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Autore: dreamyD    21/04/2012    2 recensioni
Ennesima storia sui Malandrini come ne ho lette tante ma, dato che non posso conoscerle tutte, mi scuso se dovessero esserci delle somiglianze con altre storie. giuro che questa è tutta farina del mio sacco ma che ne so se magari qualcuno non ha un sacco simile al mio? Vorrei riuscire a raccontare la storia dei miei Malandrini dal primo al settimo anno e magari anche dopo chissà... Recensite grazie *dD*
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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Nuove Amicizie

 

«Uuu il bambino piangeva con la mammina!»

«Poovero bambino! Avei paura di lasciare mammina? Solo soletto?»

Tre Serpeverde, li riconosceva dai colori che portavano sulla divisa già indossata, lo stavano prendendo in giro. L'avevano accerchiato quando aveva fatto appena due passi dopo essere salito in treno. Decisamente non era un buon inizio!

«Lasciatemi stare!» disse, cercando di apparire sicuro e deciso, anche se era pallido e sapeva che nessuno, guardandolo, avrebbe mai pensato che, appena sorgeva la luna piena, si trasformava in un feroce Lupo Mannaro.

«Altrimenti il bambino che mi fa? Mi piange addosso? Chiama mammina?» lo derise ancora uno dei tre. Remus stava per parlare quando un'altra voce lo precedette.

«Lasciatelo stare!»

«A si? E tu chi saresti? Hai la sua stessa età, credi di fare paura a noi?»

«Sono Sirius Black» disse il ragazzino, consapevole del peso del suo nome.

«B-Black? Ragazzo che ci fai con questo qui?» disse subito uno, indicando con disprezzo Remus che si era appiattito contro lo sportello del vagone.

«Esatto. Black. E sto con chi mi pare. Vieni, tu. Ci sono posti liberi nel mio vagone! E voi..andate pure a piagnucolare da mia cugina Narcissa o da Lucius Malfoy!» disse Sirius sprezzante, esercitando tutto il disprezzo che sua madre gli aveva insegnato.

I Serpeverde, delusi per aver ceduto così facilmente per il nome di un ragazzino che in fondo era alto metà di loro cercarono di sbarrargli la strada, ma i due li superarono facilmente, diretti ad uno scompartimento semi-vuoto.

«Ehi tu! Non c'eri prima! E neanche tu!» esclamò Sirius appena entrò con Remus, indicando una bambina con i capelli rossi e uno con i capelli neri sparati in tutte le direzioni.

La bimba lo ignorò completamente, continuando a fissare fuori dal finestrino ma l'altro lo guardò con interesse.

«Ciao! Io sono James Potter e tu? Perchè facevate tutta quella confusione lì fuori? Prima è venuta una bambina bionda a chiedere se i posti erano liberi e io ho detto sì, ma lei se ne è andata dopo aver messo lì il suo baule! Ma...»

«Ehi ehi ehi, calma! Allora io sono Sirius Black» il ragazzino sollevò un sopracciglio, curioso.

«E lui è...» si interruppe, guardando interrogativo Remus.

«Remus Lupin, piacere.» rispose subito quello. «E ancora grazie per prima!»

«Figurati! Stupidi Serpeverde...»

«Che cos'è successo??» chiese ancora James.

Sirius stava per rispondere quando lo sportello si aprì ed entrò un bambino con i capelli neri, tagliati mali e unti, gli occhi scuri e profondi e un naso enorme.

Tutti e tre si fermarono a guardarlo, ma il bambino li ignorò completamente, andando a sedersi di fronte alla bimba con i capelli rossi e cominciando a parlare con lei.

Dopo averli osservati per qualche istante, James decise che non erano interessanti e ritornò a guardare con curiosità Sirius, che in poche parole gli raccontò cos'era successo prima.

Poi sentirono che il ragazzo dai capelli unticci aveva appena detto alla bimba che sperava lei fosse una serpeverde.

«Serpeverde?» intervenne subito James. «Chi vuole diventare un Serpeverde? Io credo che lascerei la scuola, e tu?» chiese poi, rivolto a Sirius.

Sirius pensò che non valeva la pena mentire e, restando serio, decise di dire la verità.

«Tutta la mia famiglia è stata in Serpeverde» ammise.

«Oh, cavolo. E dire che mi sembravi a posto!» esclamò subito James, un po' deluso.

«Forse io andrò contro la tradizione.» aggiunse Sirius con un ghigno. «Dove vorresti finire, se potessi scegliere?» chiese poi, ridendo quando James finse di alzare una spada.

«'Grifondoro...culla dei coraggiosi di cuore!' Come mio padre» disse con un sorriso.

Il ragazzo-olio fece un verso sprezzante, facendo girare James.

«Qualcosa non va?» chiese orgoglioso, squadrando i capelli neri e unti dell'altro.

