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Autore: MakieyoMela    21/04/2012    2 recensioni
Hello; è un titolo un pò stupido, ma credo racchiuda un pò tutto ciò che voglio creare su questa coppia.
Su di loro; JongKey.
E' a tutti gli effetti un Yaoi su questa fantastica coppia che, ammetto amo da morire, e ch'è strano non abbia ancora fatto una FF su di loro, ma ora credo sia arrivato il momento.
Genere: Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jonghyun, Key, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Passarono circa due settimane da quando quella ragazza era venuta ad insegnarci. Per lo più del suo tempo lo passava con me, per il mio modo negato di ballare. "Dovresti metterci più impegno" mi ripeteva e notavo Key nel fondo della stanza che mi guardava torvo. 
Eravamo arrivati alla fine della settimana, finalmente usciva la nostra prima canzone con il nostro MV; tutti erano esaltati, festeggiavano con anticipo ma io ero sempre preoccupato della mia relazione con Kibum, non mi rivolgeva la parola e aveva staccato i letti nella nostra camera.
Avevo la testa poggiata sul cuscino del divano e le gambe allungate sul tavolino di fronte, guardavo la televisione, non c'era nulla di interessante ma continuavo a girare tra i vari canali arrivando sempre al punto di partenza. Non c'era nessuno in casa, e aspettavo il ritorno di Kibum per parlagli un pò con privacy. Passavano le ore e non si faceva vedere, ero preoccupato, dopotutto era solo dovuto andare a fare la spesa al mercatino poco lontano dal nostro condominio. 
Mi tranquillizzai quando sentii la porta sbattere -Sono tornato- Urlò quella vocina che avevo sempre amato ascoltare. Mi alzai di fretta e gli andai incontro. Ritrovai davanti ai miei occhi un Kibum triste, scocciato ma sempre ben vestito e con le occhiaie sotto gli occhi -Gli altri?- Mi domandò con nonchalance mettendo la spesa sul mobile della cucina, gli diedi una mano.
-Sono uscite, hanno detto che avevano delle commissioni da fare- Bugia. Li avevo mandati via, supplicandoli, solo per restare solo con lui. 
Annuì -Vado a farmi una doccia- Stava per avviarsi al bagno, al corridoio, ma lo fermai con un braccio. Mi guardò stupito -Che.. c'è?- 
-Smettila di stare arrabbiato con me, per favore- Mollai la presa dal suo braccio -Smettila di evitare ogni tipo di discorso con me, smettila di guardami torvo quando parlo con Yoona, smettila di non dedicarmi più la buona notte alla tua maniera. Ci sto male..- Voltai lo sguardo verso di lui, con un pò di lacrime pronte a cadere.
Accennò un sorriso sghembo, un pò triste -Dovresti capire quando è finita, Jonghyun.. E adesso è finita-
-Ma perché?- Iniziai ad alzare il volume della voce, senza neanche accorgermene. 
-.. Odio questa sensazione di repulsione verso ogni persona carina che ti guardi o che ti parli. Non voglio essere geloso, e ne possessivo. Non sono io, non lo voglio diventare, non voglio essere un tizio che prende le cose per se e non le fa vedere a nessuno. Finiremo per soffrirci insieme- 
-Ebbene, soffriremo insieme, ma io voglio stare con te- Allungai una mano alla sua, afferrandola con decisione e portandomela al petto, sorridendo -Senti?- Il mio cuore palpitava come un martello -Questa è una sensazione che accade ogni volta che ci sei tu- 
Ritirò la mano portandosela agli occhi, coprendo le lacrime che erano iniziate a scendere -Jong, non complicare le cose- A grandi passi si allontanò dalla cucina arrivando alla nostra camera. Chiuse a chiave. 
Mi buttai a peso morto sul divano, alzando la testa e mettendo le mani sul viso stracolmo di lacrime. Perché stavo piangendo? Perché ogni volta che incontravo quel ragazzo dovevo sempre starci male perché mi abbandonava? Perché? Ero infuriato e triste, ma allo stesso tempo confuso. Ne valeva la pena? 
Gettai un lieve sguardo all'orologio: diciasette e trenta. Gli altri sarebbero arrivati verso le nove se non più tardi. Mi alzai dal divano e mi precipitai alla porta della mia camera, bussando più volte. 
-Apri la porta, Kibum!- Continuavo ad urlare, dando pugni su quell'ammasso di legno -Apri o la sfondo!- La porta si aprì dopo non poco e Kibum era in preda alle lacrime, con strisce di matita sciolta sulle guance. 
Ero stato io a farlo stare così? Mi maledì per questo. Non ci pensai due volte ad abbracciarlo. -Non voglio perderti- Sussurrò al mio orecchio -Non voglio perderti, non voglio perderti- Iniziò a dire. Mi staccai da lui tenendo sempre le mie mani sui suoi fianchi.
-Non mi perderai mai e poi mai, ficcatelo in testa, Kim Kibum- Lo spinsi in camera piano e chiusi la porta alle mie spalle. Si buttò sul letto di schiena e sorrise, asciugando con un palmo della mano la matita sciolta. 
Mi misi sul di lui, cercando di non fargli male e poggiai le mie labbra sulle sue, piano, con dolcezza. Tra i tanti piccoli bacetti che gli donavo, lo fissai negli occhi -Saranghae- Sussurrai. Spalancò gli occhi.
-Anch'io, dino- afferrò i miei capelli e avvicinò la sua testa alla mia. 
Saremo stati insieme per sempre, era questo ciò che mi importava, me lo sentivo: nessuno, mai e poi mai, ci avrebbe diviso. 
  
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