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Autore: Vale_Smile_    22/04/2012    4 recensioni
"inizia a piangere e singhiozzare, allora lui si staccò dall’abbraccio un po’ preoccupato e mi disse : « Hei tutto bene ? » Io annui impercettibilmente, ma subito mi ricordai di aver preparato una cosa per lui. Frugai nella mia borsa e ne estrassi una lettera. Era una lettera che avevo scritto con molta cura e che era molto tempo che aspettavo che lui stringesse tra le sue calde mani"
« Hai in mente quella ragazza con i capelli color carota e gli occhi verdissimi ? »
Lui solo annui e urlò ai ragazzi :
« Gente Harry si è innamorato »
Io lo spintonai e dissi : « Non sono innamorato solo che mi ha colpito profondamente e poi mi ha scritto una lettera così dolce. »
Spero la storia vi incuriosisca, è la mia prima FF spero vi faccia piacere leggerla e recensite :D
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Harry's POV
 
Si era alzata e mi aveva afferrato il collo della camicia bianca tirandomi verso di lei, ricademmo sul letto, io sopra di lei. Iniziò a baciarmi e all'inizio stetti al gioco, ma quando capii che lei voleva andare oltre la fermai e mi sedetti sul letto. Lei mi guardò con i suoi grandi occhi da cerbiatta pieni di lacrime e arrossati
« Harry perchè no? Sei il mio ragazzo, ho bisogno di te. Ora. »
Scossi la testa e risi, senza essere divertito dalla situazione
« Madie sei ubriaca fradicia »
Mi guardò e annuì « Si lo sono e ho bisogno di te»
« No Madie tu ora non hai bisogno di me, forse potresti avere bisogno di dormire, di spiegarmi cosa sta succedendo o semplicemente di sfogarti con me. »
Questa volta si fiondò su di me sdraiandomi sul letto e mettendosi a cavalcioni sopra di me
« Harry ti prego…» mi supplico, ma io non potevo.
La scostai da sopra di me « Mettiti il pigiama e vai a dormire, starò qui finchè ti addormenterai» e così facendo mi girai in modo da non vederla svestirsi, era dura dire di no a delle avances, ma se dovevo dire di no alle sue lo era ancora di più. Pochi secondi dopo lei era ancora davanti a me, ma io prontamente la presi in braccio e la misi sotto le coperte « Sai perchè non voglio farlo con te ora? E sai perchè mi sto comportando così? » le dissi accarenzandole la fronte
« Perchè sei uno stupido» fu la sua chiara e circoncisa risposta.
« No, perchè ti amo. In altre circostanze non avrei cercato di evitare tutto questo, anzi sarebbe stato un gioco per me, ma con te è diverso. Io voglio farlo con te quando ti ricorderai ogni singolo secondo di quella sera, quando entrambi saremo sobri e felici. » dissi accarezandole la fronte e asciugandole le lacrime che le cadevano sul viso.
Da alcuni minuti piangeva in silenzio, decisi che quella notte lei aveva bisogno di qualcuno accanto, mi sfilai pantaloni e camicia e mi sistemai sotto le coperte accanto a lei. Il suo singolare profumo di rosa mi avvolse, lei subitò si rannicchiò contro il mio petto, i suoi capelli mi solleticavano il petto, io presi a canticchiarle nelle orecchie "Gotta be you" e così quella sera lei si addormentò tra lacrime, tequila e musica.
 
Madie's POV
 
Un suono insistente proveniente dal piano di sotto diede il buongiorno a me è al mio mal di testa. Non ricordavo bene cosa fosse accaduto quella sera, avevo dei flash sfuocati di Harry che entrava in camera, io sopra di lui e poi?
Poi più niente.
Mi misi a sedere massaggiandomi le tempie e cercando di ricordare, ma appena notai l'ammasso di riccioli sul cusciono accanto al mio andai in panico. Sollevai leggermente il lenzuolo e Harry mugugnò qualcosa, forse per il freddo, dovevo controllare se la mia teoria avesse senso e Harry era in boxer. Avevo fatto l'amore con il mio ragazzo e non lo ricordavo per niente, che persona orribile che sono, pensai sconvolta.
Pochi secondi dopo identificai il rumore sospetto al piano di sotto come il campanello e decisi che dovevo uscire da quella stanza, al più presto.
Cercai di sollevarmi dal letto, ma sembrava avessi le gambe fatte di pasta frolla, ci riuscii solo al terzo tentativo, sapevo benissimo che l'alcol mi faceva quest'effetto e mi sentivo così per la tequila della sera prima.
Tra le proteste delle mie ossa arrancai fino all'ingresso, erano forse dieci minuti che chiunque fosse suonava insistivamente, senza sosta, ma i ragazzi dov'erano quando servivano? Lanciai un'occhiata all'orologio, 7:10 di mattino… Ma chi diavolo poteva essere?
Aprii la porta e mi trovai un ragazzo della posta, nella classica uniforme blu scura e azzurra, sembrava molto giovane ed era pieno di brufoli, mugugnai qualcosa che doveva essere un « Buongiorno » e lui prese a sparare parole alla velocità di un treno « Salve signorina, lei è Madison Turner? Mi è stato affidato questo pacco da recapitarle, è la mia prima consegna e quindi volevo essere sicuro che le arrivasse tra le mani, ho aspettato dieci minu…»
« Ok si sono Madison Turner, dammi quel pacco e fammi tornare a dormire…» dissi forse un po' troppo scontrosa.
« Si certo, ma deve firmare perchè è un pacco di priorità rispetto agli altri e ecco ora le do il fog…» gli strappai dalle mani il foglio, firmai, presi il pacco e chiusi la porta, non mi piaceva essere scortese, ma immaginatevi essere mitragliati di parole alle sette del mattino,vi sareste comportati anche voi così.
Sentii un attutito « Arrivederci» dall'altra porta, ma non ci feci caso dopo che ebbi letto il mittente di quel pacco.
 