«No, se preferisci i muscoli al cervello...» rispose quello, sempre con la smorfia di disprezzo sul volto, troppo simile a quella che Sirius vedeva spesso sul viso di sua madre e che quindi decise di intervenire.

«E tu dove speri di finire, visto che non hai nessuno dei due?» chiese, facendo ridere James e provocando finalmente una reazione della rossa, che si raddrizzò e li guardò disgustata.

«Andiamo, Severus, cerchiamo un altro scompartimento» disse, altezzosa.

«Ooooooooh...» la presero in giro James e Sirius per poi imitare la sua voce mentre James cercava di fare lo sgambetto al ragazzo-olio.

«Ci si vede, Mocciosus!» gli gridò dietro Sirius mentre i due scomparivano.

James a quel nome scoppiò in una risata fragorosamente e batté il cinque a Sirius che sorrise. Per tutto il tempo Remus era stato in silenzio e li aveva guardati leggermente preoccupato.

«Sirius Black, ti nomino ufficialmente mio amico!» disse con tono pomposo James.

Sirius rimase perplesso. Doveva accettare? Sua madre sarebbe inorridita al pensiero che il suo primogenito era amico di un possibile Grifondoro e quindi accettò. E poi quel tipo era simpatico, lo capiva al volo e aveva un ghigno malandrino che prometteva infiniti divertimenti e scherzi. Terribilmente invitante!

«James Potter, hai l'immenso onore di essere amico di Sirius Orion Black!» rispose quindi, altrettanto pomposo.

«E anche Remus Lupin può far parte di questa fortunata cerchia di chi può dirsi mio amico!» aggiunse James, sorridendo a Remus. Lui lo guardò incerto, poi però sorrise a sua volta e annuì con il capo. La luna era lontana in quel momento.

 

**

Due ore dopo stavano chiacchierando allegramente, mangiucchiando qualche dolce comprato dal carrello quando lo sportello si aprì per l'ennesima volta. Erano passate tantissime persone: chi in cerca di un topo smarrito (aveva detto di chiamarsi Frank Paciok), chi in cerca degli amici che doveva ancora salutare, chi solo per rompere le pluffe a chiunque capitasse a tiro durante quel viaggio un po' noioso. Sulla soglia c'era una bambina magra, con i capelli di un biondo dorato, lunghi fino a metà schiena, lisci ma leggermente arricciati sulle punte e gli occhi blu, come un cielo d'estate. Appena si accorse che i tre si erano zittiti e la osservavano, le guance le diventarono rosso fuoco, abbassò lo sguardo e si diresse verso il posto libero vicino al finestrino. Dopo qualche istante si accorse che uno dei tre si era seduto di fronte a lei e la fissava, ma non alzò lo sguardo.

«Ciao.» provò lui. La bimba sospirò, alzò lo sguardo e vide due occhi marroni, un paio di occhiali, dei capelli neri sperati in tutte le direzioni e un sorriso enorme.

«Ciao» rispose timida.

«Io sono James Potter» si presentò lui. Poi, indicando a turno il ragazzo abbandonato mollemente sul sedile, i capelli neri e mossi e gli occhi grigio-azzurro e il ragazzo con i capelli castano chiaro, gli occhi marroni e l'aria trasandata, aggiunse «Loro sono Sirius Black e Remus Lupin. Tu come ti chiami?»

«Sunshine Moor» disse velocemente lei, arrossendo di nuovo. Sirius sorrise.

«Ti fa ridere il mio nome?» chiese, più aggressiva, lei.

«No, Raggio di Sole.» rispose subito lui, ghignando. «Ehi James, mi piace la ragazza! La ammetti alla tua corte?» chiese poi, rivolgendosi all'amico.

«Certo! Ehi ti va di avere l'immenso onore di essere nostra amica?»

«Ne sarei davvero onorata, milord!» rise lei, più spigliata e meno timida, ora che aveva visto il tipo di persone che erano. Anche i tre ragazzi risero poi ricominciarono a chiacchierare tranquillamente e Sun si accorse che non era per niente difficile parlare, ridere e divertirsi con loro. E per una volta, si divertì senza pensieri tranne quello che le girava costantemente in testa: era davvero cominciata una nuova parte della sua vita e si prospettava già bellissima.

-Fine capitolo-

Spazio dell'Autrice

anche se nessuno ha recensito io ho deciso di continuare, dato che una persona l'ha messa nelle preferite e una nelle seguite. Vi ringrazio tantissimo!!!

allora come avrete di sicuro notato ho inserito il pezzo della Rowling che fa parte dei ricordi di Piton, ma non l'ho copiato proprio pari pari tranne le battute. Premettendo che a me piace Piton, in questa storia sono dalla parte di Sir (il mio amore) e quindi non posso mica chiamarlo “il ragazzo con i lucidi capelli neri, puliti e profumati” no? Se avete domande basta chiedere! E recensite grazie! Alla prossima

*dD*  

  
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