Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses
Segui la storia  |       
Autore: smarties89    22/04/2012    2 recensioni
“Questo periodo particolare, dal 1999 al 2001, è stata la fase più nera della mia esistenza sul pianeta. (…) Credo che stessi pagando i miei debiti dopo i Guns. Era stata dura, ma si trattava di qualcosa che dovevo attraversare, per riuscire a concentrarmi e scoprire quanto sono tenace e resistente. E per riscoprire quanta fame avevo ancora.” (Slash)
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cazzo ti sei sprecata eh!” mi disse riferendosi al pezzetto di tramezzino che gli avevo dato. In effetti era proprio piccolo, ma non poteva mangiare troppe porcherie.

 

Mi misi a ridere per la sua faccia dispiaciuta e notai che mi stava fissando. Dovevo essere arrossita perchè sentii la faccia che mi stava andando a fuoco. Lo guardai con un'espressione perplessa e lui si concentrò sul tramezzino.

 

Dio, che buono...peccato che sia riuscito a sentirne appena il gusto.”

 

Misi in bocca il mio ultimo pezzo. “Mi spiace riccio, è finito! Dai, mettiti le scarpe che usciamo.”

 

Solo le scarpe? Io mica ho intenzione di uscire in pigiama.”

 

E allora cambiati, forza. Ma niente pantaloni di pelle o altro di assurdo eh...”

 

I pantaloni di pelle non sono assurdi!”

 

Sbrigati!” gli ordinai.

 

Allora lo vidi alzarsi e prendere dall'armadietto una maglietta nera e un paio di pantaloni neri della tuta. Andò in bagno a cambiarsi e tornò.

 

Certo che la maglietta con scritto 'Shut up bitch' potevi risparmiartela! Siamo pur sempre in un ospedale!”

 

Ma cosa vuoi che sia, honey. Aspetta che mi lego le scarpe” si chinò e lo vidi barcollare.

 

Mi fiondai su di lui, lo ressi e lo feci sedere sul letto.

 

Wow, ho avuto un giramento di testa degno delle migliori sbronze”

 

E' normale che succeda. Sei ancora debole. Non devi chinarti di colpo, d'accordo?”

gli dissi mentre mi inginocchiavo per terra per legare le sue converse nere.

 

Guarda te come mi sono ridotto...manco più a legarmi le scarpe riesco.”

 

All'inizio è normale, poi migliorerai.”

 

Quando migliorerò, alla fine della sesta settimana? Ah sì, giusto, lì passerò a miglior vita direttamente.”

 

Alzai lo sguardo e lo fissai negli occhi.

 

Slash, smettila. Tu ora non ci devi pensare chiaro? So bene che è dura, mi capita più spesso di quanto puoi immaginare di avere a che fare con persone che rischiano di morire o che sanno già che accadrà. Tu però hai la possibilità di farcela e ti devi impegnare per questo, d'accordo?”

 

Ok, scusami. E' che se ci penso...mi cago letteralmente addosso.”

 

E' normale”

 

Ma sai quale sarebbe la cosa che mi dispiacerebbe di più? Morire solo...ero convinto che sarei morto un giorno, ormai vecchio, con accanto mia moglie e i miei figli. E invece...non ho una moglie, né tanto meno dei figli.”

 

Non sapevo cosa dirgli. Potevo solo aiutarlo a farsi coraggio; avrei voluto promettergli che no, lui non sarebbe morto. Ma non potevo...dopo tutto ero sempre un medico e dovevo mantenermi il più possibile professionale, nonostante quello fosse un caso particolare. Me lo stavo ripetendo un po' troppe volte...un caso 'particolare'. Che poi, che aveva di così particolare? Era un paziente come gli altri...o no?

 

Fatto, scarpe legate. Andiamo ora. Prendi il mio braccio”

 

Cosa baby? Io prendere il tuo braccio? Dovrebbe essere il contrario.”

 

Slash, piantala e fai quello che ti dico”

 

Ok ok, scusa” disse dandomi braccetto.

 

Uscimmo nel giardino e fummo investiti dalla tiepida aria di marzo.

 

Che bella giornata, cazzo...” disse il riccio.

 

Già. Te l'ho detto che era un peccato stare chiusi nell'ospedale.”

 

Avevi ragione. Dove andiamo?”

 

Ora giriamo di qui” dissi indicando un vialetto “Poi ci fermiamo e ti faccio una breve visita per sentire i battiti cardiaci e per controllare i tuoi parametri. Se sono buoni potremmo poi passeggiare ancora un po'.”

 

Lui annuì. “Sono fortunato ad avere un a dottoressa come te!” mi disse sorridendo.

 

Puoi scommetterci riccio!”

 

E tu sei fortunata ad avere un paziente come me!”

 

Invece su questo avrei qualcosa da ridire!” scoppiai a ridere, subito seguita da lui.

 

Era una risata tranquilla, finalmente.


 Tutte a consolare il povero Slashino, forza!!! :D Grazie mille a tutte coloro che leggono, seguono e recensiscono! Alla prossima :)

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Guns N'Roses / Vai alla pagina dell'autore: smarties89