Un occhio scarlatto si inclinò nel buio della botola, seguito da un espressione stupita.

-E tu sei? Non ti ho mai visto da queste parti.-

La voce rauca risuonò flebilmente all'orecchio dell'uomo dal giubotto rosso, portandolo a squadrare l'uomo che gli aveva posto il quesito.
Quello era Jackson McFlurry, il barista -per così dire- della Hellgate; Era un anziano più o meno sui settant'anni, alto all'incirca un metro e sessanta centimetri. Di corpuratura esile e dal pallore cadaverico, trascorreva la maggior parte del tempo dietro ad un bancone posto nel piano bar centrale dell'associazione, a servire sangue medico, tequila e whiskey: Gli unici a nutrirsi di sangue erano i vampiri, e i mercenari chiedevano sempre e soltanto tequila o whiskey, raramente attingevano al vino rosso stagionato o al vino bianco prodotto da Jackson stesso.
Il vecchio era vestito completamente in bianco, messo tutto in tira e messo in piega da un lieve profumo di dopobarba.
L'altro uomo portò una mano a scostarsi il cappello dal viso, dando modo al vecchio Jack di osservarlo meglio.

-Sono nuovo,vecchio compare. Il mio nome è Alucard. La vampira Seline mi ha indirizzato a questa ciofeca di nascondiglio. Per un associazione come la vostra mi sarei aspettato il palazzo di vostra Maestà, Regina Elisabetta dell'Inghilterra.-

Rispose così il vampiro alla domanda dell'uomo, il tutto con un sardonico sorriso stampato sul volto e le iridi scarlatte fiammeggianti.
Il vecchio annuì, e con un cenno di mano indicò all'individuo di scendere per la scalinata in legno rovinato, per poi dirigersi al bancone poco lontano ed afferrare una busta di sangue medico.
L'Hellgate ne aveva da vendere: Infatti,sotto ordine di Lady Wingrates i mercenari entravano di notte negli ospedali, rubando sangue per le analisi e per le trasfusioni, non badando al tipo di gruppo sanguigno a cui apparteneva il liquido.

-Accomodati pure. Seline in questo momento non c'è, è in giro per Londra a reperire informazioni sul clan dei Lycan che ci sta organizzando la guerra..-

L'uomo poi si interruppe. L'occhio fino gli cadde nel giacchino del vampiro, ove questo custodiva le due grandi armi da fuoco.

-Però in compenso puoi conoscere chi ti ha fabbricato quei due gioiellini.-

Ridacchiò Jackson, indicando con un cenno del capo l'unico uomo presente nella saletta oltre a loro.
Era poggiato spalle al muro e stava rimirando fra le mani una sigaretta: Presumibilmente dal colore e dal pesante odore di nicotina che emanava doveva essere una Winston Silver.
Portava i capelli lunghi rilegati da un nastro di pelle dietro al collo e teneva poggiata la coda di cavallo sulla spalla sinistra; Il viso per lo più oscurato, appariva vecchio e consumato: poteva avere sui sessant'anni suonati.Aveva la barba incolta, ciò indicava che gli era ricresciuta da qualche giorno.Il riflesso all'altezza del naso, nel buio della stanza, rendeva certo il fatto che l'uomo portasse spessi occhiali da vista.
L'abbigliamento era molto elegante, infatti vestiva di un pantalone da cerimonia nero stretto al bacino da una cinghia, ed una camicia bianca che scendeva lungo i fianchi, contornata da una sfavillante cravatta rossa.

-Walter DeCorso, signore. Armaiolo e pistolero dell'Hellgate. Le vostre armi mi sono state commissionate da Seline, ma ho deciso di apportarci qualcosa di mio. Jackal e Casull nelle vostre mani svolgeranno un lavoro ottimo, ne sono certo.-

Proferì parola l'uomo nascosto nel buio, alitando via il fumo dalla bocca, mentre ghignava diabolicamente.
Il vampiro si lasciò scappare una leggera risatina fredda, per poi ricambiare il ghigno.

-Allora le sono grato, mastro DeCorso. Ha fatto un ottimo lavoro, la ringrazio e la riverisco.-

Rispose altrettanto.Il conte era passato in osservato sotto gli occhi dei membri dell'Hellgate, e questo era un buon segno dell'effetto che il sangue fresco non bevuto da più di 10 secoli gli aveva conferito all'aspetto: Ora rassomigliava ad un piacente e attraente uomo sulla trentina, alto snello e slanciato, coi muscoli del corpo non in evidenza. I capelli bianco morenti, ora erano rivigoriti in un nero, ammorbidendosi e lasciandosi alle spalle lo sporco e la polvere del trono dei Conte, a Braşov. Aveva anche tagliato i capelli: Ora invece che arrivargli alla schiena, gli arrivavano al collo ed erano abbastanza lunghi e brizzolati, per renderlo ancora più giovanile.
Ripose le lenti da protezione solare su di un tavolo e ci poggiò di fianco il cappello rosso, accomodandosi.
Con un cenno di mano, indicò a DeCorso di sedersi al suo tavolo, mentre l'anziano McFlurry versava sangue fresco dalla sacca in due coppe ad entrambi gli uomini.
DeCorso si accomodò, accenno' un alzata di bicchiere come brindisi e bevve, seguito a ruota da Alucard.
I due stettero a discutere a lungo, del più e del meno. Parlarono dell'Hellgate, di come si formò dopo la caduta del Terzo Reich e delle abilità di DeCorso, che avrebbe fatto coppia col Conte, come deciso da Lady Wingrates.
Nemmeno quest'ultima si trovava all'interno della sede, ne ai piani inferiori e ne altrove: Jackson spiegò che era fuori a giocare una partita di Criket, sua passione fin da bambina.
Passarono le ore, e i due vampiri parlarono di vicende importanti accompagnati da qualche intervento di McFlurry. Il Conte accennò poco e niente sul conto della sua falsa identità Alucard, disse che aveva 107 anni, quando la vera età del conte era maggiore. Sulle sue doti di combattimento e su altro però, tacque.
Non voleva rivelare nulla.
Non voleva rovinare la sorpresa;
L'avrebbero visto presto in azione.