanto avesse immaginato.
La radura, pochi giorni prima piena di fiori e circondata da sequoie, era una distesa di terra bruciata e le sequoie, anch'esse bruciate, erano crollate a terra. Del tempio non rimanevano altro che macerie. Al centro della radura, una statua. Ai piedi della statua, due lapidi.
Quando le vide cadde in ginocchio, distrutta.
La statua non era altri che lo Spirito della Sequoia, del quale, ormai distrutto, non rimanevano altro che le vestigia pietrificate. Era immobile. Il viso deformato da un grido muto di rabbia. E lei, come lo Spirito, era muta. Il suo dolore intrappolato come la sua rabbia.
Qualcuno le posò una mano sulla spalla. Non aveva la forza di voltarsi.
«Hairi!» La voce che chiamo il suo nome la riscosse: era una donna del villaggio.
«Hairi! – chiamò ancora la donna – la Gran Maestra e il Sommo Sacerdote...» si interruppe e abbassò lo sguardo, gli occhi gonfi di pianto. Le lapidi erano sufficientemente eloquenti.
Hairi si impose di essere forte, la Gran Maestra non avrebbe tollerato che se ne stesse lì a piangere. «Chi è stato?», chiese. Era chiaro che non potevano essere stati i mercanti di schiavi, non si sarebbero mai spinti fino a tanto.
«Un esercito – disse la donna – sono venuti dei soldati... Cercavano te.»
La cercavano?
«Sanno di noi? – chiese esterrefatto Liam – com'è possibile?»
Hairi, improvvisamente realizzò. Non sapevano di loro, sapevano di lei. «No – disse – sanno solo di me.»
«Solo di te? – fece Jona – perché?»
Hairi fece un respiro profondo e disse «Perché sono una schiava.»
                        
      
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ciao  tutti! Siamo già tornate, in realtà è già tornata Chiara, ma ormai mi sento anch'io un po' parte della creazione.
Abbiamo pensato che potesse essere carino inserire subito il primo capitolo. Il secondo è già in fase di stesura.
Grazie per aver letto.
Ade e Chiara
 
ps. saremmo felici di sapere la vostra opinione riguardo alla storia

  
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