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Autore: Giuls_breath    20/04/2012    1 recensioni
Seguito di BD con delle modifiche.
Sono passati 9 anni dalla nascita di Renesmee ed è vissuta circondata dall'affetto della sua famiglia e dalla forte amicizia con Jacob Black.
Cosa succederà quando lui le parlerà dell'imprinting e ci saranno altri personaggi pericolosi tra loro??
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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CINQUANTUNESIMO CAPITOLO: Nessie, what's happening?


Trascorsero due settimane tranquille durante le quali passavo tutto il mio tempo con il mio Jacob e i suoi amici a mare. Ci divertivamo un mondo. Giocavamo, ridevamo, ballavamo, cantavamo, nuotavamo.
Stavamo svegli fino alle 5 del mattino a guardare le stelle io e Jake, per poi dormire la mattina nella sua stanza fino a mezzogiorno.

Era davvero bella la nostra vita adesso.
Oserei dire che era normale.

- Punto di vista Jacob -

Tutti i miei giorni con Nessie erano magnifici, era bellissimo stare sempre con lei.
Era il 10 agosto e guardavamo le stelle.
“Guarda quelle stelle.” dissi puntando il dito verso il cielo.
“Sembrano due lupi che lottano.” disse lei persa a osservare la volta celeste.
“Guarda quell’altra. Sembra un lupo piccolino.”
“Si,hai ragione.” disse sorridendo.
“Nessie” dissi.
Lei si girò e mi guardò con i suoi occhi color cioccolato.
“Ci stavo pensando da un po’” presi coraggio “mi piacerebbe avere un figlio da te, un figlio nostro.”
Le si illuminarono gli occhi e si stese sopra di me.
“Davvero?!”
Annuii e poi le chiesi: ”E a te? Farebbe piacere?”
“Non ne hai idea. Ultimamente c’ho pensato spesso. E poi ho sognato che.. avevamo un piccolo Black.” confessò arrossendo.
Le accarezzai la guancia e poi i capelli, la mia mano cadde sul suo ventre che scottava.
Forse perché stava poggiata su di me?
Restammo fino alle 2 a vedere le stelle cadenti felici, poi lei mi chiese di tornare a casa e così tornammo.
Il giorno dopo lei era già sveglia e la trovai che preparava la colazione per me.
“Ciao tesoro.” dissi dandole un bacio prima sul collo e poi sulle labbra.
“Ciao amore mio.” disse felice. “Siediti.”
“No, voglio stare in piedi non mi va di sedermi.”
“E dai siediti.” insistette quasi arrabbiata.
“Nessie, ma che ti prende? Ti ho detto che voglio stare in piedi.” dissi alterato.
Scoppiò a piangere. 
Ma che avevo detto?
“No, piccola, scusami. I – io non volevo..  scusa.”
Mi abbracciò era calda come ieri sera.
“N – non fa niente. Non so che” tirò su col naso “mi prende.”
La strinsi forte a me e la cullai tra le mie braccia.
“Dai, piccola. Calma non è successo niente.” 
La guardai in viso e le asciugai le lacrime, le baciai delicatamente le guance umide e sembrò rilassarsi un po’.
“Dai vieni.” dissi sedendomi e facendola sedere sulle mie gambe.
Poggiò la testa nell’incavo tra spalla e collo, la sentii respirare normalmente.
“Va meglio?” le chiesi dopo un po’.
“Si.” mi rispose in un sussurro.
“Vogliamo fare una passeggiata?”
Annuì.
E così uscimmo.