Louis's POV
 
Mi rigirai nel letto, ormai ero sveglio per colpa del campanello, erano le 7:15 e non sapevo cosa fare.
Dopo una serie di rigiramenti sotto le coperte e la scoperta del fatto che non potevo più dormire mi alzai e scesi deciso a fare colazione. Mi alzai da sotto le mie calde coperte e mi misi le mie ciabatte con disegnato un piccione, regalo di Harry…
Più scendevo le scale più i rumori proveniente dalla cucina si facevano chiari, dei singhiozzi, profondi, forti. Entrai in cucina e vidi una figura seduta su uno sgabello posto davanti al ripiano di marmo dove facevamo colazione, aveva la testa nascosta tra le braccia, ma i suoi capelli di un forte color carota me la avrebbero fatta riconoscere in mezzo a una folla, era Madie.
Lei evidentemente sentii che io ero entrato nella stanza perchè distolse le braccia e alzò il suo sguardo su di me, aveva gli occhi verdi contornati da occhiaie e pieni di lacrime, come se si fosse ubriacata o non avesse dormito o peggio come se avesse ricevuto una cattiva notizia, o forse tutte e tre le cose insieme. Accanto alle sue braccia notai ora un pacco, piuttosto grande. In un gesto improvviso, non pensato mi avvicinai a lei e la abbracciai, non sapevo cosa avesse, ma aveva bisogno del calore umano di qualcuno. La sentivo singhiozzare contro il mio petto, sempre meno forte, si stava calmando cercando di seguire il ritmo dei miei respiri. Quando riuscì quasi a calmarsi del tutto sciolse l'abbraccio e tornò a rannicchiarsi su se stessa. Non voleva parlarne e si vedeva, ma si vedeva anche che aveva bisogno qualcuno che potesse confortarla e sinceramente di svegliare Becki alle 7:30 del mattino forse non era il caso, conoscendo Becki, faceva scenate se veniva svegliata e io non volevo sentirmi ricoprire di insulti, ma io andavo bene per ascoltarla.
Quindi mi sedetti accanto a lei le passai un braccio dietro alle spalle, la strinsi a me e aspettai, aspettai finchè lei si sentisse pronta a sfogarsi o semplicemente a parlare.
Dopo una decina di minuti in cui entrambi fissavamo le nervautre del marmo davanti a noi lei alzò il suo intenso sguardo su di me « Louis? » aveva un tono di voce incerto, come se con un dito io potessi spezzarla « Dimmi cara »
« Ho paura, tanta paura » quella frase mi lasciò pietrificato, di cosa poteva avere paura o meglio di chi? Se Harry le aveva fatto qualcosa penso che lo avrei strozzato…
« Stamattina è arrivato questo pacco» disse indicando la scatola marrone sistemata ad alcuni centimetri da me e lei « Questo pacco conteneva una rosa, una lettera e delle foto » avvicinò a noi la scatola e ne estrasse una rosa rossa, poi tirò fuori un foglio di un debole color panna e me lo diede tra le mani.
« Cara Madie, ormai sono passati due anni da quando mi hanno rinchiuso per colpa tua. Ora sono fuori, ti ho cercato e trovato. Sto venendo a prenderti, ti ho trovato e ti osservo, le foto ne sono la prova. Ti ho sempre amato. Jack »
Mentre leggevo il mio umore passava da preoccupato a incredulo a terrorizzato quanto lei. La fissavo senza poter capire quello che avevo appena letto.
Lei vedendo lo sconforto nel mio volto iniziò a spiegarmi la situazione « Due anni fa stavo con un ragazzo, si chiamava Jack. All'inizio sembrava una persona così dolce e di buon carattere, ma dopo sette mesi che stavamo assieme iniziò a diventare morbosamente geloso e aggressivo, ma io lo amavo e non volevo abbandonarlo. Il massimo a cui arrivava erano insulti verbali, era convinto che io me la spassassi con altri ragazzi, ma poi un giorno mi aveva trovata ad abbracciare un mio amico e non ci aveva visto più dalla rabbia. Mi ha picchiata. Io non sono riuscita a denunciarlo subito, avevo paura, quando ci riuscii gli fecero delle perizie psichiatriche perchè dimostrava anche altri disturbi e lo chiusero