- Punto di vista Nessie –

Non lo sapevo nemmeno io perché ero scoppiata in lacrime quando Jake aveva detto di non volersi sedere.
Uscimmo di casa e mi teneva per mano.
Mi sentivo un po’ giù in quel momento,senza un vero motivo.
“Tutto bene?” mi chiese Jake,  dopo incessanti minuti di silenzio totale,   stringendomi la mano.
“Si.” risposi flebilmente.
“E’ da ieri che ti sento un po’ .. strana. Sei sicura che vada tutto bene?”
“Ma si, si. Forse ho solo un po’ di febbre o qualcosa del genere.”
“Forse.  Anche se fino a un paio di giorni fa stavi bene.”
“Lo so.” dissi poco convinta di quello che avevo affermato un attimo fa.
Il discorso si concluse lì.
“Facciamo una nuotata?” proposi.
“Si.”
Lo vidi togliersi la t-shirt e poi il pantalone, mi feci aiutare a sfilare il vestitino che portavo.
Ero diventata un po’ incapace ultimamente..
“Prima io, prima io.” dissi.
Facemmo a gara per entrare.
Nuotammo molto e ci divertimmo.
Poi ebbi freddo e mi avvicinai al mio lupo, caldo come sempre.
Mi strinse a sé e un istinto improvviso mi disse di baciarlo, lo feci.
Le nostre lingue si incontrarono subito, intrecciandosi e giocando insieme.
Facemmo l’amore nel mare e fu bellissimo.
Provai delle emozioni mai provate fino a quel momento.
Uscimmo dall’acqua e ci asciugammo, o meglio mi asciugai al sole.
Mi piaceva stare al sole, stavo al caldo e stavo bene.
Dopo un paio d’ore tornammo a casa e feci una doccia fresca, mentre m’insaponavo con la spugna sentii un movimento brusco all’altezza del ventre: mi piegai in due per il dolore e attesi qualcos’altro ma niente.
Continuai a lavarmi, ma non ebbi successivi episodi.
Mi avvolsi nel telo e uscii dalla doccia a piedi scalzi.
“Amore, hai finito?” mi chiese Jake dolcemente.
“Si, tesoro. Vieni.” risposi.
Prima di entrare in bagno mi diede un bacio leggero sulle labbra e poi io uscii andandomi a vestire prima e poi asciugare i capelli. Li lasciai ricci e poi indossai un maglione, avevo freddo anche se fuori c’erano 30° C!!
“Tesoro,hai freddo?” mi chiese Jake.
“Molto. E’ come se fossi immersa nell’acqua ghiacciata. Prima mi era sembrato addirittura di sentire qualcosa muoversi.” dissi sorridendo perché pensavo che fosse una sciocchezza.
“Qualcosa muoversi?” chiese.
“Si. Ma mi sarò sbagliata.”
“Vieni qui.” mi disse “Togliti il maglione che ci penso io a riscaldarti.” concluse con un sorriso buono e ingenuo.
Mi sfilai il maglione e lo abbracciai.
Ero tranquilla e mi addormentai.

- Punto di vista Jacob –

Com’era dormigliona in quel periodo!
O aveva freddo, o aveva fame, o dormiva.
Gli accarezzai il viso e poi le mani che erano gelide, le misi tra le mie e si riscaldarono in un lampo.
Si svegliò di soprassalto facendomi svegliare, la vidi correre in bagno e la seguii, vomitò e io le tenni i capelli per non farglieli sporcare.
“Finito?” chiesi.
Annuì.
“Vieni sciacquati la bocca.” dissi.
La tenni stretta a me, mentre si puliva la bocca.
Poi si guardò allo specchio, era cerea come suo padre e sua madre.
“Come ti senti?” le chiesi.
“Bene.. più o meno.” sussurrò “Mi gira un po’ la testa.”
La osservai e poi mi venne un dubbio: le toccai la fronte era calda, le mani erano gelide e il ventre era più caldo di un paio di giorni fa. 
“Tesoro, non sarà il caso di chiamare Carlisle?”
“No.” rispose secca. “Sono 9 anni che mi visita solo. No!” esclamò.
“Tesoro,tu hai qualcosa che non va! Dormi sempre e se non dormi, mangi e se non mangi hai freddo e stai abbracciata a me..”
“Che c’è non ti sto più bene?!” esclamò all’improvviso.
“Ma che dici?” chiesi sorpreso.
“E allora perché parli così? Io da nonno non ci vado.” sbottò andando fuori.
Uscii anch’io e vidi che era seduta e piangeva.
“Su dai.. scusami.” dissi sedendomi accanto a lei.
Mi abbracciò e disse: ”No, scusami tu.. non so cos’ho in questo periodo. Sono prima triste, poi arrabbiata, poi felice. Non lo so neanch’io. Ho continui sbalzi d’umore.”
Ero veramente fuori di me in quel periodo.
Non comprendevo neanche io i miei comportamenti verso Jake.
Una notte mi addormentai e sognai che ero in una casa lontana da Forks, c’eravamo io e Jake e più in là una culla dalle tendine rosa. Mi avvicinai e vidi sorridere felice una neonata.
La presi in braccio e Jake mi chiamò.
Tornai a guardare mia figlia e allora sentii una voce tutt’altro che infantile che mi disse: ”Tu farai la stessa fine di tua madre.”
“Nooooooooo!!!!!!”  urlai svegliandomi di soprassalto.
Mi alzai di scatto e spostando Jake a forza.
Sobbalzò anche lui.
“Nessie.”  accese la luce e mi guardò “Stai bene?”
“No, ho avuto un incubo.” risposi con il fiatone.
Mi appoggiai al suo petto bollente e dissi in un sussurro: ”Io non voglio morire.”
Spostò la testa e mi guardò torvo, poi mi chiese:”Perché dovresti morire?”
Scossi la testa.
“Non lo so. Ma ho paura, Jake.” confessai.
“Dormiamo?” mi chiese.
Annuii.
Mi diede un bacio delicato sulle labbra e poi dopo qualche minuto mi riaddormentai.