in una clinica psichiatrica. Doveva essere per due anni e ora quei due anni sono passati e lui è qui da qualche parte qui fuori, guarda cos'altro mi ha mandato. » tirò fuori da quella scatola alcune foto e mi ci vollero pochi secondi a capire dove erano state scattate. Quelli nelle foto eravamo noi, dentro casa nostra: con le cioccolate due giorni prima, per il compleanno di Madie e molte altre. Erano un sacco di foto che ci ritraevano dentro casa nostra, nemmeno i paparazzi riuscivano ad avere quelle angolazioni. Ora capivo perchè Madie fosse così spaventata. « Non allarmare gli altri, ti prego » cercò di dire lievemente, ma io scossi deciso la testa. « Devono sapere, sei in pericolo tu e lo siamo noi…»
«Ti prego non lo fare, dovrei dare troppe spiegazioni, l'unica a saperlo sarà Becki» disse supplichevole.
« Ma Madie…»
«Niente ma Louis ho bisogno che le cose restino così» disse ora molto decisa.
Io annui e lessi un po' di sollievo nei suoi occhi, ma c'era ancora qualcosa che non andava.
« Non è tutto, vero? » dissi per farle sparare ciò che ancora la preoccupava
« No, credo di averlo fatto con Harry, ma non ricordo niente e mi sento una merda per questo e…» scoppiò di nuovo a piangere, la abbracciai forte e le sussurrai
« Posso chiedergli discretamente io se è vero o no, mi faccio il finto tonto e…» non potei finire la frase che una voce alle nostre spalle ci fece sobbalzare
« Hei Tomlinson staccati dalla mia ragazza » disse Harry ridendo. Madie in gesti rapidi e tremanti richiuse il contenuto del pacco nella scatola, si asciugò le lacrime e sciolse l'abbraccio.
Diede un rapido bacio a Harry e si dileguò dalla cucina lasciandoci soli.
« Hei buongiorno Tomlinson » mi disse scompigliandomi i capelli in modo affettuoso Harry.
« Salve Styles » dissi io ridendo « Cos'è successo ieri sera in quella camera? » dissi ad un tratto estremamente serio.
« Niente» sostenne cercando la bottiglia del latte nel grande frigo.
« Harry a me devi dirmelo, in fondo non mi puoi tradire così » risi, ma lo feci solo per sdrammatizzare, sapevo che dovevo sapere cosa era accaduto
« Lei era ubriaca, chiusa in camera da sola, non mi ha detto il perchè. Voleva farlo con me, ma le ho detto di no perchè voglio che anche lei sia sobria alla nostra prima volta. ». Trassi un sospiro di solievo. « Perchè tanto interesse Lou? » mi guarò piegando la testa verso destra.
« Niente, niente » mi affrettai a dire e sparii su per le scale alla ricerca di Madie.
La trovai rannicchiata in camera sua, non piangeva più solo guardava fuori dalla finestra, come se stesse cercando di capire come fosse possibile essere caduta in quella situazione, la porta era aperta, ma in ogni caso bussai.
Il rumore delle mie nocche sulla porta parve riportarla alla realtà, la feci sobbalzare « Non lo avete fatto ieri sera, tu volevi, ma lui no. Ha detto che il momento sarà quando entrambi sarete sobri e vi ricorderete ogni singolo istante »
Lei trasse un sospiro di solievo « Almeno qualcosa che non va male » disse. Io uscii da camera sua e la lasciai sola con i suoi problemi. Mentre uscivo incrociai Becki che entrava, sono sicuro che Madie le avrebbe raccontato tutto.





Spazio autrice

Come potete vedere la vita di Madie non è mai calma... Sinceramente da come la vedo io non è mai stata calma la sua vita, molto movimentata, ma lo scoprirete anche voi tra un po' :P
Ecco l'arrivo di Jack... Farà tanti danni? Oh si ne farà un sacco, ma poi puff
Doo questo episodio la vita tornerà per alcuni capitoli calma ma poiii ooooh ariverà un nuovo personaggio fisso che sarà parte della mia One Shot...
Va beh scoprirete solo leggendo, almeno tre recensioni per il prossimo capitolo, ma se passa troppo tempo metto il prossimo.. vedrò...
baci xx
  
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