Il giorno dopo trovai un pacco d’acqua calda sul mio ventre e Jake me lo teneva fermo.
“Che succede?” chiesi.
“Stai tranquilla.”
“Perché questo pacco?”
“Stanotte a un certo punto hai tenuto schiacciato il tuo ventre contro il mio corpo, così mi sono svegliato e ti ho messo questo.”
Gli accarezzai il viso.
“Scusami non so che cos’ho.”
“Non fa niente, tesoro. Però dobbiamo chiamare Carlisle.”
“No.” dissi mettendo il broncio.
“Nessie, non fare la bambina.” disse in tono severo.
Rimasi spiazzata, non mi aveva mai parlato così.
Mi arrabbiai sul serio e cominciai a urlare senza neanche più riconoscermi, mi arrabbiai e sentii la temperatura del mio corpo aumentare come se mi stesse venendo la febbre a 40.. poi tutto buio.

- Punto di vista Jacob –

Si arrabbiò e vidi che cominciava anche a tremare, non nascondo che mi spaventai abbastanza,  sembrava che stesse per trasformarsi in un licantropo. Poi svenne tra le mie braccia; non indugiai un attimo in più, la presi in braccio e corsi con quanta forza avevo nelle gambe fino a casa Cullen.
Lei aveva bisogno di cure e di assistenza da parte di chi ci capiva di più.
Edward mi aprì la porta, aveva già sentito i miei pensieri da lontano.
“Si, ti ho sentito.” mi rispose. “Cos’è successo a mia figlia?” chiese.
“C’è Carlisle?”
“Si, è di là.”
Edward lo chiamò e poi gli spiegai dello svenimento di Nessie.
La portammo sopra e lì Carlisle cominciò a visitarla.
Le metteva addosso quegli aggeggi e non proferiva parola.
Quel silenzio mi stava cominciando a far diventare matto.
“Anch’io sono preoccupato, Jacob.” rispose Edward nel sentire i miei pensieri “Ma vedrai che Carlisle..”
“Jacob.” mi chiamò il dottore. “Entra. Ti devo fare delle domande.”
Deglutii.
“Avete avuto rapporti completi ultimamente?”
“Ehm..” deglutii.
Edward si era irrigidito e temevo che da un momento all’altro mi avrebbe staccato il collo.
“Edward, calmati. Ormai è successo. Nessie non è più piccola. E’ normale.” disse il dottore.
Chiuse gli occhi e poi disse:”Rispondi, Jacob.”
Ci pensai.
“Da non molto. Perché?”
“Sai per caso quando ha avuto il ciclo l’ultima volta?”
Scossi la testa. “Non ne ho idea.”
“A parte i sintomi che mi hai detto prima, ha avuto qualcos’altro? Sbalzi d’umore, nausea, crisi di pianto.”
“Tutto.” confermai annuendo “Che le sta succedendo?”
Guardò prima Nessie che non si era ancora ripresa e poi me.
“E’ incinta.”
Aprii la bocca ed emisi un verso di stupore.







Sbam!
Sono tornata mooooooolto presto.
Eh come avrete letto la nostra Nessie è incinta del nostro bel licantropo, allora che ne pensate?
Cosa credete che accadrà adesso?
Nessie sarà abbastanza forte da portare avanti la gravidanza?
E Jacob cosa ne penserà?
I Cullen cosa faranno?
Okay, sono tante domande a cui spero di soddisfarvi con il prossimo capitolo.. 

Grazie a chi ha recensito e chi legge silenziosamente come sempre... 
See you soon
xxx

  
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